Una soluzione alle esondazioni del fiume Chienti.
È ciò che il Comune di Belforte aveva chiesto alla Comunità Montana anche per risolvere l'annosa questione dell'allagamento degli impianti sportivi ogni volta che il vicino fiume che dà il nome al paese esondava a causa del maltempo.
Il presidente Giampiero Feliciotti annuncia così i lavori che stanno procedendo sul letto del fiume nella zona del Comune: "Abbiamo dato il via alla sitemazione idrogeologica del fiume Chienti - spiega - all'altezza del ponte della vecchia 77, prima della centrale idroelettrica, tra borgo San Giovanni e borgo Santa Maria.
Il Comune - prosegue - ha chiesto all'Unione Montana di intervenire e per questo motivo stiamo riportando il fiume nel suo letto originario. Purtroppo con le piene si era creata una via preferenziale, facendo crescere gli arbusti nell'altra arcata del ponte e andando a erodere una parte della scarpata.
In questo modo abbiamo rimesso il fiume nel suo letto, creando in quella parte, con delle palizzate e del terreno di riporto, una zona ampia circa 10 metri, che si inoltra verso Camporotondo.
Una zona sia a destra che a sinistra del fiume dove sarà rimessa l'erba e dove sarà possibile passeggiare o andare a cavallo, per riportare quelle che una volta venivano chimate 'spiaggette' e che con gli arbusti erano scomparse".
Si tratta di un lavoro che, complessivamente ammonta a 80mila euro e che proseguirà anche verso Camporotondo.
"Nei prossimi mesi - annuncia il presidente dell'Unione Montana - con ulteriori risorse che la Regione ha messo a disposizione verso Camporotondo, continueremo con i lavori anche in quella zona. Riteniamo che il fiume sia una risorsa importante, proprio per questo abbiamo stilato il cosiddetto 'Contratto di fiume' che da Bolognola arriva fino ai 5 Comuni e grazie al quale ci saranno anche fondi per poter proseguire con i progetti".

GS

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Tornano gli autovelox in superstrada. Dopo lo stop durante il lockdown, da ieri è tornato il servizio di controllo elettronico della velocità da parte della polizia locale dell'Unione Montana.
Proprio nei giorni in cui la pandemia stava esplodendo anche nel Maceratese il servizio dei vigili era stato messo sotto accusa non solo dagli automobilisti, ma anche dai colleghi di Tolentino che condannavano la scelta di impegnarsi in superstrada anzichè concentrare tutte le forze nel controllo del lockdown.
Ora che il Covid sembra aver allentato la morsa il presidente Giampiero Feliciotti spiega il ritorno dei controlli: "Spiego che sono di competenza dei Comuni di Belforte del Chienti e Caldarola. È arrivato il calendario stabilito dalla Questura. Devo dire che dopo tutte le polemiche non è stato fatto alcun rilievo perché siamo risultati anche più in regola di altri. L'Unione Montana comunque sta studiando nuovi metodi, oltre il telelaser, perché la questione non riguarda solo la superstrada ma la sicurezza nell'intero territorio. Proprio per questo motivo stiamo facendo un piano che comprenda tutte le strade a rischio".

gs
È stata presentata questa mattina, in una conferenza stampa a Caldarola, l’edizione 2020 di TeatrOpera Festival.
“Alle radici dell’anima” il titolo di un calendario che quest’anno conta 8 serate che unisce altrettanti Comuni delle due vallate Maceratesi e che ha l’obiettivo di permettere ad ogni spettatore, in questo momento storico, di compiere un percorso che lo porti a ritrovare se stesso, a riconnettersi con la Natura che gli è Madre, a ricucire quei fili invisibili dell’anima.
Ancora una volta sono l’arte e la bellezza a risollevare i territori feriti dal sisma e fiaccati dal Covid. È per questo che, con tutte le norme da rispettare, non si è voluto rinunciare ad un appuntamento che è diventato caratteristico delle estati Maceratesi.

Le prime cinque serate saranno in programma ad agosto, con al serata inaugurale il 14, e porteranno nelle piazze di Sant’Angelo in Pontano, Cessapalombo, Camporotondo, Penna San Giovanni e Caldarola, il “Salotto lirico sotto le stelle”; mentre i tre appuntamenti di settembre saranno ospitati nelle chiese di Monte San martino, Serrapetrona e Belforte del Chienti (Ente capofila del progetto) con “Suor Angelica era mia madre”. 

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Sindaci e assessori dei comuni che ospiteranno le serate, con il presidente dell'Unione Montana Giampiero Feliciotti e l'assessore regionale Angelo Sciapichetti

Voce di tutti i Comuni che ospitano l’edizione 2020 del Festival è stato il consigliere con delega al Turismo e alla Cultura del Comune di Caldarola, Giovanni Ciarlantini: “Un evento che ci vede tutti riuniti - ha detto - per dare un segnale di ripartenza dal punto di vista culturale ed un bel messaggio al territorio e a chi ama lo spettacolo. Siamo convinti che abbiamo iniziato un percorso ottimale che ci possa vedere uniti nei futuri anni, in condizioni sempre migliori e con la speranza di essere supportati dalle autorità centrali, perché da soli siamo piccoli e possiamo ben poco”.

Ad illustrare lo spirito del Festival la direttrice artistica, Serenella Pasqualini insieme alla collaboratrice artistica Luisa Sanità: “Per noi solo collaborare con questi 8 Comuni è già bellissimo. Lo vediamo come un inizio di qualcosa che dovrebbe continuare, con l’obiettivo di avere una struttura che possa essere sempre più presente nel territorio. Anche in questo momento di fermo mi sembra una cosa meravigliosa poter dare il via al nostro Festival.

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Cinque comuni ospiteranno nelle piazze il “Salotto lirico sotto le stelle” con cinque professionisti di fama internazionale e il coinvolgimento di un coro. Sarà la musica la vera protagonista perché ci sono delle restrizioni per il contesto che di solito si era abituati a vedere. 
Poi le tre serate dedicate a “Suor Angelica era mia madre” una rilettura che ci permette di inserire il teatro all’interno dell’opera e renderla fruibile anche ai meno appassionati. Viste le restrizioni le tre serate dello spettacolo si articoleranno in due turni con due cast diversi: uno alle 18 e l’altro alle 21.15”

A dimostrare la ferma volontà di ricominciare con un Festival di successo il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti: “Siamo sulla strada giusta affinché la musica sia protagonista in un territorio eccellente come il nostro. Come Unione Montana saremo al fianco dell’iniziativa e ci auguriamo che da questa esperienza si consolidi l’opportunità di programmare appuntamenti futuri. Questa è la strada giusta per far sì che le amministrazioni impieghino le giuste forze per la promozione del territorio, sempre con un occhio di riguardo alle eccellenze enogastronomiche presenti anche oggi con Valentino Lampa rappresentante del marchio Coroncinus”.

Ha ribadito l’importanza della sinergia l’assessore regionale Angelo Sciapichetti: “Lo scorso anno ho potuto toccare con mano la validità dell’organizzazione e del Festival.

I sindaci hanno dato dimostrazione di saper fare squadra. Soprattutto per la fase che stiamo attraversando, relativa alla ricostruzione, se non riconosciamo la capacità di fare squadra aldilà delle passioni e del credo politico, non potremo mai ripartire. È una storia che dobbiamo portare avanti insieme, da soli non si esce da questa situazione.
Da maceratese credo che un format come questo sia propedeutico all’attività dello Sferisterio perché in questo modo viene trasmessa la cultura del bel canto”.

GS






Un protocollo d’intesa è stato firmato tra l’associazione venatoria U.R.C.A.(Unione Regionale dei Cacciatori dell’Appennino) e comune di Serrapetrona per un centro di stoccaggio dei cinghiali che vengono abbattuti dai cacciatori. “Sarà questo punto di stoccaggio – spiega il sindaco di Serrapetrona Silvia Pinzi – un progetto unico nel suo genere, il primo della regione Marche, che unisce diverse esigenze e peculiarità. Oltre alla regione è partner del progetto anche l’università di Camerino per un’iniziativa volta da un lato a dare un punto di riferimento per i cacciatori che abbattono gli ungulati e dall’altra un abbattimento controllato e monitorato consentirà anche una vendita trasparente della carne di cinghiale”. Un progetto fortemente voluto anche dall’Unione Montana dei Monti Azzurri. “Un’iniziativa importante sotto il profilo della sicurezza sanitaria per le nostre popolazioni – lo definisce il presidente Giampiero Feliciotti – che abbiamo favorevolmente accolto. Sarà un punto di raccolta di tutti i cinghiali che verranno uccisi per una più controllata distribuzione delle carni ai ristoratori della zona. Un passo importante sotto l’aspetto della sicurezza alimentare”.
Un territorio che punta sul turismo e che si rifà il look iniziando dalle proprie bellezze. E’ quanto avvenuto nel bacino idrico del lago di Caccamo dove dopo l’emergenza Covid sono ripartiti a pieno ritmo gli sport nautici, grazie anche all’impegno della nuova società di canoa. Inoltre per iniziativa degli amministratori dei 5 comuni e dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, si stanno predisponendo percorsi, dotati anche di apposita segnaletica, che consentiranno di effettuare passeggiate sulle rive del lago, mentre nello spazio antistante la zona di arrivo la società canoista ha predisposto ombrelloni e lettini in attesa dell’allestimento di un punto ristoro. Insomma, l’intenzione è quella di riportare il lago agli antichi fasti per farne un punto di riferimento nel territorio per l’offerta turistica.

(maggiori approfondimenti nel prossimo numero de L'Appennino camerte)

f.u.
Rimpasto di giunta nell'Unione Montana dei Monti Azzurri.
Dopo le dimissioni dell'assessore Stefania Innamorati di Sarnano si è riunito ieri il consiglio dell’Unione che ha approvato all'unanimità la proposta avanzata dal sindaco di Monte San Martino, Matteo Pompei, ad eleggere Valeriano Ghezzi.
"Ho voluto avviare una raccolta firme tra i sindaci dell'Unione Montana - spiega Pompei - perchè ritengo Valeriano Ghezzi, (per tre mandati sindaco di Monte San Martino di cui oggi è consigliere ndr), la persona più adatta, anche in rappresentanza del nostro paese che è il Comune più a Sud dell'Unione. E' importante per noi avere un nostro rappresentante che è anche molto competente sul territorio.
La proposta - prosegue Pompei - è stata accolta all'unanimità e abbiamo assistito anche a diverse considerazioni positive di alcuni sindaci che conoscevano già Valeriano Ghezzi e ne hanno sottolineato la passione, competenza ed onestà".

GS

Non ha visto l'accordo di tutti il bilancio dell'Unione Montana dei Monti Azzurri, votato ieri durante una seduta consiliare in videoconferenza.
Dal sindaco di Sarnano, Luca Piergentili, è, infatti, arrivato il voto contrario: "Secondo me - spiega - non è stata definita in maniera chiara la spesa di alcuni servizi. Ho controllato il bilancio con i miei tecnici e ho deciso di votare in maniera contraria".
L'attenzione del primo cittadino di Sarnano si è concentrata sui servizi della Polizia Locale associata: "Il servizio di polizia - secondo Piergentili - basa gran parte delle sue entrate sulle sanzioni fatte in superstrada con il telelaser e, in questo momento, sono mancate quelle entrate perchè il servizio è stato sospeso. La mancanza di sostentamento - aggiunge - porta a dei problemi che ho ritenuto opportuno sollevare. I miei colleghi hanno pensato che possono essere risolti, io ho avuto questo dubbio e ho votato in maniera contraria".

A chiarire la situazione, che potrebbe sembrare tesa, anche alla luce delle dimissioni dell'assessore sarnanese dell'Unione Montana, Stefania Innamorati, è il presidente Giampiero Feliciotti che sui dubbi sollevati risponde così: "Il nuovo consiglio è formato da nuovi sindaci che probabilmente non conoscono bene l'organizzazione della struttura dell'Unione.
La Polizia Locale associata è stata richiesta da quattro Comuni dell'Unione (Belforte del Chienti, Caldarola, Monte San Martino e Penna San Giovanni ndr) che hanno delegato la funzione e sono i titlari del servizio. Piergentili non si è convinto che il costo del servizio non ricade sui Comuni diversi da quei quattro. È giusto che voglia vederci chiaro, ma la situazione è più che trasparente".

L'opinione del presidente arriva anche sui presunti straordinari degli agenti di Polizia Locale e sulla richiesta di alcuni Comuni estranei all'Unione che vorrebbero richiedere il servzio di Polizia associata: "Ci sono alcuni Comuni che non fanno parte dell'Unione e che hanno chiesto il servizio associato - spiega Feliciotti - perchè già Bolognola, Smerillo e Belmonte Piceno ne hanno apprezzato le qualità. La conferenza dei sindaci ha già deciso di ammetterli ma gli atti dovranno essere approvati dal Consiglio dell'unione. È chiaro che il Comune esterno paga il costo del servizio, perchè nessun costo deve rimanere a carico dell'unione Montana. 
È infatti necessario chiarire che il servizio di Polizia è a carico dei Comuni che lo richiedono, quei fondi non li mette l'Unione Montana.
Per gli straordinari sono  i sindaci che decidono se sono necessari e, qualora venissero richiesti, sono i Comuni che pagano i costi aggiuntivi.
Il telelaser in superstrada non è un servizio che serve a pagare i compensi dei vigli urbani, ma è un servizio di controllo alla velocità. Il servizio del personale è pagato dai Comuni e si regge autonomamente.
Si tratta - chiarisce Feliciotti - di un contratto che i Comuni stipulano con l'Unione Montana. Un servizio sospeso durante il periodo di emergenza e che eviterò di richiedere passato il periodo Covid poichè viene interpretato male e non serve per autosostenere i vigili". 

Giulia Sancricca 




In Unione Montana arrivano le dimissioni dell'assessore Stefania Innamorati. La sarnanese ha inviato ieri mattina le sue dimissioni al presidente Giampiero Feliciotti che ora si occuperà della nomina del successore.
"Le motivazioni - spiega - sono legate ai miei impegni di lavoro. Attualmente sono molto impegnata nell'ambito della mia attività di contabile e consulente fiscale, per cui non posso e non potrò dare il meglio per il mandato di assessore all'Unione Montana e, per onestà, credo che questo ruolo debba essere ricoperto da qualcuno che ha più tempo da dedicargli".
Una decisione che arriva anche dall'impegno che l'unione dovrà mettere in campo finita l'emergenza sanitaria e che richiederà quindi tempo ed impegno: "Io credo che il territorio compreso nell'Unione Montana - dice - abbia le stesse difficoltà dell'intero territorio nazionale, quindi bisognerà lavorare molto affinchè le imprese possano riprendere la normale attività. Per questo sono necessari tempo e risorse da destinare ad un settore molto sacrificato e che avrà bisogno di qualcuno che possa aiutarli".

GS


Un kit di dispositivi di protezione per i medici di base e le guardie mediche.
È l'iniziativa dell'unione Montana dei Monti Azzurri, insieme ai Comuni che ne fanno parte.
Capofila del progetto è stato il Comune di Sarnano che, con la protezione civile cittadina, ha cominicato oggi a distribuire il materiale: "È stata presa la decisione di dare supporto ai nostri medici di base - dice il sindaco, Luca Piergenitli - , fondamentali per il nostro territorio. Abbiamo creato dei kit con 10 mascherine monouso, 10 paia di guanti monouso, tre camici completi e delle salviettine disinfettanti.
Saranno consegnati ad ogni medico di base del territorio e alle quattro guardie mediche di Penna San Giovanni, Sarnano, Passo San Ginesio e Caldarola. Il mio Comune è capofila del progetto e la protezione civile sta già effettuando le consegne.
Ci tengo a precisare - spiega il sindaco - che le mascherine sono state donate dall'azienda sarnanese, Vallesi, mentre la ferramenta Perogio ha donato guanti e salviettine. I camici sono stati acquistati dal presidente dell'unione Montana, Giampiero Feliciotti.
L'obiettivo - conclude - è quello di dare aiuto ai nostri medici di base fondamentali per il territorio in questa emergenza".

GS

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"Ora vado fino in fondo". Risponde così il presidente dell'Unione Montana, Giampiero Feliciotti, sulle polemiche che questa mattina hanno visto di nuovo coinvolti i vigili urbani dell'ente presenti con l'autovelox in superstrada.

"Questa mattina - dice - ho ricevuto una telefonata dalla prefettura in cui la funzionaria Minnicucci sottolineava come solo i nostri vigili stessero facendo il servizio in superstrada quando anche la polizia stradale si era fermata per i controlli relativi al rispetto del decreto Covid-19.

Premesso - dice Feliciotti - che il piano di sicurezza prevedeva anche per noi alcune pattuglie al controllo della popolazione, ho risposto che in superstrada c'erano i vigili autorizzati proprio dalla prefettura per il mese di marzo. Ho anche sottolineato che ero disposto ad avvertire il comandante per far rientrare il servizio, ma avevo bisogno di un atto ufficiale della prefettura. È per questo che sono stato io a scrivere una mail per annunciare la sospensione del servizio dopo una loro comunicazione ufficiale, approfittando anche per chiedere chiarimenti sul comportamento che devono tenere i sindaci presenti venerdì scorso all'incontro con l'Asur dove ha partecipato il primo cittadino di Montecassiano, positivo al Coronavirus".

A questo punto, allora, il presidente dell'Unione Montana vuole fare chiarezza, mostrando la corrispondenza avvenuta in giornata: "La risposta tramite pec dalla prefettura è arrivata alle 14.34 - precisa Feliciotti - , non per sospendere il servizio degli autovelox a cui non si accenna nemmeno, ma per rispondere solo alla richiesta fatta sul sindaco di Montecassiano. Ora vado fino in fondo - annuncia il presidente - . Appena mi hanno chiamato ho ubbidito, dimostrando che non faccio come voglio, ma le pubbliche istituioni si parlano con gli atti e io voglio gli atti che certifichino la sospensione del servizio. Io non rispondo alle improperie che non mi toccano, ma ormai la questione è stucchevole e bisogna darci un taglio da parte di chi ne ha competenza. A me è bastata una amichevole telefonata per prendere la sospensione come un ordine, ma ora deve essere giustificato dagli atti perchè un piano di sicurezza non si
modifica per telefono: lo Stato è lo Stato".

GS


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