“Invitiamo tutta la popolazione alla più alta forma di democrazia, cioè al consiglio comunale aperto, da noi richiesto in data 2 ottobre 2019”. Sono le parole di Gianluca Pasqui, Capogruppo di Radici al Futuro dopo la convocazione della seduta consiliare aperta, dedicata  ai temi della sanità e dell'ospedale. L’appuntamento è per venerdì 7 febbraio alle ore 21 presso la sala della Contram in via Le Mosse 19.
Nella nota, firmata oltre che dal Capogruppo di Radici al Futuro  anche dai consiglieri Antonella Nalli, Roberto Lucarelli e Stefano Falcioni, Gianluca Pasqui aggiunge:
“La sanità e l’ospedale al centro dell’attenzione. E’ ovviamente un argomento delicatissimo per tutto il nostro territorio, per l'intera provincia di Macerata e per la regione Marche, quindi va affrontato nella maniera migliore coinvolgendo tutti - scrive Pasqui -. Riteniamo indispensabile la presenza a tale consiglio comunale aperto del Presidente della Regione Marche (anche assessore alla Sanità), del Direttore Alessandro Maccioni e di tutti i vertici sanitari della Regione Marche e del dottor Alessandro Gentilucci (Presidente della nostra Unione Montana e del comitato dei sindaci ambito territoriale sociale 18). Si chiede, pertanto, al Sindaco Sborgia di invitare ufficialmente a partecipare le istituzioni sopra citate essendo la loro presenza fondamentale per il corretto esame del punto all'ordine del giorno”. 
c.c.
A Camerino, è convocato per venerdì 7 febbraio alle ore 21 nella sala riunioni del Contram il Consiglio comunale in seduta aperta alla partecipazione della cittadinanza,per discutere di problematiche e prospettive future della sanità e dell'ospedale di Camerino, quale struttura al servizio di un territorio e in particolare del territorio montano della provincia di Macerata.
" E' un Consiglio comunale aperto al quale tutta la cittadinanza è invitata a partecipare - afferma il sindaco Sandro Sborgia- Parleremo di temi che ci riguardano tutti da vicino e che riguardano tutto il territorio circostante. E' prevista la presenza del Direttore Generale dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni mentre siamo in attesa di conferma da parte del Direttore Generale Asur Dott. Nadia Storti e dal Governatore Luca Ceriscioli. In quella sede- continua il primo cittadino- verranno affrontate le diverse criticità che sono state sollevate dal consigliere della minoranza Gianluca Pasqui in relazione alla questione delle protesi ad ortopedia, nonchè altre problematiche e situazioni critiche sulle quali verrà portata la discussione. Credo che sia fondamentale che i cittadini partecipino numerosi a questo momento di confronto".

C.C.

La nota del Comune di Camerino

“ Il Consiglio comunale in seduta aperta richiesto dal gruppo consiliare di minoranza “ Radici al Futuro” del Comune di Camerino in data 2-10-2019 con il seguente ordine del giorno: “ Problematiche e prospettive future della sanità e dell’ospedale di Camerino quale struttura al servizio di un territorio e in particolare del territorio montano della provincia di Macerata” con la richiesta della presenza di : Presidente della Regione Marche – Assessore alla sanità; Direttore generale Asur, Direttore Area Vasta 3; Presidente Comitato dei Sindaci Ambito Territoriale Sociale 18, è convocato per Venerdì 7 febbraio 2020 alle ore 21.00 nella sala riunioni Contram-via Le Mosse n.19 a Camerino”.

5 febbraio 2020
"Impegnativa ed emotivamente carica. Era quello che volevamo trasmettere con le testimonianze dirette di tutte le persone che vivono questo problema". Così Antonietta Rossi al termine dell'assemblea "Il nostro mutuo terremotato" organizzata dal Comitato Mutui sulle macerie del quale è presidente. Dal 2017, il Comitato si batte per cercare una soluzione alle difficoltà di un impegno economico nei confronti degli istituti di Credito, per tanti sospeso e, che grava come una spada di Damocle su tanti privati e commercianti delle 4 regioni colpite dal sisma. Mutui al momento prorogati, ma sui quali il Comitato reclama una risoluzione; a seguito infatti delle audizioni alla Commissione Ambiente della Camera e successivamente in aula, il Parlamento ne ha in sostanza bocciato le proposte. All'assemblea camerte alla quale erano stati invitati i sindaci del cratere e gli esponenti politici nazionali e regionali hanno risposto in pochi. Presenti tra i parlamentari l'on. Francesco Acquaroli, il senatore Giuliano Pazzaglini e unica rappresentante regionale  Elena Leonardi del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia. A fare gli onori di casa il sindaco di Camerino Sandro Sborgia presente al tavolo insieme ai rappresentanti dell'associazione di categoria degli Istituti di Credito ABI delle Marche, Sauro Angeloni vicepresidente e Franco Capomagi Segretario della Commissione regionale. Diverse le testimonianze di chi si trova a vivere direttamente il problema: dai giovani che prima del sisma avevano scommesso su un'attività propria accendendo un mutuo per far fronte alle spese e che oggi fanno i conti con locali distrutti e ingenti somme da pagare, o chi ha fatto ricorso all'aiuto delle Banche per mettere su casa e ha solo delle macerie da demolire, mentre le rate del mutuo riprenderanno inesorabilmente a scorrere, senza sapere i proprietari quando potranno riappropriarsi del loro bene. A portare una voce nella discussione sono state persone arrivate anche da Arquata e Pescara del Tronto. Il Comitato raduna aderenti provenienti da tutte e quattro le regioni terremotate. La proposta, ricordata dalla presidente nel corso dell'incontro, è quella di ripartire nell'ordine di un terzo tra i soggetti che lo hanno stipulato, le Banche e lo Stato, la quota parte del mutuo restante da pagare.
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L'auspicio finale espresso dalla presidente Antonietta Rossi, quello della costituzione  di un tavolo condiviso con la presenza di Abi e le istituzioni, per tornare a sostenere richieste finora rimaste lettera morta. Ai politici un appello a lasciare aperta la possiibilità di esternare di problematiche, in molti casi drammatiche e delle quali, d'ora in poi, si cercherà di chiedere a gran voce una definitiva risoluzione.
" Chi ha un mutuo sospeso- ha detto Antonietta Rossi- oggi non ha una vita in programmazione.  La sua vita è paragonabile al mutuo, sospesa anch'essa. Mutui congelati e vite congelate le nostre, senza contare che non c'è un'uniformità di comportamento tra gli stessi Istituti di Credito, ognuno dei quali adotta le sue specifiche normative. Spero di essere riuscita a far capire, insieme alle tante testimonianze, che è  necessario si cominci a ragionare sul serio, che questo tavolo tanto auspicato nel corso di questi lunghi anni  possa partire davvero, che si cominci a lavorare e a rendersi conto che il problema c'è. Fondamentale è che ci sia unione tra tutti. Finchè avrò voce continuerò a parlare di mutui, anzi da domani urlerò di più su questo problema".
Messaggio accolto da ABI, i cui rappresentanti si sono detti nuovamente toccati dall'ascolto delle testimonianze, segno delle gravi difficoltà che vivono i territori colpiti dai sismi del 2016
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"L'attenzione e la sensibilità dell'ABI c'è sempre stata fin dall'inizio, e, continuerà- ha detto Sauro Angeloni-. Ce ne andiamo da qui prendendo atto del messaggio per riportarlo nelle sedi opportune. Un tavolo si può aprire solo se c'è la volontà di tutte le controparti. ABI c'è ma naturalmente da sola non può risolvere il problema. La soluzione potrà venire solo da un contesto più ampio, regolamentare e normativo". La stima dei mutui sospesi nelle Marche viaggia nell'ordine delle 4500 unità per un ammontare di  circa 400 milioni di euro.  
c.c. 


"Sono stata presa in giro, i miei cittadini sono stati presi in giro. Ho confidato nella politica, e l’amarezza più grande è stato scoprire questo tradimento di nascosto, alle 23:40 del 31 dicembre 2019. Siamo arrivati ad aiutarci tra sindaci perché oggi è capitato a San Severino, ma domani potrà succedere anche agli altri. Non ci fermeremo fino al ritiro della determina 742 e finché non sarà ridata dignità ad un territorio già provato dal sisma e dalle tante difficoltà che lo caratterizzano". Con queste parole del sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, si potrebbe sintetizzare quanto emerso ieri sera al consiglio comunale urgente che si è svolto al Cinema Teatro Italia. Presenti tantissimi primi cittadini della provincia ma non solo, della montagna ma anche della costa. E fra questi, qualcuno lo ha detto: "Finalmente". Finalmente i sindaci hanno capito che è l'unione a fare la forza, che da soli non si va da nessuna parte perché in politica sono i numeri che contano specie in questo delicato momento in cui si avvicinano le elezioni regionali. La sanità è materia regionale, anche se l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, a cui sono stati riservati fischi e parole di malumore, ha affermato che "ci sono norme nazionali che dobbiamo rispettare altrimenti ci tagliano le risorse e ci commissariano. Non si può dare colpa alla Regione". Però esistono degli emendamenti alle norme nazionali e delle peculiarità per le zone montane in cui i parametri nazionali e le leggi fanno delle eccezioni. Sta di fatto che tutti i primi cittadini presenti (ma moltissimi altri non hanno potuto partecipare alla serata pur aderendo alla 'protesta' democratica messa in atto dalla Piermattei) hanno fortemente e fermamente criticato non solo la determina 742 che colpisce l'ospedale di San Severino, ma anche il piano sanitario regionale che passerà in consiglio regionale il 4 febbraio, definito "vuoto, inconsistente" e soprattutto, come ha ricordato il vicesindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, "privo dell'approvazione della Conferenza dei Sindaci che sarebbe prevista per legge"
Anche il direttore dell'Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, è stato fortemente criticato, in special modo dall'ex sindaco Manlio Rossi (tanto che il presidente del consiglio Sandro Granata ha dovuto richiedere l'intervento degli agenti della polizia locale per placare gli animi). Ha elencato tutti gli investimenti fatti fin ora a San Severino e non solo, i servizi attivati e affermato che "nulla cambia se una unità è definita semplice dipartimentale o solo semplice. Il modello organizzativo non ha nulla a che fare con i servizi e le prestazioni. La qualità la fa il medico, non il “grado” e su San Severino abbiamo investito circa 3milioni e 517mila euro". Però si è detta del tutto insoddisfatta il sindaco Piermattei che, in conclusione, ha ribattutto: "Non siamo mica stupidi, conosciamo la differenza fra unità semplice dipartimentale e unità semplice. Ci dovete dire qual è il futuro del nostro ospedale senza prenderci in giro, siamo stati colpiti dal sisma quindi vogliamo i servizi per un territorio già martoriato e soprattutto non mi fermerò finché la 742 non sarà annullata". 
I Comuni che hanno aderito all'iniziativa del sindaco Piermattei sono: Apiro, Belforte, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo, Castelraimondo, Castelsantangelo Sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Civitanova, Esanatoglia, Fiuminata, Fiastra, Gagliole, Matelica, Montecavallo, Muccia, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Sefro, Sarnano, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Tolentino, Treia, Ussita, Valfornace, Visso, Fabriano, Arcevia, Genga, Frontone, Mergo, Sassoferrato, Serra San Quirico, Cupramontana, Pergola, Cagli.

(Sul prossimo numero di Appennino Camerte, in edicola giovedì, è previsto un servizio di approfondimento)

g.g. 


 




Volontà unanime di collaborare, in sintonia tra le diverse parti. E’ quanto è emerso a Camerino dall’assemblea/ dibattito molto partecipata che sulla scia dell’hashtag Io non urlo lanciato dal comune camerte in collaborazione con Università, associazioni e diversi locali dei quartieri cittadini si è proposta come iniziativa per sensibilizzare contro gli schiamazzi notturni, ridurre al minimo i disagi che possono essere provocati ai cittadini residenti nelle zone più frequentate, in occasione degli eventi del giovedì universitario che muovono tanti giovani e studenti, oltre che fortificare ulteriormente il legame tra comunità studentesca e cittadina.
Nell’aula conferenze del Rettorato sono intervenuti il sindaco Sandro Sborgia il Pro Rettore  Luciano Barboni e il rappresentante degli studenti Unicam Riccardo Cellocco, il legale rappresentante degli esercizi commerciali Jacopo Maria Casaroli  e il Consigliere comunale alle politiche giovanili Riccardo Pennesi.

“L’ esito complessivo è stato indubbiamente positivo – commenta Riccardo Pennesi-. Speriamo che questo possa produrre tranquillità e armonia tra tutti. La cittadinanza e gli studenti hanno risposto bene e, grazie alla collaborazione con tutte le associazioni siamo riusciti a creare un'atmosfera di tranquillità, quiete e soprattutto di collaborazione. Dal momento di dialogo sono venuti fuori diversi nuovi spunti da intraprendere sia nel futuro che durante questo progetto. Contributi sicuramente interessanti e volti a rafforzare uno spirito costruttivo e collaborativo tra cittadinanza, comunità studentesca e le diverse realtà coinvolte. E’ la prima volta che avviene questo tipo di discussione aperta che comunque ha condotto a diverse soluzioni che permettano di continuare a divertirsi rispettando gli altri”. Presentata anche una cartellonistica volta a richiamare l’attenzione verso un atteggiamento responsabile e di rispetto già a partire dalla serata del primo giovedi universitario, mentre i gestori dei locali si sono impegnati ad ottimizzare la collaborazione con il servizio di sicurezza notturna e a provvedere per la pulizia degli spazi antistanti le attività coinvolte. Positiva anche la risposta e la discussione da parte dei cittadini.
“Finalità prioritaria dell’assemblea era proprio quella di ascoltare il loro punto di vista e - conclude il consigliere Riccardo Pennesi-, il dialogo è stato molto democratico tra tutti. Al termine dell’incontro si sono raggiunte delle proposte condivise, pronte per essere attuate. Partiremo con tre serate universitarie che verranno fatte nei vari locali della località LeMosse e in seguito gli eventi potranno essere spalmati su tutti i quartieri e locali di Camerino per dare la possibilità a tutti, di divertirsi rispettando gli altri. Per quanto riguarda le serate da organizzare in futuro, saranno sempre a sorpresa e verranno organizzate dai vari locali, sempre in collaborazione con tutte le associazioni studentesche”.

Carla Campetella
Tre condanne per reati a vario titolo, tra i quali figurano precedenti in materia di stupefacenti.
Sono questi i motivi per cui i carabinieri della Compagnia di Camerino, ieri pomeriggio, hanno arresto un giovane ventunenne, nato a San Severino e residente a Matelica. J.Z. le sue iniziali.
L'arresto è scattato a seguito di specifici servizi organizzati ad hoc dai militari dell'Arma per trovare il giovane, su cui pendeva l'ordine di esecuzione per la carcerazione, a seguito di più pene.
Al termine della formalità di rito, il giovane è stato portato nella casa circondariale di Fermo dove dovrà scontare il residuo di pena di 4 anni e 9 mesi.

GS
"Dopo 35 anni di esperienza nel mondo teatrale, ho sentito l'esigenza di creare una sinergia particolare, scegliendo di interpretare un testo, che potesse essere utile a dare un respiro in più della semplice performance su un palcoscenico". Così Ambra Angiolini, nell'aula magna del Polo scolastico di Camerino gremita di studenti, ha inteso dare il la al vivace dialogo che ha puntato la riflessione sull'attualissimo tema del bullismo che richiama alla responsabilità di tutti, nessuno escluso.
Un tema centrale alla piece " Il nodo" che, nell'ambito della stagione teatrale camerte organizzata dall'amministrazione comunale in collaborazione con Amat, andrà in scena in serata all'Auditorium Benedetto XIII 
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Presenti il dirigente Francesco Rosati, la vice sindaco Lucia Jajani l'assessore alla cultura Giovanna Sartori e Daniela Rimei di Amat, l'attrice Ambra Angiolini ha insistito perchè prendessero la parola i ragazzi. Un modo per comprendere meglio i destinatari privilegiati della trasposizione scenica di un testo, duro nei contenuti e che invita a riflettere, soprattutto sulle conseguenze di questo tipo di comportamenti violenti,intenzionali, oppressivi e vessatori che possono incidere sia sulla sfera fisica che psicologica. 
"Anche il teatro è un buon mezzo per sfogarsi e insieme, trovare la chiave per arginare problematiche purtroppo sempre più attuali". Con grande leggerezza ed empatia, Ambra Angiolini è riuscita a creare il clima ideale per la discussione, attraversando opinioni, storie personali, pensieri talvolta difficili e tutti collegati a quel 'nodo' di un filo virulento, che dapprima accalappia e poi stringe insieme, l'ignoranza del carnefice di turno, la vulnerabilità della vittima prescelta e il silenzio di chi osserva. Tante le riflessioni che si sono aperte, di fronte ad una platea di studenti molto reattiva e partecipante. Un'opportunità per portare la voce dei giovani nell'ambiente teatrale, creando le condizioni per scoprirlo, come luogo che racconta anche di loro.
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" Da Camerino, come dalla città di Siena dove è avvenuto il primo incontro con le scuole- ha detto Ambra Angiolini- porto via la sensazione che c'è sempre qualcosa di meglio di quello che raccontiamo dei ragazzi e che, dobbiamo riuscire a far percepire come cosa dominante rispetto alle altre cose. Da quel che ho potuto notare questa mattina, ho più di una certezza che l'incontro sia riuscito a trasferire un messaggio positivo, se non altro, l'opportunità di ricercare una modalità alla quale aggrapparsi quando i giovanissimi avranno di fronte o sentiranno di episodi di bullismo. Sono certa che un pensiero in più lo faranno, non tanto grazie a me che sono stata in mezzo a loro, bensì grazie a quello che loro si sono detti con la scusa della leggerezza che in fondo c'è stata, nel dare un'accezione positiva ad un contesto così serio, per cui, vado via da qui sicuramente rincuorata". Quanto alla scelta di un testo così complesso, l'attrice ha spiegato del tentativo di portare a teatro uno spettacolo di nutrimento. " Mi interessava esplorare un ambiente nel quale i genitori hanno difficoltà ad entrare". Condita da battute scherzose, tutta la chiacchierata amichevole ha portato alla luce di una piaga che si insinua a tutti i livelli della società, motivando a ricercare quelle  azioni di contrasto che talvolta non riescono a trovare una spinta decisiva. Le riflessioni di Amin, Anisa, Matteo, Rebecca, Robinson, Sergio e Vesel, un positivo piccolo passo per fare emergere una voce più forte sul silenzio che isola e fagocita un dramma, spesso lasciato incompreso e incontrastato.   
Carla Campetella 

*** approfondimento nel prossimo numero di Appennino Camerte
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Le problematche relative alla strada comunale Ponti - Capolapiaggia, temporaneamente chiusa a causa del pericolo crollo di un edificio, sono state argomento di un incontro con i cittadini, programmato e voluto dal sindaco Sandro Sborgia, insieme alla vice sindaco Lucia Jajani e all'assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli. 
La decisione di chiudere la strada al transito, era stata adottata lo scorso 18 dicembre, sulla base dell’esito del sopralluogo che il personale dell'Ufficio tecnico del Comune ha effettuato sull’immobile in questione, sopralluogo  che ha evidenziato uno stato di danno particolarmente diffuso con pericolo di crolli in grado d’interessare anche la viabilità sottostante. Primo cittadino e assessori hanno deciso di incontrare la cittadinanza per spiegare lo stato attuale della criticità che obbliga gli abitanti di più frazioni  a percorrere una viabilità alternativa per i loro spostamenti. La situazione di pericolosità dell'immobile era già stata segnalata a giugno 2018.

"Gli uffici comunali- spiega l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli - avevano predisposto per l'inizio dei lavori di messa in sicurezza già prima della fine del 2019. Per la realizzazione delle opere che sarebbero consistite nella demolizione del fabbricato pericolante, erano già state individuate ditte pronte a lavorare in quel periodo . Essendo tuttavia l'area sottoposta a vincolo paesaggistico - continua Fanelli-, prima di procedere, è stato necessario chiedere il nullaosta della Sovrintendenza che, a sua volta, ha manifestato l'intenzione di eseguire un successivo sopralluogo. A seguito di questo- precisa Fanelli-, soltanto lo scorso 21 gennaio ci è stato trasmesso un parere che non autorizza la demolizione totale dell'edificio, bensì parziale con conseguente messa in sicurezza della parte inferiore dell'edificio. Siamo dunque stati costretti alla revisione del progetto iniziale e, sarà necessario ottenere un nuovo ok dalla Protezione civile regionale per la copertura del finanziamento".

Nel corso dell’incontro con i cittadini, sono state mostrate anche le immagini che attestano il grave stato di danno e il rischio di crollo  che riguarda soprattutto la parte superiore dell’edificio.
Foto edificio pericolante per cui è stata chiusa la strada 1

"Sappiamo che la chiusura della strada comporta un notevole disagio - ha detto il sindaco Sandro Sborgia -. Fino ad oggi e sempre in sicurezza, abbiamo lavorato per procedere nella maniera più veloce e ci adopereremo affinchè i lavori vengano conclusi il prima possibile. Nel frattempo verrà risistemato anche il manto stradale della viabilità alternativa Torrone- San Gregorio. La situazione di pericolo era già stata segnalata a giugno 2018  ma a mia amministrazione ne è venuta a conoscenza solo lo scorso dicembre e, in occasione di altra segnalazione. In quel frangente - conclude il sindaco Sandro Sborgia-  abbiamo provveduto ad effettuare un immediato sopralluogo. Non appena  riscontrato l'elevato rischio di crollo del fabbricato, gli uffici hanno disposto la chiusura immediata della strada, a salvaguardia  dell'incolumità di chi la percorre. Non avevamo purtroppo altre alternative. Confidiamo nel fatto che i lavori possano partire all'inizio di febbraio".

Carla Campetella
Per un investimento di 3 milioni e 830mila euro, approvato a Camerino il progetto relativo alla una nuova rete fognaria 
Pronte a partire le procedure per l’affidamento dei lavori di sistemazione idraulica e di regimazione delle acque bianche del bacino del fosso dello Scarico e del sistema di raccolta acque nere.
Saranno inoltre collettati tutti i reticoli fognari delle SAE dell'area Le Cortine e del quartiere San Paolo, delle vecchie e nuove strutture dell'area del Campus universitario, oltre a parte del quartiere residenziale di Montagnano. Il progetto prevede, inoltre, i lavori di regimazione del fosso “Lo scarico” per la messa in sicurezza delle case degli abitanti della località.
Dell'approvazione del progetto si dice molto soddisfatto l'assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli:"Sono contento perché, grazie alla Protezione civile e al Consorzio di bonifica, siamo riusciti in breve tempo a reperire l'importante somma necessaria di quasi 4 milioni di euro e pertanto, è stato possibile modificare il progetto esecutivo che è stato poi approvato in conferenza dei servizi. Ora possono partire le procedure per l'affidamento dei lavori".
Approvato ad aprile 2019, il progetto definitivo non si era rivelato tecnicamente idoneo per il passaggio alla fase di progettazione esecutiva
Una serie di problematiche tecniche emerse nel corso dell'apposito incontro tenutosi a fine settembre, hanno costretto i progettisti a rivedere il progetto iniziale, apportandovi modifiche sostanziali con un conseguente aumento di spesa nell'ordine di circa 600mila euro, il che ha fatto salire a 3milioni 830mila euro l'importo totale dell’investimento.
Il reperimento dei fondi necessari alla realizzazione del progetto così modificato, si deve proprio all'intervento della Protezione civile e al Consorzio di bonifica, attivatisi nell'ultimo periodo.
" Il ringraziamento- aggiunge Fanelli- va anche all'Università di Camerino che ha messo a disposizione aree di sua proprietà, rendendosi disponibile a contribuire alla spesa laddove fosse necessario”.

Carla Campetella

Buone notizie per la costruzione della scuola "Ugo Betti " di Camerino. E' stata infatti convocata la conferenza permanente per l’approvazione del suo progetto esecutivo, ricompreso nel programma di edilizia scolastica di cui all’ordinanza commissariale n. 14 del 16 gennaio 2017. .
Nella sede operativa del Commissario straordinario,giovedì prossimo si terrà la prima seduta della conferenza permanente, ex art. 16 del D.L. 189/2016. In discussione sarà  anche l’intervento per la costruzione dell’istituto camerte che comprende scuola materna, elementare e medie.
“Siamo contenti che finalmente si sia riuscita a sbloccare questa situazione rimasta in sospeso e statica per troppo tempo – commenta Marco Fanelli, assessore ai lavori pubblici del comune di Camerino – Ci siamo subito attivati in questi mesi contattando il Commissario straordinario Piero Farabollini per far muovere le pratiche riguardanti la costruzione del nuovo plesso scolastico, visto che trattasi di  necessità prioritaria che riguarda la città, le famiglie, nonché tanti bambini e ragazzi, oggi distribuiti in diverse strutture, a tutt'oggi in una situazione provvisoria e in spazi limitati.
Nel corso dei mesi - continua l'assessore- abbiamo avuto diversi incontri con gli addetti ai lavori proprio per cercar di avere delle risposte e giovedì a Roma sarà discussa l’approvazione del progetto esecutivo dopo la quale si potranno muovere finalmente i passi per dare il via ai lavori”.

Il luogo individuato, per la sua realizzazione è tra le vie  Madonna delle Carceri e Ottaviani. L'area di intervento ha una superficie di 8.902 metri quadri, a cui si aggiungono le superfici di pertinenza per il verde e i parcheggi, messe a disposizione dall’Amministrazione comunale per un totale complessivo di circa 15.000 metri quadri.
L’edificio di forma rettangolare, si svilupperà in parte mono piano, in parte su due piani e potrà ospitare 535 studenti (ampliabile fino a 660 studenti).
cc

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