“Futura, regina dei Sibillini” è il titolo dell’ultimo lavoro realizzato da “L’Occhio nascosto dei Sibillini” un’associazione che raccoglie appassionati di montagna e natura che hanno dato vita ad un progetto di studio e promozione del patrimonio naturalistico dei Monti Sibillini. L’associazione ha realizzato e raccolto, negli ultimi anni, migliaia di fotografie e video che documentano la vita degli animali nei luoghi più nascosti e reconditi della zona.

L’ultimo lavoro, realizzato da Lorenzo Lambertucci, Stefano Ciocchetti e Giuseppe Del Balzo Ruiti, è un video documentario dedicato all’aquila che appunto ha preso il nome di Futura: immagini inedite sulla nascita e lo sviluppo di un aquilotto che spicca il volo nel cielo dei Sibillini.
L’Associazione ha riservato al Parco il privilegio di essere il primo a presentare il video sui propri canali di comunicazione, e ha ceduto all’ente i diritti.

Ai microfoni di Radio C1 inBlu ha parlato del video Stefano Ciocchetti, uno dei curatori: “Ci siamo accorti casualmente, girando per i Sibillini, di questa coppia di aquile. Seguendole e monitorandole ci siamo resi conto di come avessero creato una nuova famiglia, dando alla luce un piccolo a febbraio di quest’anno. È senz’altro una notizia, visto che sono solo sette le coppie nidificanti in tutto il Parco e vista la delicatezza di questo rapace. In collaborazione con il Parco, rispettando tutte le norme che la tutela di quest’animale richiede, abbiamo deciso di riprendere la vita di questa famiglia. Riprese che sono finite poi in questo video che ha richiesto un lavoro molto lungo, durato tre mesi e interrotto durante il lockdown: molte albe e molti tramonti li abbiamo passati immobili e mimetizzati per non farci sfuggire niente e fare realizzare queste immagini, uniche nel loro genere”.

red.

*immagine tratta dal video
Sul recente episodio dell'uccisione di un esemplare di aquila reale avvenuta nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini interviene anche Legambiente Marche, definisce l'atto oltre che un reato anche causa di un danno inestimabile al patrimonio naturale e alla biodiversità del Parco Nazionale e dell’Appennino umbro marchigiano. “Non è la prima volta che purtroppo qualche bracconiere volutamente uccida a fucilate un’aquila reale, uno degli animali simbolo delle nostre montagne e importante per la funzionalità degli ecosistemi dell’Appennino – è il commento di Legambiente – Un delitto, la cui notizia arriva a ridosso della Giornata mondiale della biodiversità, e che oltre a costituire un reato ai sensi della normativa nazionale e comunitaria, causa un danno inestimabile alla società civile, al patrimonio naturale e alla biodiversità e che vanifica il lavoro di moltissime persone dedicate alla conservazione della specie”.

aquila vola

In attesa delle informazioni che arriveranno dagli approfondimenti diagnostici in corso presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche - termina la nota - non possiamo che condannare questi atti vili e gratuiti che evidenziano esclusivamente disprezzo nei confronti della straordinaria bellezza della natura. Occorre migliorare il controllo del territorio, anche coinvolgendo la vigilanza ambientale delle associazioni – conclude Legambiente – e avviare azioni di contrasto del bracconaggio con il supporto del Corpo dei Carabinieri Forestali”.

f.u.

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