Il paradosso degli acquisti. Si può sintetizzare così la questione sollevata da un nostro lettore che questa mattina ha deciso di uscire di casa per la spesa e acquistare generi alimentari, ma anche prodotti per la pulizia personale e della casa. Un modo per uscire una solta volta, come consigliato da tutti, e acquistare tutto quello di cui aveva bisogno.
Non aveva fatto i conti, però, con l'ordinanza che per il sabato e la domenica prevede che vengano venduti solo i beni alimentari.
Ma andiamo per ordine, però, perchè di primo acchito potrebbe sembrare ovvio che ci siano delle restrizioni, soprattutto su una questione che spesso viene utiizzata come una scusa per uscire di casa anche se non è necessario. Potrebbe anche passare, infatti, che i negozi che vendono esclusivamente questi prodotti restino chiusi il sabato e la domenica, ma la domanda del nostro lettore sorge spontanea: "Se nel supermercato dove mi reco il sabato ad acquistare beni alimentari trovo anche prodotti per l'igiene, per quale motivo mi vietano di acquistarli?".
È proprio, qui, infatti, che spunta il paradosso. "Sono stato in più supermercati a Camerino - spiega - e tutti mi hanno detto che oggi non potevano vendermi né saponi, né spray igienizzanti per la casa. Mi vanno bene le regole - commenta - ma purchè abbiano un senso. Ci raccomandano di lavarci spesso le mani, di disinfettare le superfici, questo significa che determinati prodotti sono comunque beni di prima necessità. Ci consigliano di uscire una sola volta per acquistare tutto quello che ci serve, ma se programmiamo quest'unica uscita per il sabato dobbiamo incorrere nel divieto di acquistare questi prodotti".
Un dubbio lecito, quello sollevato dal cittadino che non riguarda, dunque, la questione di tenere aperti o chiusi i negozi nel fine settimana, bensì cosa poter acquistare in un negozio che resta aperto ma con delle restrizioni.

GS



Camerino, inaugura la primavera con un messaggio di positività  trasmesso alla cittadinanza. Da ieri sera, in via Andrea D'Accorso all'incrocio con via Montagnano è comparso uno striscione per dire " andrà tutto bene, insieme ce la faremo. Forza Camerino". Un modo per avvicinare tutti i camerinesi in un momento delicato in cui è necessario mantenere le distanze. Il risveglio della natura  porta i sette colori dell'arcobaleno per incoraggiare al senso di responsabilità, rafforzandolo della fermezza e della pazienza di ognuno, per riuscire a superare insieme questo periodo cupo e difficile.
L'idea è di Francesco e Tiziano Siviglia titolari di QuiPoste, subito abbracciata da Comune di Camerino, Università di Camerino, Arcidiocesi, Contram S.P.A , tipografia la Nuova Stampa, Sottocorte village, Vallicenter e tutte le attività di Camerino.
Un segnale di condivisione e speranza rivolto all'intera città che, seppure chiusa in casa, non si ferma e vuol far sentire quanto sia solidale anche in questa situazione. 

"Un' altra maniera per avvalorare il principio dell'unità e, anche quello di mettere in pratica l'invito al rispetto assoluto delle regole, rimarcato più volte dal sindaco Sborgia - afferma  Lucia Jajani , vicesindaco diCamerino- Niente di più semplice in fondo:  è l'essere uniti per uno stesso fine e seguendo tutti lo stesso comportamento responsabile che ci è richiesto. Come rappresentanti della comunità, abbiamo subito appoggiato l'idea di Francesco e Tiziano Siviglia, insieme a tutti gli enti e istituzioni di riferimento della città  e alle attività produttive. Tutti sono stati felici di poter partecipare alla diffusione di questo messaggio che trasmette fiducia e positività e che va in parallelo a quello che noi stessi possiamo fare per renderlo concreto. Nel dire con forza
"Restate a casa"- sottolinea la vice sindaco-  ci stiamo unendo al coro di tutto il personale sanitario che vive in prima persona l'emergenza e in queste ore impegnato con tutte le sue forze nel salvare vite umane. Ci chiedono semplicemente di non uscire di casa e riscoprire in questo anche un modo di vita diverso che si è scoperto essere l'unico modo per fermare il contagio. Se pensiamo a quello che abbiamo affrontato in passato, in fondo non si tratta di un sacrificio enorme e impossibile. L'invito è dunque a non trrovare scuse per cercare di eludere questa semplice regola, ma rispettarla scrupolosamente. Impegniamoci davvero tutti a fare del nostro meglio e.. andrà tutto bene".  

Carla Campetella

A Camerino è nato il progetto virtuale CaspIta: un contenitore per mettere insieme le voci di personaggi che animano da sempre la rievocazione storica e quelle dei cittadini.  L'associazione Corsa alla Spada e Palio ha infatti creato un canale di comunicazione che funge da nuova piazza virtuale per riunirsi sul web.
Si chiama "CaspIta", acronimo di Corsa Alla Spada e Italia perchè,  mai come in questo momento così drammatico, è importante sentirsi uniti.  Nel tempo che separa dalla rievocazione storica camerte dei giorni di maggio, l'associazione ha pensato che dall'isolamento delle persone in casa di questo periodo, possa nascere qualcosa di bello, costruttivo ed aggregante. 

Nella foto, la presidente dell'Associazione Corsa alla Spada Stefania Scuri
Stefania Scuri nuova presidente dellAssociazione Corsa alla Spada e Palio
"In questo momento nel quale ognuno di noi percepisce una situazione di difficoltà - spiega la presidente dell'associazione Stefania Scuri-  anche molti psicologi sono concordi nel dire che la popolazione non debba perdere uno spirito identitario e comunitario.  Il nostro intento è proprio questo: creare una serie di appuntamenti che virtualmente producano l'effetto di farci continuare a stare insieme, così come avviene con la Corsa alla Spada nel periodo dei festeggiamenti dedicati al patrono della città.  Ora come ora- continua Stefania Scuri- non sappiamo quello riusciremo a fare nel mese di maggio, ma siamo comunque  fiduciosi. Intanto partiamo con l'incontrarci virtualmente da oggi, Basterà collegarsi sul sito facebook di Corsa alla spada che rimanda al canale web CaspIta, per sentirci parte e partecipi della nostra Italia per quello che sta accadendo nel nostro Paese in questo periodo, ma poi la speranza è di tornare a stare insieme come sempre abbiamo fatto e in un'atmosfera più serena".
Il bello della novità del contenitore virtuale  è che già nella prima puntata della Web Series  si è potuto scoprire il lancio dell'iniziativa della Lanterna medievale e imparare a realizzarla da soli. Sarà utile per la sera dell'Offerta dei Ceri per illuminare la magnifica e reale piazza di San Venanzio. 
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" L'idea lanciata con un video scaricabile- spiega ancora Stefania Scuri- è quella che chiama a raccolta le famiglie. All'interno del video infatti abbiamo spiegato come costruire questa Lanterna, alla quale ognuno di noi potrà attribuire il significato che vuole ma che secondo noi possiede la forza di un gesto che ci permette di vivere il tempo di attesa nei confronti delle festività di San Venanzio, che purtroppo e nel contempo è tempo di attesa nei confronti di un periodo triste che tutti ci auguriamo si concluda al  più presto, come occasione per fare qualcosa di costruttivo a casa e con le persone con le quali condividiamo queste giornate un po' particolari e difficili. Una lanterna simbolica, da realizzare secondo le varie fasi illustrate nel video e da donare alla nostra cittadinanza in occasione della festa del patrono, col significato che ognuno avrà voluto dargli.  E' inoltre un gesto di luce, attraverso il quale ogni famiglia potrà accendere queste giornate buie - conclude -. Abbiamo chiesto infatti  ai cittadini e alle famiglie che, una volta realizzata e costruita, la lanterna possa essere già accesa e messa alla finestra per far entrare "luce" nelle nostre case e affrontare in modo positivo questo cupo periodo. Oggi pomeriggio il primo video al quale seguiranno nuove interessanti comunicazioni nei prossimi giorni. Insomma, tenetevi aggiornati". 
Mettono in contatto le persone per lavoro. Lo fanno da quando i telefoni non esistevano ed il modo migliore per comunicare era una bella lettera, ma lo hanno voluto fare anche oggi che il mostro del Coronavirs divide i pazienti ricoverati negli ospedali con i familiari a casa.
Sono i portalettere, ed in particolare quelli di Camerino, che nei giorni scorsi, attraverso una colletta, hanno donato al Covid Hospital di Camerino un tablet per permettere le videochiamate tra i pazienti e i loro familiari.
La prima videochiamata è stata fatta ieri e l'emozione è stata grande per tutti: per la direttrice dell'ospedale di Camerino Nadia Mosca, per il direttore Alessandro Maccioni che ha accolto il suo racconto e per il coordinatore dei portalettere della città ducale, Antonio Montani.
"Ieri sera abbiamo fatto felice la figlia di un paziente ricoverato in Medicina che voleva vedere il padre - racconta con la voce rotta dalla commozione la dottoressa Storta al direttore - . È stata una cosa angosciosa parlare con lei - ammette - così abbiamo fatto fare una videochiamata che li ha riuniti. Una bellissima emozione per il ricoverato e per la figlia".
Un messaggio che arriva al cuore di chi lo ascolta e, ancora di più, a coloro che hanno reso possibile questo incontro virtuale: "Io ringrazio tutti i portalettere - dice il coordinatore Anotnio Montani - e siamo fieri di aver fatto questo. Mi auguro che tutti insieme riusciremo a superare questo triste momento".
Consapevole dell'importanza di quanto accaduto, il direttore di Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, annuncia l'arrivo di altri tablet donati da Med Group: "Quello di ieri è un fatto molto commovente - dice - , come mi ha riferito Nadia Mosca. È stata effettuata la prima videochiamata di un paziente con i familiari. Proseguiremo con questa modalità per tutte le persone che non vedono i loro cari. Credo che sia una cosa bellissima. Grazie a Med Goup potremo donare altri due tablet all'ospedale di Camerino, due all'ospedale di Civitanova e due a quello di Macerata".

Giulia Sancricca



La beneficienza del libro “Carpe Diem Se puoi sognarlo puoi farlo” di Federico Piancatelli cambia destinazione.

Il testo, nato dalla sua esperienza in giro per il mondo, il cui ricavato è destinato alla Missione di San Michele Arcangelo a Barbacena, in Brasile, in questo periodo sposta il suo obiettivo per aiutare l’ospedale di Camerino trasformato in Covid-Hospital.

Un messaggio chiaro, quello del 43enne settempedano, che avevamo conosciuto dopo la presentazione del suo libro a Belforte del Chienti sulle pagine del settimanale L'Appennino Camerte.

Piancatelli porta l’esperienza di vita di circa un anno nel nuovo mondo: dal Texas alla Terra del Fuoco, punta estrema della Patagonia argentina, alla riscoperta di se stessi e del vero significato della vita.

Ad arrivare al cuore, o meglio, all’anima del pubblico, oltre ai racconti di quello che il giovane ha vissuto all’estero, è la scelta di mollare tutto e partire per riaccendere la luce della propria anima che si stava spegnendo.

Il coraggio di lasciare il posto fisso, la propria casa, gli affetti, per intraprendere un viaggio non solo fisico, ma anche e soprattutto interiore, ha portato l’autore a riscoprire il vero senso della sua vita.

Un insieme di fatti e avvenimenti in cui è stato coinvolto gli hanno fatto vivere luoghi e conoscere persone che, ciascuna in maniera diversa, gli hanno indicato la strada per riappropriarsi dei veri valori della sua vita.

Valori che, una volta tornato in Italia, ha racchiuso nel libro, il cui ricavato, finora, è stato devoluto in beneficenza alla Missione di San Michele Arcangelo a Barbacena, in Brasile, che si occupa della cura di oltre 350 bambini delle vicine favelas, offrendo vitto, alloggio, istruzione e beni di prima necessità. 

“Ho pensato però - dice l’autore - di spostare per un po’ il mio obiettivo. In questo periodo in cui la mia terra sta soffrendo per il Coronavirus ho deciso che il ricavato dei libri venduti su Amazon da oggi al 20 aprile prossimo, sarà devoluto all’ospedale di Camerino. Credo che in questo periodo di quarantena forzata un buon libro sia di ottima compagnia e, ancora meglio se, leggendo, si può aiutare una struttura vicina a noi. Terminato questo periodo di emergenza il ricavato tornerà ad essere destinato alla Missione del Brasile e mi auguro di poter presto ricominciare anche con le presentazioni del libro”.

Il libro è acquistabile al seguente link: https://www.amazon.it/dp/B0858TW6K8/ref=cm_sw_em_r_mt_dp_U_662CEbEX41WAC

GS


Tante le donazioni che continuano ad arrivare all'ospedale di Camerino. In campo anche il grande cuore dei cacciatori.
Sono stati in particolare due degli appassionati maceratesi, Michele Merola e Matteo Salvi, che hanno lanciato questa gara di solidarietà a chi, come loro, condivide la passione per la caccia.
"La voglia di donare - dice Michele Merola - nasce dalla nostra vicinanza a chi opera in questo settore ed è in difficoltà sia nel reperire attrezzature che nel risolvere problematiche difficili come quelle legate all'emergenza.
Abbiamo attivato questa raccolta fondi - spiega - destinata alla terapia intensiva dell'ospedale di Camerino perchè confidiamo nel grande cuore dei cacciatori. Come associazione alcune donazioni sono già state fatte, ma io e Matteo (Salvi ndr) abbiamo deciso di fare qualcosa di più: ci siamo appellati ai singoli cacciatori che, sulle piattaforme online a nostra disposizione, potrebbero fare donazioni personali".
I due giovani hanno così risposto all'iniziativa organizzata dall'associazione A Cuore Aperto, rappresentata dalla dottoressa Mazzoli, che ha aperto un conto corrente per devolvere i fondi direttamente al nosocomio camerte.
"Confidiamo nella professionalità, disponibilità e gentilezza della - conclude Merola - . Sappiamo che qui fondi arriveranno a chi ne ha bisogno".

Per chi intende invece effettuare autonomamente un bonifico Bancario, può utilizzare le seguenti coordinate:

Associazione A CUORE ... APERTO - Ospedale di Camerino

BCC Banca dei Sibillini Filiale di Camerino

IT 27O08456688300000000000055071

GS

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I commercianti del Sottocorte village donano 5000 euro all'ospedale di Camerino. Motto dell'iniziativa solidale : "Il bene è contagioso".
"Un concetto ben scolpito nei cuori  di chi ha vissuto momenti difficili - dicono all'unisono i titolari delle attività commerciali della nuova piazza di Camerino- perchè proprio in quei momenti si sono sperimentati il calore e la solidarietà da parte di un mondo sommerso, popolato di persone che in un batter d'occhio hanno saputo spogliarsi per rivestire chi ne aveva più bisogno". 

Tanti i segni del grande cuore dell'Italia che, proprio per loro, si sono fatti sentire nell'arco dei lunghissimi mesi del post sisma, costellati di fatiche, rinunce e di continui traslochi,  in una dimensione di vita cittadina, completamente trasformata. 
Grinta e tenacia non li hanno mai abbandonati, nonostante la preoccupazione di non farcela, fosse  sempre in agguato. Tendoni vacillanti sotto la furia delle intemperie, incassi minimi e vite dominate dall'incertezza. Ma la mano tesa del prossimo, non si dimentica. E il valore che è riuscita a trasmettere quella solidarietà, è proprio in questo bel gesto, attraverso il quale, chi è caduto ed è stato aiutato a risollevarsi, non può non essere vicino alla richiesta di aiuto e al disagio di un altro.

"Noi del Sottocorte Village- dicono i commercianti - essendo la testimonianza vera e concreta di una solidarietà che travalica ogni confine, non ci sentiamo distanti ed indifferenti da chi, in questo preciso momento, è immerso in enormi difficoltà. Questa solidarietà, avendola sperimentata personalmente, non può tenerci lontani da chi ora in questo momento è in prima linea a combattere contro un mostro invisibile, mettendo in serio pericolo la propria vita e quella dei propri cari. Sì, il nostro pensiero è rivolto proprio a voi medici, paramedici e a tutto il personale dell'ospedale di Camerino, convertito in Covid Hospital per fronteggiare l'emergenza di questa pandemia. La nostra offerta, come goccia in un oceano, possa essere di aiuto in questo difficile momento ...
Insieme ce la faremo!!!

c.c.
L’Amministrazione comunale di Camerino,ha deciso di devolvere l’indennità di questo mese all’Ospedale di Camerino.
“Un piccolo gesto –  spiega il sindaco Sandro Sborgia – come segno di vicinanza per tutti gli operatori sanitari che in questo momento sono impegnati per salvare le vite di coloro che sono ricoverati nel nostro nosocomio. A tutti loro rinnoviamo il nostro infinito ringraziamento e parallelamente rinnovo alla cittadinanza la raccomandazione a restare a casa. E’ un sacrificio, ma è anche un gesto di responsabilità fondamentale. Abbiamo pubblicato sul sito del Comune e sui canali social tutti i contatti degli esercizi commerciali che svolgono consegna a domicilio, quindi invito tutti a utilizzarli limitando così le uscite.
Un ringraziamento da parte nostra anche all’Arcivescovo Francesco Massara per quanto sta facendo per il territorio, ma anche al Rettore di Unicam Claudio Pettinari, a tutti i dirigenti scolastici e agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, dall’Università all’asilo nido, per il lavoro che stanno svolgendo in questi giorni con i ragazzi che sono costretti a casa- conclude il sindaco Sandro Sborgia-. C’è davvero un pensiero e un’organizzazione encomiabile da parte di ognuno di loro con lezioni skype, video e tutto ciò che possa essere utile affinchè i nostri ragazzi possano continuare, anche se in modo diverso, a studiare e seguire le lezioni”.

In accordo col Cosmari, il primo cittadino ha anche disposto la sanificazione e igienizzazione straordinaria delle strade cittadine  Le spazzatrici stanno utilizzando prodotti a base di cloro per le strade. All' igienizzazione della città  si provvederà invece mercoledì e giovedì prossimi e, in particolare, nella giornata di mercoledì le operazioni si svolgeranno dalle 21:30 alle 03:00; mentre giovedì, dalle 04:00 alle 10:30.
 
Il Comune ha anche aperto un canale Telegram per tutte le comunicazioni riguardanti la città: https://t.me/comunedicamerino

c
.c.
Una dottoressa che culla amorevolmente l’Italia e il grazie dell’intera comunità. "Siamo nelle vostre mani. Siete nei nostri cuori ". E’ l’emblema toccante di questo cupo periodo che vede coinvolto l’impegno straordinario ed encomiabile degli operatori della sanità. 
striscione 2

Non c’era altro gesto più visibile e immediato per testimoniare l'abbraccio della cittadinanza tutta, all’intero personale sanitario dell’ospedale di Camerino, dalla scorsa domenica instancabilmente al lavoro per fronteggiare le situazioni più gravi e delicate dell’emergenza coronavirus. L’amministrazione comunale di Camerino ha scelto di affiggere quell’immagine toccante alle porte dell'Ospedale. Un’immagine che racchiude tutto: il cuore dei camerinesi, la riconoscenza, il calore, la commossa gratitudine
c.c.
Striscione e amministrazione
Oltre agli aiuti concreti che negli ultimi giorni stanno arrivando dalla Cina in Italia, ci sono i pensieri che scaldano il cuore e leniscono le ferite, soprattutto quelle più profonde dei terremotati che vivono l'emergenza nell'emergenza.
Balsamo per le ferite di Camerino è la lettera che Lu Yu ha scritto alla città ducale che lui stesso conosce bene grazie al periodo di studio che vi ha trascorso.
"Ho studiato all’Università di Camerino - scrive su Facebook - per un anno e durante quel periodo ho stretto una profonda amicizia con gli abitanti della città, avendo l’occasione di conoscere la gloriosa storia e la cultura italiana.

Mentre il Coronavirus infuria nel mondo, vi scrivo una lettera nella speranza che vi dia conforto ed incoraggiamento.

All’università di Camerino ho seguito i corsi di “Biodiversity Assessment and Forest Diversity Monitoring” e “Principles of Landscape Ecology” con i professori Canullo e Campetella.

Inoltre, ho studiato italiano per due mesi alla scuola della Società Dante Alighieri, grazie alla quale ho avuto la possibilità di visitare Firenze, Bologna, San Marino ed altri posti meravigliosi. Così, studiando la vostra lingua e visitando le vostre città, ho potuto imparare ancora più cose sulla cultura italiana.

Mentre vivevo a Camerino, ho stretto amicizia con molte persone, ad esempio Paolo, proprietario di una pizzeria, il signor Maurizio, gestore di un ristorante, e Cesare, il proprietario di casa.

Quando è arrivato il momento dei saluti, Paolo mi ha regalato un pezzo di pizza deliziosa, il signor Maurizio mi ha cucinato una bistecca buonissima, mentre Cesare e sua moglie mi hanno salutato a malincuore.

Non dimenticherò mai i giorni passati a Camerino - aggiunge - e non ci sono parole per esprimere quanto io sia grato ai suoi abitanti.

Ora sto studiando all’Università di Guangzhou per la laurea specialistica e, a causa dello studio intenso, non ho più molti contatti con gli amici di Camerino, ma sento sempre la loro mancanza, a maggior ragione ora che sono preoccupato per la loro salute".
Lu Yu coglie quindi l'occasione per parlare di questo mostro invisibili che prima ha colpito il suo Paese e ora sta mettendo in ginocchio il nostro: "Inizialmente io stesso non ho preso sul serio quello che stava succedendo, limitandomi ad indossare la mascherina, a rimanere a casa e ad evitare posti affollati, almeno fino al 23 gennaio, quando la città di Wuhan è stata isolata ed i numeri dei nuovi casi di Covid-19 e delle vittime sono cominciati ad aumentare.
 Il 10 marzo sono uscito finalmente di casa e la primavera è sbocciata, il momento più pericoloso è passato.

La Cina sta collaborando attivamente con gli altri paesi per condividere informazioni, strategie di prevenzione e di controllo dell’epidemia. Anche io sono in stretto contatto con i miei amici in Italia. Già a metà febbraio li ho avvisati di indossare la mascherina, di ridurre le feste e di prestare attenzione quotidianamente ai numeri di contagi e vittime. Oltre a preoccuparci della salute dei nostri amici, la cosa più importante è sconfiggere questa pandemia in modo che non sia più un pericolo per nessun paese e nessun popolo. Ne va della nostra vita, della sopravvivenza umana.

Quando la mia amica farmacista Renata mi ha detto che le forniture mediche in Italia scarseggiavano - scrive  -, mi sono sentito amareggiato e impotente, ma i medici e gli infermieri procedono coraggiosamente, ed è forse questo il segreto della longevità dei nostri paesi: i cinesi e gli italiani possono sempre contare sulla protezione dei loro uomini e donne più coraggiosi.
Dopo il terremoto nel Sichuan del 2008, l’Italia ha inviato 14 esperti in nostro soccorso. Ora la provincia cinese del Sichuan ha inviato 9 esperti in aiuto dell’Italia con ben 31 tonnellate di materiale sanitario.

Non bisogna mai dimenticare l’aiuto di un amico e, soprattutto, ricambiarlo. La gratitudine è una virtù tradizionale della Cina e dell’Italia".
Un messaggio importante per gli italiani e i camerinesi che arriva da qualcuno che ce l'ha fatta. Che prima di noi ha vissuto l'incubo del virus e che ora non si tira indietro per provare ad essere d'aiuto a chi è in difficoltà.

GS

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