Infortunio sul lavoro questa mattina a Tolentino. Per cause in corso di accertamento un operaio che stava lavorando in una azienda della città si sarebbe ferito gravemente ad una mano.
Immediatamente sono stati allertati i soccorsi e la persona è stata accompagnata dai colleghi al pronto soccorso di Tolentino dove i sanitari hanno deciso di avvertire Icaro.
L'eliambulanza è atterrata allo stadio della città e ha trasportato il ferito all'ospedale regionale di Torrette ad Ancona, specializzato nella chirurgia della mano.

(Servizio aggiornato)

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Arrestato dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile un 35enne tolentinate ben noto alle forze dell'ordine, che è stato trovato in possesso di circa 10 grammi di eroina già divisa in dosi, una dose di cocaina ed un bilancino di precisione.
Il materiale è stato rinvenuto a seguito di una perquisizione domiciliare.
Ad insospettire i militari, infatti, un importante andirivieni di giovani tolentinati che molto spesso frequentavano la sua abitazione. I carabinieri hanno dunque avuto il sospetto che il 35enne potesse essere uno spacciatore locale.
Le ipotesi investigative dei militari sono state poi confermate dal sequestro effettuato.
Questa mattina l'arrestato, difeso dall'avvocato Marco Vannini, verrà sentito dal Giudice per la convalida.


Saranno consegnati sabato prossimo alle 11 i 21 di 48 appartamenti di contrada Rancia a Tolentino in sostituzione delle SAE.
Si tratta delle abitazioni che, secondo quanto emerso dall'ultima conferenza stampa del Comune sul cronoprogramma, dovevano essere consegnati il 23 dicembre ma hanno visto una ulteriore proroga di 20 giorni.
Ad annunciarlo è il sindaco Giuseppe Pezzanesi: "Purtroppo - dice - abbiamo avuto ritardi di tre mesi per il Covid, non imputabili all'amministrazione. La burocrazia in qusto paese è un male oscuro che danneggia seriamente il Paese, come ammette lo stesso governo centrale. Avremmo voluto e dovuto consegnarle i primi appartamenti il 23 dicembre scorso, ma abbiamo informato le famiglie di questo ritardo che vedrà la cerimonia ufficiale il prossimo sabato. Gli altri 27 appartamenti della struttura a due piani saranno consegnati tra fine marzo e i primi di aprile.
Per noi sarà un momento di grande soddisfazione - confida Pezzanesi - . Abbiamo sistemato una strada di accesso, gli ingressi, e gli appartamenti sono pronti con un costo minore di quello delle SAE.
Chiunque voglia continuare a demonizzare questa scelta - attacca - mi dispiace, ma fa un grande errore, perchè non capisce la situazione attuale del Paese in cui si sperperano risorse in maniera sbagliata.
Se si vuole fare gli amministratori bisogna essere seri e lungimiranti. Ho pagato in termini burocratici questa scelta, ma sono fiero ed orgoglioso e lo saranno anche i cittadini quando avremo 199 appartamenti che non saneranno solo la questione del sisma".

Il sindaco si sofferma sulla questione della ricostruzione e sugli appartamenti che, sebbene vengano consegnati a più di quattro anni dal sisma, serviranno ancora per altri anni: "Se qualcuno è convinto che il problema del terremoto sia finito lo dica, ma non è così. Parlare di ricostruzione terminata significa girarsi dall'altra parte e non capire. Ci vorranno ancora anni e questa gente sarà sicuramente per qualche altro anno in questi appartamenti. Basta con le chiacchiere a vuoto e con i discorsi strumentali. Forse, se ogni città, cominciasse ad essere così parsimoniosa, riusciremmo anche a sanare le casse di questo Stato - conclude - , perchè i contributi a pioggia non hanno senso. In mezzo alla strada non abbiamo lasciato nessuno. Da qui all'estate prossima consegneremo tutto". 

GS
A fare chiarezza sull’eventualità di realizzare un forno crematorio al cimitero di Tolentino è il sindaco Giuseppe Pezzanesi, dopo le posizioni espresse dalla minoranza.

“Si tratta di un documento di intenti – dice in merito alla delibera approvata durante l’ultimo consiglio comunale - per l’eventuale creazione di un progetto che possa prevedere un forno crematorio al cimitero di Tolentino dove c'è un'area che si presta perfettamente e che non è in centro, come qualcuno vuol fare intendere. Si trova in campagna, sopra alla ferrovia. È una assurdità dire che si trova in centro: sarebbe come affermare che il cimitero è stato fatto a ridosso delle mura cittadine”.

Quindi entra nella questione dell’inquinamento, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa sugli avversari politici: “Chi dice che questo forno danneggerà la salute dei cittadini di Tolentino – attacca - è figlio di quei partiti che a Tolentino hanno voluto la discarica del Cosmari in una zona franosa che ancora non è stata bonificata e che è costata alla collettività un milione e 600 mila euro.

Questi partiti, che hanno già fatto danni importanti e che hanno governato Tolentino per tanti anni, oggi affermano, su una dichiarazione di intenti, che noi andiamo a mettere a repentaglio la salute dei cittadini.

La prima cosa che abbiamo scritto nella delibera – chiarisce il sindaco - è che qualora questo impianto fosse nocivo alla salute e non abbia le caratteristiche di sicurezza che pretendiamo, non sarà mai fatto. E se ci fossero ancora questioni da valutare lo faremo insieme ai cittadini. Aggiungo io stesso che se ci dovesse essere un problema di carattere strutturale in merito al luogo che abbiamo pensato come sede, siamo disponibili a discuterne, come ci è stato chiesto dalle minoranze in consiglio comunale”.

Poi il primo cittadino risponde al dubbio che riguarda il bacino di utenza che andrebbe a servire il forno crematorio. Il Pd si chiede infatti che senso abbia realizzarlo in una città che conta meno di 5 cremazioni all’anno, ritenendo che, se dovesse servire all’intera Regione, non dovrebbe essere il Comune a deciderne la realizzazione.

“Nelle Marche ci sono due impianti crematori – risponde Pezzanesi - : uno a Fano e l’altro a San Benedetto del Tronto. Le amministrazioni che li hanno realizzati dovrebbero essere di centrosinistra. È strano un partito che, se governa ragiona in un modo, e quando si trova all’opposizione ragiona in un altro. Se il forno venisse realizzato dovrà diventare una struttura a servizio della comunità e dei territori molto vicini, non certamente servire la regione o il centro Italia.

Un forno crematorio si regge e funziona in base al regolamento che viene dato e al servizio che intende fare. Se lo realizzeremo sarà per la nostra popolazione e poco di più, perché altrimenti dovremmo progettare un impianto più grande di quello che abbiamo pensato.

La nostra intenzione è quella di guardare al futuro: nel Nord Europa viene utilizzata questa pratica per più del 60% delle tumulazioni. In Italia arriviamo sempre in ritardo con una demonizzazione preventiva. O si cambierà rotta in tema di tumulazioni o bisognerà trovare più spazio per i cimiteri.

A Tolentino – conclude - stanno raccogliendo le firme su un argomento che non è stato nemmeno affrontato”. 

GS
Cresce il numero dei contagiati alla casa di riposo “Porcelli” di Tolentino. Lo fa sapere il Comune, con una comunicazione del sindaco Giuseppe Pezzanesi, dopo un confronto con i vertici della struttura. Su 86 ospiti 60 risultano positivi al Coronavirus. Numeri preoccupanti, anche in virtù del fatto che tra i contagiati risultano 5 infermieri, tra cui la Responsabile del Coordinamento dei Nuclei, e 2 non disponibili a cui si aggiungono 6 Oss e uno in isolamento.

Per quello che riguarda gli ospiti, a parte otto casi sintomatici, nessuno con particolari condizioni critiche, gli altri sono asintomatici e in buone condizioni. Solo una paziente è stata ricoverata per essere gestita in maniera adeguata presso una struttura Covid. Dati comunque da confermare grazie tamponi molecolari che verranno effettuati il 5 gennaio 2021, così come predisposto dal distretto sanitario di Macerata.

Il sindaco Pezzanesi ha commentato: “Si continua a lavorare con grande dedizione per garantire la necessaria attività sanitaria: grazie alla collaborazione di tutti riusciamo a garantire la copertura di tutti i turni. I nostri sforzi sono protesi a contenere il diffondersi del virus. In tempi record abbiamo attrezzato un’area riservata dove poter sistemare e seguire le persone risultate positive, evitando il contatto diretto con tutte le altre. Grazie alla collaborazione dell’Asur continuiamo ad operare con l’intento di erogare servizi di qualità in grado di assicurare un alto grado di benessere psicofisico a tutti gli ospiti”.

Il primo cittadino, vista la carenza del personale dovuta al contagio, ha chiesto al Prefetto l’intervento del personale sanitario militare. Dopo aver sentito la responsabile dell’Asur, la richiesta è stata inoltrata all’Esercito.

Red.
La realizzazione di un forno crematorio al cimitero di Tolentino è il tema che sta animando da giorni il dibattito politico in città dopo che durante l’ultimo consiglio comunale è stata approvata una delibera che stabilisce la volontà dell’amministrazione di valutare il progetto e procedere nel caso in cui non vi siano manifestazioni di contrarietà.

Una contrarietà già ampiamente dimostrata dalla minoranza come ha più volte ribadito il Movimento 5 Stelle e come spiega il consigliere dem Fulvio Riccio che ripercorre l’iter che ha portato alla delibera.

“Il problema del forno crematorio viene da lontano – dice - . Con un atto dei primi mesi del 2020 la giunta aveva già manifestato l’interesse per la realizzazione di questo forno crematorio. Da subito era partita la battaglia per evitare che questo tipo di impianto, altamente inquinante, venisse realizzato a Tolentino. A novembre scorso poi, una determina dirigenziale del Comune di Tolentino, ha stabilito uno stanziamento per definire il project finance per la realizzazione del forno. Questa determina non aveva avuto alcun tipo di pubblicità da parte dell’amministrazione – precisa Riccio - , ma la minoranza lo ha visto nel sito del Comune è di nuovo scoppiata la polemica ed il progetto è stato presentato in consiglio. C’è stato un ampio dibattito – spiega – e, con nostra notevole sorpresa, sulla una base di accesso agli atti che ho effettuato e di cui non posso divulgare i contenuti, abbiamo visto che già a maggio scorso l’amministrazione comunale era in possesso di documenti dettagliati su tutte le valutazioni effettuate.

La documentazione è completa di tutto il partenariato pubblico-privato e questo denota che c’è una vera intenzione da parte dell’amministrazione a realizzare l’impianto”.

Una intenzione che preoccuperebbe non solo le minoranze ma anche i cittadini: “Il cimitero si trova a pochissimi passi dalle prime case della città, a 100 metri da un campo sportivo e a mezzo km dal centro città. La denominazione è di  ‘Impianto insalubre di primo livello’, che denota la forma peggiore dell’insalubrità tra le pratiche industriali esistenti”.

Non una contrarietà alla cremazione quella che vuole sottolineare Fulvio Riccio, ma alla posizione del forno che sarebbe comunque a servizio di un intero territorio: “Ritengo la cremazione una pratica necessaria e opportuna in un futuro prossimo – precisa - ma questi forni devono avere una regolamentazione ben precisa e la posizione non può essere decisa dai Comuni, senza alcun tipo di confronto a livello provinciale e regionale.

Questo tipo di impianto a Tolentino avrà un impatto limitato: negli anni passati sono state meno di cinque le cremazioni in un anno. È chiaro, quindi che questo sarà un impianto che svolgerà il suo servizio prevalente a servizio della regione e di quelle vicine.

Proprio per questo sono i soggetti pubblici sovraordinati, come la Regione, a dover decidere dove installare questi impianti e sicuramente Tolentino non potrà essere il luogo adatto”.

Intanto il Comitato No Inceneritore ha lanciato una raccolta firme in proposito: “Il Comitato era nato qualche anno fa per impedire un inceneritore di fanghi biologici alle porte della città e quella battaglia è stata vinta. Oggi combatte la battaglia per evitare che si realizzi il forno crematorio. Anche la minoranza è compatta – conclude – e ringrazio il Movimento 5 stelle e le forze civiche non presenti in consiglio che hanno mostrato come noi contrarietà al progetto.  Ad oggi solo la maggioranza sembra voler andare avanti, ma sono sicuro che cambierà idea anche ascoltando la voce dei cittadini”.

GS
Grande partecipazione al concorso natalizio per i giovanissimi studenti dell’Istituto “Don Bosco” di Tolentino. La giuria di “Santa Claus is coming…”, questo il nome del concorso, ha premiato i vincitori.

Per gli alunni dell’ultimo anno Scuola dell’Infanzia e delle classi prime della Scuola Primaria sono stati premiati come vincitrice Elenia Tedesco e hanno ricevuto una menzione speciale Giorgia Santi ed Emily Zarka. Per le classi seconde ha vinto Lucia Baroni, con menzioni a Christian Marinsalda e Sofia Saracchini. In terza vince Margherita Della Ceca, con le menzioni per Giulia Damiani e Francesco Losavio. Francesco Svampa, Emiliano Rita Speranza e Lorenzo Marcolini sono rispettivamente il vincitore e i menzionati speciali per le classi quarte, infine in quinta elementare ha vinto Ilaria Feliziani e le menzioni sono andate ad Azzurra Gentili e Alessandro Antonucci.

Nella mattinata di ieri il Dirigente scolastico, Giuseppe Calenzo, ha consegnato a tutte le alunne e a tutti gli alunni che hanno partecipato un attestato di partecipazione, mentre ai vincitori e alle menzioni speciali anche premi in libri.

Clima festoso in cui i bambini premiati, felici ed orgogliosi, hanno ricevuto i complimenti per i loro elaborati, oltre che dal Dirigente, anche dagli insegnanti e dai compagni. “Siamo particolarmente soddisfatti - ha dichiarato Calenzo - di aver trasmesso ai nostri alunni e alunne un po’ di atmosfera natalizia seppur in queste condizioni difficili.

Soddisfazione anche per il livello degli elaborati: “Molto alto – ha proseguito il Dirigente Scolastico – e la scelta dei vincitori combattuta. Un ringraziamento speciale va al corpo docente, ai membri delle giurie e al personale amministrativo, che hanno lavorato intensamente per la realizzazione del concorso”.

Red.

L’Istitituto Comprensivo “Don Bosco” di Tolentino organizza il concorso “Santa Claus is coming…”. La situazione covid, che stravolge le tradizioni legate alle feste natalizie, ha portato la scuola a pensare a questo concorso, volontario, per coinvolgere bambine e bambini delle Scuole dell’Infanzia “Betti” e “Grandi” e delle Primarie “Bezzi”, “Grandi” e “Don Bosco-Largo ‘815”. I bambini di cinque anni e di prima elementare dovranno produrre un disegno intitolato “Cosa fa Babbo Natale la Vigilia di Natale?”, mentre gli alunni più grandi scriveranno una lettera, indirizzata sempre a Babbo Natale, in cui potranno esprimere i propri desideri, aspirazioni e sogni.

I partecipanti riceveranno un attestato, mentre per ogni fascia di età saranno assegnati un premio e due menzioni speciali che saranno consegnati il prossimo 21 dicembre. I lavori saranno esaminati da due giurie che poi li premieranno: una Giuria preliminare, con le insegnanti fiduciarie dei vari plessi e una Giuria finale formata dal Dirigente Scolastico, Giuseppe Calenzo, dal Presidente del Consiglio d’Istituto, Giuseppe Ristoro e dall’Assessore alla cultura del Comune di Tolentino, Silvia Tatò.

Red.

In mattinata a Tolentino l’incontro tra i vertici dell’amministrazione comunale guidata da Giuseppe Pezzanesi e quelli del pool ricostruzione, con in testa il Commissario Straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini. Con loro anche il Presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari e Andrea Crocioni dell'Ufficio Sisma.

Un confronto, secondo il Commissario, utile per un resoconto sullo stato di attuazione della ricostruzione pubblica. Da parte di Legnini c’è la disponibilità a considerare eventuali ordinanze speciali che permettano ancora la riduzione dei tempi e delle lungaggini burocratiche tipiche delle opere pubbliche. Soddisfazione invece per lo stato di avanzamento, buono, in tema ricostruzione privata, oltre a un’analisi sui tempi di consegna degli appartamenti in zona Rancia, che sostituiranno le Sae. Il sindaco Pezzanesi, alla prima uscita dopo la convalescenza per l’infortunio di un mese fa, ha ringraziato proprio Legnini, il suo staff e coloro che sono intervenuti: “E’ stata una discussione molto franca, serena, costruttiva dove il Comune non ha assolutamente nascosto nulla: il Commissario aveva già un quadro molto chiaro, oggi, dopo questo incontro, ha un quadro d’insieme ancora più completo della situazione a Tolentino. Speriamo possano esserci le possibilità di agevolare e accelerare la ricostruzione pubblica. Lavoriamo il più possibile per avviare più cantieri possibili. Voglio anche ringraziare il Presidente della Provincia Pettinari che è venuto ad illustrare la situazione del campus scolastico, competenza della Provincia e che nei prossimi mesi, dovrà affrontare tutte le tempistiche del progetto fino alla pubblicazione del bando integrato per l’avvio dei lavori. Una operazione molto complessa sia sotto l’aspetto architettonico che di importanza per la nostra comunità. Ringrazio per la presenza anche l’Ufficio Sisma per l’apporto fornito. Se al lavoro del Commissario Legnini farà seguito anche l’impegno di carattere politico sia a livello regionale, sia a livello nazionale, sicuramente potremmo parlare di un’altra ricostruzione, in termini di concretezza e in termini di tempi”.

La chiusura di Pezzanesi è sul personale a disposizione: troppe poche le persone che lavorano alla ricostruzione. “Abbiamo bisogno di ulteriore personale e oggi lo abbiamo ribadito – sottolinea Pezzanesi – siamo sotto stimati a livello numerico, soprattutto per quanto riguarda la ricostruzione. Sostanzialmente ci auguriamo e scriveremo alla Regione Marche e contemporaneamente al Commissario: il comune di Tolentino, con i suoi 20 mila abitanti, ha bisogno di una dotazione organica più consistente di quella avuta sinora”.

Red.
#UnmilioneperTolentino 
È questa la campagna che negli ultimi giorni è stata affissa per le vie di Tolentino, accompagnata dalla frase "...siamo noi a scegliere".
Un messaggio che invita a riflettere ed il cui spunto di riflessione potrebbe essere valido per ogni centro cittadino, soprattutto quelli maceratesi in cui alle difficioltà del sisma si sono aggiunte quelle della pandemia.

Lo slogan nasce infatti da una riflessione, come spiega il presidente della Pro Loco, Edoardo Mattioli, che in questa campagna ha collaborato con il Comune: "L'idea è nata - dice - dopo aver creato, insieme a Fabio Carucci, il nuovo sito e l'app su Vivitolentino.it per gli acquisti in città. Noi abbiamo pensato che se, dei circa 20 mila abitanti, 10 mila spendessero 100 euro a testa, lascerebbero nei negozi della città e quindi a Tolentino, un milione di euro". 

Una riflessione a cui si unisce il vice sindaco Silvia Luconi: "Arriveremmo ad una economia che farebbe bene alla nostra città - dice - . Siamo abituati, per comodità, a fare acquisti con un click per far arrivare il corriere sotto casa. Con il tempo questo può essere fatto anche dalle nostre attività che stanno ragionando su scala diversa a causa dell'emergenza sanitaria. Ma con le dovute cautele ci è ancora consentito di recarci nei nostri negozi e questo è fondamentale per mantenerli vivi.
Se non vogliamo recarci fisicamente nelle strutture - aggiunge - ora grazie al sito e all'app è possibile visionare virtualmente la merce, ordinarla, farsela consegnare o passare a ritirarla. Il commercio cittadino ha risposto benissimo a questa iniziativa che ha preso il via da due settimane e solo venerdì scorso avevamo registrato 80 adesioni.

Parallelamente - prosegue Silvia Luconi - un giovane tolentinate di 18 anni, Samuele, ha creato da solo e prima di noi, una vetrina su Intagram con tutte le attività online. Nel suo piccolo si è chiesto cosa potesse fare per aiutare la sua città. Il suo impegno deve essere un esempio per tutti noi: se un ragazzo così giovane, in un momento così difficile, pensa di poter provare a dare un valore aggiunto alla città mettendosi a disposizione, allora noi, semplici cittadini, perchè non possiamo impegnarci per crescere insieme e acquistare locale. Il mio - conclude - non è un messaggio politico, ma da cittadina. Possiamo far crescere l'economia della nostra città se acquistiamo all'interno del nostro paese".

GS


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