È iniziata a Castelraimondo la fase viva dello studio epidemiologico che l’amministrazione comunale ha voluto avviare assieme all’Università di Camerino. Nella palestra della scuola media, grazie ai dipendenti di Asur e al supporto della Protezione civile, nonché del team di ricerca del professor Guido Favia, direttore della Scuola di Bioscienze e medicina veterinaria e responsabile del progetto, saranno eseguiti 400 tamponi ad una fascia della popolazione selezionata in base ai criteri che l’amministrazione comunale aveva comunicato in precedenza. “Abbiamo predisposto il percorso sotto alle logge di piazza Dante, quindi all’aperto ma al riparo – ha spiegato l’assessore Elisabetta Torregiani – qui uno per volta i volontari che si sottopongono allo studio epidemiologico compilano i moduli del consenso anagrafico e in pochi minuti sono sottoposti al tampone, che viene effettuato da dipendenti Asur. Abbiamo dato appuntamento ai cittadini ogni mezz’ora, dalla mattina al pomeriggio, e questo permette di non creare assembramenti e di far scorrere con assoluta tranquillità il procedere dei tamponi.”


Tampone

La priorità è stata data in questa prima fase ai cittadini che per ragioni lavorative o famigliari potrebbero essere stati più a contatto con il virus. In particolare alle forze dell’ordine e a tutti gli operatori sanitari di ogni genere, la protezione civile cittadina, tutti coloro che svolgono attività lavorative in pubblico e chi presta servizio in associazioni attive durante il periodo pandemico, e tutte le persone che potrebbero essere entrate in contatto nei mesi passati con familiari o altri congiunti poi risultati positivi. “Si tratta di un progetto di sorveglianza epidemiologica attiva. Abbiamo riproposto sostanzialmente lo studio effettuato a Vò Euganeo, con la supervisione del professor Andrea Crisanti – ha spiegato il prof. Guido Favia – selezionando le persone che abbiamo ritenuto essere più esposti e che possono risultare come asintomatici. Questo studio serve in particolar modo ad affrontare questa fase 2 ed accompagnare la ripartenza della comunità”. Ora i tamponi saranno trasferiti, tramite la Croce Rossa, nei laboratori seguiti dal professor Crisanti a Padova dove inizierà la fase di analisi. “I cittadini di Castelraimondo hanno risposto con entusiasmo a questa iniziativa – ha affermato il sindaco, Renzo Marinelli – ricordiamo infatti che la partecipazione è in ogni caso su base volontaria. Ci tengo particolarmente a ringraziare il professor Andrea Crisanti, l’università di Camerino con il professor Favia, l’Asur, la Croce Rossa, la Protezione Civile e tutti coloro che hanno collaborato nell’attivazione del progetto, compresi tutti i consiglieri comunali perché questa è stata una decisione unanime”.


Studio2
Il quadro realizzato dall'Associazione Maestri Infioratori di Castelraimondo in occasione della solenne riapertura della Basilica di San Venanzio avvenuta lo scorso 15 dicembre, ha trovato collocazione in una apposita nicchia all'interno della stessa chiesa. Nel bellissimo quadro fiorito, una citazione dell'opera del Crivelli che raffigura il giovane Martire che tiene in mano la città. L'opera che racchiude tutta l'arte che i Maestri Infioratori hanno raggiunto in tanti anni di passione ed esperienza, farà bella mostra di sè in occasione degli imminenti eventi della vigilia di Preghiera con l'Offerta dei Ceri e della festa del protettore di Camerino  che ricorre lunedì 18 maggio.
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"Lo realizzammo proprio per quell'occasione grandiosa della riapertura della Basilica dopo il suo meraviglioso recupero - afferma Erasmo Rovelli, rappresentante dell'Associazione di Castelraimondo- La nostra cittadina fa parte della Diocesi di Camerino- San Severino Marche e San Venanzio è anche il nostro protettore, da qui il motivo di offrire la nostra opera alla chiesa camerte. Il quadro è realizzato con fiori freschi e fiori secchi e- aggiunge Rovelli- secondo le intenzioni del parroco don Marco Gentilucci sembra che rimarrà stabilmente all'interno della Basilica. Con tutta probabilità quindi, quella che è la  sistemazione provvisoria approntata in questi giorni, diverrà collocazione definitiva. Il lavoro è stato davvero molto lungo, certosino e fatto di tanta pazienza, ma alla fine, molto soddisfacente e ci riempie di gioia sapere che potrà avere una collocazione permanente. La cosa che ci ha fatto più piacere- conclude Erasmo Rovelli- è il fatto che tutti i cittadini abbiano espresso il loro aprezzamento per la nostra realizzazione. Questa è sicuramente la soddisfazione più grande che ripaga tutto il nostro impegno".
C.C.
Resi noti i cinque vincitori dell’originale concorso #CoronArt, ideato da Mons. Francesco Massara Arcivescovo di Camerino San Severino Marche e Amministratore apostolico della diocesi di Fabriano-Matelica
«Non si poteva sperare in una risposta più bella e così partecipata» E’ il commento entusiasta del Vescovo Massara nel constatare la sentita e vivace partecipazione al fantasioso e creativo concorso, conclusosi con un totale di ben 489 progetti inviati da tutta Italia.

In risposta al periodo di quarantena appena istituito e al fermo obbligato di scuole e  attività sportive nonchè al divieto di assembramenti nelle parrocchie e nelle aule di catechismo,  lo scorso 12 marzo l’Arcivescovo ha rivolto il suo pensiero in particolare a bambini, ragazzi e giovani, organizzando qualcosa che potesse stimolare la loro creatività e offrire l’opportunità di tradurre con l’arte la loro riflessione su tematiche sociali nella prospettiva della speranza cristiana.
Tre i temi proposti ai giovani artisti delle due diocesi marchigiane: Quale sarà la prima cosa che farai appena finisce questo momento del #iorestoacasa? Cosa vorresti dire o vorresti fare per chi sta lavorando per il bene della nostra salute e dell’Italia? (medici, infermieri, scienziati, tutte le forze di polizia, ecc...) e infine, Cosa possiamo fare io, te e tutte le persone del mondo perché tutto questo non avvenga più? 
Ogni attacco d’arte avrebbe dovuto concludersi con una preghiera o un messaggio di speranza rivolto a Gesù.
E’ così che tanta creatività si è messa in movimento non solo dalle diocesi ma dall’intera penisola; elaborati sono giunti a #CoronArt  anche dalla Puglia, dal Lazio, dalla Liguria dall’Abruzzo, riunendo tante località italiane per un totale di 489 partecipazioni tra video amatoriali - registrati e montati rigorosamente a casa - tantissimi disegni, diversi componimenti poetici e numerose esibizioni canore e strumentali.

La giuria tecnica di 3 persone nominata dal vescovo,  ha quindi vagliato ogni singolo lavoro.  I punteggi sono stati attirbuiti in base ai criteri valutativi dell'attinenza al tema trattato, della capacità dell’uso delle tecniche artistico/letterarie e della presenza nell’elaborato di un messaggio spirituale. Ogni giudice ha provveduto a selezionare un elenco di 10 lavori; l’elenco dei primi trenta elaborati è stato successivamente sottoposto al vescovo che ha riesaminato le opere, stilando la classifica dei primi cinque vincitori.
Primo posto assoluto al progetto di Elisa e Susanna Meca di Fabriano aggiudicatesi un buono spesa da 300 euro;
seconda classificata Irene Montanaro di Camerino vincitrice di un buono spesa da 250 euro;
terzo posto per Cassandra Lopez di Matelica che vince un buono spesa da 200 euro;
quarto classificato Francesco Lambertucci di S. Ginesio al quale va un buono spesa da 150 euro;
quinto posto per Davide Angeletti e Benedetta Picchietti di Castelraimondo, vincitori di un buono spesa da 100 euro.

A tutti i partecipanti e alle loro famiglie, l’arcivescovo Francesco Massara invia i suoi vivissimi complimenti per aver aderito all’iniziativa con tanto entusiasmo e con il desiderio di condividere il frutto della loro riflessione e delle loro capacità artistiche.

Le opere premiate verranno pubblicate/esposte sul sito delle Diocesi di Camerino San Severino Marche e Fabriano Matelicahttp://www.arcidiocesicamerino.it/

C.C.
A Castelraimondo è salito da 6 a 22 il numero delle persone risultate positive al Covid -19.  In isolamento domiciliare si trovano invece 11 persone. A dare la notizia è il sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli, chiarendo con un breve messaggio “quello che i numeri di oggi, da soli, non riuscirebbero a spiegare- scrive il primo cittadino- L’aumento del numero dei casi positivi è dovuto al progressivo rientro dei risultati di alcuni dei tamponi effettuati, nei giorni appena trascorsi, sugli ospiti della locale casa di ospitalità che presentavano una sintomatologia compatibile con l’infezione da COVID19, come era già stato anticipato in uno dei precedenti messaggi di aggiornamento.

In queste ore- prosegue il sindaco-  è in corso l’effettuazione dei tamponi a tutti gli ospiti e a tutto il personale di servizio della struttura; la situazione è costantemente monitorata dalle Autorità sanitarie competenti e dal sottoscritto e sono state adottate tutte le misure di contenimento necessarie.

Al momento- precisa Marinelli- dei tamponi effettuati sono risultati positivi 17 ospiti  e un operatore; 7 ospiti sono negativi ed altri 15 attendono la verifica e i risultati. Degli ospiti positivi, 4 sono stati ricoverati, mentre gli altri al momento non presenterebbero gravi sintomaticità, sebbene la situazione resti costantemente monitorata con il grosso lavoro degli operatori che già da giorni avevano isolato i pazienti nelle loro stanze". 

Marinelli specifica poi che già dai primi di marzo, l’accesso alla struttura è chiuso ai parenti e ai visitatori proprio per evitare il più possibile contatti con l’esterno: 
"Nonostante tutte le precauzioni adottate, qualcosa purtroppo ha forzato il contagio. In questo momento bisogna fare tutto il possibile per circoscrivere il contagio e si sta lavorando per gestire al meglio la situazione all’interno della struttura.
Quello che mi sento di chiedere in questo momento è il massimo sforzo per riuscire a contenere i minori danni possibili. Abbiamo chiesto e chiediamo aiuto alle autorità sanitarie locali, ringraziando tutti gli operatori impegnati in questa difficile situazione, di mettersi a disposizione per tutto quello di cui si potrà avere bisogno- conclude il sindaco di Castelraimondo- Attendiamo gli ultimi risultati e di avere un quadro puntuale della situazione".

C. C.

Il sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli esprime rammarico sulla decisione presa dalla prefettura, su indicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di sospendere l’invio ai sindaci dei file contenenti l’elenco degli assistiti in quarantena preventiva per Covid19.

" Avevamo chiesto, e ci era stato accordato solo tre giorni fa- nota  Renzo Marinelli-, di conoscere l’elenco delle persone assistite dall’Asur sul nostro territorio comunale per il Covid19. Forse sfugge a qualcuno che i sindaci sono la massima autorità sanitaria locale e sono loro che quotidianamente si confrontano con la popolazione, anche e soprattutto nei momenti più critici come quello che stiamo vivendo. Pur comprendendo le necessità di privacy del singolo, credo fortemente che i sindaci non possano essere lasciati alle “chiacchiere di paese”, che oggi sembrano essere diventate l’unico strumento per conoscere le condizioni di salute dei propri concittadini e tutelare la salute delle comunità.
Non si chiede infatti di emanare dei bollettini pubblici- sottolinea  Marinelli-  ma di rendere i sindaci partecipi di quello che accade nei propri Comuni, perché questa pandemia non è questione solo del singolo, ma è questione della collettività. Non avere una comunicazione chiara, che sia anche solo in capo agli amministratori, causa una maggiore confusione e preoccupazione tra i cittadini. In aggiunta risulta difficile, in assenza di informazioni, organizzare al meglio quei servizi ausiliari di supporto ai cittadini che devono rimanere a casa, anche alla luce del fatto che ai Comuni è stato chiesto espressamente di preparare i volontari a svolgere attività come la consegna di pasti e di medicinali direttamente nelle abitazioni. Come amministrazione comunale siamo bendisposti a collaborare fattivamente, per quanto ci è possibile, anche per testimoniare la nostra vicinanza e gratitudine a chi sta lavorando in prima linea con grandi sacrifici per tutelare la salute di tutti noi. Rinnovo, dunque, l’appello a far sì che i sindaci siano informati quotidianamente in merito all’evolversi della situazione legata al Covid19 sui rispettivi territori comunali”.
C.C.
Coronavirus e truffe. Attenzione al fenomeno in atto in questi giorni da parte di alcuni individui che, approfittando dello spavento generale per la situazione delicata dell'emergenza, prendendo di mira soprattutto le persone anziane suonano alla porta come finti tecnici sanitari per chiedere di fare tamponi o eseguire test di controllo.
E' già accaduto ad Esanatoglia, a Pioraco, Castelraimondo e in altri centri dell'entroterra. La raccomandazione è di non aprire a nessuno perchè questo tipo di controlli sanitari non vengono fatti nella maniera più assoluta a domicilio delle persone. L'invito è a segnalare subito questi tentativi di truffa alle forze dell'ordine.

" A Castelraimondo è capitato che una mia conoscente e alcuni vicini mi abbiano chiamato al telefono per dirmi che degli sconosciuti avevano messo in atto questo comportamento- riferisce  Romualdo Severini- Sembra che in paese si siano resi protagonisti di questo gesto una donna e un uomo che dopo aver suonato il campanello, hanno detto che dovevano fare dei tamponi. Non è la prima volta che accade e questi malviventi si approfittano soprattutto dei più anziani. L'invito che come cittadino rivolgo a tutti è di non aprire assolutamente a chi si present,i oltre che come operatore sanitario, in qualsiasi altra veste, dal tecnico telefonico al rappresentante di fantomatiche aziende dell'energia elettrica".

Forte la disapprovazione e l'invito all'attenzione massima anche da parte del sindaco di Esanatoglia Luigi Nazzareno Bartocci che, da parte di alcuni cittadini, ha ricevuto a sua volta segnalazioni in tal senso . " In un momento in cui girano notizie di tutti i generi è importante  mettere in allerta e far passare un messaggio importante- dice il primo cittadino-. In una fase così delicata serve esclusivamente fidarsi delle istituzioni e dei canali ufficiali. Nella gravità della situazione che si sta vivendo, può essere molto pericoloso fidarsi di comportamenti sbagliati. Qui c'è da rispettare le regole e fidarsi unicamente delle comunicazioni ufficiali delle istituzioni, soprattutto, mai pensare che esistano soluzioni miracolose, nè dare retta a santoni che vanno in giro per effettuare chissà quale tipo di esami sanitari. E' successo in varie zone del territorio, sono giunte anche a noi segnalazioni da verificare, ma ripeto,  fondamentale è fare estrema attenzione, non fidarsi e non aprire la porta a sconosciuti per nessuna ragione e segnalare quanto accade alle forze dell'ordine". 
c.c.
Dramma questa mattina a Castelraimondo dove, nel quartiere Ripalta, un uomo ha deciso di togliersi la vita. 
Erano circa le 10.30 quando si è attivata la macchina dei soccorsi da chi ha scoperto il corpo della vittima che si è impiccata. Si tratta di un 48enne, A.B. le sue iniziali, che viveva con il suo fratello maggiore.
Quando i sanitari del 118 sono arrivati sul posto non hanno potuto far altro che costatarne il decesso.
Non si conoscono ancora le cause che avrebbero spinto l'uomo, un operaio, a togliersi la vita.

GS
"Sono stata presa in giro, i miei cittadini sono stati presi in giro. Ho confidato nella politica, e l’amarezza più grande è stato scoprire questo tradimento di nascosto, alle 23:40 del 31 dicembre 2019. Siamo arrivati ad aiutarci tra sindaci perché oggi è capitato a San Severino, ma domani potrà succedere anche agli altri. Non ci fermeremo fino al ritiro della determina 742 e finché non sarà ridata dignità ad un territorio già provato dal sisma e dalle tante difficoltà che lo caratterizzano". Con queste parole del sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, si potrebbe sintetizzare quanto emerso ieri sera al consiglio comunale urgente che si è svolto al Cinema Teatro Italia. Presenti tantissimi primi cittadini della provincia ma non solo, della montagna ma anche della costa. E fra questi, qualcuno lo ha detto: "Finalmente". Finalmente i sindaci hanno capito che è l'unione a fare la forza, che da soli non si va da nessuna parte perché in politica sono i numeri che contano specie in questo delicato momento in cui si avvicinano le elezioni regionali. La sanità è materia regionale, anche se l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, a cui sono stati riservati fischi e parole di malumore, ha affermato che "ci sono norme nazionali che dobbiamo rispettare altrimenti ci tagliano le risorse e ci commissariano. Non si può dare colpa alla Regione". Però esistono degli emendamenti alle norme nazionali e delle peculiarità per le zone montane in cui i parametri nazionali e le leggi fanno delle eccezioni. Sta di fatto che tutti i primi cittadini presenti (ma moltissimi altri non hanno potuto partecipare alla serata pur aderendo alla 'protesta' democratica messa in atto dalla Piermattei) hanno fortemente e fermamente criticato non solo la determina 742 che colpisce l'ospedale di San Severino, ma anche il piano sanitario regionale che passerà in consiglio regionale il 4 febbraio, definito "vuoto, inconsistente" e soprattutto, come ha ricordato il vicesindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, "privo dell'approvazione della Conferenza dei Sindaci che sarebbe prevista per legge"
Anche il direttore dell'Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, è stato fortemente criticato, in special modo dall'ex sindaco Manlio Rossi (tanto che il presidente del consiglio Sandro Granata ha dovuto richiedere l'intervento degli agenti della polizia locale per placare gli animi). Ha elencato tutti gli investimenti fatti fin ora a San Severino e non solo, i servizi attivati e affermato che "nulla cambia se una unità è definita semplice dipartimentale o solo semplice. Il modello organizzativo non ha nulla a che fare con i servizi e le prestazioni. La qualità la fa il medico, non il “grado” e su San Severino abbiamo investito circa 3milioni e 517mila euro". Però si è detta del tutto insoddisfatta il sindaco Piermattei che, in conclusione, ha ribattutto: "Non siamo mica stupidi, conosciamo la differenza fra unità semplice dipartimentale e unità semplice. Ci dovete dire qual è il futuro del nostro ospedale senza prenderci in giro, siamo stati colpiti dal sisma quindi vogliamo i servizi per un territorio già martoriato e soprattutto non mi fermerò finché la 742 non sarà annullata". 
I Comuni che hanno aderito all'iniziativa del sindaco Piermattei sono: Apiro, Belforte, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo, Castelraimondo, Castelsantangelo Sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Civitanova, Esanatoglia, Fiuminata, Fiastra, Gagliole, Matelica, Montecavallo, Muccia, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Sefro, Sarnano, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Tolentino, Treia, Ussita, Valfornace, Visso, Fabriano, Arcevia, Genga, Frontone, Mergo, Sassoferrato, Serra San Quirico, Cupramontana, Pergola, Cagli.

(Sul prossimo numero di Appennino Camerte, in edicola giovedì, è previsto un servizio di approfondimento)

g.g. 


 




L'associazione Maestri infioratori  di Castelraimondo si prepara ad una nuova entusiasmante esperienza. L'indiscussa perizia nel confezionare  tappeti floreali raggiunta in tanti anni di attività, raggiungerà la Spagna. Insieme ai colleghi del Palio di san Giovanni di Fabriano e agli infioratori dell'associazione "Cittàviva" di Corridonia, parteciperanno all'Anno Santo compostelano che si celebra al Santuario di Santiago di Compostela ogni volta che la festa di San Giacomo del 25 luglio capita di domenica, il che accadrà nel 2021. Una chiamata che suona dunque come un riconoscimento ulteriore all'impegno creativo e alla passione in crescendo che anima l'intera comunità di Castelraimondo.

"L'essere stati contattati dal paese  spagnolo organizzatore ci ha davvero riempiti di gioia- afferma Mario Rovelli, responsabile dell'associazione Maestri infioratori-  L'Anno santo giacopeo cadrà appunto nel 2021 e gli eventi si terranno tra il 24 il 25 luglio. Partecipare ci rende sicuramente orgogliosi e- continua Rovelli-  lo faremo insieme agli altri due comuni delle Marche, in un gruppo di 130 comuni chiamati a realizzare questi quadri floreali che in verità saranno rappresentativi di tutto il mondo, dall''America Latina, passando per tutti i Paesi d' Europa  fino al Giappone. Tutti insieme parteciperemo alle celebrazioni e ai festeggiamenti per San Giacomo realizzando i nostri tappeti floreali".  
Messisi in gioco quasi per scommessa tanti anni addietro, i Maestri infioratori di Castelraimondo hanno saputo far diventare la loro arte un vero marchio distintivo della cittadina.  "Felicissimi nell'intraprendere questo nuovo impegno che- sottolinea Rovelli- ci dà l'occasione di valorizzare il nostro lavoro. Lo facciamo davvero con tanta passione e senza nessun interesse. Essere presenti in Spagna è una grandissima gioia e ci dà una spinta ulteriore a migliorare quello che facciamo. Per l'occasione - conclude- prepareremo sicuramente qualcosa di particolare, puntualizzando mano a mano quello che andremo ad eseguire.  Di tempo ne abbiamo per riuscire ad organizzare al meglio il nostro lavoro" 

Carla Campetella
Nuove modalità del servizio di raccolta differenziata “Porta a Porta” ed in particolare la diversa distribuzione dei sacchetti.
Saranno questi gli argomenti al centro dell'incontro in programma a Castelraimondo, domani sera alle 21, nell’atrio della scuola media.
Saranno presentate le ultime modifiche inserite nel percorso che Castelraimondo sta già portando avanti, come primo Comune della provincia, di sperimentazione della cosiddetta “tariffa puntuale”. “A partire dal prossimo mese di gennaio, in accordo con Cosmari srl, i cui esperti saranno presenti all’incontro di giovedì – ha spiegato l’assessore competente, Elisabetta Torregiani – saranno introdotte nuove modifiche che andremo a spiegare alla cittadinanza. Cambiamenti che, siamo sicuri, non andranno a complicare le “buone pratiche” della raccolta differenziata e le ragguardevoli percentuali raggiunte nella differenziazione dei rifiuti da tutti noi, ma anzi saranno in realtà molto utili per avviare la sperimentazione che, ci auguriamo, potrà portarci, nel 2021, all’applicazione della Tariffa corrispettiva, ossia la Tarip, che applica una tariffazione più equa che tiene conto della reale produzione dei rifiuti delle utenze. Quindi sempre nell’ottica di migliorare i nostri comportamenti e di fornire un servizio migliore al cittadino”. 

GS

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