Alberto Cambio è argento al DecaIronman e batte il record italiano di categoria. Doppia soddisfazione per l’atleta settempedano delle imprese titaniche, in Svizzera per una delle sfide più dure nel mondo dello sport: fare un Ironman al giorno (la distanza standard del triathlon cioè 3,86 km di nuoto, 180,260 km di bicicletta, 42,195 km di corsa), per dieci giorni. Cambio ha percorso ben 38 chilometri a nuoto, 1800 in bicicletta e 422 di corsa. E lo ha fatto in 143 ore e 43 minuti, aggiudicandosi quattro primi posti parziali e battendo il nuovo record assoluto italiano di categoria. 

“Per uno come me che ha fatto sempre sport - dice - primeggiare in queste gare di livello mondiale e così dure, perché è forse la più dura delle competizioni, è il massimo della soddisfazione. È vero che puntavo al podio ma mai avrei pensato di arrivare a questi livelli. Tocco il cielo, non sto nella pelle dall’emozione”.

Ma oltre alla difficoltà delle prove, anche le condizioni atmosferiche hanno giocato la loro parte importante. Il DecaIronman si è svolto in Svizzera, a Buchs, lungo il Reno dove le temperature non erano certamente d’aiuto: “Il posto è bellissimo ma non si può dire lo stesso delle condizioni atmosferiche, terribili. I primi giorni è sempre stato molto caldo - racconta - con condizioni atroci. Erano sempre 34 o 35 gradi ma se ne percepivano anche 40. Tirava anche un vento caldissimo e questo non aiutava, specie in bicicletta. Il terzo giorno ha fatto dapprima molto caldo con un vento fortissimo e poi un temporale. Abbiamo fatto tutta la maratona sotto la pioggia e questo ci ha ucciso fisicamente. E il quarto giorno lo abbiamo passato interamente sotto la pioggia. È stato un diluvio”.

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La sveglia, per Cambio e gli altri atleti partecipanti, era ogni giorno alle 5:40 per essere pronti a partire intorno alle 7 meno dieci. Mai avrebbe immaginato, dice, di poter lottare addirittura per il primo posto eppure si è trovato proprio a far questo in una sfida diretta con il russo Vladimir Voloshin. “Nei primi tre giorni - racconta ancora - il russo ha preso tanto vantaggio su di me, quasi 4 ore. Poi il quarto e quinto giorno per me c’è stata la rimonta. Ho iniziato a vincere recuperando ma non tanto da superarlo. Ha mantenuto tre ore di vantaggio nonostante io abbia vinto per quattro giorni. Sono stato bravo a tener botta - spiega - alla sera finivo ad orari che mi hanno permesso di cenare, fare massaggi e dormire molto. Ogni giorno sei sempre più stremato. Il russo era molto molto forte e più imponente di me. Potevo lottare per il primo posto ma non mi importa in fondo - ammette -. L’ultimo giorno è stato bellissimo perché sono arrivato primo e quindi ho dimostrato più resistenza”.

Ora è il tempo di riposare per Cambio e sto fra qualche tempo si penserà alle prossime sfide: “Quali saranno ancora non lo so. Devo fare mente locale, sono sfinito, per recuperare ci vorranno mesi. Vedrò come va il recupero - conclude - e poi cercherò di pianificare la prossima stagione”.

Gaia Gennaretti 

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