All’età di 88 anni si è spenta la cara esistenza di Ennio Di Cola. Una vita dedicata al commercio nel settore alimentare, iniziata sin da giovanissimo come venditore ambulante nelle campagne del camerinese. Un’attività ereditata dal nonno , originario di Bavareto di Serravalle e da suo padre. Ultimo genito arrivato dopo due sorelle, Ennio Di Cola era nato a Macerata; ancora in tenera età si era spostato a vivere con la sua famiglia a Camerino. Era stata proprio la sua attività nel commercio a fargli conoscere tante persone e, tra queste, anche quella giovane ragazza che sarebbe presto diventata sua sposa. Nel 1957 Ennio ed Elsa avevano coronato il loro sogno d’amore a Camerino; dalla loro unione sono nati Massimo, Marco e Marcello. Di carattere socievole, affabile e bonario, Ennio Di Cola era molto conosciuto in città da dove ha gestito con autentica abnegazione, dapprima un’attività d’ingrosso alimentare in centro e, fino al 2003, anche un supermercato nel quartiere di Vallicelle. Da persona dinamica e sempre attivamente coinvolta qual è sempre stata, ha svolto il suo lavoro con effettiva passione e nessuna fatica lo ha mai fiaccato, né scoraggiato. Sorretto fino all’ultimo da una grande fede, Ennio Di Cola ha dedicato la sua vita e il suo lavoro alla sua amata famiglia. Nel 2017, una malattia invalidante ha purtroppo cominciato a dare i suoi primi segni, spegnendo pian piano tutte le sue energie. Chi lo ha conosciuto ne ricorda il suo sguardo acuto, l’integrità morale e l’onestà, la pronta disponibilità ad aiutare il prossimo e, in primo luogo, il suo profondo attaccamento ai valori familiari e cristiani. Stringendosi al dolore dei suoi cari, mercoledì 20 febbraio, la città di Camerino lo saluterà per l’ultima volta. I funerali saranno celebrati nel Centro Comunità San Paolo. La redazione dell’Appennino si unisce al cordoglio, esprimendo vicinanza e sincero affetto alla moglie Elsa, ai figli Massimo, Marco e Marcello, alle nuore e agli adorati nipoti.

Carla Campetella

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Ennio con la moglie Elsa

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Ennio sfoglia l'Appennino Camerte

 

L’hanno già firmata oltre 4.900 persone. L’obiettivo è raggiungerne 5mila. È partita dal Seminario di Architettura e Cultura Urbana di Camerino la petizione online indirizzata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per salvare Camerino dall’abbandono post sisma. 

Il centro storico è ancora deserto, chiuso, da quell’ottobre di due anni fa e ormai a farla da padrone è anche la vegetazione selvatica che ha iniziato a crescere qua e là. Un tempo era lì che tutto si concentrava: la vita delle istituzioni, dell’Università e degli studenti che popolavano la città, delle attività commerciali, dei fedeli. Camerino era il suo centro storico. 

“Il duplice problema che oggi si pone a Camerino - si legge nel testo della petizione - è di dare forma e sostanza alle conurbazioni esterne, soprattutto dopo gli eventi sismici che hanno comportato un aggravio di utenza delle infrastrutture esistenti e, soprattutto, di restituire alla vita il centro storico che rappresenta la vera anima e la stessa ragion d’essere della città.

Dopo oltre due anni nei cittadini comincia a venir meno l’idea del ritorno: molti, condizionati dall’esilio forzoso stanno ricostruendo la loro vita altrove, i più sono rimasti aggrappati alla speranza di ritrovare quel modo di vivere urbano di antica civiltà che contraddistingue da sempre Camerino”. È per questi ultimi che serve una risposta urgente, prima che anche loro perdano la speranza. E di certo il corpus di procedure e norme fin ora posto in essere non aiuta la città a risollevarsi e a ripartire: è tutto troppo complicato, farraginoso, e i tempi lunghi e incerti.

“È pur vero che occorre il tempo necessario per intervenire con giudizio su un territorio di grande bellezza e di altrettanto grande fragilità. Esistono, comunque, delle priorità incontestabili - prosegue il testo - per cui vale la pena di agire con urgenza: quei luoghi rappresentativi della ‘civitas’ che fungono da attrattori di interesse per la città, promotori della rinascita sociale, culturale, economica e motivo per la sua rioccupazione residenziale”. Per questo il Seminario di Architettura e Cultura Urbana promosso da Università di Camerino, Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e Archeoclub d’Italia ha individuato quattro complessi monumentali esistenti all’interno del centro storico per una petizione rivolta al Capo dello Stato affinché sia attivata una specifica modalità d’intervento urgente per il loro risanamento: il Palazzo ducale, il Teatro comunale ‘F. Marchetti’, il Polo museale e il Palazzo della Musica.

Il Palazzo ducale, ricco di storia, col suo cortile rinascimentale che si affaccia sulle mura urbiche è sede del Rettorato, della Scuola di Giurisprudenza, dell’Aula Magna, di un’importante biblioteca aperta agli studenti ventiquattro ore su ventiquattro ed è, inoltre, tradizionale meta di visita turistica e di incontro dei cittadini.

Il Teatro comunale, col suo impianto di palchi a ferro di cavallo, rappresenta il meglio del ‘Teatro ottocentesco del Melodramma’ ed è aperto tutto l’anno alle stagioni musicali e di prosa. Il Polo museale di San Domenico raccoglie importanti testimonianze della pittura camerinese del Quattrocento, il museo archeologico e il museo universitario delle scienze, unico nelle Marche. Il Palazzo della Musica, infine, è sede di scuole musicali di ogni livello, di stage, master e concerti che richiamano musicisti e pubblico dall’Italia e dall’estero”.

È per questi edifici, che hanno un livello di danno che comunque ne consente il risanamento strutturale, che si chiedono specifiche modalità di azione così da restituirli alla città e dare una speranza a chi ha scelto di non andarsene nonostante tutto.

 

Per firmare la petizione seguire il seguente link: http://chng.it/4GBWcW7Xxk

 

g.g.

Una Camerino in festa ha salutato l’inizio di una nuova storia per la Scuola paritaria dell’infanzia Maria Ausiliatrice e asilo nido della parrocchia di San Venanzio, inaugurata alla presenza del Governatore delle Marche Luca Ceriscioli, del sindaco Gianluca Pasqui, dell’arcivescovo Francesco Massara, del rettore di Unicam Claudio Pettinari, del rapppresentante della Fism nazionale Maurizio Landi e delle autorità militari e civili.

Colma di gioia l’intera colorata cerimonia, la cui atmosfera di affettuosa solidarietà ha davvero contagiato tutti e, per primo, il parroco e direttore della scuola don Marco Gentilucci visibilmente emozionato nel dare il benvenuto ai rappresentanti della Fondazione Arvedi, Luigi Vinci e  Luciana Arvedi e Giancarlo Stringhini  consiliere di amministratore si Arinox e Ilta inox,   intervenuti appositamente in città, anche per dare inizio  al cantiere dei lavori della Basilica di San Venanzio.

Nella foto sotto, lo scoprimento della targa da parte di Luigi Vinci, consigliere amministrazione Fondazione Giovanni Arvedi

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Alla Onlus cattolica che fa capo all’imprenditore di Cremona cav. Giovanni Arvedi, si deve infatti la sostanza dei due progetti che gettano nuova luce sulla ripartenza della comunità. Quanto alla nuova scuola dell’infanzia Maria Ausiliatrice, come ricordato nel corso della cerimonia, significativo è stato il concorso della solidarietà di più scuole cattoliche d’Italia della Fism.

Giallo carico come il sole il colore predominante del modernissimo edificio, le cui grandi vetrate si aprono sull’incanto della vallata. Impegno, speranza, futuro, sono i simboli di una giornata che immette nello spirito nuovo con il quale affrontare la sfida del domani. Ai rappresentanti della Fondazione Arvedi, l'onore del disvelamento della targa della nuova struttura, seguito dall'esecuzione dell'inno di Mameli cantato dai bambini. Un' aurea speciale ha pervaso tutta la mattinata, carica di emozioni e di positività. 

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Un augurio racchiuso nello stesso "Albero della vita" scelto come emblema della nuova scuola e citato in più parti della struttura, a cominciare dal cancello d’ingresso. Un simbolo potente che sorretto dalla protezione del patrono di Camerino San Venanzio martire, è l’ immagine benaugurante di una vita costruita su basi solide, piena ed intensa in tutti i suoi aspetti. E i bambini sono le foglie di più vivaci colori, promessa di frutti generosi cui affidare il futuro della città. Accompagnati dai loro genitori, oltre 30 bambini da lunedì prossimo entreranno in una struttura bellissima completamente realizzata in bioedilizia, sicura e confortevole. Al taglio del nastro sono seguiti  un buffet augurale e un divertente spettacolo riservato ai più piccoli. 

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Occhi curiosi e sguardi incantati, davanti alla cura dei tanti particolari che in breve tempo hanno preso vita anche all’interno della costruzione, il cui progetto si deve all’architetto camerte Paola Paoletti. Raccolte di singoli e associazioni, hanno permesso l'accuratezza degli arredi interni e la fornitura di giochi per l’area a verde che si appresta a diventare rigogliosa proprio di fronte alla nuova scuola.

Segnali forti per tutta la collettività da questa pagina nuova, vissuta con particolare entusiasmo da don Marco Gentilucci che ha tenuto duro fino alla fine, superando con coraggio e dedizione ogni attimo di scoramento.

I giorni della provvisorietà e delle difficoltà, lasciano spazio a qualcosa di meraviglioso e inaspettato che è da stimolo per tutti. All’interno dell’edificio, sono stati lasciati volutamente a vista dei particolari in acciaio, a testimoniare gratitudine infinita nei confronti del magnanimo benefattore, il cui gesto nobile resterà sempre impresso in tutta la comunità. E l’immenso grazie ha illuminato tutta la mattinata di festa, contraddistinta dalla soddisfazione di tutti, perché negli oltre 400 metri quadrati della struttura, c’è tutta la voglia di crescita della città, ci sono le aspettative dei genitori e il futuro dei nostri bambini, c’è la professionalità degli educatori e l’impegno di tutti quelli che hanno creduto in un progetto che fa sentire viva tutta la comunità.

Lo stesso dicasi per il progetto di recupero della basilica di San Venanzio, raggiunta poco dopo da ospiti e autorità. Qui l'architetto Paola Paoletti ha illustrato i particolari del restauro  che l'arcivescovo Massara si è augurato possa essere completato secondo i tempi, così da permettere una riapertura della chiesa per il prossimo Natale.

C.C.

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Chiusura per 15 giorni del Bar Tabacchi " Da Stefano"a Camerino,  a motivo della presenza tra i clienti abituali, di personaggi conosciuti alle forze dell'ordine.  E' l'esercizio di via Madonna delle Carceri  il cui titolare, ha ricevuto ieri la notifica di chiusura da parte di Polizia e Carabinieri. La misura è stata adottata su disposizione del questore di Macerata dietro proposta della Compagnia Carabinieri di Camerino;  numerosi interventi effettuati da Carabinieri e Polizia nell'arco di due mesi,  hanno permesso di accertare la costante presenza di soggetti noti alle forze dell’ordine per reati che vanno dallo spaccio di sostanze stupefacenti, alla rapina, ricettazione e lesioni. Segnalati anche violenti litigi per futili motivi che avrebbero creato un clima di tensione e preoccupazione negli stessi avventori del bar. Elementi che hanno condotto il questore di Macerata Antonio Pignataro a disporne la chiusura per motivi di ordine e sicurezza pubblica ai sensi dell'art 100 del Testo Unico delle Leggi di pubblica sicurezza.

C C

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Inizio lavori per il parco attrezzato di Fonte San Venanzio. Inaugurato il cantiere che nel giro di poco più di due mesi renderà concreta nel rione di Fonte San Venanzio un’area a verde pubblico arricchita dall’impianto sportivo polifunzionale. Un altro passo significativo verso la riconquista della normalità per tanti bambini e giovani, con la possibilità di ritrovarsi per praticare sport e trascorrere ore spensierate in compagnia; un traguardo importante per tutta la zona residenziale che attendeva da molto tempo la possibilità di uno spazio all’aria aperta e che ne risulterà valorizzata. Spazio a verde attrezzato e impianto sportivo, sorgeranno vicino all’area delle casette e poco lontano dal Polo scolastico provinciale. In prossimità del parco è imminente anche l’inaugurazione della scuola materna e asilo nido della parrocchia di San Venanzio e, non molto distante, dovrebbe sorgere il villaggio Lions “Insula Fonte San Venanzio” dove è previsto un centro aggregativo polifunzionale. Grande la soddisfazione del sindaco Gianluca Pasqui per la prima bennata nel terreno su cui nascerà quello che è un ulteriore tassello nella ricostruzione del senso di comunità. “Il quartiere di Fonte San Venanzio sta aspettando quest’ area verde da tanti anni – dichiara Pasqui-; credo che insieme all’ inizio lavori per la realizzazione del parco, un altro momento ancora più importante per questo quartiere cittadino è la consegna della scuola paritaria Maria Ausiliatrice da parte dell'arcidiocesi. Tutta l’area che fino a un po' di tempo fa era solo un quartiere dove le famiglie si ritrovavano dentro casa per svolgere una quotidianità, senza avere una grande offerta all’esterno come punti d’aggregazione, potrà presentarsi strutturalmente bella e notevolmente arricchita. Si aprono tutti i presupposti perché il quartiere diventi vivo, vuoi attraverso la scuola che garantirà un percorso educativo ai figli , vuoi grazie ad un giardino che non avrà solo la funzione di un parco giochi. L’area infatti sarà dotata di un campo polifunzionale per praticarvi il calcetto, la pallavolo e il basket, addirittura illuminato così da poter essere goduto anche di notte. Nell’area di verde pubblico verrà posizionata anche la donazione che è stata fatta al Gruppo Alpini, i quali avranno la possibilità di avere una sede dentro al parco e contestualmente gestirlo. Siamo davvero felici perché, da qui a 45 massimo 60 giorni, restituiremo un parco verde alla comunità e soprattutto ad un quartiere molto popoloso che mancava di socialità. Lo faremo attraverso la scuola e l'educazione dei piccoli- conclude il sindaco -ma anche attraverso questo parco fruibile dai più piccoli per i loro giochi e dai più grandi che amano lo sport. Tutto il quartiere di Fonte San Venanzio si arricchisce di molto e, sarà più appetibile per tutte le famiglie. Un intervento di 278 mila euro totali reso possibile grazie alle ditte lottizzanti e dall'apporto dell'amministrazione per 90 mila euro ”.

C.C.

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Saranno affidati entro fine mese, o al massimo nei primi giorni di marzo, i lavori per la realizzazione di un percorso pedonale protetto che collegherà l’area dei nuovi alloggi per studenti a quella del quartiere di Montagnano. Dopo l’approvazione del progetto esecutivo, l’Ufficio Tecnico comunale ha provveduto ad inviare tutta la documentazione all’Anac. “Proprio in questi giorni – ha affermato il responsabile dell’Ufficio Tecnico, ing. Marco Orioli – abbiamo ricevuto il parere favorevole dall’Anac e quindi, ora, possiamo passare alla fase operativa”.

Nei prossimi giorni sarà quindi formalizzata la procedura per l’affidamento dei lavori, per un importo complessivo di intervento di circa 640000 Euro.

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“Si tratta – ha spiegato il sindaco, Gianluca Pasqui – si un’opera d’importanza strategica per la nostra città. Dopo il sisma, quella zona ha subito profonde trasformazioni e ci siamo trovati a fare i conti con la necessità di individuare dei percorsi protetti per favorire i collegamenti pedonali nella massima sicurezza possibile. L’intervento che sarà appaltato nelle prossime settimane è solo una parte di una serie di lavori che interesserà quella zona della città e che prevede anche la realizzazione di un sottopasso e di un nuovo terminal bus”.

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Tanta paura ma per fortuna nessuna conseguenza fisica per la donna rimasta vittima di un incidente lungo via Madonna dei Giustiziati a Camerino. Al volante di una Panda ultimo tipo, la donna stava percorrendo la stradina in discesa in direzione Caselle, quando all'improvviso ne ha perso il controllo.  L'auto è uscita di strada, finendo la sua corsa nella sottostante scarpata; fortunatamente nessun altro veicolo è rimasto coinvolto nell'incidente e la stessa signora ne è uscita indenne. Avvisati dai Carabinieri, subito sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco di Camerino  i quali hanno provveduto alla messa in sicurezza del mezzo incidentato, in attesa dell'arrivo del carro attrezzi per la sua rimozione.  

C.C.

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Una delegazione del Comitato Concentrico ha visitato ieri il centro della città di Camerino. Obiettivo della visita autorizzata dal Comune, il monitoraggio delle operazioni di messa in sicurezza all'interno della zona rossa,
Durante il tragitto è stato possibile visionare 15 interventi di messa in sicurezza sui circa 35 completati o in corso nell’area.
La visita- prosegue la nota-  è una tappa del percorso di monitoraggio degli interventi sulle opere pubbliche nelle fasi di emergenza e ricostruzione che il Comitato per la salvaguardia e la ricostruzione del centro storico di Camerino, intende realizzare con il supporto di ActionAid Italia e della Cooperativa Mètis Community Solutions.
All’interno di questo percorso, già nel mese di novembre del 2018 , il Comitato ha collaborato e partecipato a un Laboratorio di Monitoraggio e Azione civica organizzato da Actionaid Italia e Mètis Community Solutions, a Palazzo Sabbieti
Durante il laboratorio sono state illustrate le opportunità fornite dalle azioni di monitoraggio civico, utili alla cittadinanza per avere un’informazione puntuale e trasparente sullo stato di avanzamento degli interventi legati all’emergenza e alla ricostruzione, e sono state presentate alcune esperienze di monitoraggio intraprese a L’Aquila, nei territori del post-sisma emiliano e del sisma che ha interessato il Centro Italia nel 2016-2017.
Il lavoro di approfondimento e monitoraggio della ricostruzione da parte del Comitato Concentrico, proseguirà con l’obiettivo di lavorare per una ricostruzione trasparente e condivisa con la cittadinanza del territorio camerte. 
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Dallo scorso venerdì pomeriggio il quadriportico del Palazzo ducale di Camerino troneggia su una delle pareti interne del Rettorato al Campus universitario.
Il bellissimo disegno della studentessa Unicam Giuliana Flavia Cangelosi del corso di laurea magistrale in Design Computazionale è stato infatti riportato nella grande parete visibile non appena si entra nella nuova sede del Rettorato.

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“Abbiamo fortemente voluto realizzare quest’opera – ha sottolineato con entusiasmo e con un velo di emozione il Rettore Unicam Claudio Pettinari – tenendo comunque sempre presente che il nostro obiettivo è quello di tornare prima possibile al Palazzo ducale. Ora ci rientriamo virtualmente ogni giorno, ma faremo di tutto per ritornarci, perché vogliamo riappropriarci e tornare a vivere i luoghi Unicam del centro storico, così come abbiamo
recentemente fatto per Palazzo Sabbieti”.

La neve e il ghiaccio, di cui l'inverno non ha privato il Camerino ed il suo territorio, comporta, come noto, disagi non soltanto nel momento dell'emergenza, ma anche successivamente quando il manto stradale, soprattutto nelle zone più isolate, risente del sale sparso e degli effetti dello scioglimento.

Di conseguenza buche e avvallamenti costringono gli automobilisti a manovre degne di una gara di rally e, immancabili, arrivano segnalazioni e proteste nei confronti delle amministrazioni responsabili della manutenzione delle strade. 

Singolare quella degli abitanti di Raggiano, frazione di Camerino, che all'inizio della strada che conduce alla chiesa di Palente hanno affisso il cartello in foto (Attenzione alle buche! Vai piano e non bestemmiare. Dio ti sente, il comune no!). Un avviso di sicuro singolare, ma indubbiamente veritiero ed efficace.

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