Notizie sportive nelle Marche
Preoccupa non poco i cittadini terremotati la nota di risposta che, il Capo Dipartimento di Protezione Civile Angelo Borrelli ha trasmesso al servizio di protezione Civile della Regione Marche e, per conoscenza anche al Commissario della ricostruzione e ai servizi di Protezione Civile Regioni Umbria, Lazio e Abruzzo, nella quale si condivide l'orientamento espresso in precedenza dalla Protezione Civile delle Marche secondo cui,a carico  dei proprietari degli immobili lesionati e oggetto di messa in sicurezza, verrebbero ad ipotizzarsi come plausibili i costi degli interventi di manutenzione delle stesse.
Sulla questione si è subito mobilitato attivamente per scongiurare una simile ipotesi, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia.
"Sulla base di una precedente nota fatta dalla Protezione civile della Regione Marche- spiega Sborgia- il Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale ha risposto inviando comunicazione del proprio orientamento. In realtà è bene precisare che la nota contiene un semplice parere, quindi non siamo in presenza di un'ordinanza che stabilisca che i costi eventuali di manutenzione delle messe in sicurezza debbano intendersi in capo ai proprietari degli edifici danneggiati. Nella nota- precisa il primo cittadino-  si dice unicamente che quella soluzione "potrebbe" essere in qualche modo praticabile. Al momento pertanto non v'è alcuna decisione definitiva in questo senso e non c'è assolutamente alcuna ordinanza che lo disciplini. Detto questo tuttavia- prosegue il sindaco di Camerino-, atteso che questa soluzione a mio giudizio è assolutamente da cancellare, in quanto sul cittadino terremotato, già alle prese con tante angherie e difficoltà, significherebbe far gravare il costo di interventi che sono fatti sugli immobili lesionati per garantire l'incolumità delle persone. Una soluzione che oltretutto comporterebbe ulteriori conseguenze come impedire che si completi il piano delle messe in sicurezza della nostra città, allontanando la possibilità di tornare a riaprire quelle zone ad oggi più compromesse. C'è anche da considerare che un domani che potranno essere avviati i cantieri della ricostruzione nel centro storico- aggiunge Sborgia- ci troveremmo nella situazione di dover consentire ad una ditta incaricata di lavori, di passare in una via dove magari uno stabile non è stato posto in sicurezza, con tutti i rischi che ciò potrebbe comportare. Ritengo dunque che la possibilità di cui parliamo debba essere assolutamente cancellata, anche se, ripeto, al momento rimane solo un'ipotesi che va comunque  scongiurata. E' per questo che ci siamo attivati e attendiamo conferme di rsposte ufficiali".

C.C.

Sotto la nota del Capo Diartimento di Protezione Civile Angelo Borrelli inviata in risposta al Servizio di Protezione Civile regionale
Nota di Borrelli
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Finito il lockdown si torna a lavoro e a Valfornace ripartono i cantieri.

"Il 30 maggio scorso - scrive il Comune in una nota - la Stazione Unica Appaltante della Provincia di Macerata ha comunicato la lettera di invito per la presentazione delle offerte relative ai lavori del primo stralcio dell’intervento delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico dei torrenti “La Valle” e “Fornace”, un’opera importante volta alla messa in sicurezza di un territorio tra i più popolati dal rischio esondazione dei due corsi fluviali.

Oltretutto - aggiungono - la realizzazione di questo intervento consentirà di stralciare l’area contigua dai divieti imposti dal Piano di Assetto Idrogeologico, consentendo anche all’opera di ricostruzione dal sisma di proseguire senza ulteriori vincoli.

Un altro intervento che sta per vedere la luce è il Centro Polifunzionale che si realizzerà grazie alla donazione della Croce Rossa Italiana e che avrà la duplice funzione di presidio sanitario territoriale e centro di aggregazione sociale per associazioni e ragazzi del territorio: un’opera quanto mai necessaria in un contesto in cui la carenza di servizi rischia di diventare particolarmente evidente a discapito delle fasce più sensibili".

Anche sul versante della ricostruzione privata il Comune annuncia la prosecuzione dei: "dopo lo stop precauzionale - spiegano - , ripartirà anche la ricostruzione pesante, con la demolizione e la ricostruzione di un condominio con esito “E”, gravemente danneggiato dagli eventi sismici del 2016.

Tra i primi nel suo genere, questo intervento autorizzato dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione rappresenta un pò il simbolo di una ripresa che, al netto dell’epidemia, attende da troppo tempo di manifestarsi a pieno".

GS


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Approvati tutti gli aggregati. Nell’ultimo Consiglio comunale di Camerino è stato approvato il lotto finale di aggregati edilizi da sottoporre ad intervento unitario di ricostruzione, concludendo un lavoro lungo quasi un anno. L'assise ha nello specifico licenziato la terza parte degli aggregati edilizi del centro storico del capoluogo e un aggregato edilizio nella frazione di Mergnano San Pietro.
“È un risultato che ci rende felici perché rappresenta un passo importante per la ricostruzione – spiega Luca Marassi, consigliere comunale con delega alla ricostruzione – Riuscirci con questi tempi e nonostante tutto non era facile. A settembre, nel corso dell'assemblea sulla ricostruzione con la cittadinanza, avevamo stimato delle tempistiche e in quell’occasione abbiamo spiegato quale sarebbe stato l’iter e come intendevamo procedere.
Di fatto, la parte della ricostruzione privata di competenza comunale è stata definita e conclusa. Ora l’ufficio Sisma comunale provvederà a inviare una lettera a tutti i proprietari invitandoli a costituirsi in consorzi, a scegliere il tecnico e la ditta e ad avviare la progettazione e la presentazione del progetto”.
Sul sito del Comune (https://www.comune.camerino.mc.it/avvisi-cms/il-consiglio-comunale-approva-i-primi-aggregati-2/) è stata pubblicata la planimetria completa, evidenziando tutti gli aggregati approvati con deliberazione dei consigli comunali, nonché i consorzi costituiti volontariamente.
“Ora- conclude Marassi-  speriamo quanto prima di poter terminare la messa in sicurezza delle vie principali del centro storico così da poter riaprire la città e tornare a fruire dei suoi spazi che sono chiusi dall’ottobre del 2016 e mancano a ognuno di noi”.
C.C.
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Pieve Torina si appresta a vivere un'altra significativa giornata. Prevista domani alle ore 15.30  nella frazione di Vari, la cerimonia per l’inaugurazione del recupero strutturale di quattro appartamenti di proprietà comunale che saranno destinati ad altrettante famiglie, attualmente  in situazioni di autonoma sistemazione.

“Passo dopo passo si va ricostituendo il tessuto sociale della comunità di Pieve Torina” -sottolinea il sindaco Alessandro Gentilucci- “In più, in questi nuclei familiari vi sono anche dei bambini, e questo è importante perché ci consente di progettare un futuro per il paese, a cominciare dal mantenimento dei presidi scolastici, che rappresentano una necessità se si vuol immaginare una comunità salda e coesa che intende proseguire in un percorso non solo di resilienza ma, soprattutto, di sviluppo”. L’intervento si aggiunge a quelli già realizzati, sempre a Pieve Torina, nei mesi scorsi, e che hanno portato altre famiglie a recuperare uno spazio di vita “normale”. E normalità è la parola chiave che il sindaco invoca: “inseguiamo la normalità, che vuol dire una abitazione dignitosa, servizi pubblici efficaci, un tessuto sociale che si ricompone. Normalità, dopo le terribili esperienze del terremoto e dell’emergenza innescata dall’epidemia di Covid19, con la consapevolezza che i piccoli centri come il nostro potrebbero conoscere nuove opportunità di sviluppo, e noi dovremo essere pronti a coglierle”.

Alla cerimonia di consegna degli appartamenti, sono stati invitati il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, il commissario straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini, il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, il presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Andrea Spaterna.
“Importante la presenza delle autorità:  conferma che l’attenzione delle istituzioni verso le aree terremotate non deve assolutamente diminuire. Il mio impegno come primo cittadino” conclude Gentilucci “è stato, è e sarà quello di proseguire nell' azione di sensibilizzazione continua verso le istituzioni centrali e regionali per cercare di accorciare i tempi del ritorno alla normalità. E i quattro appartamenti che domani restituiamo alla collettività, vanno in questa direzione”.
C.C.

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Giovedì, 04 Giugno 2020 15:07

Ai domiciliari un giovane settempedano

Vendeva hashish e marijuana. Ieri è stata eseguita l'ordinanza con la quale si dispongono gli arresti domiciliari di un giovane settempedano. Al soggetto era stato anche fatto divieto di avvicinarsi al territorio maceratese ed è per questo che ad eseguire l'arresto sono stati i carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Roma Trastevere. Ad emettere la sentenza è stato il Giudice per le Indagini Preliminari di Macerata. Il ragazzo è un 21ennè originario di San Severino ritenuto responsabile a più riprese di reati connessi allo spaccio. 
Le indagini hanno avuto inizio nel marzo dello scorso anno quando il giovane era stato fermato nel maceratese con diverse dosi di hashish e marijuana, dopodiché, si è messo in evidenza con notevole frequenza e reiterazione nell’arco del tempo, di condotte documentate di cessione di stupefacenti con modalità tali da poterne desumere il carattere di abitualità, specie nella zona civitanovese e porto potentina. Le indagini portate avanti dai militari della Compagnia di Civitanova scaturite dalle diverse denunce nel frattempo collezionate dall’indagato in stato di libertà, unite agli oggettivi riscontri dei tabulati telefonici acquisiti e l’escussione di diversi suoi acquirenti, hanno consentito a Claudio Rastrelli, sostituto Procuratore di Macerata, di avanzare la proposta dei domiciliari. 
L’indagato, anche in ragione del divieto di dimora nell’ambito della provincia maceratese emesso nei suoi confronti per la sua condotta delinquenziale, aveva peraltro fatto perdere da tempo le sue tracce, ma grazie ai Carabinieri della capitale è stato ritrovato in zona Monteverde e lì è stato applicato il braccialetto elettronico col divieto di allontanarsi dall'abitazione. 
g.g.
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L'8 giugno, giorno del Patrono di San Severino, si avvicina ma quest'anno
purtroppo niente Palio dei Castelli a causa dell'emergenza Covid-19. Però abbiamo voluto inserire la foto di Castello al Monte adornato con le bandiere rosse e bianche, caricata sui social dall'ente che lancia anche un invito: "È così che ci siamo abituati a vedere San Severino nel mese di giugno: ornata da stendardi rossi e bianchi, come vuole la tradizione. Quest'anno non rinunciamo a vestire a festa la nostra città. L'8 giugno mettiamo una bandiera bianca e rossa fuori dal balcone". Per chi non le avesse, vanno bene anche striscioni e cartelloni. Ciò che non mancherà invece è la tradizionale Fiera di San Severino alla vigilia della festa, cioè domenica 7. Le bancarelle si estenderanno per le vie
 del centro urbano. Dall’alba al tramonto viale Eustachio, viale Matteotti e tutta l’area della stazione ferroviaria,oltrea un tratto di via San Sebastiano si animeranno con gli ambulanti. Si tratta di un altro importante passo nella direzione di un lento ma graduale ritorno alla normalità per la Città di San Severino. Ovviamente sarà rimodulata la disposizione dei banchi per esigenze legate all’emergenza sanitaria da Covid-19Sarà obbligatorio l’uso delle mascherine e per gli ambulanti varranno le stesse regole imposte per il mercato del sabato.Grande attenzione andrà prestata anche al mantenimento delle distanze di sicurezza di almeno un metro tra le persone e agli assembramenti che saranno assolutamente da evitare

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Due distinte iniziative, un univoco messaggio di speranza e di ripartenza. Prenderanno vita da Castelraimondo, nella ricorrenza della festività religiosa del Corpus Domini, da sempre legata agli spettacolari quadri fioriti sinonimo di maestria e abilità. "Un solo corpus" il titolo della straordinaria iniziativa che, domenica 14 giugno, vedrà i maestri infioratori locali unirsi ai numerosi soci della penisola iscritti a Infioritalia, nel dare vita dalle rispettive città e chiese ad un identico tappeto floreale legato dai simboli canonici della festività. Nella stessa giornata, Castelraimondo  vivrà la sua innovativa "Edizione speciale dell'Infiorata del Corpus Domini
Vicina anche nella distanza, con i collanti della passione e dell’amicizia, l’associazione dei Maestri Infioratori di Castelraimondo realizzerà il suo quadro nella Chiesa della Sacra Famiglia.
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Titolo simbolico è "Un solo corpus"; per rappresentare il particolare momento storico che l'Italia e il mondo intero stanno vivendo, a comporre le opere floreali saranno tanti tasselli riuniti in un solo puzzle per lanciare un unico messaggio di speranza, ripartenza, amore per le tradizioni.

 "Soci anche noi di Infioritalia, così come numerosi gruppi di altre città della penisola - spiega Erasmo Rovelli dei Maestri infioratori di Castelraimondo- condivideremo con gli altri questa presenza in forma virtuale che porterà alla realizzazione di uno stesso quadro. Sarà pronto per domenica 14 giugno nella chiesa della Sacra Famiglia di Castelraimondo e contemporaneamente, in tutte le altre città. Da questo tappeto floreale di 2 metri per 2 confezionato per la significativa ricorrenza, un modo per legare simbolicamente le chiese di tutta Italia. Il motto è che il distanziamento non ci ha allontanati - continua Rovelli-; nonostante l'impossibilità di una grande manifestazione, non ci fermiamo e ci leghiamo insieme attraverso questa sorta di flashmob”.

torregiani e fiori
A colorare vie e strade di Castelraimondo, sempre domenica 14 giugno, sarà invece un’ edizione del tutto "speciale" dell’Infiorata, organizzata da amministrazione comunale, Comitato “Corpus Domini” e associazione Pro Loco.
“Quest'anno non vedremo il tradizionale tappeto gigante di quadri che si rincorrono su Corso Italia- spiega l’assessore alla cultura e turismo Elisabetta Torregiani-. L'edizione è speciale perchè i quadri saranno più piccoli e nella fattispecie misureranno 2 metri per 2. Ciascuna delle associazioni cittadine li realizzerà vicino alla rispettiva sede e dunque in varie parti della nostra cittadina. Nel rispetto del divieto di assembramento, sarà dunque possibile fare una passeggiata e scoprire gli angoli più nascosti e sconosciuti di Castelraimondo, magari fermandosi a prendere un gelato, un trancio di pizza, o visitare i negozi che saranno aperti. Si è pensato di stampare anche una piccola mappa per facilitare questa passeggiata che svelerà gli incanti cittadini.  Altra particolarità è che già dalla settimana prossima, le stesse famiglie di Castelraimondo potranno condividere questo evento singolare, unendosi nella realizzazione di propri quadri più piccoli a tema libero e utilizzando i materiali che preferiscono. La novità è proprio questa manifestazione unitaria tra associazioni e famiglie. Le foto dei quadri floreali realizzati viaggeranno online grazie al circuito Gran Tour delle Marche che, anche quest’anno, ci aiuterà a veicolare la nostra cittadina e le sue bellezze- conclude Elisabetta Torregiani-. Sarà dunque un’edizione speciale dell’Infiorata del Corpus Domini e, dai bambini alle famiglie fino alle associazioni cittadine, capace di coinvolgere tutti in uno spirito unitario di grande squadra”.
C.C.

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Assalto al bancomat di Morrovalle. È accaduto questa notte ad opera di due soggetti dal volto coperto che, dopo aver fatto saltare in aria lo sportello, hanno preso i soldi e sono scappati. I danni sono stati ingenti, anche all’interno della filiale. Il danno non è ancora stato quantificato, sul caso indagano i Carabinieri.
g.g.
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Controllato dalla guardia di finanza mentre era in macchina. Con sé aveva 6 dosi di cocaina e 400 euro in contanti. A casa trovata anche un’altra dose di un suo coinquilino.

È finito così in manette un soggetto già noto alle forze dell’ordine. 

I finanzieri della tenenza di Porto Recanati, lungo il corso principale della città, hanno incrociato un’autovettura condotta da questo soggetto con precedenti e hanno quindi deciso di sottoporlo ad un controllo nel corso del quale sono state individuate e sequestrate 6 dosi di cocaina che erano nascoste all’interno del porta oggetti vicino alla leva del freno a mano, e 400 euro in contanti. I militari poi hanno voluto approfondire con la perquisizione domiciliare dove è stata ritrovata e sequestrata una dose di cocaina nella disponibilità di un’altra persona presente all’interno dell’abitazione. 

Ma non finisce qui: infatti il controllo è poi proseguito nella caserma di Porto Recanati dove la macchina dell’uomo è stata posta ad un attento esame grazie anche all’aiuto del cane antidroga di Civitanova, Edir, che ha scovato un ingegnoso nascondiglio ricavato dietro il pannello del cruscotto. Lì sono stati ritrovati e sequestrati ulteriori 100 grammi di cocaina purissima oltre a denaro contante per 1.720 euro.

Il soggetto è stato arrestato e portato a Montacuto.

g.g.
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Fabriano punta sulla mobilità sostenibile e lo fa con una serie di iniziative messe in campo per cambiare le abitudini dei cittadini, anche in collaborazione con Contram
Ad annunciare le stretgie messe in atto è il vice sindaco Ioselito Arcioni che spiega: "Appena ci siamo insediati abbiamo subito attivato la procedura per redarre il Pums (Piano unico mobilità sostenibile) con capisaldi che vengono dati dall'Unione Europea.
Ci crediamo perchè abbiamo intenzione di dare una visione diversa della modalità di vivere la città. Una mobilità ancora troppo sbilanciata - dice - il 79% dei fabrianesi utilizza l'auto per spostarsi; il 13% i mezzi pubblici; il  7% a piedi e solo l'1% la bicicletta. Dobbiamo spostare queste percentuali - annuncia il vice sindaco - considerato il tema dei cambiamenti climatici, ma anche per il futuro della città e dei cittadini".


Proprio ieri, 3 giugno, era la giornata mondiale della bicicletta, uno dei diversi mezzi su cui Fabriano vorrebbe puntare l'attenzione: "Uno trumento che si deve integrare perfettamente alla mobilità delle nostre città - dice - .
Uno di quegli strumenti che servono a rilanciare la mobilità sostenibile da integrare correttamente, senza dimenticare il trasporto pubblico locale che ha una visione strategica all'interno della città".
Proprio con questa visione Fabriano ha installato un ledwall al terminal bus, in collaborazione con Contram, per rendere più informati e incuriositi i cittadini: "Le Marche - dice in merito al trasporto pubblico locale - sono la regione meno contribuita e Fabriano è estremamente penalizzata sotto il profilo dei contributi, nonostante sia il comune più esteso delle Marche.  La Regione dovrà rispensare al tipo di contribuzione, intanto noi ci impegniamo ad informare i cittadini sulla mobilità, insieme a Contram vogliamo rilanciare il tema del trasporto pubblico".

GS
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