In vigore l’ordinanza 126 del Commissario straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini. Il provvedimento, atteso da qualche mese dopo l’aumento del prezzo dei materiali edili e il caro carburanti che hanno contraddistinto la prima metà del 2022, aumenta il contributo pubblico per la ricostruzione, stanzia risorse aggiuntive per le opere pubbliche già finanziate e ridefinisce il prezzario nell’area del Cratere sismico.

Un’Ordinanza arrivata dopo l’intesa raggiunta in Cabina di coordinamento con le Regioni e con i rappresentanti dei sindaci, pienamente operativa dal tardo pomeriggio di ieri. Nel dettaglio, l’Ordinanza 126 approva il nuovo Prezzario Unico del Cratere 2022 e stabilisce l’aumento del costo parametrico pari al 25 percento per gli immobili produttivi, del 20 percento per quelli residenziali e fino al 50 percento nel caso di alcune tipologie di edifici. Da sottolineare anche la previsione di un aggiornamento semestrale per ammortizzare eventuali nuovi aumenti.

Il nuovo provvedimento riguarda tutte le nuove richieste di contributo, oltre a quelle presentate ma non ancora approvate dagli Uffici speciali ricostruzione. Oltre a queste fattispecie, l’applicazione è prevista anche per le richieste di contributo decretate prima della sua entrata in vigore: sarà riconosciuto il costo maggiore dei lavori per le opere effettuate a partire del luglio del 2021.

Soddisfazione per il Commissario Legnini, che ha parlato di misure «capaci di rispondere ai problemi delle imprese e dei cittadini». A testimoniare preoccupazione erano stati i numerosi appelli che si sono succeduti nei mesi scorsi da parte delle associazioni di categoria, culminati nella serrata Ance dello scorso febbraio. Perplessità e allarmismi rimarcati a marzo dalle sigle dei professionisti della ricostruzione al teatro Lauro Rossi di Macerata, quando lo stesso Legnini aveva rassicurato tutti, garantendo un pronto intervento. Ora la ratifica di un provvedimento «molto atteso – sottolinea il Commissario –. L’Ordinanza 126 è capace di risponde in modo adeguato ai problemi delle imprese e dei cittadini in una fase congiunturale molto critica, segnata da un forte aumento dei prezzi e dalla scarsa disponibilità di materiali essenziali per l’edilizia.  Grazie all’adeguamento dei prezzi, alle misure che rivedono il costo parametrico e alla flessibilità del provvedimento, crediamo di riuscire a semplificare il lavoro delle imprese e dei professionisti. La ricostruzione post sisma 2016 può e deve riprendere il ritmo spedito che aveva acquisito prima della crisi dei prezzi. Dopo le riforme e le semplificazioni degli anni scorsi, ed ora che il passaggio dell’adeguamento dei prezzi si è risolto, ci sono le migliori condizioni possibili – rilancia Legnini –. Ora la ricostruzione deve avanzare in modo deciso e convinto. I cittadini possono contare sul Superbonus 110% fino al 2025 per coprire le eventuali spese non coperte dal contributo, i professionisti e le imprese su compensi adeguati e liquidi. Lo Stato dunque sta facendo in pieno e fino in fondo la sua parte. Molto del lavoro che resta da fare oggi è nelle mani degli amministratori locali, dei cittadini, dei loro tecnici e delle imprese. Ho piena fiducia che tutti sapranno cogliere le nuove opportunità che il nuovo quadro economico ci offre».

l.c.
“Oggi, anche grazie alla conferma del Superbonus al 110% per quattro anni, ci sono le migliori condizioni possibili per ricostruire case sicure e sostenibili dal punto di vista ambientale. Lo Stato, che ha già messo a disposizione della ricostruzione del Centro Italia 14 miliardi di euro, e 1,8 miliardi con il Fondo complementare al PNRR per lo sviluppo economico, sta facendo in pieno la sua parte. Adesso è ora che tutti i protagonisti della ricostruzione, cittadini, tecnici, sindaci, uffici regionali, facciano la loro con il massimo impegno possibile. Non possiamo accettare ulteriori ritardi, indecisioni o comportamenti opportunistici: dove si può, si deve ricostruire”.
Lo ha detto il Commissario Straordinario di governo per la ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, incontrando ieri i giornalisti e i rappresentanti delle associazioni e dei comitati dei cittadini per fare il punto sulla Legge di Bilancio, il fondo del PNRR per le aree sisma, l’andamento dei lavori nel cratere e le decisioni che saranno prese entro fine anno, a cominciare dal nuovo calendario delle scadenze per la presentazione delle domande, che riguarderà in primo luogo i percettori del Cas e delle altre forme di assistenza.
“Nel 2021 sono stati approvati quasi 5 mila progetti e si sono chiusi più di 2 mila cantieri, con la riconsegna di altre 5 mila unità immobiliari. Dall’avvio della ricostruzione sono già rientrate in possesso dell’abitazione 15 mila famiglie, ma il grosso del lavoro è ancora davanti a noi, perché dovremo ricostruire almeno altri 40 mila edifici, oltre ai 20 mila per i quali sono già state presentate le domande. Oggi abbiamo risorse e strumenti adeguati che ci permettono di programmare al meglio anche la ricostruzione privata. Il termine per la presentazione delle richieste di contributo viene spostato in linea generale a fine 2022, ma per la prima volta ci saranno delle scadenze intermedie. I beneficiari dell’assistenza, se non hanno impedimenti oggettivi, dovranno presentare la domanda entro il 30 giugno, a pena di sospensione degli stessi benefici” ha detto Legnini, registrando il consenso dei comitati e delle associazioni dei cittadini. “Nello stesso tempo – ha aggiunto il Commissario – avvieremo un’azione nei comuni più colpiti, dove la ricostruzione in alcuni casi è ancora molto indietro, spingendo i sindaci a predisporre dei cronoprogrammi puntuali per la presentazione delle domande dei privati”.
“In questi due anni abbiamo rimosso gli ostacoli normativi e procedurali più evidenti. Oggi riscontriamo difficoltà legate all’andamento del mercato dell’edilizia, prima saturato dal successo del Superbonus, poi ingessato dall’aumento dei prezzi. Abbiamo già deciso un primo aumento del contributo di ricostruzione, ma entro febbraio avremo anche un nuovo prezzario, più aderente alle condizioni attuali del mercato. Nel frattempo – ha aggiunto Legnini - i progettisti possono usare i prezzari regionali, già adeguati, e contare sul riconoscimento dei maggiori costi per i lavori già iniziati e sul Superbonus al 110% che consente di coprire la spesa per gli interventi di riparazione che resterebbero sulle spalle dei proprietari”.

A conclusione della conferenza, il Commissario ha ricordato che è fissata per oggi 30 dicembre, l’ultima Cabina di coordinamento per approvare le ultime Ordinanze speciali attuative del Fondo PNRR da 1,78 miliardi. Saranno definiti, in particolare, gli interventi della Misura B, che stanza 700 milioni di euro in gran parte a favore delle imprese del cratere.
Sempre oggi il Commissario firmerà l’Ordinanza per il rinvio dei termini per la presentazione delle richieste di contributo e la nuova Ordinanza Speciale per la ricostruzione di altre 189 scuole nelle quattro regioni del cratere, e l’adeguamento delle risorse per altre 80 scuole già finanziate.
c.c.
Presentato a Tolentino il Programma Straordinario per la Ricostruzione (PSR), strumento necessario alla formalizzazione alla realizzare gli obiettivi della ricostruzione.

I PSR sono stati introdotti con l’obiettivo di dotare i comuni maggiormente colpiti dagli eventi sismici di uno strumento di programmazione delle attività della ricostruzione, con valenza urbanistica nelle parti in cui autorizza gli interventi edilizi in deroga alla pianificazione urbanistica comunale e territoriale, nei limiti previsti dalla legge.

Particolare attenzione è rivolta ai centri storici, tra cui quello di Tolentino. “Il PSR – riferisce il sindaco Giuseppe Pezzanesi – interviene su un luogo identitario per la nostra città, della nostra cultura, del nostro fare e del nostro essere. È un’occasione per agire non in maniera disgiunta e separata ognuno per conto suo, ma per comparti dove privati e pubblico si mettono d’accordo e dove non necessariamente tutto si ricostruisce esattamente com’era, ma creando nuovi spazi che rendono i centri storici ancora più attraenti. Abbiamo tranquillamente condiviso con i comitati di quartiere, con i tecnici e con i cittadini alle terme di Santa Lucia questo momento di programmazione consapevole e straordinaria.

I PSR potranno promuovere progetti e azioni di livello intercomunale, materiali e immateriali, quali la realizzazione di un’opera di interesse territoriale o la centralizzazione di servizi pubblici che richiedono formule non più convenzionali in grado di adattarsi alla tipologia e alla distribuzione dell’utenza, per contrastare la dispersione e l’abbandono dei territori marginali. Tali documenti hanno anche un ruolo strategico nella ridefinizione della rete dei sottroservizi in chiave smart-grid, favorendo l’interramento delle linee aeree di alimentazione energetica e telefonica, nell’ottimizzazione delle reti e nell’introduzione intensiva di linee ad alta connettività.

La Tolentino che verrà – aggiunge Pezzanesi – sarà una cittadina dove non ci saranno più figli e figliastri, ossia palazzi vetusti e abbandonati a sé stessi che non splendono di luce propria. Sarà possibile vivere il centro storico come un salotto di casa con una spiccata vitalità commerciale, nuovi servizi attrattivi per i giovani insieme a rinnovati spazi per attività commerciali e uffici, garantendo pulizia e bellezza. Ci prepariamo a vivere un periodo di grande restyling e soprattutto consegneremo alle nuove generazioni e alle nuove amministrazioni che seguiranno tanto lavoro già finanziato e tante cose da fare per il bene della città e del nostro entroterra”.


Marco Morosini
“O reagisci alle avversità, oppure ne viene risucchiato. Io ho scelto subito di aggredire la situazione, ho cercato di darmi da fare. Dopo i primi 15 giorni dal terremoto ho cercato di organizzarmi, lavorando anche altri tipi di materiali. Bisogna cercare sempre di trovare nuovi stimoli ed energie dentro di noi. Non bisogna mai abbattersi.”

Parole di Domenico Tranzocchi “Il Presidente del cratere”! “E’ un appellativo che mi è stato dato da un amico. Quando c'è stato il terremoto, il Governo Renzi parlò di “cratere” riferito ai comuni colpiti dal terremoto ed io sulla mia pagina facebook battevo sempre su questa storia: “noi del cratere”…e allora mi hanno messo questo soprannome!” Domenico vive e lavora a Valfornace. E’ un artigiano, un orafo ed ha una gioielleria. “Qua c’è un po’ di speranza. Nella piazza che per tanti anni è sempre stata isolata, praticamente desolata dopo il terremoto, ritorna a vivere. Il mese scorso c'è stata anche l'inaugurazione dell’ufficio postale che si è spostato dalla zona container a qui. Poi la ricostruzione sta partendo, vedo qualche cantiere, è iniziata la ricostruzione pesante e anche quello dà speranza per il futuro.”

In questo periodo in cui non ci sono le cerimonie il lavoro di Domenico, che porta avanti con sua moglie e aiutati anche dal figlio, ha registrato un calo di circa il 50%. “E’ dal 1996 che abbiamo aperto la partita IVA. Quest'anno faccio le nozze d'argento. Sembrerà assurdo ma abbiamo comprato un macchinario nuovo per fare altri tipi di lavorazione. Piuttosto che stare con le mani in mano, aspettare che arrivi il cliente, sono io che cerco di proporre nuove lavorazioni su altre cose.”

Domenico prima del terremoto viveva con la sua famiglia in una casa in paese, danneggiata dalle scosse insieme al negozio. Fortunatamente in quel periodo stava realizzando un’altra casa dove ha trasferito anche l’attività, dopo aver trascorso 7 mesi a Porto Sant'Elpidio. “Con la pandemia si riscopre anche l'importanza dei piccoli comuni. Sono ottimista per le nostre zone. Per i prossimi 15, 20 anni, ci sarà offerta di lavoro se comincia veramente la ricostruzione. Si aggiungeranno famiglie. Qui da noi si vivono emozioni tutti i giorni, è una vita a misura d’uomo.”

Il suo atteggiamento propositivo Domenico lo riversa nei social, strumento che gli è stato utile per il lavoro ed anche per promuovere il suo paese. “Il presidente” pubblica belle foto paesaggistiche, ha l'orgoglio di essere un abitante della montagna. Quando gli chiedo cosa significa per lui “Prima le persone”, titolo della rubrica dice: “Prima di tutto deve venire la persona. Anche adesso in periodi di pandemia, dopo i tagli alla sanità, dovrebbero arrivare prima le persone, si dovrebbe pensare alla salute della gente, bisogna dare dignità alle persone con il lavoro, bisogna dargli la possibilità di curarsi come avveniva negli anni ‘80-‘90, dove ce ne erano tanti di più di posti letto e le strutture erano meno privatizzate. Da me vengono anche persone anziane che si fermano mezz'ora a parlare, le persone sono sole. Questo succedeva anche prima della pandemia, facevo una riparazione, ci mettevo pochi minuti e non facevo pagare niente, allora il giorno dopo mi portavano le uova delle galline. Questa è la vita dei piccoli paesi dove prima vengono le persone. Da noi ci stanno ancora quei valori che mi piace. Quando uscivo la mattina anche per andare al bar a prendere un caffè o a farmi una partita a carte la sera, c’era la gioia di stare insieme. Prima vengono i rapporti umani e poi il resto”.

Barbara Olmai

Altri approfondimenti su "L'Appennino Camerte" in uscita giovedì prossimo
I meccanismi di funzionamento della nuova procedura semplificata prevista dall’Ordinanza 100 per ottenere i contributi per la ricostruzione sono stati al centro di un incontro oggi tra il Commissario, Giovanni Legnini, i responsabili degli Uffici Speciali della ricostruzione di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e i rappresentanti della Rete delle Professioni Tecniche.

Nel corso della riunione sono stati condivisi gli allegati da presentare insieme alle domande, che saranno accettate dgli Uffici Speciali a partire dal prossimo 25 maggio, i moduli, la definizione puntuale delle opere finanziabili, le guide per l’utilizzo degli strumenti per il calcolo del contributo concedibile.

Ai professionisti sono stati inoltre forniti i chiarimenti formali, condivisi da tutti gli Usr, per l’applicazione univoca delle maggiorazioni dei costi degli interventi di riparazione e ricostruzione previsti dalla normativa.
In vista dell’avvio delle nuove procedure, nei prossimi giorni saranno pubblicati sul sito internet del Commissario tutti gli elementi informativi di dettaglio e gli strumenti a beneficio dei professionisti e degli altri attori coinvolti nella ricostruzione.

A conclusione dell’incontro il Commissario Legnini ha ribadito l’impegno ad approfondire e rivalutare al più presto le norme che regolano i compiti, i compensi e gli incarichi dei professionisti, se necessario anche con una nuova Ordinanza.

C.C.
A  seguito delle segnalazioni ricevute da parte di cittadini e professionisti, relative a difficoltà e ritardi nell’erogazione dei contributi per la ricostruzione, e degli anticipi previsti dalle ordinanze recentemente emanate, il Commissario alla Ricostruzione dei territori colpiti dal sisma 2016, Giovanni Legnini, ha incontrato ieri a Roma il Direttore generale dell’Associazione Bancaria Italiana, Giovanni Sabatini.
Come riporta la nota del Commissario alla Ricostruzione, è’ stato istituito un gruppo di lavoro comune che elabori rapidamente proposte per superare le criticità e velocizzare l’erogazione dei contributi da parte degli istituti bancari
Un gruppo ristretto di lavoro tra gli esperti del Commissario e l’Associazione Bancaria Italiana, valuterà insieme lo stato della ricostruzione per approfondire e
individuare le soluzioni delle diverse problematiche connesse all’erogazione dei contributi pubblici alla riparazione delle abitazioni e dei siti produttivi nel Centro Italia colpito dal sisma del 2016. La costituzione del tavolo è stata decisa oggi nel corso di un incontro tra il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, ed il Direttore generale dell’Associazione Bancaria, Giovanni Sabatini, che hanno indicato i punti essenziali di sviluppo del confronto e il metodo di lavoro per condividere modalità e soluzioni che possano accelerare gli interventi.
In questo contesto - continua il comunicato- saranno attivate azioni informative congiunte sulle ultime decisioni prese dal Commissario con le recenti Ordinanze che, oltre ad aver sbloccato gli anticipi ai professionisti sui progetti di ricostruzione presentati, consentono il pagamento dei lavori fatti nei cantieri prima della sospensione per il Coronavirus e introducono una procedura nuova e molto più rapida per ottenere i contributi alla ricostruzione. Anche i meccanismi di erogazione dei rimborsi saranno verificati ed eventualmente aggiornati, così come si valuteranno tutte le soluzioni tecnologiche per agevolarli ed interventi mirati per risolvere questioni specifiche.
Il Commissario e l’Associazione Bancaria Italiana, infine, valuteranno congiuntamente anche alcuni problemi che potrebbero aver bisogno di eventuali soluzioni di carattere normativo.
C.C.
Saranno adottate sabato 2 maggio le quattro Ordinanze predisposte dal Commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, che oggi hanno ottenuto il via libera dai Presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, riuniti nella Cabina di coordinamento.
Le quattro importanti decisioni riguardano la semplificazione delle procedure per la ricostruzione privata, il primo elenco dei comuni più danneggiati dal sisma che potranno adottare i Piani straordinari di ricostruzione, la destinazione dei fondi Inail alle imprese titolari  dei cantieri del sisma per i presidi sanitari contro il Covid-19 e alle altre per l’adeguamento dei presidi di sicurezza nei luoghi di lavoro, la delega ai comuni che hanno chiesto di svolgere le istruttorie delle domande di contributoSi avvicina una soluzione anche per le macerie.
“Sono provvedimenti molto rilevanti che potranno segnare il cambio di passo tanto atteso nella ricostruzione, con effetti concreti che si produrranno nei prossimi mesi” ha detto Legnini, assicurando ai Governatori e ai sindaci una soluzione molto rapida anche al problema delle macerie, con il pagamento dei corrispettivi alle aziende che provvedono allo smaltimento, e stabile per il futuro. “E’ un’attività – ha sottolineato il Commissario – che non può assolutamente essere interrotta”.
La prima Ordinanza dà attuazione alla legge 156 del 2019 e introduce una procedura molto semplificata per l’ottenimento dei contributi, attraverso la certificazione dei progetti da parte dei professionisti che assumono così un ruolo centrale nella filiera della ricostruzione. Essa si applicherà a tutti i progetti entro un certo limite di importo e garantirà tempi certi di definizione delle pratiche, stabilendo con precisione i compiti dei professionisti, dei Comuni, degli Uffici Speciali, della Conferenze regionali. L’attività degli Uffici speciali, finora assorbita dalle istruttorie, sarà concentrata sui controlli sia preventivi, che riguarderanno il 20% delle domande presentate, che successivi alla concessione del contributo.
Il primo elenco dei comuni “maggiormente colpiti” dal sisma, adottato sempre in attuazione dell’ultimo decreto del 2019 sul terremoto, dove i Presidenti delle Regioni potranno adottare i Programmi  Straordinari di ricostruzione, con alcune deroghe senza le quali sarebbe di fatto impossibile avviare il recupero di questi centri, ne comprende 44 per le quattro Regioni. E’ già prevista la possibilità di integrare gli elenchi con provvedimenti successivi.
Intesa raggiunta anche sull’Ordinanza che destina 30 milioni alle imprese del cratere per finanziare, rimborsando il 100% delle spese per un massimo di 10 mila euro, gli interventi anticontagio Covid previsti dalle norme e dai protocolli per la ripresa delle attività, anche nei cantieri della ricostruzione.
Approvata infine l’Ordinanza con la quale si autorizzano gli Uffici speciali a raggiungere l’intesa per delegare ai 17 comuni che ne hanno fatto richiesta, 12 in Abruzzo e 5 in Umbria, le istruttorie per l’esame delle domande di contributo.
Queste ultime due Ordinanze sono immediatamente esecutive.

C.C.
In concomitanza con la Giornata Mondiale della salute e della sicurezza sul Lavoro, il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini annuncia che  il prossimo 30 aprile sottoporrà alla Cabina di Coordinamento con i governatori delle Regioni Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo un’Ordinanza che destina 30 milioni di euro alle imprese del cratere per la sicurezza sui luoghi di lavoro e gli investimenti necessari per le nuove misure di contrasto al contagio del Covid-19. 

Oggi si celebra la Giornata mondiale della salute e della sicurezza sul lavoro- ha dichiarato il Commissario Legnini - La nostra prima necessità è quella di garantire il rispetto rigoroso delle misure di prevenzione nei cantieri di ricostruzione nel Centro Italia colpito dal sisma 2016, che il 4 maggio potranno ripartire, sia per contrastare e contenere il contagio del Covid-19 che gli infortuni sui luoghi di lavoro”. 
I fondi arrivano dall’Inail, sono disponibili dal 2017, e benché siano già stati resi disponibili con un bando, sono stati utilizzati finora solo in minima parte. Dei 30 milioni, 18,6 sono assegnati alle Marche, 4,2 a Lazio ed Umbria, 3 milioni all’Abruzzo.

Lavorerò in sinergia con le autorità preposte ai controlli e d’intesa con le parti sociali per far sì che sicurezza, rispetto dei diritti e legalità siano garantiti nei cantieri della ricostruzione, che dovranno progressivamente aumentare a ritmi accelerati, già nei prossimi mesi, in virtù delle misure che stiamo adottando” ha aggiunto il Commissario.

Il 30 aprile la Cabina di Coordinamento esaminerà anche il testo dell’Ordinanza di semplificazione delle procedure per la presentazione delle richieste di contributo alla ricostruzione degli immobili privati che fisserà, tra l’altro, tempi certi e molto più contenuti di quelli attuali per l’esame delle domande e l’avvio dei lavori.

"L'accelerazione sulla quale stiamo investendo per la ricostruzione, con misure di organizzazione e di semplificazione- ha affermato Legnini- ,dovra’ andare di pari passo con la tutela della sicurezza e i diritti dei lavoratori e l’efficacia dei presidi di legalità".

C.C.


Il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini sabato scorso ha incontrato in videoconferenza oltre quaranta rappresentanti delle associazioni dei cittadini dei comuni colpiti dal sisma. Nel corso dell'incontro Legnini ha preso una serie di impegni precisi nei loro confronti e annunciato diverse azioni imminenti: varo in tempi rapidissimi dell’Ordinanza sulla semplificazione delle procedure e poi entro l’estate un testo unico delle Ordinanze sulla ricostruzione privata e pubblica, un canale diretto di comunicazione con i Comitati dei cittadini per una maggiore condivisone delle decisioni, sostegno alla creazione di un Dipartimento presso la Presidenza del Consiglio cui affidare la regia delle ricostruzioni dopo le catastrofi naturali. Con comitati e associazioni Legnini ha detto di voler instaurare un rapporto continuativo di ascolto e scambio, pensato con modalità stabili e che dagli stessi attende suggerimenti, segnalazioni come che siano evidenziate problematiche, inefficienze e omissioni". Molti dei rappresentanti video collegati hanno ribadito al quarto Commissario la richiesta di arrivare ad un assetto stabile delle ricostruzionie che il Commissario ha dimostrato di aver ben compreso; ha poi assicurato che entro pochi giorni  sarà emanata l’ordinanza che attua il principio dell’autocertificazione dei progetti di ricostruzione da parte dei tecnici “che definirà anche tempi certi, e comunque molto più brevi di quelli attuali, per l’esame delle pratiche e l’avvio dei lavori”. Gli uffici speciali dovranno concentrarsi essenzialmente sui controlli. “Dobbiamo coniugare l’efficienza e la rapidità con il controllo di legalità, su cui dobbiamo essere inflessibili” ha aggiunto Legnini, sottolineando l’opportunità di un intervento normativo per l’accelerazione della ricostruzione pubblica, che nell’area del cratere è sostanzialmente ferma.
Tra coloro che hanno partecipato alla video conferenza, anche Diego Camillozzi del comitato "La Terra Trema Noi no". 
"L'impressione è quella di una figura molto preparata e che ha voglia di cominciare a smuovere un po' acque rimaste finora alquanto ferme- dichiara Camillozzi-. Ho notato che la voglia c'è e la speranza ora è che al Commissario si diano 'leggi speciali' e strumenti necessari, in maniera tale da poter vedere una concreta accelerazione della ricostruzione. Ci auguriamo anche di avere più tempo per poter rappresentare meglio tutta la serie di problematiche generali che riguardano le 4 regioni colpite dal sisma del 2016 nonchè quelle riferite in particolare ai singoli comuni. Noi comunque stiamo già cercando di fare una sorta di linea guida, stilando un documento sul quale confrontarci anche con le altre associazioni e comitati, individuando una sintesi di pochi punti in grado di riassumere le varie richieste che essenzialmente sono riferite alla velocizzazione della ricostruzione ma anche all'attenzione che richiedono le difficoltà sociali". Oltre alla volontà di proseguire con un canale diretto di comunicazione con le associazioni, Legnini ha annunciato che sta lavorando al testo unico delle Ordinanze su ricostruzione privata e pubblica pronto per l'estate e che, prossimo passo, sarà l'ordinanza sulla cosiddetta 'semplificazione' in base alla quale verranno ad essere potenziati i poteri del Commissario in tema di ricostruzione privata, a cominciare dalla facoltà di decidere in quali casi sarà possibile applicare la procedura di 'autocertificazione' dei professionisti.
" Uno dei temi che non siamo riusciti ad affrontare meglio - continua Camillozzi- è proprio quello dell'ultima ordinanza riferita all'autocertificazione dei tecnici; una forma di semplificazione sulla quale, i vari studi e i vari ordini di ingegneri, architetti e geometri che abbiamo sentito, hanno espresso delle perplessità. Credo dunque che anche questo aspetto sia da affrontarsi con più attenzione. Di certo la semplificazione andrà  necessariamente calata su alcuni punti essenziali: se una pratica oggi deve superare un iter di 16 passaggi, è chiaro che qualcosa dovrà essere tagliato via, come da rivedere è il sistema del MUD che si sta rivelando molto lento e di certo non agevola le tempistiche. Il nostro scetticismo- prosegue Camillozzi- è anche riferito alle misure stanziate che secondo noi di sicuro sono insufficienti". Diversi gli interventi che si sono soffermati anche su una possibile differenziazione del cratere e sulla creazione di condizioni economiche che contrastino lo spopolamento, soprattutto della parte appenninica devastata dal sisma. "Quello che sosteniamo- spiega Diego Camillozzi- è la creazione di forme particolari di sostegno come una Zona Franca esentasse per comuni dove la percentuale di edifici lesionati è superiore al 50-60 per cento. La perdita per lo Stato non sarebbe così consistente perchè nella maggior parte dei casi parliamo di piccoli comuni come Muccia, Visso, Pieve Torina, Castelsantangelo, Arquata, nei quali questa misura economica servirebbe a rilanciare, evitare spopolamento, incentivare il commercio e le attività produttive. Gli accolli della ricostruzione per le attività economiche, per le piccole imprese o per gli alberghi saranno notevoli: quanti di loro saranno disposti ad investire su un territorio che a tutt'oggi non ha certezze   erisposte concrete? Una Zona franca rilancerebbe pertanto anche tutto l'indotto che risulterebbe favorito dalla stessa partenza immediata della ricostruzione che rappresenterebbe un rilancio di tutta l'economia del Paese. Quello che ci auguriamo come associazioni e comitati- conclude - è che questa fase di ascolto che si è aperta e della quale ringraziamo il nuovo Commissario, sia seguita  dai i fatti concreti, dal vero inizio dei cantieri e da vere azioni a livello sociale".    
Nel corso dell’incontro è stata affrontata anche la questione dell’impatto del coronavirus sulle attività nel cratere. A questo proposito il Commissario ha preannunciato che è allo studio l’ipotesi di destinare una quota importante dei 30 milioni di euro per la sicurezza sul lavoro fermi dal 2017 , proprio alla sicurezza sanitaria nei cantieri al momento della loro riapertura . 
C.C.
Approvate dal Commissario alla Ricostruzione Piero Farabollini quattro nuove ordinanze. Riguardano personale Sblocca cantieri  anticipazione delle spese di progettazione ai professionisti,, proroghe danni lievi, linee guida per i collabenti

L’approvazione è avvenuta nella cabina di coordinamento di fine anno, la prima dopo il ripristino dell’intesa con le Regioni. “L’intesa non è mai stata in discussione con le regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria con le quali abbiamo sempre lavorato nella dialettica condivisione di metodo e obiettivo – ha detto al termine della cabina il Commissario Farabollini – Anche in questa occasione abbiamo condiviso fino all’ultimo strategie e decisioni che hanno portato all’approvazione all’unanimità di ordinanze che rappresentano la declinazione operativa delle leggi che si sono succedute per lo snellimento della ricostruzione, dal DL Sblocca Cantieri al DL 123 attualmente in corso di pubblicazione in Gazzetta. Vediamo crescere giorno per giorno i progressi nella ricostruzione che subiranno un’ulteriore accelerazione ora che sono stati ulteriormente potenziati gli strumenti grazie all’intensa collaborazione tra il Commissario e tutti gli attori della ricostruzione, in primis il Governo”. 

Nella nota diffusa dal Commissario Piero Farabollini vengono spiegate le nuove ordinanze 
"Licenziate le modalità di erogazione del 50% di anticipo sulle spese di progettazione ai professionisti. Su proposta del Commissario, è stata aggiunta la possibilità di erogare ai professionisti che si occupano di indagini specialistiche il 100% della parcella, anziché il previsto 80%, a SAL Zero, non essendo coinvolti nelle fasi di gestione del cantiere.

Definite ripartizione e modalità di arruolamento delle 200 unità di personale destinate dallo Sblocca Cantieri a quei Comuni che si occuperanno dell’intero iter procedurale della ricostruzione di immobili privati con danneggiamento B, C ed E-L4. Saranno 116 le unità in dotazione alle Marche, 27 l’ USR Lazio e altrettanti per l’ Umbria, 30 per l’Abruzzo".

Molto attese anche le proroghe: "Potranno essere presentate entro il 31 dicembre 2020 le schede Aedes ancora da periziare. I professionisti potranno farlo anche unitamente al progetto. Proroga a fine 2020 anche per i progetti delle attività produttive. Prevista inoltre un’anticipazione sull’erogazione del contributo laddove sia necessaria la delocalizzazione. Semplificate le procedure per alcune categorie di immobili non adibiti a residenza principale del beneficiario per i quali non sarà più necessaria, in caso di vendita, la delega notarile per parentele fino al quarto grado.

Infine, licenziate le linee guida per la gestione dei collabenti, ovvero gli edifici fortemente degradati la cui messa in sicurezza è essenziale.
cc
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