Notizie sportive nelle Marche
Si è dileguato dopo aver danneggiato con una maldestra manovra la bicicletta di una bambina. Protagonista in negativo dell’episodio accaduto ieri pomeriggio a Camerino, un uomo che alla guida di un auto stava uscendo dal parcheggio di fronte all’area verde di Montagnano. La bimba di sette anni che abita poco distante, come altre volte aveva raggiunto il parco in bicicletta e, ligia al divieto che impedisce l’ingresso alle bici, l’aveva lasciata nell’area parcheggio per andare a giocare. L’automobilista in manovra ha quindi urtato la due ruote e deve essersene ben accorto, dato che nello stesso istante ha azionato il clacson, eppure , dopo esserci passato sopra, ha preferito andarsene indisturbato come se nulla fosse.
Al di là del danno materiale riportato dalla piccola bici cui è seguito l’inevitabile pianto della bambina, quello che appare evidente è l'assoluta mancanza di senso civico dimostrata dall’automobilista. Colpisce la reazione di una bambina alla quale sono mancate se non altro le scuse dell’autore dell’incidente; vittima innocente di questo brutto gesto, accorsa dalla mamma in lacrime, essendo stata educata a chiedere perdono per qualsiasi cosa rechi danno agli altri, proprio questo particolare non è riuscita a comprendere. Passato sopra la sua bicicletta, quell’uomo non si è fermato per capire di chi fosse o per chiedere scusa, venendo meno alle sue responsabilità e soprattutto al dovere del senso civico. Molto dispiaciuta la stessa madre della piccola. “Qualsiasi fosse la dinamica della cosa, in cui quell'uomo potrebbe anche avere ragione - dice la signora -,voglio ricordargli comunque che i bambini si affacciano ora al mondo, cerchiamo di spiegare loro cosa sia il valore del senso civico con il nostro comportamento ed esempio, ma forse quel signore non aveva tempo per queste sciocchezze. Dispiace perché siamo in una tranquilla e piccola città, dove tutti ci conosciamo e dove il valore della comunità e l’essere tutti amici dovrebbe essere la prima cosa- spiega la signora-. Dispiace perché come genitori cerchiamo di educare e trasmettere degli insegnamenti che sono alla base della vita civile. Quale insegnamento ha potuto tramettere in mia figlia un gesto del genere se non che il mondo gira al contrario?!”.
C.C.
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La dimostrazione che fare turismo, nell'entroterra, si può arriva da pioraco. Dopo le centinaia di presenze registrate in paese lo scorso 2 giugno il paese della carta rilancia con l’Associazione Musei di Pioraco che anche per quest'anno ripropone “Scopri Pioraco”.
Si tratta di un’iniziativa che intende promuovere il paese puntando sulle sue principali risorse: la natura e la cultura.
"Pioraco - dice il sindaco Matteo Cicconi - infatti è un centro ricco di storia e incastonato in una valle di grande bellezza paesaggistica, che dallo scorso anno ha cominciato ad avere un boom di presenze soprattutto nei finesettimana.
Tutte le domeniche mattina a partire dal 21 giugno l’Associazione Musei di Pioraco organizza dei tour guidati che accompagneranno i turisti alla scoperta di Pioraco; i tour saranno a numero chiuso e seguiranno le norme vigenti in materia di COVID-19".

Il giro inizia dai “Vurgacci”, un sentiero che nella prima parte porta al punto panoramico sulle vallate del Potenza e dello Scarzito e poi si snoda lungo la gola scavata dal Potenza, con un susseguirsi di cascatelle, scorci suggestivi, tutto immerso nel verde.
"Sarà possibile visitare per l’occasione anche l’antica chiesa del Santissimo Crocifisso - prosegue - che normalmente è aperta solo alcuni giorni a settembre. Risalendo il paese nella sua parte più antica si giunge al Polo Museale dove nei locali di un’antica gualchiera si potrà assistere alla creazione di un foglio di carta così come si faceva nel Medio-Evo, infatti Pioraco vanta un’antica tradizione della manifattura della carta che risale al XIII secolo. Al piano superiore del Polo si ammireranno le filigrane in chiaroscuro, prodotto della maestria dei mastri incisori e cartai e il Museo dei fossili. Il giro si conclude con la piccola, ma suggestiva chiesa della Madonna della Grotta.

Al termine della visita - conclude - ci sarà l’occasione per gustare i prodotti tipici offerti dai commercianti di Pioraco".
Una iniziativa turistica anche e soprattutto a favore delle attività commerciali che restano comunque punto di riferimento di una giornata all'insegna dell'aria aperta per i visitatori.

GS
Pubblicato in Cultura e Spettacolo
Sbucata ad Agello, località di San Severino, una bomba della seconda guerra mondiale. L'ordigno, parzialmente dissotterrato, è stato ritrovato in un appezzamento di terreno durante i lavori di rimozione di una siepe da un agricoltore del posto. Una volta che si è reso conto che si trattava di una bomba da mortaio in pessimo stato di conservazione, ha dato subito l’allarme. 

L’intervento dei militari della compagnia Carabinieri di Tolentino e di quelli della stazione di San Severino ha permesso di mettere subito in sicurezza l’area. Nella stessa giornata del ritrovamento il nucleo artificieri dell’Arma di Ancona ha provveduto afar brillare l’ordigno in sicurezza.
g.g.




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Brutta sorpresa a Pieve Torina per un uomo che, lasciata la propria auto nel parcheggio dell’area Sae Le piane. tornato a riprenderla ha trovato uno dei vetri posteriori infranto.  Al di là del danno prodotto dal gesto, inqualificabile e riprovevole, la cosa brutta è che in paese,  un atto del genere purtroppo non ha più l’aria di essere considerato un episodio solitario. Identiche modalità d’azione e stesso teatro per altri tre episodi che, alla stessa maniera, sempre prendendo di mira finestrini hanno provocato danni ad altre vetture. Nuovo sconcerto e preoccupazione tra gli abitanti che a questo punto, si augurano che il responsabile dei fatti, regolarmente denunciati ai Carabinieri, venga  al più presto individuato. Finora l'ignoto cecchino seriale, è infatti riuscito a farla franca; sembra che la tecnica utilizzata per mandare in frantumi i vetri delle auto, sia quella di sparare proiettili da un’arma ad aria compressa, il che spaventa non poco gli abitanti della zona. Oltre a non poterne più di simili azioni, infatti il timore è che questo individuo possa arrivare a colpire delle persone. "Già dal verificarsi del primo evento- commenta il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci- avevamo deciso e poi provveduto ad installare delle telecamere. Si stanno ora scaricando le immagini che dovrebbero puntare proprio sulla zona interessata e, ci auguriamo quindi di poter riuscire ad aiutare le autorità competenti a svolgere il loro compito e arrivare a scoprire l'autore di questi atti delinquenziali. Come amministrazione comunale- aggiunge - più di attivarci nell'acquisto delle telecamere di sorveglianza che sono condivise con la postazione locale dei Carabinieri, non potevamo fare. Adesso auspichiamo che dalle indagini che faranno il loro corso, si possa al più presto giungere  finalmente ad individuare l'autore materiale". 

C.C.
Pubblicato in Cronaca
“Ci sono tanti rischi, compreso quello di calpestare definitivamente i sogni dei giovani e degli ultimi”. Esordisce così Lauretta Gianfelici, quinto candidato sindaco per la città di Macerata. A suo avviso, il capoluogo sarebbe invaso dal clientelismo, servilismo, da una politica che non ha saputo valorizzare la vera bellezza della città ma solo quella dei monumenti e dei palazzi ma, come si dice, il tempo è tiranno se lo paragoniamo alla funzione che il cuore ha in un corpo umano: “In questo tempo la conciliabilità dell'interesse economico tra il privato, che investe per offrire servizi, e il pubblico, che dovrebbe tutelare il bene comune, è ancora più difficile e pericolosa. In questo tempo - prosegue - chi perde lavoro, chi è bloccato sulla strada per la costruzione del proprio futuro, più facilmente cade sotto la scure della criminalità. A Macerata negli ultimi 20 anni, goccia a goccia, ha vinto la ‘conquista del mondo’, non del ‘come stare nel mondo'. Possedere la città, non farne parte”. A Macerata, secondo la candidata, la politica sarebbe colpevole di non aver saputo anticipare i problemi prima della magistratura e, peggio, avrebbe fatto in modo di “favorire il business degli avvocati”. Gianfelici vede una Macerata spenta, dove il lume della ragione avrebbe lasciato il posto a mancanza di contatto e al conflitto.

“Una volta la lotta della sinistra era anche lotta di classe, tra la cosiddetta ‘volontà del servo’ e quella ‘del signore’ ma ora a Macerata sono sulla stessa linea, cercano il raggiungimento del massimo del profitto, del tornaconto, con la minima dose di fatica, ma anche di dignità. Questo accomuna tutti. A Macerata - stigmatizza - c’è una manifesta debolezza e imprevidenza della politica tutta. Infatti l'opposizione non esiste. I fatti del 2018 ne sono la prova inestinguibile. Nella visione della candidata per il partito del Popolo della Famiglia, tutto sarebbe ormai ridotto alla misura di “cose” e vedrebbe anche una certa censura rivolta a chi invece vuole alzare la voce e, ancora una volta, torna a puntare il dito contro il Pd, che da anni amministra la città: “La politica della cosiddetta sinistra, anche all'interno delle correnti Pd, si muove rispetto ad orizzonti ristretti creandone solo ossimori anche davanti alle conseguenze, come nel caso dei migranti e dei clandestini, e non solo. Quelli che erano ideali, oggi sono diventati ideologie che dividono dentro la loro stessa casa, ma soprattutto mettono in ginocchio tutti con la forza del loro buio e della prevaricazione che usano non avendo altra arma. Creso un giorno disse a Ciro: ‘La vita è una ruota che non permette mai che gli stessi siano sempre in alto’.”

g.g.
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Accorpamento delle classi IV del liceo classico: non solo la maggioranza ma anche il Partito Democratico scende in campo per scongiurare una scelta che andrebbe a penalizzare una scuola e una città già fiaccate dal sisma.
"Sicuramente lodevole la presa di posizione del Comune - scrive il Pd in una nota - . La delibera di giunta, seppur lodevole, è un atto ininfluente e serve a poco. Purtroppo questa situazione è conseguente alla drastica riduzione degli iscritti, dovuto anche alla diminuzione degli abitanti e degli studenti, che vivono a Tolentino.

Sottolineiamo che ormai gli studenti si trovano già in difficoltà a causa del sisma e dal 2016 attendono una sede scolastica più consona alle loro aspettative e che la legge 229 del 2016, prevede la deroga al numero minimo di alunni per classe per i comuni compresi nel cosiddetto cratere del sisma con edifici scolastici non agibili".
A queste motivazioni il Pd aggiunge la questione Covid: "E' un controsenso l’accorpamento delle classi in un periodo in cui l’Italia è stata colpita dal coronavirus e gli studenti sono costretti a seguire le lezioni su piattaforma per mancanza di spazi per un adeguato distanziamento. Ecco il controsenso di questo accorpamento che penalizza ancora una volta gli studenti, che devono essere messi invece nelle migliori condizioni nello studio".

Motivazioni che hanno portato la sezione locale del Pd ad agire nei confronti dei rappresentanti regionali: "Abbiamo già chiesto ai referenti regionali di scongiurare l'accorpamento delle due sezioni, facendo presente che questo accorpamento è inopportuno". Una scelta accanto alla quale il Pd chiede all’amministrazione comunale di "risolvere, con la certezza della tempistica, la situazione degli istituti superiori della città per garantire agli studenti ed alle loro famiglie, a quattro anni dal sisma, il diritto allo studio senza penalizzarli rispetto agli studenti di città limitrofe, che hanno edifici scolastici già all’avanguardia".

GS
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Camerino, meraviglia da scoprire in un mosaico di arte, sapori, naturaTra echi di una storia millenaria, la magia di tanti angoli da esplorare, in un legame inscindibile tra  musei e sapori antichi, sentieri e itinerari naturalistici.
E’ un percorso straordinario che guida alla meraviglia, il nuovo progetto turistico-culturale che abbraccia la città di Camerino e il territorio
La presentazione questa mattina, nella chiesa del seminario alla presenza del sindaco di Camerino Sandro Sborgia, dell’assessore alla cultura e al turismo Giovanna Sartori, del Vescovo Francesco Massara, del rettore di Unicam Claudio Pettinari, dell’assessore regionale Angelo Sciapichetti, della curatrice delle collezioni civiche e direttrice del Museo diocesano Barbara Mastrocola.
Introduzione affidata ad un video spot illustrativo delle bellezze del territorio realizzato da Eunited Media  con la straordinaria partecipazione della modella testimonial Simonetta Gianfelici e del modello Roberto Cesari. Subito nel vivo del progetto con l'assessore Giovanna Sartori, che ne ha descritto i punti essenziali in uno snodo tra ospitalità e tradizione, intrecciando percorsi di trekking urbano che avvicinano all'arte e alla storia del centro di Camerino, secondo 7 diversi luoghi da visitare, accanto alla possibilità di sperimentare anche  sette percorsi naturalistici che vanno dalla semplice passeggiata adatta a tutti, ai sentieri ciclistici da farsi un mountain bike. 
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Il percorso di trekking urbano partirà dalla splendida basilica di San Venanzio, salendo poi per via Antinori per arrivare  nella chiesa del seminario e al deposito attrezzato Venazina Pennesi e,passando per il godimento della visione delle opere d'arte qui custodite, proseguirà  poi in Piazza Cavour, all'orto Botanico, dirigendosi infine alla Rocca borgesca e alla chiesa di Santa Maria in Via. Dunque, un progetto inter-museale  finanziato  dalla Regione Marche che affianca al trekking urbano, altrettanti percorsi naturalistici immersi nel verde del territorio.Una app realizzata da e-Lios, conterrà tutte le informazioni  possibili; previsto anche lo sviluppo di una audio guida che permetta al turista di visitare le bellezze e conoscerne tutte le caratteristiche. Nel descrivere l'inizio di tutta l'idea progettuale, l'assessore Sartori ha spiegato che il titolo dato di Camerino, meraviglia da scoprire,  trae spunto dalle parole pronunciate dal poeta camerte Ugo Betti in un articolo pubblicato nel 1934.
Maxi temi sono arte natura e sapori per un percorso di valorizzazione che fa rete  Si entra anche in diversi territori circostanti la città, come Sefro o Castelraimondo per un' idea di turismo che ambisce ad abbracciare tutto l'entroterra montano. Riuniti in una forte collaborazione  con il Comune, sono Diocesi, Unicam e Regione Marche.
Un percorso che guarda in avanti, all'interno del quale, per questa prima edizione,  si sviluppa anche il programma della stagione estiva culturale camerte comprendente eventi di punta quali il Premio Urbani, il Camerino Festival  e altre interessanti iniziative, come  il Cinema sotto le stelle al Sottocorte Village e lo Show cooking.

 'Ripartiremo anche questa volta, con un' offerta turistica molto varia che consentirà di poter godere di cultura, arte e buon cibo- ha detto l'assessore Sartori ringraziando tutte le associazioni e le persone che vi hanno aderito e collaborato con entusiasmo, quali Milenys Gordillo, il brand di moda FC della stilista Francesca Cottone, lo Spin off Unicam e-Lios, Contram Spa, Relais Villa Fornari, CAI sezione di Camerino e Avis Frecce Azzurre. Altri partner, la rete provinciale di turismo MaMa, il Touring Club italiano Bandiere Arancione e il gruppo Eunited Media per service e video. A curare la parte grafica del progetto, l'architetto Marco Armoni. 
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Le parole del sindaco di Camerino Sandro Sborgia, hanno poi sottolineato il fatto che, nonostante le tante difficoltà attraversate, Camerino sia una città viva:
 ha saputo reagire prima e, sta dando la sua dimostrazione di forza tuttora. Simbolo del progetto che reagisce ad una sofferenza, la forte unione di tutte le componenti che lo hanno ispirato  e promosso:  'Abbiamo tanto da esprimere. Ripartiamo da qui con le meraviglie dell'arte, della natura e dei sapori. Qui non c'è solo da ricostruire, ma c'è da far vedere che una comunità c'è - ha sottolineato Sborgia- .E' solo l'inizio che fa capire tutte le potenzialità che ha da esprimere questa realtà e che, oggi più che mai, hanno bisogno di essere esaltate. Tutti vi hanno partecipato convintamente, Regione, Diocesi, Unicam. Mi auguro che passi il messaggio che Camerino ha tanto da offrire e da dire e che per tutto il territorio possa riaccendersi la speranza".
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L'Arcivescovo Massara ha tenuto ad evidenziare il lavoro di squadra quale arma vincente. "Non dobbiamo fermarci solo alle negatività del terremoto esteriore e interiore, delle difficoltà economiche. Un'iniziativa del genere è una positiva risposta che ha per modello il lavorare insieme- ha detto Mons. Massara- Dobbiamo essere capaci di parlare delle cose belle che nascono da qui. Abbiamo tanti capolavori da mettere a disposizione e l'arte può essere d'aiuto insieme a natura, territorio  e sapori. Attraverso queste esperienze, ci facciamo conoscere. Esiste Camerino, una università e delle bellezze che ne arricchiscono un patrimonio che è della comunità. Dobbiamo avere una capacità di promozione e occorre una sinergia per valorizzare tutto quello che abbiamo".
Il rettore Claudio Pettinari ha quindi sottolineato come l'ateneo, da soggetto fruitore, abbia necessità che Camerino si presenti come città accogliente, già ricca come realtà di tanti aspetti. "
Dobbiamo spingere i nostri giovani verso le cose che hanno valore e sostanza. E i tre settori individuati di arte, sapori e natura che sono poi capaci di coniugarsi con tante altre parole, mi dicono già che non posso non essere partner naturale di questo progetto, in una filiera che dà lavoro  e in una campagna che ci farà star bene nel corpo e nello spirito".
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Un ringraziamento alla città di Camerino per come ha reagito alle due emergenze del sisma e della pandemia, è venuto dall'assessore regionale 
Angelo Sciapichetti
  "Non era scontato che anche per il Covid la città riuscisse a gestire una situazione così drammatica. Ulteriormente gravosa, se si pensa alla situazione post sisma. Credo che da queste semplici ed efficaci iniziative, possa derivare tanto- ha detto -. Dobbiamo riuscire a far partire la ricostruzione, vincere la battaglia della burocrazia e dopo aver chiarito la partita delle manutenzioni delle messe in sicurezza, ci auguriamo di raggiungere risultato anche sull' ordinanza del CAS perchè non si possono sfidare le persone in questo modo. Qui c'è tutto da ricostruire, ma prima di tutto le persone e le comunità e, dobbiamo farlo insieme. E' necessario fare squadra a livello istituzionale, associativo e di territorio, per promuovere la nostra bellissima regione. Dobbiamo anche noi prendere coscienza delle eccellenze che, riunite in questa proposta, rappresentano una sfida vincente di rilancio sotto tutti gli aspetti. Lo spirito è quello giusto, per continuare a dare un ennesimo segnale di speranza".

L' aspetto culturale artistico è stato poi sviluppato  in dettaglio da Barbara Mastrocola, curatrice dei musei civici e direttrice dei musei diocesani, parlando del nuovo programma turistico culturale come di un ulteriore tassello che si aggiunge al proficuo percorso intrapreso già dal 15 ottobre 2017 con la nuova vita dei musei camerti, grazie ai locali della chiesa Seminario e del deposito attrezzato Venanzina Pennesi ,che ospitano numerosi capolavori d'arte, molti dei quali salvati  dal sisma e restaurati. 
"Camerino torna ora ad esporre uno dei tesori del Bernini. La statua bronzea  di Urbano VIII che è una delle prove più convincenti dell'artista. Commissionata da Angelo Giori l'opera è capace di cogliere l'indole indomita del pontefice e sarà visibile dal 20 giugno. Ben tornato Urbano VIII.  Bentornati a tutti i camerinesi e ai visitatori ".
A tracciare infine in dettaglio le particolarità di quello che l'unione di tante forze è riuscita a creare, sotto la spinta delle specifiche e alte competenze nei vari settori, sono stati il botanico Riccardo Pennesi, consigliere comunale, il presidente della sezione CAI di Camerino Giulio Tomassini, la rappresentante dello spin off Unicam e-Lios Chiara Ercoli, il presidente di Avis Frecce Azzurre Sandro Santacchi. 
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Infine, i saluti in video della modella Simonetta Gianfelici che, in poche parole, ha fatto capire le motivazioni che l'hanno spinta subito ad abbracciare il progetto e quanto sia forte lil suo attaccamento a questi territori che raggiujnge spesso, per rigenerarsi. Dunque la visita di Camerino e del suo territorio, un'esperienza unica e rilassante senz'altro da fare, godendo della disponibilità di oltre 30 strutture ricettive dove scegliere di soggiornare  e dei numerosi ristoranti esclusivi, agriturismi, trattorie, bar e pizzerie accoglienti, nei quali poter assaporare la tradizione enogastronomica tipica locale, oggi ancora più nuova ed invitante grazie a sapienti rivisitazioni gourmet.
C.C..    

Nelle foto, l'attrice e modella Simonetta Gianfelici, testimonial del progetto " Camerino meraviglia da scoprire"
gianfelici

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Sarà la dirigente Silvia Moroni, della protezione civile regionale, a ricoprire il ruolo di soggetto attuatore dei provvedimenti del sisma. Dal 2016 a oggi l’incarico è stato svolto dal responsabile di Protezione Civile, David Piccinini. La decisione è dovuta alla necessità di ridistribuire il carico del lavoro ancora enorme da fare a seguito dell’emergenza di tre anni e mezzo fa, investendo su risorse interne.

Siamo in mani sicure - ha affermato il presidente della Regione, Luca Ceriscioli - fino ad oggi abbiamo lavorato meglio di altre regioni grazie a loro e anche al nostro sistema informatico Cohesion che ci ha permesso di essere molto più prestanti”.

Piccinini, nel lasciare il timone, ha voluto fare il punto di tutto quanto è stato fatto dall’agosto 2016 fino a oggi, con numeri e dati alla mano e precisando che tutto l’impegno profuso “è costato zero unità in più. Non abbiamo avuto nuovo personale, la situazione era dinamica e anche noi lo siamo stati. Tutta l’emergenza è stata gestita attingendo all’attuale personale della regione facendo straordinari”.

Dal 24 agosto, data del primo evento sismico importante, quello che è costato molto anche in termini di vite umane, si sono succeduti fino al settembre 2019 21 eventi superiori alla magnitudo 4.5 con uno sciame sismico veramente enorme. Questa situazione, secondo i dati mostrati da Piccinini, ha comportato anche un cambiamento dell’idrologia, con un calo di acque repentino e non più recuperato, ad esempio, nella foce di Montemonaco. “Abbiamo dovuto ridisegnare il sistema di approvvigionamento idrico dell'ascolano e quindi gli interventi sono stati tanti e sotto moltissimi punti di vista”.

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All’indomani degli eventi sismici, una prima perimetrazione del cratere comprendeva 24 comuni, diventati poi 85 dopo il sisma del 30 ottobre, per una popolazione totale di 362mila abitanti. I comuni che invece hanno avuto dei danni, sono 163 (78 fuori dal cratere). “Abbiamo affrontato un’emergenza enorme con un’estensione del danneggiamento del 62% in rapporto a tutto il centro Italia”

Piccinini ha ricordato anche la risposta da parte dello Stato con lo stato di emergenza che, proroga dopo proroga, si protratta fino a fine anno, ben oltre i 6 mesi stabiliti dalla legge, e il conferimento dei poteri straordinari al capo della protezione civile che a sua volta ha incaricato le regioni di svolgere il ruolo di soggetto attuatore. Il dirigente ha anche ricordato l’aiuto pervenuto dall’Unione Europea, che ha stanziato 1.2 miliardi affidati alla Protezione Civile, e l’intero sistema che si è attivato in sostegno della popolazione.

Le cifre fornite da Piccinini parlano di 89.913 edifici verificati, 49.084 edifici evacuati per un totale di 26.201 sfollati (dato aggiornato al gennaio 2020), di cui 20.993 percepiscono il Cas e le restanti nelle Sae (4.118), in hotel (204) o alloggiate nel patrimonio immobiliare invenduto.

È stato poi elogiato il lavoro svolto nei tre punti di deposito temporaneo delle macerie (Tolentino, Monteprandone e Arquata) dove “viene fatta un’accuratissima selezione del materiale da smaltire, tanto da riuscire a recuperare piccoli ori e gioielli di famiglia che vengono restituiti. Questo è commovente. Quello che raccontiamo oggi è un epilogo positivo”.

Certamente c’è ancora molto lavoro da fare e rassicurazioni sono state fornite in merito alle manutenzioni delle messe in sicurezza: “Abbiamo i fondi per sostenere le manutenzioni finché perdurerà lo stato di emergenza - ha chiarito Piccininini - ma bisognerà trovare soluzione per il futuro, non potrà essere sempre la Protezione Civile a farsene carico. Probabilmente se ne farà carico la struttura della ricostruzione”.

Pa proposito di ricostruzione, purtroppo se ne parla ancora poco e ancor meno viene percepita. La rabbia fra i terremotati è tanta e il presidente Ceriscioli ha avuto modo di tornare sull’idea di rifarsi al cosiddetto modello Genova, lanciando una piccola stoccata ai Governi che si sono succeduti: “Serve sì un modello Genova ma serve anche il personale umano per poterlo attuare. Nessuno si è mai preoccupato, dal 2016 a oggi, di chiedere se avessimo bisogno di personale in più per gestire l’emergenza nella struttura regionale. Abbiamo fatto tutto con personale interno. Certo - ha poi aggiunto in conclusione - che ci sono grossi problemi sulla ricostruzione: i decreti del Governo li ho giudicati sempre sostenendo che non davano una svolta alla ricostruzione. Siamo in proporzione più avanti di altri, ma bisogna che chi fa le norme vada anche a misurare l’effetto della norma stessa. Sono convinto che con più personale, leggi adeguate, diverse da quelle che abbiamo ora, e risorse, sicuramente si potrà accelerare il passo”.

Gaia Gennaretti
Pubblicato in Cronaca

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