Notizie sportive nelle Marche
Venerdì, 05 Giugno 2020 18:36

Tutti in auto, si va al “Drive in Show”

La stagione estiva sta per partire e in molti non si sono organizzati, altri hanno deciso di annullare gli eventi e poi ci sono Comuni, come Amandola, che per il futuro pensano al Drive in Show. Spettacoli, musica e comicità saranno proposti al pubblico che potrà assistere direttamente dal sedile dell’auto. 

Sono stati mesi non facili e molto strani per tutti. La stagione estiva è ormai alle porte, e Amandola vuole lasciarsi alle spalle le tante difficoltà causate dal covid. Questo però non è possibile se non con l'innovazione e da qui l'idea di un Drive In, organizzato dalla Pro Loco e dall’Amministrazione Comunale con la collaborazione di altri operatori. In questo modo, l'intrattenimento non prescinderà dal rispetto delle regole per la sicurezza. L’idea del “Drive in Show” è stata lanciata dai molti giovani amandolesi ed è stata subito accolta dall’Amministrazione e dalla Pro Loco: “Abbiamo apprezzato molto la proposta e l’impegno dimostrato dai ragazzi della Città e grazie al sostegno della straordinaria Pro Loco, siamo riusciti in questo innovativo evento – spiega il Sindaco Marinangeli -  Riaprire l’estate con una manifestazione di questo genere, ha un significato davvero importante per noi e per tutta l’area montana. Grazie a questi eventi, riprende vita anche la nostra stagione turistica”. Superare lo stop causato dal covid con slancio ed innovazione: “E’ una manifestazione che segna la rinascita di Amandola dopo il blocco forzato dal coronavirus. La forza e la determinazione dei giovani della montagna ancora una volta ha fatto centro, organizzando un evento eccezionale. Amandola come sempre si evidenzia per efficienza, innovazione ed apre la stagione estiva con una proposta esclusiva”.
g.g.
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Voglia di normalità e di futuro. Festeggiato il rientro tra le mura domestiche di 4 famiglie. Un pomeriggio gioioso per tutta la frazione di Vari di Pieve Toruna, dove sono state consegnati 4 appartamenti, distribuiti su una palazzina di proprietà comunale, recuperata strutturalmente. Quattro bellissime abitazioni che da oggi consentiranno il ritorno alla quotidianità di altrettanti nuclei familiari, uno dei quali composto da mamma, papà e tre piccolissimi bambini nati dopo il sisma. 
Un importantissimo passo in avanti nel restituire fiducia e speranza all'intera comunità del piccolo borgo  dell'entroterra.  Con il sindaco Alessandro Gentilucci, hanno presenziato alla cerimonia di consegna il presidente della Regione Luca Ceriscioli, il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, i presidenti del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Andrea Spaterna. del Consorzio di Bonifica Claudio Netti, del Contram Stefano Belardinelli, e il direttore del Parco Carlo Bifulco.
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A fare gli onori di casa e introdurre i successivi interventi è stato il sindaco Alessandro Gentilucci, felice della presenza delle istituzioni in un giorno che apre una nuova speranza per tutta la comunità. Il primo cittadino ha voluto sottolineare in particolare il lavoro compiuto dal presidente della Regione nel periodo della pandemia, chiosando al meglio quello che è la sostanza del suo impegno. "Se le Marche sono arrivate ai contagi zero un mese prima di quello che ha detto il governo- ha affermato - credo che gran parte della responsabilità e dei meriti siano del Presidente della Regione che in maniera silente, elegante e senza produrre grandi allarmismi, anche a noi di Pieve Torina che abbiamo avuto un paio di casi ha consentito di riuscire ad isolarli senza avere focolai". Nel sintetizzare la vicenda sisma, Gentilucci  ha poi affermato  "se oggi siamo qui, è perchè la Regione Marche, in contrasto anche con il governo, ha deciso di attuare delle normative e, noi di Pieve Torina ne siamo testimonianza anche con una proposta di legge che si sta elaborando in maniera congiunta, per snellire  una burocrazia che è stata catapultata sul territorio e che è stata d'ostacolo a garantire ogni ripresa economica".
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Ringraziamenti sono stati rivolti all'ufficio tecnico, alla parte degli architetti e ingegneri, al progettista e alla ditta esecutrice dei lavori. Il sindaco ha sottolineato la presenza dei tre bambini che presto potranno frequentare l'asilo e le scuole del paese, facendo crescere la comunità.  
Nel suo intervento,  il presidente Stefano Belardinelli ha ricordato che l'azienda Contram S.p.a, lavora in provincia e in tutta la Regione ma il cuore é tendenzialmente orientato alla montagna. "Ci piace portare turisti e sportivi sui monti e, tramite le collaborazioni con i comuni, i bambini dell'entroterra a scuola. Credo ci sia bisogno di mantenere i servizi púbblici come i trasporti e le scuole ma anche far giocare i più giovani e favorire lo sport e il turismo. I colori che si vedono in questi giorni nella natura di questi territori fanno pensare al Trentino e all'Alto Adige e dovremmo riempirli di persone, di giovani, turismo e inziative sportive. E su questo noi ci siamo col cuore, con la testa e anche con  le braccia". Dopo tanto disagio vissuto, il fatto che si restituisca una casa alle famiglie, secondo il  presidente del Parco Andrea Spaterna è un messaggio che indica la volontà di risollevarsi delle comunità dell'entroterra, di tornare ad essere quello che si era prima, magari anche migliorando la propria situazione.Nei vari interventi si è tornato a sottolineare l'impedimento della burocrazia che blocca l'idea senza poterle far seguire azione in tempo reale. "La stessa Regione ha compiuto sforzi titanici per velocizzare la macchina- ha detto Spaterna- e so che continuerà a combattere perchè questo territorio possa riuscire a risollevarsi il prima possibile. L'evento di oggi travalica la ricostruzione dell'oggetto in sé, nel senso che è un segnale verso la ripartenza socio-economica di un territorio e, le istituzioni tutte a partire dal Parco, dovranno contribuire a supportare quanto più possibile".

Il carattere delle genti dell'entroterra, fatto di persone che lottano con coraggio senza mai lamentarsi, è stato ricordato dal presidente della Provincia Pettinari colpito dal bellissimo recupero dell'edificio, rispettoso della costruzione originaria e dello spirito identitario della comunità
"Tanto è stato fatto- ha affermato- tanto c'è da ricostruire, non solo materialmente ma anche nei settori del lavoro e dei servizi "a partire dalla scuola che non può subire tagli senza che le situazioni non vengano studiate attentamente. "Non può essere che da un lato noi cerchiamo di ricostituire comunità e dall'altro vi sia qualcuno che non riesca a capire che i ragazzi non ci sono perchè non hanno più una casa da queste parti. Bisogna far capire a questo qualcuno che qui c'è stato un terremoto e che queste comunità vanno ricostituite sulla speranza e sulla prospettiva. Tagliare servizi significa lavorare per non dare futuro". Proprio nella prospettiva del rilancio, Pettinari ha annunciato delle importanti novità riferite ai collegamenti viari. La bella notizia è che sulla Pedemontana Fabriano Muccia si ritiene entro l'anno di poter terminare il primo lotto fino a Matelica, entro il 2021 il secondo lotto da Matelica a Castelraimondo  e, in queste settimane, saranno consegnati i progetti esecutivi degli altri due lotti fino a Muccia. Sullo svincolo si renderanno necessari una rotatoria ed altri servizi, richiesti dal comune di Muccia  per venire incontro alle esigenze degli abitanti.

"Si lavora, e si amministra per dare un futuro alla propria terra che passa attraverso la scuola, i bambini, le famiglie - ha detto infine il presidente Luca Ceriscioli-  La bellezza è la prima cosa che ci garantisce di guardare in avanti positivamente. Ridare una struttura cosi bella, significa ridare al territorio quella che è la sua identità. Quello che siamo riusciti a raccontare in questi anni- ha continuato- è una dimensione delle Marche legata al turismo che già lo scorso anno ha portato nel cratere ad una crescita del 15%  di arrivi. E quest'anno, dopo la seconda emergenza sanitaria, i dati sono già molto buoni soprattutto per le aree interne. Il  lavoro che dunque facciamo ha una prospettiva perchè guarda ai bambini e alle famiglie ed ha una prospettiva economica perchè si danno dei punti di riferimento per chi vuol venire a visitare queste zone. Certo - ha concluso- noi già dal 2016 abbiamo sette miliardi di euro da spendere in queste zone che significano tanto e tanto da restitutie, ma questi soldi rimangono lì. Adesso il Governo sta facendo una scelta forte con l' Europa e avrà a febbraio 180 miliardi. Ma la storia sarà la stessa: inutile avere queste cifre enormi se poi rimangono lì. In quattro anni noi abbiamo dimostrato che se non si semplifica la burocrazia, le cose non si fanno. Adesso però ne ha bisogno, non solo l'area del sisma, ma tutto il paese perchè l'emergenza ha riguardato tutti. Sarà la volta buona in questa Italia bellissima per togliere tanti stupidi vincoli? Rinnoviamo dunque ogni volta questa nostra speranza, che è anche fatta di lavoro e impegno, perchè la crescita è l'obiettivo naturale del nostro agire"
C. C. 
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Pubblicato in Politica
Continua il problema della consegna dei giornali nell'entroterra ed il problema che prima riguardava solo Visso, Castelsantangelo sul Nera ed Ussita ora è diventato reale anche a Serrapetrona. Una questione che l'azienda di distribuzione dei giornali aveva annunciato lo scorso inverno e che si è acuito con l'emergenza sanitaria.
Da oltre un mese, infatti, il bar - edicola Ferranti non riceve più i giornali, ma se per le zone montane la mancata distribuzione dei quotidiani era dovuta alle poche vendite, Caccamo è da sempre zona di passaggio e le vendite non mancano di certo.
Per risolvere questa situazione sta intervenedo in maniera decisa il primo cittadino, Silvia Pinzi, che si è unita insieme agli altri sindaci del territorio scrivendo al Presidente della Repubblica, al Sottosegretario all'Editoria, alla Prefettura e alla Regione. 

"Sembra una problematica difficile e da risolvere - esordisce il primo cittadino al microfono di Mario Staffolani - perchè riguarda una grande fetta dell'Alto Maceratese. Abbiamo dovuto fare i conti con i grandi servizi che rischiavamo di perdere negli ultimi anni - dice - ma che con grande impegno siamo riusciti a salvare".
Silvia Pinzi fa riferimento all'ufficio postale, all'istituto bancario, al distributore di benzina e alla farmacia. Tutti servizi che con fatica sono stati ripristinati.

"Purtroppo - prosegue - questa volta la mancata distribuzione dei giornali, cominciata da Visso, è piombata anche su di noi. Con gli altri sindaci ci siamo coalizzati, anche in tempi non sospetti, quando l'azienda di distribuzione ci aveva inviato una missiva per avvisarci del problema imminente.
Noi, benchè non avessimo ancora questo problema, ci siamo coalizzati, e in effetti questa sensibilità ci ha dato ragione perchè dopo il Covid anche nel nostro territorio è arrivata la mancanza di distribuzione".
E' fermo e deciso l'intervento del sindaco di Serrapetrona sulla questione che coinvolge la Regione Marche: "L'azienda di distribuzione dei giornali - dice - ha dato motivi pretestuosi perchè ricordo che nel consegnare i giornali a Caldarola e Belforte passa anche davanti all'edicola di Caccamo.
Questo - denuncia Silvia Pinzi - nasconde una protesta che il distributore ha verso la Regione, chiedendo un contributo per andare avanti, ma queste difficoltà non devono ricadere sul territorio. Spesso siamo noi della montagna a risolvere beghe che non ci riguardano. Comprendiamo le problematiche che una azienda privata può avere, ma non possiamo essere sempre noi a pagarne le spese".

Giulia Sancricca
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Nove giorni, tanto è durata l’attività del Covid Hospital realizzato da Guido Bertolaso in fiera, a Civitanova, con una raccolta fondi organizzata dai Cavalieri di Malta. Oggi sono previste le dimissioni dell’ultimo paziente, un 60enne di Montecassiano, finalmente risultato negativo al secondo tampone.

Pare però che la struttura non sarà smantellata anche se per il momento sono stati sospesi tutti i servizi e gli appalti, e il personale medico e infermieristico precettato dalle altre strutture dell’Area Vasta 3 potrà tornare a operare regolarmente, sanando così gli ammanchi di personale che si erano venuti a creare. Insomma, se prima l’utilità di questa astronave” era dubbio, la chiusura dopo soli nove giorni di attività fa pensare a quanti soldi siano stati utilizzati per costruire questa grande scatola ormai vuota di persone e piena solo di macchinari e materiali dai costi esorbitanti (la cifra dell’intera opera si aggira intorno ai 12milioni, ricavato da  donazioni private dal Corpo Italiano Soccorso Ordine di Malta). E ci si chiede anche se i trasferimenti degli sventurati pazienti rimbalzati da un reparto all’altro siano effettivamente serviti a qualcosa.

Per riepilogare i tempi, il governatore Luca Ceriscioli pensò di realizzare questa astronave alla fine di marzo, e dopo varie ipotesi, Bertolaso ripiegò sulla Fiera di Civitanova.
Poi la notizia della positività al Covid19 dello stesso Bertolaso e i tempi si sono dilatati: le opere di fatto sono partite con un mese di ritardo quando ormai le terapie intensive della Regione iniziavano via via a svuotarsi.

Il direttore dell'Area vasta 3 Alessandro Maccioni (intervistato da Radio C1..inblu) difende la scelta e ne elenca i motivi: "Si riattivano i reparti e gli ospedali covid come quello di Camerino. La struttura è necessaria 'alla luce della nuova normativa' , ogni regione deve dotarsi, per legge, di una struttura con posti letto per terapia intensiva".
g.g.
Pubblicato in Cronaca
Venerdì, 05 Giugno 2020 11:32

Regionali, quanti candidati da Tolentino?

Passata la tempesta del virus l'attenzione può tornare gradualmente sul piano politico. Sembrano riapparire all'orizzonte le prime indiscrezioni per la corsa alle elezioni regionali.
Stabilito che si voterà a settembre resta solo da chiedersi quali siano i candidati che rappresenteranno la provincia di Macerata e pare che, tra conferme e indiscrezioni, molti arrivino da Tolentino.
Primo tra tutti, ed unica certezza, l'attuale consigliere di minoranza Gian Mario Mercorelli in corsa per la carica di presidente in rappresentanza del Movimento 5 Stelle.
Tra le indiscrezioni spuntano tre nomi che invece siedono tra i banchi della maggioranza: il sindaco Giuseppe Pezzanesi, anche in una recente intervista pubblicata sul settimanale L'Appennino Camerte ci ha confidato il suo sogno di correre insieme ad un gruppo di altri sindaci poer portare in Regione le istanze del territorio.
Altre indiscrezioni vedrebbero poi in corsa l'assessore alla Sicurezza Giovanni Gabrielli in rappresentanza del partito di Matteo Salvini e l'assessore ai Servizi Sociali, Francesco Pio Colosi, per il partito di Giorgia Meloni.
Indiscrezioni che trovano terreno fertile anche nelle ultime vicende politiche di Tolentino: c'è infatti chi sostiene che il primo cittadino abbia preferito 'spegnere i riflettori' sull'attuale giovane assessore Colosi, temendolo come avversario proprio alle elezioni regionali.
Infine i due assessori silurati: Forza Italia potrebbe richiedere l'impegno di Alessia Pupo e non è detto che, in una lista civica di centro, Alessandro Massi Gentiloni Silveri non decida di scendere in campo anche in virtù del ruolo che suo padre Francesco ha ricoperto fino a pochi anni fa in Regione.
Tutte ipotesi che potrebbero trovare certezza nelle prossime settimane quando gli assetti politici si faranno più sicuri ed evidenti.
Quel che è certo è che Tolentino, anche nel panorama politico regionale, continua a confermarsi come una città dove il fermento politico è sempre vivo.

Giulia Sancricca
Pubblicato in Politica
"A giorni sarà pubblicato il bando che consentirà di prendere in affitto i locali del mastio della Rocca Borgesca di Camerino, dove potrà riaprire il bar".
Ad annunciare la bellissima notizia, il sindaco Sandro Sborgia a seguito del sopralluogo effettuato nei locali, insieme all'assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli e allo staff dell'ufficio tecnico comunale. Ultimati infatti i lavori di messa in sicurezza al tetto dell'edifcio cinquecentesco, si è voluto controllare che i locali fossero fruibili, in vista di favorire una ripresa anche economica della città. 

 "Abbiamo potuto constatare che il piano terra e il primo piano del mastio sono agibili - afferma il sindaco Sandro Sborgia -per cui la finalità è quella di rimetterli in ordine, con l'obiettivo di restituire alla comunità un bene pubblico, da troppo tempo tralasciato e abbandonato a se stesso. La nostra volontà- sottolinea il sindaco- è invece quella di riprenderci la città e farla tornare a vivere e questo, è un primo passo verso quella direzione.
In un momento di grande difficoltà come quello che stiamo vivendo, la disponibilità di quei locali favorirà anche il rilancio economico e il lavoro delle persone interessate alla gestione; in uno dei luoghi più belli e di più ampio respiro di Camerino, con una vista mozzafiato sui monti Sibillini, oltre a godere di tanta bellezza, riteniamo che la presenza di un punto di ristoro rappresenti un valore aggiunto".     
C.C.

il parco della Rocca borgesca

panorama dalla Rocca


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