Dopo il lockdown, infatti, i commercianti sono pronti a ripartire, pur consapevoli che gli affari non saranno come avevano previsto prima della pandemia e anche lo 'spauracchio' dei saldi che sarebbe cominciato a luglio è stato posticipato al mese successivo.
Ad annunciarlo è la Regione Marche che spiega come "Per il solo 2020 potranno essere effettuati dal 1° agosto al 15 ottobre".
Lo ha stabilito la Giunta regionale che ha modificato la precedente delibera dove veniva indicato il periodo “4 luglio – 1° settembre”. La decisione è stata presa per “rispondere alle richieste avanzate dalle associazioni di categoria - spiega l’assessore al Commercio, Manuela Bora – Il posticipo si è reso necessario a causa dell’emergenza epidemiologica che ha costretto tutte le imprese commerciali, a eccezione di quelle alimentari, a sospendere l’attività per oltre due mesi, creando danni economici notevoli. Come Regione veniamo incontro alle esigenze degli operatori commerciali e a quelle dei consumatori, ugualmente penalizzati dal lockdown. I saldi sono stati quindi collocati in un periodo che, auspichiamo, nella massima sicurezza, possa vedere una ripresa delle attività commerciali e delle vendite. Confidiamo che la decisione contribuisca a recuperare una normalità economica, pesantemente compromessa dal Coronavirus”.
Il periodo è stato individuato a livello di Conferenza delle Regioni, su sollecitazione della Regione Marche che coordina la Commissione attività produttive e dove si è stabilito il mantenimento della data unica su tutto il territorio nazionale.
GS
“Ripartiamo dopo il terremoto: opportunità, crescita e investimenti” il titolo dell’incontro che la Regione Marche e l’Università di Camerino hanno organizzato presso la Sala convegni del rettorato a Camerino. Sono intervenuti l’assessora regionale alle Attività produttive, Manuela Bora e il Magnifico Rettore Claudio Pettinari e la responsabile del Distretto regionale Patrizia Sopranzi. Aperto dai saluti del rettore Pettinari , l’incontro ha rappresentato un’occasione per approfondire le interventi in atto per il rilancio produttivo delle zone terremotate e per la presentazione da parte di Unicam di due significative convenzioni siglate con Enea e Cnr “ Unicam - ha detto Pettinari- si ritiene una risorsa fondamentaleanche sotto il punto di vista del rappresentare per tutto il territorio delle Marche e per la governance regionale un possibile strumento per la ripresa di un territorio che ancora è in difficoltà e lo si percepisce da tante imprese che chiudono e dal progressivo e sempre maggiore spopolamento” . Prima di lasciare la parola all’assessore , il rettore ha evidenziato il lavoro portato avanti dall’ateneo nell’ultimo periodo. “I nostri ricercatori e docenti , spesso coordinati dalla squadra di governance dell’ateneo, hanno partecipato a qualsiasi bando di ricerca , sviluppo e innovazione, da quelli che hanno riguardato le piattaforme tecnologiche, a bandi di filiera sui quali siamo sempre stati attori importanti. Vogliamo continuare ad essere degli attori all’interno di queste opportunità e possibilità e- ha sottolineato - per riuscire ad aggredire gli anni a venire, abbiamo deciso di prepararci prima; già da qualche annoi abbiamo infatti individuato delle linee strategiche per la ricerca, piattaforme rivolte allo studio di materiali, allo studio del benessere e degli aspetti sociali, alla chimica verde, al food e all’alimentazione, anticipando i tempi e creando dei nuclei di ricercatori che potessero dare risposte in base ai bandi che venivano presentati. Abbiamo percepito la necessità di luoghi fisici affinché le piattaforme potessero operare e nel contempo la necessità di forze nuove che potessero farlo. A ridosso del sisma abbiamo intensificato i rapporti con enti come l’ Enea, il Cnr, l’ Ingv ed è del 31 gennaio scorso la firma di un protocollo esecutivo con l’Enea che indica chiaramente le linee guida per lo sviluppo dei settori dei materiali bio, dell’edilizia, del tessile, dei materiali per la ricostruzione ecc. Una convenzione attraverso la quale l’Enea si porta dietro non solo l’università di Camerino ma anche importanti imprese marchigiane e non che collaboreranno con noi e che ci auguriamo possano instaurare un rapporto proficuo anche con insediamenti locali. Oltre a questo protocollo d’intesa – ha aggiunto Pettinari- sono fiero di annunciare la firma avvenuta l’8 febbraio scorso con il Cnr per la costituzione presso l’università di Camerino di una Unità di ricerca interdisciplinare e interdipartimentale ad oggi unica in Italia” La costituzione della cosiddetta Unità di ricerca presso terzi ( URT) si rivelerà utile per la realizzazione della piattaforma tecnologica sui nuovi materiali e per lo sviluppo di attività imprenditoriali nel settore dei materiali per la ricostruzione, materiali bio, materiali compositi e materiali per il restauro. “L’obiettivo individuato fin da subito era quello di avere un luogo dove diverse scienze potessero dunque confluire relazionarsi e contaminarsi e alla fine dare un prodotto il cui valore aggiunto è proprio nel fatto che sono state discipline diverse che hanno portato a quel prodotto. Credo che questa UnItà di ricerca – ha detto il rettore- avrà grandi obiettivi e porterà a grandi risultati ".
E’ seguito l’intervento dell’assessora regionale Manuela Bora . A conclusione del 3° bando che fa parte dell’Asse 8 e che accoglie i 248 milioni di euro aggiuntivi del sisma, si sono voluti condividere con il territorio i primi risultati. “ Abbiamo ritenuto doveroso farlo- ha detto Manuela Bora- non solo per raccontare come vengono spese risorse pubbliche, ancorché europee, ma anche perché credo che la nostra regione abbia bisogno di tutto fuorché di polemiche. Le critiche sono sempre ben accette ma abbiamo bisogno di spendere al meglio le tante opportunità che la regione può offrire”. Attraverso le risorse europee (Por Marche Fesr 2014-2020 la Regione ha già destinato 46 milioni di euro per aiutare la ripresa economica e produttiva dei territori danneggiati, con l’obiettivo di stimolare la rinascita delle comunità e di rafforzare l’identità di queste zone. Una vasta gamma di opportunità, che rappresenta anche un laboratorio ideale per rivitalizzare le filiere tecnologiche e produttive locali.
“ Con gli interventi che abbiamo messo in campo nelle aree del cratere, grazie ad una costante azione di ascolto e di confronto con le comunità locali, la regione ha dimostrato di saper intercettare con successo quelle che sono le esigenze del territorio che nonostante le difficoltà derivanti dagli eventi sismici, dimostra di voler reagire ed ha una forte spinta propulsiva. Si tratta non solo e non tanto di interventi di ripristino ma di esigenze molto qualificate che hanno l’ambizione di poter realizzare uno sviluppo accompagnato da una maggiore competitività, interventi che dimostrano la capacità da parte delle nostre imprese che sono generalmente anche molto piccole, di saper presentare progetti che sono esempio di digitalizzazione di processi produttivi ma anche progetti molto qualificati. A fronte di risorse che sono state messe a disposizione per 46 milioni di euro, a chiusura del 3° bando, nella nostra regione verranno erogati investimenti per oltre 225 milioni di euro. I tre bandi che si sono appena conclusi spaziano tra Investimenti produttivi ,( bando che in 5 giorni ha esaurito le risorse messe a disposizione tant’è che a breve abbiamo pensato di integrare la dotazione con uno scorrimento delle graduatorie); altro bando pensato proprio per dare una risposta nella direzione di garantire servizi di qualità alla popolazione prevalentemente anziana che abita le aree del cratere ( sei milioni di euro per le imprese sociali); ultimo bando e forse il più ambizioso quello che metteva sul piatto 15 milioni di euro per progetti di filiera con almeno tre imprese e che si è concluso con 17milioni di euro rispetto alla dotazione iniziale. Sono solo 3 i bandi appena partiti ma nel territorio ci sono tante altre risorse regionali messe in campo e, visto il successo del Bando impresa e lavoro 4.0 abbiamo pensato ad una seconda edizione che prevede 7 milioni di euro ma 2 milioni di euro sono proprio assicurati a questo territorio. Ci sarà poi un altro scorrimento di graduatoria riguarderà il bando per le aree di crisi; l’assessore ha dunque evidenziato come le opportunità siano davvero tante, sottolineando in particolare la voglia di riscatto da parte della Regione. “ Noi – ha dichiarato, faremo sempre la nostra parte con grandissima attenzione”.
Patrizia Sopranzi è poi passata ad elencare nel dettaglio i tre bandi ex novo appena chiusi e i due bandi che hanno avuto risorse aggiuntive per finanziare progetti relativi alle aree del terremoto.
Dei 46 milioni complessivi che il governo regionale ha finalizzato a favore delle aree del terremoto e i cui progetti sono suddivisi per provincia senza specificare i comuni interessati, dei 225 milioni di euro totali per le 5 province con 539 imprese totali coinvolte, in provincia di Macerata i contributi complessivamente richiesti ammontano a oltre 38 milioni di euro a favore di 228 imprese. Secondo quanto riferito dalla dott.ssa Sopranzi, la fascia rilevante dei progetti riguarda nel maceratese le zone di san Severino e Tolentino e dunque si tratta di progetti che andranno a rafforzare la fascia industrializzata del maceratese, quella che forse per la natura stessa delle attività d’impresa che vi sono insediate ha avuto più facilmente la possibilità di presentare domanda per accedere all’opportunità di contributi per raggiungere una maggiore competitività. L’assessora Bora ha poi riferito che a breve uscirà un bando di taglia minore con risorse nazionali riguardante tutti i settori dell’artigianato o ad esempio i settori della pesca . Un bando che parte da contributi di 20 mila euro e che prevede una possibilità ampia delle imprese di potervi partecipare. “ Mai come in questo momento credo che ogni tipo di interventi sia utile. Sono fermamente convinta che se vogliamo dare una risposta efficace a quelli che sono territori in grave difficoltà, l’approccio dei finanziamenti a pioggia non sia quello più indicato, tuttavia, c’è la possibilità di poter scegliere e la Regione Marche è riuscita in tempi rapidissimi a fare questa programmazione”.
Camper in viaggio: in 27 tappe tutte le info sui fondi europei per attività produttive e economiche
21 Set 2018Via oggi al Tour del Camper, un’iniziativa regionale per raggiungere i cittadini delle località del cratere ed informarli sulle opportunità offerte dai fondi europei per la ripresa delle attività produttive ed economiche e per tutti gli interventi a favore delle comunità provate dagli eventi sismici.
Il mezzo, un camper trasformato in infopoint mobile, si metterà in viaggio proprio oggi per raggiungere in 27 tappe le diverse città colpite dal terremoto. A bordo ci sarà personale formato, che distribuirà materiale informativo relativo a tutti i bandi e alle risorse messe a disposizione dalla Regione attraverso i fondi strutturali europei (FESR, FSE, FEASR, etc.), per avviare i progetti necessari alla ripartenza delle zone terremotate.
La partenza sarà dalla Cittadella delle attività produttive di Pescara del Tronto (frazione di Arquata),
Il camper parteciperà inoltre al progetto europeo Crowd4Roads, raccogliendo nel suo percorso i dati sulla qualità della rete stradale regionale, attraverso l'app SmartRoadSense.
Prossime tappe, tutte dalle 10 alle 13:
Martedì 25 settembre, Fabriano
Mercoledì 26, Montegiorgio
Giovedì 27, Pievetorina
Venerdì 28, Treia
Sabato 29, Ascoli Piceno
Lunedì 1 ottobre, Montappone
Martedì 2, San Severino Marche
Mercoledì 3, Force
Giovedì 4, Caldarola
Venerdì 5, Offida
Sabato 6, Tolentino
Lunedì 8, Montegallo
Martedì 9, Visso
Mercoledì 10, Corridonia
Giovedì 11, Monteprandone
Venerdì 12, Belforte del Chienti
Sabato 13, Foligno
Lunedì 15, Cerreto D’Esi
Martedì 16, Comunanza
Mercoledì 17, Matelica
Giovedì 18, Montefortino
Venerdì 19, Macerata
Sabato 20, Amandola
Lunedì 22, San Ginesio
Martedì 23, Camerino
Mercoledì 24, Ancona
g.g.
La Giunta regionale ha esteso l’operatività del Fondo regionale di garanzia alle imprese danneggiate dalle scosse dell’ottobre 2016 e a quelle coinvolte nella ricostruzione. A disposizione ci sono 1,83 milioni di euro, inizialmente destinati al sisma del 24 agosto, in quanto attivati subito dopo il primo terremoto. “I successivi eventi del 26 e 30 ottobre richiedono un ampliamento della funzionalità del Fondo, per garantite i finanziamenti necessari alla ripresa delle attività produttive – afferma l’assessora Manuela Bora – Assicuriamo a tutte le piccole e medie imprese danneggiate un sostegno al credito per fronteggiare la situazione di emergenza, contando sulla garanzia pubblica nei finanziamenti richiesti”. Il Fondo è gestito dalla Società regionale di garanzia Marche ed è stato aperto in occasione di precedenti calamità naturali. L’operatività è stata estesa al terremoto, prevedendo ora l’ammissibilità dei finanziamenti fino al 31 dicembre 2018. Dovranno riguardare il ripristino immobiliare, mobiliare, delle scorte, delle condizioni di agibilità e operatività o per le esigenze di capitale circolante delle imprese coinvolte nella ricostruzione.