Si è spenta a soli 33 anni la cara esistenza di Giampietro Maccagnani. Dolore e sconcerto nell'intera comunità camerte nell'apprendere la notizia della scomparsa del giovane. Un male terribile scoperto all'inizio dell'anno in breve tempo ha consumato ogni speranza. Il decesso è avvenuto ieri all'Hospice di San Severino  Marche nelle prime ore del pomeriggio. Giampietro era un ragazzo buono e gentile; lo ricordano con affetto tutti i giovani del quartiere di Vallicelle, cresciuti insieme a lui e complici di tante belle giornate trascorse in compagnia. Dipendente della società Enel Giampietro Maccagnani lavorava a Camerino; ha lottato fino all'ultimo sempre confortato dall'amore e dall'affetto dei suoi cari. Lascia la moglie Roberta e i due amatissimi bambini Sara e Mirco di sette e cinque anni. La comunità camerte si stringe al dolore di tutta la famiglia, esprimendo vicinanza ed affetto  alla mamma Luciana, al papà Tommaso alla sorella Francesca. 

La camera ardente è stata allestita presso l'ospedale di Camerino dove questa sera alle ore 18.30 verrà recitato il S. Rosario. Il rito funebre  si svolgerà domani alle ore 10,00 presso il Centro Sociale di Vallicelle 

Si è tenuta a Roma presso la sede  nazionale dell’Anci,  la conferenza stampa di presentazione del progetto “ Da Kabul a Camerino- solo andata in viaggio con Rita Cucè”, promosso dall'Associazione culturale "UnAltroPremio - Festiv'Art 2.0", a sostegno della ricostruzione dell'Istituto Musicale "Nelio Biondi" di Camerino, la cui sede del centro storico il terremoto ha distrutto. Un’iniziativa di solidarietà e raccolta fondi di cui il Comune di Arezzo è capofila.

All’incontro con la stampa, sono interventi anche la pianista Rita Cucè Presidente dell'Associazione "UnAltroPremio"; rappresentanti dell'Istituto "Nelio Biondi e della Filarmonica del Teatro Regio di Torino; il Segretario nazionale di AIG-Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù, Carmelo Lentino e, in rappresentanza del comune di Camerino, l’assessore ai servizi sociali, Antonella Nalli.

“Il nostro Comune – ha detto il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli– si spende per la raccolta fondi di questo importante istituto ripercorrendo quanto già fatto con un progetto del 2004 a Kabul dove una scuola di musica era stata distrutta nel corso della guerra. Adesso il nostro impegno è per la ricostruzione di questa struttura rovinata dal terremoto”

 “Con il terremoto del 2016 – ha detto l’assessore Antonella Nalli – Camerino ha perso tutto, comprese le sedi di tante associazioni. Ad essere colpito anche l’istituto musicale Biondi, per il quale è svanito il sogno della nuova sede inaugurata solo nell’aprile 2015 . La musica però a Camerino è un’altra musica, una musica che viene dal cuore della solidarietà e grazie alla forza e all’unione di un intero territorio e al Comune di Arezzo, adesso possiamo ripartire. ”.

Al progetto hanno già dato la loro adesione, oltre la Filarmonica Teatro Regio di Torino: la Filarmonica Rossini e il Maestro Donato Renzetti; l'Ensemble delle Prime parti e degli strumentisti del Teatro Alla Scala di Milano; il Maestro Giancarlo de Lorenzo, direttore dell'Orchestra Sinfonica di Sanremo; esponenti del mondo della cultura e dell'arte, oltre che dell'imprenditoria, del commercio e dello spettacolo; service clubs come i Lions. In arrivo altre numerose e qualificate partecipazioni da varie regioni d'Italia.

Due giorni di importanti risultati per il  Comune di Camerino: mercoledì scorso l'incontro con  il commissario per la ricostruzione, on. Paola De Micheli e,giovedi, in videoconferenza, il capo della protezione civile nazionale, Angelo Borrelli.

" Grazie alla sua vicinanza- afferma una nota del vice sindaco Roberto Lucarelli-, abbiamo potuto fare un significativo passo in avanti su cinque problematiche che stavano creando difficoltà lungo il percorso di gestione dell’emergenza. In primo luogo si è infatti trovato l'accordo per riprendere tutte le messe in sicurezza nel centro storico dopo che la Regione aveva negato, in prima battuta, il riconoscimento del 10% spettante ai professionisti che avevano progettato le opere. Si è trovato un accordo che sostanzialmente riconosce il dovuto e permette di pianificare con maggiore chiarezza i prossimi progetti di messa in sicurezza.

Sul tavolo anche il tema del potenziamento degli impianti fognari e di scarico lungo il fosso dello “Scarico” con l'impegno da parte della protezione civile nazionale a coprire una spesa di circa 3,2 milioni di euro. Per quanto riguarda, invece, la costruzione del nuovo carcere e della nuova caserma dei carabinieri si faranno carico delle opere il Ministero di grazia e giustizia e il Ministero della difesa, mentre le strutture che ospitavano fino al sisma il carcere e la caserma rientreranno nel piano della ricostruzione, chiaramente con destinazioni da ridefinire. Relativamente alla struttura provvisoria che attualmente ospita la compagnia dei carabinieri, le spese sostenute dal nostro Comune saranno interamente rimborsate così come sarà rimborsato quanto speso per l'allestimento del Camerino City Park. Una cifra significativa, quest'ultima, che in un primo momento era stata lasciata interamente sulle spalle del Comune di Camerino. In considerazione dei nuovi assetti cittadini - continua la nota- abbiamo sottoposto alla protezione civile Nazionale e alla Regione, anche la problematica relativa alla necessaria realizzazione di un nuovo terminal bus (nei pressi del polo scolastico provinciale in zona Madonna delle Carceri) e di un percorso pedonale sulla Ex S. P. 256 che colleghi la nuova area commerciale in corso di realizzazione con il campus universitario. Un progetto complessivo, quello del terminal e dell’attraversamento, che costerà indicativamente 1 milione e 700 mila euro, e per il quale abbiamo già ottenuto importanti rassicurazioni, oltre che l'invito a procedere con una prima progettazione di massima. Grazie, dunque, alla protezione civile nazionale per averci dato modo di spiegare nello specifico le nostre istanze e averci così consentito di dimostrare che non stavamo chiedendo la luna ma solo la risoluzione di problematiche che rischiavano di bloccare un percorso di uscita dall'emergenza che certamente non è terminato.

Siamo convinti - conclude Lucarelli- che l'opportunità dataci dal commissario De Micheli e dal dottor Borrelli di incontri settimanali (o comunque con cadenza regolare) specifici su Camerino (a Roma o a Camerino) rappresenti una reale volontà di aiutarci a trovare soluzioni concrete e operative"


Elio Germano, una delle stelle del cinema italiano più richieste e versatili della sua generazione, Palma d’oro come miglior attore al Festival di Cannes, sarà all’Università di Camerino venerdì 1 dicembre per incontrare gli studenti, la comunità universitaria e la cittadinanza. Anteprima dell’edizione 2017 del Film Festival Corto Dorico, l’incontro, che si terrà presso la sala convegni del Rettorato a partire dalle ore 18, vedrà Elio Germano dialogare con il Rettore Unicam Claudio Pettinari e con gli studenti dell’Ateneo.

L’evento rientra nell’ambito della collaborazione tra l’Università di Camerino ed il Film Festival Corto Dorico, che, insieme alla Scuola di Cinema Officine Mattòli e al Consiglio Regionale delle Marche, hanno promosso “Storie dell’Appennino”, un Laboratorio di Cinema documentario a 360°, dal 3 novembre al 2 dicembre, nel corso del quale venti ragazzi sono andati alla ricerca di storie nei territori colpiti dal sisma, le hanno elaborate e le raccontano attraverso il linguaggio documentario, seguiti da tutor di grande esperienza e competenza: oltre a Germano, Omar Rashid, art director e produttore, esperto di cinema per la realtà virtuale, la regista Laura Viezzoli, il sound designer e musicista Alessio Ballerini ed il regista e montatore Tommaso Perfetti.

Obiettivo del progetto, al quale partecipano anche alcuni studenti della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” coordinati dal prof. Daniele Rossi, è quello di realizzare 10 documentari brevi sulle Storie dell'Appennino.

L’incontro in Unicam sarà anche l’occasione per presentare in anteprima i corti semi-finalisti di Corto Dorico Film Festival 2017, a cui seguirà la votazione del pubblico del corto favorito.

Dramma a Camerino. Vittima di un malore che non gli ha lasciato scampo il 78enne Carlo Reina. Erano le 12.30 quando l'uomo, intento a fare la spesa in un supermercato della città, si è sentito male, accasciandosi a terra. Attimi di grande concitazione all'interno dell'attività commerciale, tra lo sconcerto degli stessi dipendenti e dei molti  acquirenti che in quel momento si trovavano a fare acquisti. Sul posto è prontamente intervenuto personale sanitario, del 118 che, nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione, di lì a poco  non ha potuto che constatare il decesso dell'uomo. A provocare la morte è stato un arresto cardiaco. Per gli accertamenti di rito sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Camerino. Trattandosi di decesso per cause naturali la salma è stata restituita ai familiari. Carlo Reina, da molti anni vedovo della compianta prof.ssa di educazione fisica Graziella Micozzi, lascia i figli Daniela e Filippo, entrambi molto conosciuti per essere due grandi nomi dell'atletica leggera, con un passato da campioni. 

I funerali si svolgeranno questo lunedì 27 novembre alle ore 10.00 nella chiesa della comunità di San Paolo a Camerino

 

A Camerino presso la sede della Contram, nella mattinata di venerdì 24 novembre  il presidente Stefano Belardinelli ha consegnato una fornitura di materiale specifico per nuclei cinofili (gilet e pantaloni alta visibilità, scarponcini, caschi e occhiali antinfortunistici) ai coordinatori del nucleo cinofilo della Protezione Civile di Sefro. In particolare erano presenti Claudio Mariani, coordinatore del nucleo e istruttore cinofilo ENCI e FISA, Valentina Polidori, coordinatore del gruppo della Protezione Civile di Sefro, Valentina Papa conduttore cinofilo e naturalmente il volontario più importante, Ettore, l’husky siberiano che a breve terminerà il suo percorso di formazione diventando operativo a tutti gli effetti.

I volontari hanno tenuto a ricordare le importanti attività che stanno portando avanti: addestramento e preparazione dei cani e degli operatori, impegno nel sociale attraverso incontri con i ragazzi delle scuole, ma soprattutto lo scopo primario per i quale nasce il nucleo, ovvero il recupero di superstiti in caso di calamità naturali e ricerca in superficie di persone scomparse. L'importanza di fare rete è stata sottolineata dal Presidente della Contram Spa Stefano Belardinelli : " L'ultima esperienza del sisma- ha detto - ci ha dimostrato come sia stato fondamentale  l'esserci organizzati un attimo prima noi come Conf-servizi pubblici Marche (comprendente tutte le aziende di servizi pubblici che erogano servizi pubblici di gas, acqua, rifiuti e trasporti), insieme a Ptrotezione civile regionale e unità locali di protezione civile.Quando in condizioni di noirmalità  si firmano protocolli- ha aggiunto- talvolta non gli si dà un gran peso; in realtà come si è attivata l'emergenza noi questa volta siamo stati immediatamente operativi portando avanti un impegno solidale. Gli autisti che per primi si sono trovati nei luoghi devastati dal sisma,  hanno prestato i primi soccorsi alla popolazione. E' dunque auspicabile un lavoro da svolgere  insieme con la Protezione civile e in questo caso con l'unità cinofila ai fini di una formazione più appropriata dei nostri operatori. Come Contram Spa, in segno di ringraziamento e come base fondante di un futuro operare insieme- ha concluso Belardinelli- si è deciso di donare all'unità cinofila un poi' di materiale tecnico". 

Il presidente ha quindi auspicato una più stretta collaborazione con il nucleo della protezione civile, attraverso l’istituzione di momenti formativi  per il personale Contram, per una preparazione adeguata nell' affrontare situazioni di emergenza e le calamità naturali." Noi abbiamo bisogno delle giuste conoscenze e di sapere come tecnicamente si realizzano le azioni di protezione civile e dunque siamo ben propensi ad una collaborazione"

Il coordinatore Claudio Mariani ha accolto con molto piacere la proposta del presidente Belardinelli, dicendosi  disposto ad organizzare un corso di formazione, già dal mese di gennaio 2018.

È iniziata nella giornata di oggi la demolizione di un altro edificio nella zona di Borgo San Giorgio, nell'immediata periferia di Camerino. Si tratta di un intervento progettato internamente dall'Ufficio Tecnico del Comune di Camerino, e precisamente dall'ingegner Angelo Boreale, reso necessario a seguito dell'esito dei sopralluoghi effettuati dopo il sisma.

Infatti l'immobile era risultato particolarmente danneggiato tanto da non rendere ipotizzabile il puntellamento e, insistendo sulla pubblica via, si è optato per la demolizione. Da oggi la ditta che si è aggiudicata i lavori è all'opera e si stima che l'intero intervento sarà ultimato nel giro di pochi giorni, anche se operai e mezzi resteranno al lavoro sul posto poiché è prevista la demolizione anche di un altro edificio adiacente. Opere, queste, che seguono la demolizione di un altro immobile situato sempre a Borgo San Giorgio, avvenuta ormai alcuni mesi fa.

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Sempre sulla stessa zona si trova anche l'ormai famoso “Palazzo Toffee”, per il quale si è conclusa la gara di appalto per l'intervento di demolizione. A questo punto i tempi prima di vedere uomini e mezzi al lavoro sono quelli necessari per la trasmissione delle dovute documentazioni e, soprattutto, quelli necessari a consentire ai proprietari di recuperare i mobili e i beni ancora presenti all'interno delle abitazioni di Palazzo Toffee e completare quindi i traslochi. 

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L'on. Paola De Micheli, Commssario straordinario per la Ricostruzione, sarà a Camerino il prossimo lunedi 27 novembre.  Accolta rapidamente la richiesta di un incontro fattale dal sindaco Gianluca Pasqui pochi giorni fa. L'incontro previsto in mattinata affronterà diverse tematiche e, in particolare, quelle relative al nuovo carcere, caserma dei carabinieri, criticità inerenti le ultime normative sulla ricostruzione.

Il nuovo centro della Lega del Filo d’Oro di Osimo (Ancona), lo stabilimento de La Pasta di Camerino, la scuola Angeli di San Giuliano di Puglia, la sede della Casa municipale di Onna (L’Aquila) e l’Eco Hotel Bonapace di Trento. Sono cinque strutture simbolo dell’edilizia antisismica che, venerdì 24 novembre alle 17, nella sala Europa di Confindustria Ancona, riceveranno il primo premio nazionale Sisma Safe.

L’evento è promosso da Sisma Safe, l’associazione avviata pochi mesi fa da quattro professioniste marchigiane ed in rapidissima crescita che ha lanciato l’omonimo marchio di qualità sulla sicurezza sismica degli edifici. L’iniziativa, che ha ottenuto il patrocinio della Regione Marche, vedrà la partecipazione, tra gli altri, dell’ingegner Paolo Clemente, dirigente di ricerca nel laboratorio “Ingegneria sismica e prevenzione rischi naturali” dell’Enea (Agenzia nazionale nuove tecnologie, energia e sostenibilità). Tra i massimi esperti del settore, Clemente terrà un intervento sui progressi compiuti dalla ricerca in campo antisismico e farà il punto sulle nuove soluzioni tecnologiche e i progetti in fase di realizzazione.

“Abbiamo deciso di premiare cinque diverse categorie di edifici  – afferma Chiara Monaldi, presidente dell’associazione Sisma Safe – selezionate tra oltre cinquanta strutture ricettive, scolastiche, culturali, sociali e aziendali, presenti sul territorio nazionale. La nostra scelta è ricaduta su cinque simboli concreti della capacità di investire con consapevolezza sulla sicurezza della persona, che non è solo un dovere, ma anche un’opportunità per rilanciare l’economia, le attività sociali e quindi il territorio in generale.

Le numerose calamità che hanno colpito e continuano a lacerare il nostro Paese, da nord a sud, sono cicatrici reali che non vanno dimenticate e la necessità della prevenzione e della sicurezza degli edifici pubblici e privati sono una priorità che non possiamo più permetterci di trascurare. Per questo abbiamo creato l’associazione Sisma Safe ed il marchio di qualità. E per questo abbiamo deciso di realizzare un evento nel quale dare risalto a quelle strutture che si sono distinte per tecnologia o comportamenti lodevoli nel campo della sicurezza sismica”.

Alla cerimonia di premiazione saranno presenti i rappresentanti delle cinque realtà a cui verrà attribuito il riconoscimento: per La Pasta di Camerino Federico Maccari, amministratore delegato di Entroterra Spa, la società proprietaria del marchio; per la Lega del Filo d’Oro di Osimo il segretario generale Rossano Bartoli; per la scuola Angeli il sindaco di San Giuliano di Puglia Luigi Barbieri; per Casa Onna la presidentessa Margherita Nardecchia Mazzolo; per l’Eco Hotel Bonapace di Trento il proprietario e direttore Arrigo Jacobitti.

Ospiti dell’evento, presentato dal giornalista e conduttore Maurizio Socci, oltre al dirigente dell’Enea, il presidente di Federalberghi Marche - Confcommercio Marche Centrali Emiliano Pigliapoco e l’architetto Giovanna Mar dello studio Mar di Venezia, che con il suo progetto, realizzato gratuitamente, ha contribuito alla costruzione della nuova sede municipale di Onna, la cittadina de L’Aquilano devastata dal terremoto del 2009. 

In una città in cui il centro storico è stato interamente circoscritto come zona rossa ed i cui cittadini hanno dovuto abbandonare le proprie case facendo calare la popolazione di almeno 4 volte, l’azienda Entroterra Spa ha cercato sempre di rappresentare un modello di speranza per la rinascita. Nonostante le scosse tremende di agosto ed ottobre 2016, lo stabilimento di produzione non ha subito alcun danno essendo stato realizzato nel 2008 secondo rigidi criteri antisismici. Il buon lavoro di costruzione fatto allora ha consentito che non ci fossero conseguenze all’evento calamitoso e che la produzione potesse continuare. Oggi quell’impegno viene premiato anche dall’Associazione Culturale SismaSafe, il marchio di qualità che attesta la sicurezza sismica degli edifici, che consegnerà al direttore Federico Maccari il premio nel corso dell'evento organizzato per venerdì 24 novembre nella sede di Confindustria ad Ancona. 

Inutile dire che siamo particolarmente lieti di ricevere il premio che ci è stato assegnato dopo che i referenti tecnici hanno visionato la struttura e la documentazione – ha detto Maccari - ma, ancor più, come dipendente dell’azienda che vi passa molto ore al giorno all’interno, voglio ringraziare la mia famiglia che già nel 2008 decise di investire per la realizzazione di una struttura totalmente sicura. Senza la loro lungimiranza forse l’azienda oggi non esisterebbe più e tanti di noi, oltre alla casa, avrebbero perso anche il lavoro e con esso la speranza di un futuro a Camerino ed in questo territorio”.

La Pasta di Camerino, marchio di proprietà di Entroterra Spa, prodotta con materie prime 100% italiane, è diventata ormai la più importante azienda privata del territorio di Camerino (MC) e terzo attore nazionale nel settore della pasta secca all'uovo davanti a nomi storici del settoreIn un mercato sempre più vocato alla ricerca della Qualità e della selezione delle materie prime, La Pasta di Camerino propone un prodotto realizzato con materie prime 100% italiane e con una filiera tracciata, trasparente e disponibile per il consumatore.

 

 Ai Licei di Camerino, nell'ambito del progetto Alternanza Scuola-Lavoro,  l' unità cinofila della Protezione civile di Sefro   ha proposto agli alunni delle classi quarte attività teoriche ed esercitazioni pratiche inerenti la ricerca di dispersi a seguito delle calamità naturali.

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Presentata ai ragazzi una simulazione operativa con i cani da soccorso, dopo una lezione teorica sull’addestramento dei cuccioli, il rapporto cane-conduttore e la tecnica riguardante la capacità di rilevare le tracce sul territorio e l’organizzazione per il ritrovamento.

A condurre la lezione Claudio Mariani, istruttore di animali e di persone, in quello che a Sefro è il primo nucleo cinofilo ufficiale di Protezione Civile della provincia di Macerata.

" Siamo stati invitati dal preside dei Licei e dai docenti- spiega Mariani-  per far vedere ai ragazzi, in una mattinata didattica a loro dedicata, come di fatto viene creato un cane della Protezione Civile, ripercorrendo tutto l'iter formativo che va, dal cucciolo  che si deciderà di creare come cane da ricerca, fino al vero e proprio cane operativo. La mattinata è stata pertantoi divisa in due sessioni: l'una prettamente didattica e l'altra di esercitazione. La prima parte - continua Mariani- è servita a mostrare e spiegare l'iter formativo dell'animale  e i componenti del nucleo cinofilo che hanno particolarità e peculiarità, per ogni compito da svolgersi.  Poco dopo, nella palestra e negli spazi aperti del Polo scolastico, abbiamo mostrato i progressi degli animali del nostro nucleo cinofilo. Con noi abbiamo portato infatti una cucciola di sette mesi, ancora nella fase di addestramento e il cane Ettore che ormai può dirsi formato. Col nuovo anno Ettore farà l'esame in Regione per l'operatività e potrà diventare a tutti gli effetti un cane della Protezione Civile. Di fondamentale importanza- aggiunge l'istruttore-  la formazione degli operatori i quali, essendo in contatto con gli animali, debbono essere assolutamente preparati. Nel nostro nucleo siamo due istruttori cinofili dell'ENCI( Ente nazionale della Cinofilia italiana )e in particolare io stesso sono anche istruttore delle persone, per prepararle di modo che siano in grado di gestire tutta la parte formativa dell'animale. Questo tipo di attività- aggiunge Mariani- sta incontrando una crescente attenzione da parte dei comuni, soprattutto a seguito degli eventi sismici verificatisi sul territorio; è anche per questo che stiamo cercando di dare un'accelerazione all'iter formativo che, comunque, ha i suoi tempi  e deve essere completo. Recentemente abbiamo siglato un accordo con l'università di Camerino, sia per la parte veterinaria di assistenza degli animali che dovessero infortunarsi mentre svolgono il loro servizio di ricerca dispersi, sia per la parte della formazione degli operatori con corsi mirati e specifici. 

 Significativo che l'iniziativa sia stata ospitata nei Licei- conclude l'istruttore-: i ragazzi sono il nostro futuro e dobbiamo offrire  loro degli input, motivarli con delle iniziative che facciano capire che ci sono delle persone che si adoperano per la sicurezza e che laddove ve ne fosse la necessità, c'è qualcuno che potrà muoversi. Ci auguriamo che a seguito di una motivazione e di uno stimolo positivo, una volta diventati maggiorenni, magari siano propensi a seguire la scia e  entrare a far parte della Protezione civile".   

Soiddisfatto il dirigente Francesco Rosati, per l'interesse mostrato dagli alunni.

" L'attività si è svolta nell'ambito del progetto di "Alternanza scuola lavoro' che come noto coinvolge gli studenti delle classi quarte chiamati a completare un pacchetto di  tematiche inerenti il lavoro e che, come Scuola, ci vede attivi in diversi settori del privato e in particolare degli enti pubblici con università, comune e sul fronte della sanità. Con l'appuntamento di oggi,- ha detto Rosati-  i ragazzi hanno avuto l'opportunità di conoscere meglio le attività della Protezione Civile, innanzitutto la natura di un ente la cui importanza è fondamentale e, nello specifico, le attività del nucleo cinofilo di Sefro, inerenti la ricerca di dispersi a seguito di calamità naturali. Alla lezione teorica con il coinvolgimento degli studenti, alcuni dei quali probabilmente svolgeranno lo stage presso la Protezione Civile, è seguita la simulazione pratica operativa con i cani da soccorso, Si è visto il diverso comportamento dell'animale già formato, rispetto a quello il cui addestramento non è ancora completo. I cani erano già venuti nei giorni scorsi a conoscere ed "annusare" l'ambiente scolastico ed è stato davvero interessante vederne l'operatività negli spazi del Polo con i quali avevano già familiarizzato. Un'iniziativa -conclude il dirigente- che tra l'altro viene incontro anche ad un altro progetto che stiamo portando avanti con la Lega difesa del cane, per evidenziare il tema delle adozioni degli animali".

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