Notizie sportive nelle Marche
Asfalto e marciapiedi dissestati sui quali è cresciuta l'erba. E' quanto segnala alla nostra redazione un cittadino della zona di San Paolo basso, Fonte San Venanzio. Un'area quella interessata dove peraltro  sono attualmenteattivi anche diversi cantieri; così in via Savonanzi. 

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Disturbato dalla mancanza di attenzione per una zona cittadina molto abitata e che merita il giusto decoro e la cura degli spazi pubblici, il cittadino ci ha inviato alcune foto allo scopo di evidenziare il problema e sollecitare un intervento da parte degli operai comunali. Complici forse le piogge degli ultimi giorni, nei piccoli incroci e sui marciapiedi vicini alle abitazioni, viene segnalato un proliferare di erbacce cresciute sull'asfalto. Alcuni dei marciapiedi inoltre rivelano un evidente degrado.
Da parte del cittadino, l'invito dunque ad ovviare alla sensazione di abbandono, provvedendo alla manutenzione della zona

C.C.

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Pubblicato in Cronaca
Mentre il leader del Carroccio, Matteo Salvini, ha dedicato la mattinata di ieri alle Marche, partendo da Osimo e toccando altri centri tra cui Montegranaro e Fermo, potrebbe essere Fratelli d'Italia ad aggiudicarsi il candidato del centrodestra per le possime elezioni regionali.
Una conferma che potrebbe arrivare nelle prossime ore a seguito di diverse riunioni tra i vertici dei principali partiti del centrodestra da cui dovrebbe emergere il nome del deputato Francesco Acquaroli, come rivendicato da Giorgia Meloni già a dicembre scorso.
Se così fosse decaderebbe quindi il nome di Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova, che era il favorito delle liste civiche e del leader della Lega.
Un nome, quello di Acquaroli, che sta prendendo piede sul tavolo nazionale di centrodestra che alla fine sembra possa essere disposto a cedere sul primo dei nomi fatti da tempo, nonostante la Lega abbia subito rifiutato le candidature della Meloni in tutte le regioni di riferimento. 
Una volta confermato il deputaro resta poi da capire quali saranno i nomi che sosterranno questa candidatura.

GS
Pubblicato in Politica
Contrarietà immediata sull'ipotesi formulata di accollo dell’onere delle spese per la manutenzione delle messe in sicurezza sui proprietari di case danneggiate dal sisma è stata espressa dal presidente Luca Ceriscioli e dall'intera  giunta regionale che si schierano dunque dalla parte dei sindaci, amministratori locali e cittadini che in queste ore hanno fatto sentire la loro disapprovazione  
A rappresentarlo è l'assessore regionale alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti informando che già nel pomeriggio di venerdì 5 giugno, attraverso una nota scritta, si è subito adoperato 
 per far pervenire al capo dipartimento della protezione civile, Angelo Borrelli, la dichiarata  totale contrarietà all’ipotesi formulata, in quanto i terremotati stessi si vedrebbero gravati di un ingiusto e ingiustificabile onere a loro carico e questo sarebbe fonte di una ulteriore tensione sociale in un momento di grave difficoltà economica dovuta all’ulteriore emergenza del coronavirus. 
" Non condividiamo assolutamente questa prroposta- spiega l'assessore Angelo Sciapichetti-. Nel contrastare in ogni modo l'ipotesi paventata siamo con i sindaci e i cittadini e faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per scongiurarla. Non possiamo aggiungere anche questo ulteriore aggravio  al danno di un'eccessiva burocrazia e di un lentissimo percorso della ricostruzione che ha ostacolato i cittadini anche nella presentaziine delle domande - continua Sciapichetti-. Se c'è da fare una messa in sicurezza non è che possiamo far pagare il costo a dei cittadini che non hanno nessuna colpa. E' dunque necessario che gli eventuali costi siano a carico della Protezione civile nella contabilità speciale, come lo erano le messe in sicurezza iniziali. Non possiamo cambiare adesso. E' per questo che ci siamo confrontati con il Capo della Protezione civile nazionale Borrelli al quale non sarà difficile comprendere le motivazioni dei sindaci, della Regione e dei cittadini. Con l'arrivo del nuovo Commissario Legnini e con l'emissione dell'ordinanza 100 di velocizzazione - aggiunge l'assessore- si è creato anche un clima di aspettative. I cittadini inziano infatti un percorso nuovo che potrebbe aiutarli a snellire le procedure e la burocrazia e non possiamo adesso gettare una secchiata di acqua fredda su queste persone che hanno ricominciato a sperare. E' quindi necessario  che su questo punto si faccia chiarezza e credo che con il buon senso, si possa affrontare la questione così come lo è stato in passato. Non è colpa dei cittadini se le messe in sicurezza fatte 4 anni fa  oggi hanno bisogno di manutenzione ed essere riviste. E' chiaro- sottolinea- che non possiamo accollarla a dei cittadini che non hanno responsabilità alcuna  di questo stato di cose. Ci deve essere un margine pertanto per poter intervenire su questa ipotesi che ci vede contrari- conclude Sciapichetti- e credo che ci si possa ritornare anche con il Commissario alla ricostruzione, ragionando insieme. Non possiamo chiamare a pagare i cittadini perché oltre al danno di non aver potuto presentare i progetti di ricostruzione delle loro case, verrebbero ad essere beffati da un atto che a mio avviso è veramente irresponsabile".
C.C.   

Pubblicato in Politica
Ha suscitato sdegno nei cittadini terremotati, la notizia del possibile accollo delle spese di manutenzione delle messe in sicurezza in capoi ai proprietari di immobili danneggiati dal sisma. Una possibilità che ha preso campo nel giro di pochi giorni, in relazione ad uno scambio di missive tra il Capo Dipartimento della Protezione civile regionale David Piccinini e il Capo nazionale di Protezione Civile Angelo Borrelli. Epilogo finale una lettera inviata ai sindaci nella quale viene ventilata questa ipotesi che dunque comporterebbe per i comuni di esigere direttamente dai terremotati e non dalla protezione civile i corrispettivi per le manutenzioni. Sulla quesione si è subito attivato anche il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, chiedendo di scongiurare una simile eventualità in danno di cittadini, già ampiamente provati.
Sembrerebbe  che il clamore e l'indignazione prodotta abbia già sortito l'effetto di un ripensamento, anche se va detto che si è trattato di una mera indicazione o proposta che, al momento, non ha trovato alcuna concretezza in ordinanze decisorie.
Ma tant'è che seppure soluzione ipotetica, tra i proprietari di immobili lesionati, in attesa da 4 anni di un minimo segnale di ricostruzione e sicuramente non in condizione di poter pagare anche questi lavori, ha prodotto l'effetto di un ulteriore sonoro schiaffone.
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E' il caso di Andrea Pazzaglia, la cui famiglia  è proprietaria di una casa in pieno centro storico a Caldarola  i cui danni riportati dal sisma 2016 sono tali che dovrà essere demolita.
"Premetto che la casa è di proprietà di mia moglie ma la sento come mia in quanto a livello familiare l'ho frequentata per circa 50 anni- dice Pazzaglia-. In realtà appena la scossa di fine ottobre, l'immobile ha riportato appunto delle lesioni tali da dover  essere abbattuta, tuttavia, per scelte che non sono state nostre, la casa è stata tenuta in piedi, imbrigliata e imbracata con funi d'acciaio e vari puntellamenti, tanto da farla rimanere in piedi, anche se andrà demolita comunque. Sono passati 4 anni, si sono avvicendati 3 Commissari- continua Andrea Pazzaglia-; il Comune di Caldarola ha optato per la perimetrazione del centro e dunque, anche quell'immobile vi è ricompreso; avremmo potuto presentare un progetto  ma abbiamo dovuto fermarci per attendere  la conclusione di un iter amministrativo che sappiamo non essere facile. Una serie di vicende ha cristallizzato pertanto tutta la situazione e ora, nel giro di qualche giorno, su segnalazione della Protezione Civile marchigiana a quella nazionale viene fuori questa indicazione che siano i proprietari a dover pagare per il mantenimento delle messe in sicurezza. Che dire? A me sembra veramente che, o non vivo nell'Italia che conosco, o questo è davvero un altro mondo. Abbiamo sotto i nostri occhi situazioni come il ponte Morandi che nel giro di due anni, grazie a Dio per quelle popolazioni, ci hanno dimostrato che l'Italia è riuscita a riavere un'opera funzionale  mentre noi a 4 anni abbiamo ancora in molti casi le macerie ferme, a voler testimoniare l'assoluta immobilità del sistema amministrativo. Aggiungasi che per fatti che non sono nostri ci siamo trovati costretti a subire ulteriori rallentamenti accentuati dal Covid-19 e adesso, mi auguro di no, ma quello che è trapelato è una chiamata a metter mano al portafoglio- conclude Pazzaglia-  Francamante non saprei quali altri termini utilizzare per descrivere quello che proviamo in molti, se non che hanno voluto darci un ulteriore 'schiaffo' in aggiunta a quello che abbiamo subito. Oltre il danno anche la beffa. Un paese davvero molto strano il nostro."
C.C.

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Pubblicato in Politica
Proprio quando era tornata a riappropriarsi della piazza, la Giostra de le Castella di Caldarola è costretta a subire un altro stop.
"Abbiamo lavorato all’edizione 2020 fino all’ultimo minuto possibile - spiega Daniele Piani, presidente della Pro Loco - , cercando di tenere in piedi la possibilità di svolgere l’evento, che soprattutto quest'anno avrebbe avuto una partecipazione di artisti di alto livello.
Nonostante stiamo vivendo un momento di nuove aperture via via sempre più ampie, riteniamo che la sicurezza e la salute delle persone vadano comunque e sempre messe al primo posto. È un bene primario la sicurezza di tutti coloro che compongono questa rievocazione - aggiunge - : il pubblico che ogni anno, sempre di più, la rende speciale e la sta riportando allo splendore che merita, gli artisti che vi partecipano e coloro che la organizzano".
La manifestazione, che fa parte della storia del paese dei cardinali Pallotta, è quindi costretta a cedere il passo alla sicurezza, ma come gli organizzatori non si sono arresi dopo il terremoto, non lo faranno nemmeno davanti alla pandemia.
L'evento tanto atteso è solo rimandato al prossimo anno: "Vista l’impossibilità di svolgere la Giostra in forma ridotta o che possa contemplare una qualche forma di “distanziamento sociale”, abbiamo ritenuto imprescindibile scegliere di fare un passo indietro quest’anno per tornare più compatti e con un legame alla tradizione più forte di prima nel 2021.
Siamo già al lavoro per programmare un estate diversa - annuncia la Pro Loco - , riscoprendo il nostro territorio, facendo memoria delle tradizioni e con uno sguardo al futuro".

GS
Pubblicato in Cultura e Spettacolo
Sicurezza stradale: dopo la richiesta dell’amministrazione comunale di Gagliole, il presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari e l’ingegner Alessandro Mecozzi hanno effettuato, insieme al sindaco Sandro Botticelli ed ai tecnici della provincia, un sopralluogo sulla strada Molini, dove si sta posizionando un guardrail nell’ambito del prosieguo dei lavori di messa in sicurezza delle strade comunali, tra i quali rientrano anche quelli inerenti alla cestonata della stessa via Molini ed al cedimento della strada di località Cerqueto, per i quali sono già stati fatti i rispettivi rilievi geologici e che hanno già ricevuto parziale esecuzione mediante la sistemazione della curva salendo per frazione Celeano e l’asfaltatura dello stesso tratto di strada Molini.

AB
Pubblicato in Politica
Ormai la fase 2 è iniziata da diverse settimane e nel frattempo, dopo ritardi su ritardi accumulati, la misura è colma. La tolleranza in merito all'incertezza che aleggia intorno alla ricostruzione del Divini è finita e il consigliere di minoranza Francesco Borioni riporta all'attenzione questo argomento di fondamentale importanza per la città. "Si rincorrono notizie e ipotesi sulle modalità del rientro dei nostri ragazzi in classe per il prossimo anno scolastico. Gruppi, turni, orari diversificati, didattica mista, e ancora mascherine, visiere, barriere di plexiglass pranzo al sacco, mille scenari diversi che occupano e preoccupano i genitori di tutto il paese, ma a preoccupare i genitori e le famiglie settempedane (e non solo) sono anche altre situazioni affrontate con fiumi di parole e mai risolte. A mancare sono non solo chiare direttive sulle scuole, ma le scuole, proprio". Fermi, sepolti sotto i temi dell'attualità, i progetti e i lavori necessari a restituire alla comunità il Divini. Avrebbe dovuto essere pronto per settembre 2018, poi per il 2019 e infine per il 2020 ma evidentemente, stante l'immobilità che si è impossessata del cantiere dopo i ritrovamenti archeologici, la scuola non sarà pronta nemmeno per il prossimo settembre. E ai più inizia a sembrare una grande presa in giro, non solo studenti ma anche cittadini tutti: "Nonostante le dichiarazioni ufficiali della risoluzione dei problemi con le ditte appaltanti (quali?) e con la soprintendenza archeologica, il cantiere è oggi in completo abbandono, e la questione del tutto tacitata.Chiediamo un'immediato chiarimento - incalza Borioni - e un urgente sopralluogo di tutto il Consiglio Comunale. Lo dobbiamo agli alunni, ai loro genitori, ai professori e a tutti i cittadini settempedani, che aspettano da anni il nuovo Itis Divini, una scuola moderna con tecnologie all'avanguardia e che purtroppo sono stati presi in giro da vane promesse".
Gaia Gennaretti
Pubblicato in Cronaca
Domenica, 07 Giugno 2020 21:09

Scontro sulla Cingolana, muore motociclista

Incidente mortale nel tardo pomeriggio lungo la strada Provinciale 25 che da Villa Potenza conduce a Cingoli.
Erano circa le 18.30 quando, per cause in fase di accertamento, una moto si è scontrata con un'auto. Il motociclista è stato subito soccorso dai sanitari del 118 ma non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
Sul posto anche i vigili del fuoco per la messa in sicurezza dell'area e le forze dell'ordine per i rilievi.

GS
Pubblicato in Cronaca
Le future classi  IV A e B del liceo classico Filelfo di Tolentino rischiano di essere accorpate è il sindaco, insieme all'assessore all'istruzione scendono min campo per evitarlo chiedendo, infatti, all'ufficio scolastico regionale di tornare sui propri passi.

Il Dirigente scolastico ha messo in moto tutte le procedure per opporsi all’accorpamento.
 Giuseppe Pezzanesi è costantemente in contatto con il Presidente della Provincia Antonio Pettinari che, oltre a lavorare con le strutture interne al progetto del nuovo Campus delle Superiori di Tolentino tra cui il Filelfo, ha riferito di aver intrapreso diverse iniziative di carattere provinciale proprio per contrastare questo tipo di provvedimenti.
Una scelta, infatti, che penalizzerebbe ancora di più una scuola all'avanguardia che è stata costretta a subire i cambiamenti di sede e le difficoltà a seguito del sisma

"L’accorpamento – precisano con forza il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e l’Assessore alla Cultura Silvia Tatò – va contro qualsiasi norma vigente di carattere legale ed etico, in quanto i ragazzi del prestigioso Filelfo, oltre a stare “eroicamente” nell’attuale struttura che non può essere chiamata Scuola in quanto emergenziale, sono nel cratere sismico ed in più in una delle classi che si vorrebbe accorpare vi è la presenza di un portatore di handicap e gli spazi che si verrebbero a creare contrasterebbero nettamente con quelli che invece prevede la normativa in questi casi. Faremo a tal proposito – concludono il Sindaco e l’Assessore – lunedì 8 giugno in Giunta, un documento di netta contrarietà a quanto disposto dal responsabile scolastico regionale e la invieremo tra gli altri a Sua Eccellenza il Prefetto, al Presidente Regione Marche Ceriscioli, al Ministro di competenza ed i ragazzi ed i loro genitori stiano pur tranquilli che non molleremo di un centimetro".

GS
Pubblicato in Politica

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