Lo si era percepito come un grande regalo, visto che era dai tempi del sisma che quel lavoro artigianale era venuto a mancare in città. Con giusta enfasi ne avevamo parlato, notando da subito i primi allestimenti di quella bottega in via Ridolfini che per rifiorire addirittura aveva scelto il centro storico. Tanto più bello ed emozionante ci era sembrato il fatto che a riportare a Camerino quella piccola attività commerciale alla quale, memori di tante figure che l’hanno esercitata in passato, gli abitanti hanno costantemente riservato un affettuoso rispetto riconoscendone una non trascurabile utilità oltre che un grande valore sociale, era una simpaticissima persona arrivata da lontano, innamoratasi della bellezza dei nostri posti, scelti per abitarci e per offrire il suo contributo lavorativo.

Il tono potrà apparire quello di una favola e in un certo senso si potrebbe aver ragione a pensarlo: la botteguccia di calzolaio, addobbata con piccoli festoni che richiamavano la nostra bandiera, il bancone, gli attrezzi di lavoro, le scaffalature e quel macchinario tanto atteso. Tutto avevamo visto fiorire in poco tempo, insieme al sorriso accogliente di Darius, dall’Olanda approdato a Camerino con tanta voglia di fare e di mettersi a servizio della popolazione con il suo prezioso mestiere.
Una favola appunto, visto che solo in pochi hanno potuto avere il privilegio di accorgersi della sua bravura di artigiano. In molti avevano già pronto il materiale da riparare che avrebbero consegnato a quell’uomo gentile, senza dover più essere costretti a fare tanti chilometri in macchina nei paesi dell’uno o dell’altro versante. Eppure, quasi con la velocità dell’omonimo pilota, lo Schumacher di Camerino (parola che in tedesco, la sua lingua franca, significa appunto calzolaio), in men che non si dica se n’era andato.
Dispiace non essere riusciti a fargli percepire quella familiarità e quell’attenzione che desiderava e che magari gli è mancata. Forse ai camerinesi è mancato il tempo per dimostrargliele.
Buona fortuna Darius. Grazie per essere passato da qui.

C.C.  




Avvicendamento al comando della Tenenza della Guardia di finanza di Camerino. Il sottotenente Elia Mascolo subentra al capitano Francesco Di Prinzio.

Dopo due anni di permanenza al comando delle Fiamme Gialle della città ducale, il capitano Francesco Di Prinzio lascia le Marche per raggiungere il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Pescara, ove è stato assegnato quale Ufficiale addetto.

Determinante l’apporto fornito dall’Ufficiale durante tale periodo, nel quale ha condotto importanti operazioni di servizio, conclusesi con ottimi risultati, in particolare, nella lotta all’evasione fiscale, al lavoro nero, agli sprechi di denaro pubblico e alla contraffazione, tra cui si ricordano le operazioni “Hybris” (che ha messo in luce le condotte non regolari tenute da alcuni dipendenti comunali nelle procedure di affidamento degli appalti pubblici della ricostruzione post-sisma), “Digiada” (che ha consentito di rilevare una frode fiscale da 3,8 milioni di euro nel settore calzaturiero e che si è conclusa con l’emissione di un decreto di sequestro di beni per circa 1 milione di euro), “Italian Fabric” (che ha permesso di scoprire nell’entroterra maceratese due depositi di merce contraffatta e di sequestrare stoffe per circa 3.500 metri lineari), nonché un’attività in materia di lotta al “caporalato” (riguardante lo sfruttamento di manodopera emerso in un’azienda manifatturiera, con conseguente applicazione delle misure cautelari degli arresti domiciliari per l’imprenditore e dell’amministrazione giudiziaria dell’azienda), ed altre ancora.

Al capitano Di Prinzio subentra il Sottotenente Elia Mascolo, classe 1971, originario di Avellino. Si è arruolato come Ispettore nel 1992 e, dopo aver ricoperto numerosi incarichi presso i Reparti del Corpo, ha frequentato l’Accademia della Guardia di Finanza da gennaio a giugno 2022, avendo vinto il concorso straordinario, per titoli ed esami, per Sottotenenti del ruolo normale – comparto speciale, riservato ai Luogotenenti del Corpo. Coniugato, con due figli, ha conseguito la Laurea Specialistica in Management e Sviluppo Socio Economico.

Il Comandante provinciale, colonnello  Ferdinando Falco ha salutato gli ufficiali e ha formulato loro, anche a nome dei colleghi e collaboratori, i migliori auguri, con l’auspicio di sempre più lusinghieri traguardi professionali.

Ridotta la zona rossa nel cuore storico di Camerino. La città si riappropria di un’altra parte del centro che torna dunque ad essere fruibile dopo il sisma del 2016.
Riaperte le vie XX settembre e Vergelli, una porzione di via Lili nonchè porzioni di Piazza Mazzini, di via San Francesco, via Costanza Varano, via Morrotto  e alcune porzioni di vicoli adiacenti.  
La rimodulazione è stabilita dall'apposita ordinanza firmata dal sindaco Roberto Lucarelli che, valida  dallo scorso 5 settembre, andando a sostituire  integralmente quelle emesse in precedenza, specifica con apposita planimetria  la nuova perimetrazione della zona rossa, così da tutelare l’incolumità pubblica.

via camillo Lili lato da via xx settembre
Diverse le persone che hanno potuto rivivere l'emozione unica di percorrere vie che, se non residenti in zona, da sei anni a questa parte non avevano più avuto la possibilità di praticare. 
via Vergelli
La nuova delimitazione, come evidenziato nel documento, riguarda esclusivamente la pubblica via e non la valutazione di agibilità dei singoli edifici che è ovviamente demandata all’apposita procedura di legge. Resta fermo il divieto assoluto di spostamento delle transenne apposte e l'ingresso nelle parti tuttora interdette della zona rossa nelle quali l'accesso è consentito solo alle forze di polizia, ai vigili del fuoco, ai possessori di regolare permesso, al personale dell'ufficio tecnico o persone e mezzi comunali.  

C.C. 


"Che la ricostruzione della Città non fosse tra le priorità della nuova amministrazione ne avevamo avuto immediata percezione leggendo il primo punto del programma elettorale proposto dalla lista “Camerino Insieme”, poi risultata vincitrice della recente competizione elettorale. Avevamo, comunque, intimamente sperato che la dichiarata volontà di rivedere i piani attuatiti, il programma straordinario di ricostruzione, il piano di cantierizzazione, il quadro geologico per la ricostruzione delle frazioni di Sant’Erasmo, Calcina, Arnano, fossero solo argomenti da campagna elettorale e che una volta superata, chiunque fosse risultato vincitore, avrebbe ripreso il lavoro svolto con rinnovato vigore e determinazione. Siamo oggi costretti, nostro malgrado, a prendere atto che ci sbagliavamo e che quelle dichiarazioni erano tutt’altro che estemporanee ma evocative di una concreta intenzione di rimettere in discussione quanto realizzato, con il rischio di un sicuro rallentamento del processo di ricostruzione tanto faticosamente avviato". 

Si apre con queste parole di dura critica la nota del gruppo consiliare di minoranza "Ripartiamo" che, oltre a considerare 'vago ed elusivo" il contenuto della risposta scritta all’interrogazione presentata il 2 agosto, con la quale si è chiesto di avere informazioni su diversi argomenti tra i quali anche lo stato di avanzamento della ricostruzione, disapprova fortemente la decisione adottata dalla giunta comunale  di concedere al responsabile del settore lavori pubblici Ing. Marco Orioli, il collocamento in aspettativa per consentirgli di prestare servizio alle dipendenze del comune di Civitanova Marche, ove assumerà l’incarico di dirigente del V settore lavori pubblici.

"Un provvedimento con il quale viene decapitato il settore più importante e nevralgico della macchina amministrativa; il settore deputato alla ricostruzione della Città. Con l’adozione di quella delibera la giunta ha inteso, quindi, definitivamente sgomberare il campo da ogni possibile dubbio o fraintendimento e chiarito, una volta per tutte, che la ricostruzione della Città non rappresenta più un obiettivo primario da perseguire ad ogni costo e il più velocemente possibile ma, molto più semplicemente, viene espunta dalle priorità dell’azione amministrativa e ridotta a un mero atto di ordinaria amministrazione. Si tratta di una scelta sicuramente legittima - continuano i consiglieri dell'opposizione- ma, ci sia consentito, difficilmente accettabile per quanti (e noi siamo tra quelli) hanno sperato, lavorato e profuso ogni energia per tentare di uscire da una situazione della quale, fino a tre anni fa, era quasi impossibile vedere la luce.
Con la concessione dell’istituto dell’aspettativa all’Ing. Orioli, al quale facciamo le più vive felicitazioni augurandogli un buon lavoro, ci si priva di un professionista caratterizzato da un consistente bagaglio di esperienze, accumulate in anni di permanenza nella nostra città, oltre che di un conoscitore delle tante problematiche tecniche, vissute e affrontate in prima persona già nel corso della ricostruzione conseguita al sisma del 1997.
Non sarà peraltro possibile per l’amministrazione, procedere alla sua sostituzione atteso che quella posizione, continua a essere compresa nell’organico del comune. Il settore lavori pubblici, sebbene faticosamente rinforzato da personale assunto dalla precedente amministrazione - precisano - è connotato da giovani motivati e ben preparati che scontano, però, il limite delle ridotte conoscenze in materia di procedure amministrative, dovuto al breve periodo di servizio prestato alle dipendenze della pubblica amministrazione.
Altro aspetto critico è rappresentato dalla circostanza, tutt’altro che secondaria - sottolinea la nota di Ripartiamo- , che nella persona del responsabile dei lavori pubblici, era accentrata la titolarità delle funzioni di RUP (Responsabile Unico del Procedimento) relativamente agli interventi più importanti e complessi della ricostruzione: si pensi, su tutti, al restauro del palazzo comunale e del teatro. Ci si domanda a chi saranno affidati quei procedimenti; a chi sarà attribuita la responsabilità dell’Ufficio; chi seguirà gli interventi connessi con l’Ordinanza Speciale; chi si occuperà di seguire quelli relativi all’adozione dei piani attuativi relativamente alla parte pubblica (se e quando la nuova amministrazione vorrà darvi corso); cosa ne sarà, per esempio, del procedimento per l’interramento dell’elettrodotto nel quartiere Vallicelle; chi si incaricherà di seguire i progetti presentati e quelli da presentare per l’acquisizione dei fondi del PNRR.
L’amministrazione era forse obbligata a concedere il provvedimento richiesto? Assolutamente no! - concludeono i consiglieri di minoranza- 
Da una attenta lettura del documento appare, con tutta evidenza, come la Giunta comunale abbia deliberatamente e consapevolmente deciso di assecondare i desiderata dell’Ing. Orioli considerandoli preminenti rispetto agli interessi di una Città così gravemente ferita e che mai come in questo momento, ha necessità di impiegare tutte le forze a disposizione per superare quello che può essere considerato, a ragione, il momento più difficile della sua storia. Prendiamo atto, non senza rammarico, che per i nuovi amministratori non è così. E per la cittadinanza?




                                                                      



                                                                                             
Guasto all'acquedotto di Collattoni,individuato il punto di rottura.
I lavori di ricerca del guasto alla conduttura che serve  l'80 per cento della popolazione del territorio comunale, sono proseguiti ininterrottamente da sabato scorso, giorno in cui si è verificata la rottura improvvisa. 
Il comune ha provveduto nel frattempo ad implementare il servizio di trasporto con le autobotti per poter riempire i serbatoi principali così da riuscire a ridare acqua agli abitanti, seppure in maniera razionata e scaglionata. Una cisterna posizionata da sabato nell'area del City Park ha permesso l'autonomo rifornimento dei cittadini, mentre si è provveduto al trasporto dell'acqua per le necessità delle aziende agricole del territorio. 

Grande impegno da parte del comune e del personale dell'Azienda specializzata servizi municipalizzata ASSM costretto ad interrompere l'erogazione dell'acqua potabile per poter intervenire.
Difficoltose le operazioni di ricerca, ostacolate anche dalla pioggia e dalla zona impervia d'azione.
Poco fa il sindaco di Camerino ha comunicato che si è riusciti ad individuare il punto di rottura dell'acquedotto e che gli operai  hanno già iniziato le operazioni di riparazione.

«Confidiamo che nella giornata di oggi si riesca a sistemare la rottura - ha affermato il sindaco Roberto Lucarelli -  
Nel frattempo, la scorsa notte, dopo una serie di manovre tecniche, l’acquedotto è stato parzialmente ripristinato. Il servizio oggi si realizzerà con turnazioni in funzione della quantità di acqua che tra cisterne e acquedotto riusciamo ad accumulare nei serbatoi principali.
Seguiranno nuovi aggiornamenti nelle prossime ore».
C.C.
Cordoglio e commozione unanimi a Camerino per la prematura morte di Stefania Scuri, vinta da un male inesorabile all’età di 47 anni.
Il cuore della stimata docente della scuola di Scienze del Farmaco dell’Università di Camerino ha cessato di battere questa notte.
Dolore e sgomento in tutta la comunità camerte nell’apprendere la triste notizia.

Molto apprezzata per le sue conoscenze scientifiche e per le sue qualità professionali, da sempre impegnata nel sociale, nel volontariato e nelle attività di prossimità, Stefania Scuri era anche l’attuale presidente dell’associazione Corsa alla Spada e palio, incarico che, nonostante la malattia avesse iniziato a debilitarla, ha continuato a svolgere con grande stimolo e dedizione fino all’ultimo.
Tanti i segni tangibili di un percorso costantemente rivolto alla collaborazione, alla disponibilità, alla ricerca di idee stimolanti quell’aggregazione e quella socialità duramente compromesse dal sisma e dalla pandemia. Attivissima nel gruppo scout locale fin dall'adolescenza, Stefania Scuri lascia il ricordo di un carattere mite e solare, gentile ed affabile, accompagnato da una personalità forte e decisa. Sereno e disponibile il suo sorriso, alimentato da un grande spessore umano e da una spiccata sensibilità

Così ne parla il rettore di Unicam Claudio Pettinari: «Stefania è stata, nonostante la sua giovane età, un esempio per tutti noi, per la competenza e la professionalità che la contraddistinguevano, per la spontaneità e la sincerità di ogni sua azione, per la disponibilità e gentilezza con cui si metteva a disposizione non solo dell’ateneo, ma di chiunque le chiedesse aiuto, per la tenacia con cui affrontava sfide difficili ed impegnative, per la sua fiducia nella scienza e nelle persone. Stefania ci mancherà, ma sono certo che il suo ricordo ci spingerà ad essere migliori».

Tanti i messaggi di vicinanza che in queste ore stanno raggiungendo, il marito Claudio Cingolani, presidente dell’associazione IoNonCrollo, il papà Vincenzo, la mamma Ignazia, la sorella Angela.
La camera ardente è allestita da questa mattina all’interno della basilica di San Venanzio dove domani alle ore 15.00 si svolgeranno i funerali.

Carla Campetella
A Camerino, torna anche quest'anno, una delle iniziative più vivaci e apprezzate della bella stagione.
Appuntamento con la "Fiera d'estate", in programma venerdì 12 agosto lungo tutto il viale Giacomo Leopardi fino alla piazza di san Venanzio. Dalle 8 del mattino e fino alle ore 20, ricca sarà l'offerta delle tante bancarelle presenti: artigianato, abbigliamento, dolciumi, gastronomia, accessori e articoli per la casa. 


Finalmente un calzolaio per Camerino. Sono trascorsi sei lunghi anni da quando la città è rimasta totalmente senza un ciabattino, tanto che per piccoli lavori di riparazione finora ci si è dovuti spostare nei comuni limitrofi.
Sceglie un nome semplice e diretto la nuova attività di imminente apertura in via Ridolfini 25: “Laboratorio di calzolaio”.
Alle tante storie di coraggio e determinazione a restare, che in questi anni del post-sisma abbiamo raccontato, si aggiunge oggi la bella e inusuale vicenda di chi, come Darius Urbanek, 54 anni, olandese con ascendenze polacche, decide di partire da lontano per venire a vivere e lavorare qui da noi.
Darius Urbanek

    Lui, che nella vita si è adattato a diversi mestieri, prima di arrivare a Camerino ha fatto il calzolaio in Olanda per quattordici anni. Attualmente abita in un piccolo locale a Santa Lucia, procuratogli da una coppia olandese che vive a Camerino da qualche tempo. L’idea di aprire una bottega di calzolaio gliel’hanno suggerita proprio gli amici olandesi.
Anche se, ci confida Darius, arrivare al dunque non è stato così semplice. La burocrazia che ha dovuto affrontare all’inizio (dall’agenzia delle entrate, dove non erano sufficienti né il codice fiscale olandese né quello polacco, ai vari sportelli per le attività produttive) lo stava quasi per far desistere. Se lo avesse saputo prima probabilmente avrebbe desistito.
   
     Per l’apertura attendeva solo un macchinario da Bologna che proprio in questi giorni è arrivato Quindi, ci siamo. Solo piccoli dettagli e Darius potrà essere operativo 
  Persona molto solare, estroversa, ha fatto conoscenza già con qualche camerinese, compresi noi dell’Appennino Camerte. 
Conosce poco l’italiano, ma è fermamente intenzionato a impararlo. «Tre parole al giorno!» ha detto «... tanto per cominciare».
Per ora, inframezzando il discorso con tutte le parole di italiano che sa, comunica in inglese e in tedesco. Con i clienti non sarà un problema: nel commercio il modo di comunicare lo si trova sempre, come è noto sin dall’antichità.
   È contento di sapere che nel locale di via Ridolfini 25 tanti anni fa c’era un negozio di scarpe e, a poca distanza, anche una bottega di calzolaio. Non ha una famiglia propria, ma gli piacerebbe far visitare queste bellissime zone alla sorella e alla madre.
A Darius Urbanek, che conta di formarsi una clientela vasta e di poter mettere radici a Camerino, l’augurio di un cammino lungo pieno di belle soddisfazioni.

Carla Campetella
A partire dal prossimo fine settimana e fino a domenica 9 ottobre, a Camerino riapre i battenti l’edificio “Venanzina Pennesi” per offrire ai turisti la possibilità di ammirare i capolavori del territorio conservati in tali spazi, che rappresentano la sede provvisoria della Pinacoteca e Musei civici e del museo arcidiocesano di Camerino.

“Nonostante le difficoltà di questi tempi – spiega l’assessore alla cultura Antonella Nalli – la nostra amministrazione guarda al futuro puntando sull’immenso patrimonio artistico e culturale di cui disponiamo. La riapertura del “Venanzina Pennesi” darà l’occasione di rivedere l’Annunciazione di Giovanni Angelo d'Antonio, capolavoro del rinascimento camerte, ed eccezionalmente si potrà ammirare, restaurato, il San Giovanni Battista nel deserto di Valentin de Boulogne, proveniente dalla Collegiata di Apiro, di ritorno dalla mostra di Villa Mondragone  e la Crocifissione tra i dolenti e il committente frate Benedetto d’Ansovino del Maestro della Crocifissione di Sant’Angelo, opera del 1430 proveniente appunto dalla demolita chiesa camerte di Sant’Angelo. Quindi - prosegue l'assessore Nalli- la possibilità di visitare il “Venanzina Pennesi” va ad ampliare l’offerta turistica e culturale già programmata e realizzata anche grazie alla partecipazione delle tante associazioni di Camerino. Un ringraziamento particolare rivolgo a Mons. Francesco Massara e a don Marco Gentilucci, per la sempre preziosa collaborazione”.

“L’apertura anche quest’anno dell’edificio “Venanzina Pennesi” – commenta con soddisfazione la curatrice delle collezioni civiche e direttrice del Museo arcidiocesano Barbara Mastrocola – è la dimostrazione evidente di come il patrimonio culturale camerte sia ricco e sorprendente. Abbiamo fatto in modo che questo luogo potesse parlare ancora oggi, nel 2022, con l’esposizione di alcune opere che erano conservate nei depositi”.

Nelle giornate di venerdì, sabato, domenica e festivi, il "Venanzina Pennesi" è aperto il mattino dalle ore 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 16 alle 19

Per informazioni:  0737 630400

https://www.instagram.com/camerinomusei/

«Il cambiamento è la certezza. La crescita è una scelta». Parole incisive che segnano l'ulteriore sfida, nel ventennale della sua storia, lanciata dall'azienda Entroterra Spa, produttrice della Pasta di Camerino, i cui caratteri di tradizione, qualità, eccellenza, sono stati esportati pressoché in tutto il mondo. 
Grande festa nella sede di Torre del Parco dove, alla presenza dei vertici aziendali, delle autorità civlili e religiose del territorio e regionali, la famiglia Maccari ha inaugurato questa mattina l'ulteriore ampliamento dello stabilimento produttivo e presentato la nuova gamma di pasta fresca ripiena e lunga.
Una novità questa, che va ad aggiungersi ai già apprezzatissimi prodotti della pasta secca all'uovo, di semola nonchè di grano antico Hammurabi e integrale,  ormai conosciuti a livello internazionale
pasta camerino 2
Passione per il proprio lavoro, spirito di sacrificio e volontà integerrima, gli ingredienti principali di una storia di grande successo che non può fare a meno di continuare ad inseguire la qualità,  l'autenticità delle tradizioni gastronomiche, la valorizzazione del saper fare delle sue maestranze.
Numerosa la partecipazione alla cerimonia inaugurale, conclusa dalla degustazione dei prodotti e da un leggero dopo pranzo, condito dalle  divertenti battute di Piero Massimo Macchini.
Coordinata dal giornalista Maurizio Socci, la presentazione ha visto prendere la parola nell'ordine Federico Maccari, ceo di Entroterra spa, Giacomo Marinelli, direttore marketing dell'azienda  e Christian Centonze, consumer intelligence sales leader di Nielsen. Dettagliata l'illustrazione del progetto, della strategia imprenditoriale intrapresa e delle ricerche che sono state condotte per approdare al prodotto finale. 
Presenti al taglio del nastro anche il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, il vescovo dell'arcidiocesi di Camerino - San Severino Marche Mons. Francesco Massara, insieme  a molti rappresentanti dell'imprenditoria e delle istituzioni a tutti i livelli.
pasta Camerino 3
Ad evidenziare la significativa capacità e competitività di un territorio di utilizzare tradizioni e risorse per convogliarle verso uno sviluppo, l'intervento del presidente della regione Marche Francesco Acquaroli che ha voluto omaggiare con la sua presenza il nuovo passo dell'impresa camerte. «Elementi che apportano ricchezza, lavoro, popolazione e, credo anche il giusto livello di soddisfazione - ha affermato Acquaroli -. È un po' il progetto che fa da base alla nostra gioia e alla nostra voglia di riscoprire le aree interne e non solo. È questo il segnale di come, se si hanno le capacità di puntare sulle tradizioni e sulla qualità del territorio, si possono raggiungere grandi risultati.
Una testimonianza che fonda le sue basi su una crescita costante negli anni, che porta ora all'ampliamento dello stabilimento con la nuova ala, nonchè all'incremento del livello dell'occupazione, che porta però la nostra regione anche ad essere conosciuta per la sua autenticità».
Nel riportare  le impressioni riferitegli da un imprenditore del settore vinicolo secondo il quale le  Marche sono una regione delle autenticità, dove ogni territorio ha qualcosa di particolare da narrare che nessun altro può copiare nè rubare,il presidente della Regione ha inteso ribadire che, nella loro peculiare diversità «le Marche rappresentano qualcosa di unico ed autentico di cui noi tutti dobbiamo essere orgogliosi e dobbiamo spingere sempre di più, affinché realtà come queste possano trainare una riscoperta, una rinascita vera e orgogliosa di quello che siamo. Nullla abbiamo di meno rispetto agli altri, quindi sono fermamente convinto che da questo territorio possa nascere qualcosa di straordinario».
lorenzo Maccari
Guardare al futuro continuando ad investire, senza mai scoraggiarsi, è sempre stato il "mantra" della famiglia Maccari che è riuscita a vedere come "opportunità" ed elementi di forza, le mille traversie degli ultimi anni. Una promessa di qualità che viene a rinnovarsi, cementata dall'energia di un lavoro, che mai si è fermato nonostante le tante difficoltà contingenti derivate dal post sisma, dalla pandemia, dalla crisi economica.  Entroterra spa ha chiuso il 2021 con un fatturato di circa 21 milioni di euro; tutti del territorio i 76 dipendenti che per il 65 per cento sono donne. 
Un ulteriore segnale arriva oggi dal terzo ampliamento del proprio stabilimento produttivo che ha coinciso con  il lancio della neonata linea unica di prodotti freschi Pasta da Camerino, che verranno introdotti sul mercato nel prossimo mese di settembre.

Fresca d'innovazione, ripiena di tradizione, la linea offre ben 19 varianti gustose, 11 delle quali, tra ravioli cappelletti e tortellini, si presentano con un ripieno particolare, attento alla qualità eccellente e allo spirito identitario degli ingredienti.
Completano il quadro, 8 nuove produzioni di pasta fresca che vanno dalle lasagne alla tradizione delle tagliatelle e fettuccine.
Pasta Camerino formati

Fondata da Gaetano e Mara Maccari nel 2002, grazie agli studi universitari, all'apporto di competenze e capacità innovative dei figli Federico e Lorenzo, attualii Ceo dell'azienda di famiglia, la rinomata impresa si affaccia dunque oggi ad un mercato nuovo.
Come sottolineato dal direttore Marketing Giacomo Marinelli, studi e ricerche di mercato realizzate in collaborazione con Nielsen, hanno analizzato stile di vita e abitudini del target di consumatori di riferimento e guidato nel perfezionamento dei prodotti da immettere sul mercato, senza tralasciare ogni altro aspetto riferito alla comunicazione e al packaging.
Pronta dunque la nuova sfida costruita intorno al cuore rappresentato dagli elementi irrinunciabili del territorio, della selezione attenta degli ingredienti, della sostenibilità e del benessere.
«Abbiamo scommesso sulla nostra qualità, sul nostro saper fare, sulla capacità del nostro prodotto di distinguersi rispetto agli altri - ha dichiarato Federico Maccari-. Alla presentazione della nuova linea affianchiamo oggi l'ampliamento di una superficie di duemila e cinquecento metri quadrati che ci permetterà di installare le già collaudate linee di impianto e creare anche nuovi dieci posti di lavoro che rappresentano una energia vitale, fondamentale per il nostro territorio.
Ci auguriamo che questo nuovo progetto possa trovare soddisfazione da parte del consumatore così come è già avvenuto con tutti gli altrii nostri prodotti. La nostra è una pasta fresca ricca d'innovazione: abbiamo scelto infatti solo le migliori materie prime di origine italiana, tutte certificate dop o igp, per cui è tutto di primissima qualità, per un prodotto che è come fatto in casa. Ingredienti semplici, genuini, accompagnati dalla nostra imbattibile sfoglia, ruvida, porosa, di altissima qualità, per essere il prodotto migliore sul mercato».

C.C.   
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