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La scuola al centro della campagna elettorale in vista delle elezioni regionali di settembre. Nel maceratese alle problematiche dovute al Covid e alla carenza di personale si aggiungono anche quelle relative alla ricostruzione che nel cratere ancora tarda a partire. Sulla questione è intervenuta Loredana Riccio, candidata del Partito Democratico al Consiglio regionale a sostegno di Maurizio Mangialardi, rivolgendo un appello alle Istituzioni affinchè l'anno scolastico possa iniziare e proseguire regolarmente in assoluta sicurezza.

“Tutti i soggetti coinvolti – dichiara la Riccio - devono fare la loro parte affinché questo avvenga e affinché il tutto resti al riparo da un’emergenza sanitaria che non deve essere comunque dimenticata o sottovalutata. Non ci possiamo permettere un altro anno di didattica a distanza e scuole chiuse”.

Per questo motivo la Riccio e il Pd di Tolentino hanno effettuato una ricognizione sullo stato delle scuole cittadine in un incontro che ha consentito di ascoltare la voce del personale docente, amministrativo e Ata, nel corso del quale sono emerse diverse criticità. I problemi più evidenti sono stati riscontrati a causa dell’accorpamento di classi, come ad esempio, al liceo classico di Tolentino, dove le classi sfiorano i 30 alunni, peraltro in aule non idonee al distanziamento fisico e dove ci sono gli spazi le aule sono apparse poco funzionali.

“L’Ufficio scolastico regionale – conclude la Riccio deve snellire le procedure di reclutamento e valutare caso per caso, senza affidarsi a medie matematiche, che poi non trovano riscontro nella realtà. Le carenze di personale causerebbero inevitabili e rischiosi disservizi nel percorso didattico. Non meno problematica appare la situazione del trasporto scolastico. Mancano mezzi per consentire il rispetto del distanziamento e ci sono incognite sugli orari. La Regione in questi giorni è impegnata in un dialogo serrato con il Governo che deve essere sensibilizzato ad utilizzare risorse straordinarie nel settore della scuola. Si trattano di spese di investimento sui nostri giovani, sul futuro del nostro Paese”.

f.u.
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La questione della gestione dei rifiuti in provincia di Macerata al centro di una nta della candidata al consiglio regionale Deborah Pantana per la lista civica Civitas Civici, a sostegno di Francesco Acquaroli.

"Il Sistema di gestione dei rifiuti nella provincia di Macerata nei prossimi anni rischia il collasso - denuncia - a causa dell’ingiustificato ritardo nell’individuazione di una nuova discarica provinciale che dovrà sostituire quella di Cingoli, in fase di esaurimento nell’anno 2021".

Un tema, quello dell'individuazione della nuova discarica, che aveva acceso il dibattito pubblico già nei mesi scorsi, con la nascita anche di un Comitato a difesa dei territori del cratere che non possono e non vogliono caricarsi anche di questa incombenza.

"Non è pensabile realizzare la nuova discarica né nelle aree interne martoriate dal sisma (vedi Camerino) né a Recanati, la città di Leopardi - scrive la Pantana in una nota - : la realizzazione di un impianto di smaltimento dei rifiuti come la discarica avrebbe su quei territori vulnerabili, di alto valore paesaggistico e culturale, un impatto ambientale molto significativo e negativo per l’economia locale e per il turismo che rappresenta un motore di sviluppo fondamentale di queste aree. 

Il problema dunque si pone in tutta la sua gravità, sia in termini ambientali, sia in termini di sostenibilità economica in una fase in cui i rifiuti  invece di diminuire, come previsto dal piano regionale, tendono ad aumentare. Infatti negli ultimi due anni i rifiuti indifferenziati sono aumentati del 4,3%: nel 2018 erano 43.822 tonnellate nel 2019 sono diventati 45.760.

Se non verranno adeguatamente affrontate le numerose criticità del sistema di gestione dei rifiuti in ambito provinciale e regionale - precisa - si rischia il collasso ed una crescita esponenziale della tariffa di smaltimento che i cittadini della provincia di Macerata vedranno peraltro già da quest’anno aumentata del + 6,6%". 

Poi l'affondo al governo regionale attuale: "E' sin troppo evidente che la politica di gestione dei rifiuti sin qui perseguita dal centro sinistra si è rivelata del tutto inadeguata ed inefficiente sotto tutti i profili: non si può continuare a immaginare di risolvere il problema pensando alla discarica come l’ unica soluzione per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati e dei sovvalli delle raccolte differenziate.

Nelle Marche su una produzione annuale di oltre 800 mila tonnellate di rifiuti quasi il 40% finisce ancora in discarica, mentre in Lombardia solo il 4% con una tariffa pro capite più bassa del 20% rispetto alle Marche.

Questo a causa del piano regionale dei rifiuti approvato nel 2015 dal centro sinistra che ha dimostrato di essere del tutto inadeguato e superato: ad esempio non è stata prevista la possibilità di realizzare un impianto regionale in grado di valorizzare dal punto vista energetico una risorsa energetica, come la “frazione secca” dei rifiuti urbani ed assimilabili, che  finisce sotto terra in discarica. Se fosse stato realizzato un impianto del genere nelle Marche oggi non ci troveremmo ad affrontare la questione della localizzazione di una nuova discarica in provincia di Macerata".

Quindi lo sguardo al futuro: "Chi guiderà la regione Marche per i prossimi 5 anni,  avrà un ruolo fondamentale nel definire una nuova strategia di gestione dei rifiuti, e le loro scelte ricadranno sulla vita di tutti i cittadini. Nelle Marche manca una gestione integrata dei rifiuti ed una base impiantistica matura e solida. Mancano impianti di riciclaggio per la frazione organica e umida (digestori anaerobici, compostaggio di qualità, bioraffinerie), mancano impianti per la gestione dei fanghi di depurazione civili. Mancano impianti per il recupero energetico dei rifiuti combustibili sia urbani che speciali originati a valle della raccolta differenziata o dalla stessa raccolta indifferenziata". 

GS




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"A Statte viabilità in stato di abbandono".
E' ciò che denunciano gli abitanti della frazione di Camerino attraverso una missiva inviata al sindaco della città ducale, all'assessore ai Lavori Pubblici e all'Ufficio Ambiente e Manutenzione.

"Gli abitanti della frazione di Statte - si legge nella lettera - , residenti e proprietari di case, vogliono denunciare lo stato di abbandono e il relativo disagio che stanno subendo a causa della situazione della viabilità. Le strade di accesso alla frazione sono in una situazione disastrosa: l’assenza, ormai da molto tempo di una efficiente manutenzione anche mediante adeguate canalette di scolo laterali, ha fatto sì che l’acqua piovana scavasse buche e solchi, scoprendo in alcuni tratti la roccia sottostante. Analogamente all’interno del paese, pur essendoci una fogna, non è mai stata curata la canalizzazione dell’acqua piovana che conseguentemente ha scavato solchi sul pedonale ed ha accumulato ghiaia e detriti a ridosso delle abitazioni tanto da essere pericoloso anche camminare. Si ricorda - aggiungono - che sono molti anni che non viene fatto un intervento serio e duraturo, solo palate di ghiaia sulle buche ma si capisce che questo non è esaustivo né duraturo".

I cittadini ricordano che “la valorizzazione delle frazioni - scrivono -  è stato un punto della campagna elettorale di questa amministrazione che in più occasioni ha manifestato la volontà di risolvere il problema, oltretutto si ricorda come la frazione di Statte è stata e sarà ancora sfruttata e martoriata dagli effetti devastanti delle cave estrattive. Attualmente è abitata stabilmente da giovani che ogni giorno percorrono le strade più volte, per lavoro, oltre che da due bambine che dovranno anche frequentare la scuola. Inoltre - aggiungono - è bene ricordare che il paesino di Statte attrae frequentemente visitatori grazie alla sua posizione, alla possibilità di percorrere sentieri naturalistici e, non ultimo, per la presenza del “castello di Statte”, che tanto incuriosisce i passanti, e alla cascatella di Statte, resa ancor più nota dall’app Camerino Meraviglia".

Per questi motivi i cittadini chiedono che "l'amministrazione risolva, in tempi brevi ed in modo definitivo, il problema della viabilità".

GS
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Terremoto e ricostruzione. Dati incoraggianti nel comune di San Severino Marche con il 12% dei cantieri che sono stati portati a termine, secondo la relazione presentata dal Commissario straordinario Giovanni Legnini.
Su 1113 edifici inagibili sono state presentate 483 domande, con finanziamenti per 233 opere, e la chiusura di 219 cantieri.

"Un dato sicuramente positivo - afferma il sindaco Rosa Piermattei - anche se mi sento ancora una volta di rivolgere un appello ai tecnici e ai proprietari degli edifici affinchè presentino le domande nel più breve tempo possibile. Pensare che un piccolo comune, anche se dal territorio molto esteso, come San Severino sia andato avanti piuttosto spedito nella ricostruzione dà molte speranze per il futuro. Aggiungo anche che sono state portate a termine due opere classificate con schede Aedes E, quindi con danni pesanti, ed è stato finanziato un edificio per un importo di 2milioni e 600mila euro. Ci stiamo muovendo, è vero, ma siamo ancora molto lontani dall'obiettivo, anche se questo deve incoraggiare a presentare domande".

Secondo il pensiero del primo cittadino Piermattei stiamo assistendo a quel deciso cambio di passo da tempo auspicato. "Negli ultimi mesi - continua il sindaco - il Commissario Legnini, che sta visitando tutti i comuni colpiti, ha capito che serve una decisa accelerazione, altrimenti queste comunità rischiano di scomparire e non possiamo permettercelo". 

C'è, però, anche un dato negativo per la città settempedana e riguarda l'ITTS "Divini", i cui lavori hanno ancora una volta subito lo stop. "Stiamo cercando insieme al Commissario di far ripartire i lavori - conclude Rosa Piermattei - dopo che per i vari appalti non abbiamo avuto sicuramente molta fortuna. Mi auguro, comunque, che con la cessazionedel vecchio contratto e l'assegnazione del nuovo appalto finalmente potremo ripartire. Non voglio però pronunciarmi al riguardo perchè più di una volta mi sono illusa e poi sono rimasta profondamente delusa. Speriamo soltanto che questa sia la volta buona".


f.u.
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Grave scontro intorno alle 11.15 lungo la superstrada Valdichienti, in direzione monti, nel tratto compreso fra Pollenza e Tolentino.
A causa di un improvviso malore un 46enne ha perso il controllo della Ford C-max sulla quale viaggiava. L'auto, quasi impazzita, ha così impattato contro una Fiat Punto, alla cui guida c'era un pensionato maceratese di 82 anni che viaggiava insieme ad un coetaneo, che è rimasta schiacciata tra la Ford e il guard rail. Il terribile schianto non ha lasciato scampo al conducente della Punto, deceduto sul colpo. La salma è stata trasportato all'obitorio di Macerata a disposizione dell'Autorità giudiziaria per l'ispezione cadaverica.

dfbdg

Gravemente ferito anche il passeggero tanto che i sanitari del 118, giunti sul posto insieme ai vigili del fuoco e ai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Tolentino, coadiuvati dai militari della stazione tolentinate e da quelli di Belforte del Chienti ne hanno disposto il trasporto in eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette dove l'uomo si trova ricoverato in gravissime condizioni.

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Il conducente della Ford che ha innescato l'incidente, invece, è stata trasportato all'ospedale di Macerata e le sue condizioni fortunatamente non sono gravi.
La carambola ha determinato anche la chiusura del tratto di superstrada per il tempo necessario alle operazioni di soccorso e di messa in sicurezza della zona, con il traffico deviato sulla vecchia statale 77.
Le due auto sono state sottoposte a sequestro per gli accertamenti del caso

GS

(Servizio aggiornato)



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Trema la terra nel fabrianese. Una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 è stata registrata nelle prime ore del mattino, esattamente alle 4.46, con epicentro a 5 chilometri da Cerreto d'Esi, in località Poggeto, frazione di Matelica, alle pendici del monte San Vicino.
La scossa ha provocato paura nella popolazione, ma fortunatamente non ha causato danni a persone o cose.
Secondo i dati dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'epicentro del sisma è stato localizzato, come detto, a 5 km da Cerreto e ad una profondità di 6 chilometri.
Una scossa che segue di pochi giorni un altro movimento tellurico registrato nella stessa zona e con il medesimo epicentro, fatto che sta innescando sentimenti di timore nella cittadinanza che ancora ricorda il sisma del 1997.

f.u.

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"Oggi registrati altri 6 casi di contagio tutti di rientro dalle vacanze".
Ad annunciarlo è il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, con un post su Facebook. "Ricordiamo - scrive - che è obbligatorio rispettare il periodo di quarantena e sottoporsi a tampone se si rientra da Grecia, Croazia, Malta, Spagna e Albania".

Sale quindi a 10, con queste ultime sei persone che sono rientrate dal periodo di ferie trascorse all’estero in uno dei Paesi attenzionati a livello nazionale, il numero dei positivi.


In circa tre settimane, si tratta del decimo caso ufficiale nella città della carta. I primi tre, sono due ragazzi e una donna parente del secondo positivo. Gli altri sette casi complessivi, invece, riguardano i vacanzieri di rientro. Crescono anche le quarantene, oltre una trentina, riconducibili ai positivi, ma anche per persone in isolamento fiduciario perché rientrati dall’estero, ma non da Grecia, Spagna, Croazia e Malta. In costante aggiornamento i numeri dall’inizio della pandemia a Fabriano, che superano i 100 casi complessivi. Attualmente sono 101: dieci positivi, seguiti tutti nelle proprie abitazioni, 84 guariti e sette morti. La Protezione civile di Fabriano, per seguire al meglio i positivi al Coronavirus, ma anche le quarantene, ha riattivato il centro operativo comunale.

Per il momento - e sono tanti ad augurarselo - situazione tranquilla negli altri quattro comuni del fabrianese. A Sassoferrato, Cerreto D’Esi, Genga e Serra San Quirico, vi sono “solo” persone in isolamento fiduciario perché rientrati dall’estero per motivi di vacanza o lavoro.

Il Primo cittadino di Fabriano, così come i suoi colleghi degli altri quattro Comuni dell’Ambito 10, invita tutti i residenti a comunicare immediatamente il loro rientro se sono stati in vacanza nelle quattro nazioni europee attenzionate a livello nazionale. Questo per evitare che possano dar vita a ulteriori focolai.

GS
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Grave una donna di 81 anni, investita da un'auto nelle vicinanze del cimitero di Appignano. Al vaglio delle forze dell'ordine le cause e la dinamica dell'incidente, avvenuto intorno alle ore 17.00.  Partito l'allarme, sul posto è subito giunta l'automedica col personale del 118 che ha provveduto a prestare alla donna le prime cure. Visto il quadro clinico della signora che ha riportato diversi traumi e non ha ripreso coscienza, il personale medico ha richiesto l'intervento dell'eliambulanza per il suo trasporto all'ospedale regionale di Torrette. Le sue condizioni sarebbero gravi.
c.c. 
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Sottoscritto dal presidente della giunta regionale delle Marche un decreto che, in aderenza al  DPCM Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 agosto 2020, ridetermina il numero massimo dei partecipanti alle cerimonie religiose, innalzandolo da 200 a 350, in ragione delle dimensioni e delle caratteristiche degli edifici, in omogeneità con quanto già disposto per i cinema, i teatri e i luoghi dedicati agli spettacoli. 

Il decreto attesta dunque che per le celebrazioni che si svolgono all’interno degli immobili destinati al culto religioso, il numero di partecipanti è determinato dal numero di posti utilizzabili al fine di garantire la distanza minima di sicurezza, pari ad almeno un metro laterale e frontale tra i partecipanti, in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, nel rispetto del limite di 350 persone.

E’ possibile derogare al limite di 350 persone, previa relazione di un tecnico abilitato che attesti una superiore capienza della struttura compatibile con il rispetto del distanziamento interpersonale.

Il provvedimento potrà essere revocato qualora l’indice di contagio risalga a valori uguali o maggiori di 1 e tali da arrecare pregiudizio alla salute pubblica.

Il decreto entra in vigore alla mezzanotte del 28 agosto 2020.
c.c.
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Incendio di sterpaglie  a Montecarotto, in Contrada San Fortunato. Interessata un'area di circa 5 ettari. Sul posto, con 5 autobotti e 4 mezzi 4x4  sono intervenute la Squadra di Jesi in collaborazione con  quella di Arcevia e la Squadra A.I.B. (Antincendio Boschivo).
incendio Montecarotto
Lo spegnimento delle fiamme ha richiesto ai pompieri un lavoro di diverse ore. A coordinare le operazioni sono intervenuti sul posto anche due Direttori Operazioni Spegnimento dei Vigili del Fuoco. ( D.O.S.)
c.c.
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