Si terrà domenica 4 febbraio, alle 17:30 nellaula magna del Polo Scolastico Provinciale, il terzo appuntamento della 48^ Stagione Concertistica della Gioventù Musicale di Camerino, con il Quartetto d’archi Rolston.

La rassegna, fin qui molto apprezzata per la straordinaria qualità degli interpreti, si è aperta il 21 gennaio scorso, davanti a una sala gremita, con il recital del pianista sudcoreano Yekwon Sunwoo; domenica scorsa è stata invece la volta di una stella del jazz mondiale, la clarinettista israeliana Anat Cohen, da tempo considerata la migliore nel suo strumento in America, in duo con il chitarrista brasiliano Marcello Gonçalves. Il concerto, organizzato grazie all’associazione Musicamdo, ha affascinato il folto pubblico presente, che ha potuto ascoltare le musiche del compositore brasiliano Moacir Santos, contenute in un CD, “Outra Coisa”, recentemente premiato con la nomination ai Grammy Awards.

Domenica 4 febbraio si ritornerà invece al repertorio classico con il Rolston Quartet, talentuosa formazione composta da Luri Lee (violino), Jeffrey Dyrda (violino), Hezekiah Leung (viola) e Jonathan Lo (violoncello). La formazione si è aggiudicata nel 2016 il Primo Premio al prestigioso Concorso Internazionale per quartetto d’archi di Banff, in Canada.

Durante il suo primo tour europeo, nel 2017, l’ensemble ha suonato con grande successo ad Amburgo, Francoforte, Norimberga, Brema, Berlino, Praga ed Esterhazy. Nel corso del 2018 il quartetto suonerà invece ad Amsterdam, Colonia ed al Schwetzinger Festspiele. Dall’autunno del 2017 il Rolston String Quartet è in residenza presso la Yale School of Music.

Il programma prevede due capolavori della letteratura romantica: il Quartetto op.18 n. 3 di Beethoven e il Quartetto op.41 n.3 di Schumann; nel mezzo l’esecuzione di un brano della giovane compositrice canadese Zosha Di Castri: “String Quartet n.1”.

Controlli nei cantieri dell’area Sae Le Cortine a Camerino. Al centro degli accertamenti da parte di Polizia, carabinieri, guardia di finanza, ispettorato del lavoro e DIA (Direzione Investigativa Antimafia) le condizioni lavorative, documenti degli operai, trasparenza delle ditte esecutrici.

I risultati dei controlli, coordinati dal vicequestore Andrea Innocenzi in collaborazione con il tenente colonnello Walter Fava, comandante del reparto operativo di Macerata, saranno pubblicati a breve, tuttavia, a quanto è dato sapere, non sarebbero emerse irregolarità.

Le aree Sae di Camerino, presenti il sindaco, tecnici comunali e responsabili della Protezione civile e della Regione Marche, erano state oggetto ieri di sopralluoghi.

Successivamente si è svolta una riunione nei locali del Contram “ Un confronto molto utile, servito a rendere ancora più chiaro quanto in sostanza già sapevo. C’è stata una franchezza assoluta sia da parte dei tecnici che della politica regionale e, con l’assessore regionale Angelo Sciapichetti,

si è deciso di organizzare una conferenza stampa, volta a chiarire una volta per tutte le motivazioni che hanno spinto alla scelta di determinate terre e le ragioni per cui le consegne delle casette avverranno in determinati tempi. Tutto ciò- sottolinea il sindaco- non è figlio di cattivo lavoro, inefficienza o perdita di tempo; quel che infatti è emerso dalla stessa riunione, è che le terre di Camerino presentano purtroppo grosse difficoltà e problematiche tali, non solo da rallentare il percorso, ma, ci dicevano i direttori dei lavori, anche da far sì che, ad ogni istante,si presentino situazioni nuove da sistemare.

Tutto questo, evidentemente, comporta un percorso temporale sicuramente diverso, rispetto a chi

magari ha una sola area da sistemare. Camerino ha tante aree e oltretutto su terreni deboli che presentano problematiche serie, talmente vero questo- spiega  Pasqui-  che abbiamo 118 Sae sostanzialmente pronte come costruzione e addirittura ammobiliate ma che, mancando la terza fase delle ulteriori opere( allacci e urbanizzazion i successive), non possono essere consegnate. Camerino è una realtà a se stante e anche nel corso della riunione hanno tutti convenuto su questo; la nostra è una realtà che ha 238.000 metri cubi di zona rossa e va anche trattata in maniera diversa,

da altre pur duramente colpite. Sulle Sae dunque da parte dell’amministrazione non ci sono assolutamente ritardi – ribadisce il sindaco- e debbo dire che è stato per me motivo di orgoglio sentir dire dai rappresentanti della Protezione civile nazionale che Camerino è uno di quei comuni che si è adoperato per far sì che non vi sia uno sperpero di denaro pubblico legato ad ordinativi sbagliati.

Questo è potuto accadere perché a monte c’è stato un lavoro che ha portato all’identificazione certa dei destinatari delle Sae e, un conto è riuscire nell’operazione dovendo fare circa 5.000 sopralluoghi, altro discorso  è doverne fare 200, 700 o 1.000. In verità sono stanco di dover fare continui paragoni, perché ogni comunità e ogni sindaco ha le sue problematiche, tuttavia ormai abbiamo pressoché raggiunto l’obiettivo di una data certa per la consegna delle Sae. Faremo quanto prima una conferenza stampa con Regione e Protezione civile e sarei contento fosse presente anche il Consorzio Arcale per toccare in maniera più organica le questioni e, nel frattempo, comunque andremo avanti con gli incontri già stabiliti con i cittadini assegnatari delle Sae. Se ne sono già tenuti diversi e debbo dire che ho trovato nei cittadini una grande comprensione e collaborazione; questo è il dato più bello e significativo, da stimolo e incoraggiamento per andare avanti.

Carla Campetella

Lavori fermi da circa dieci giorni nell’area Sae di Vallicelle a Camerino.  Mai partiti invece quelli dell’area di Sant’Erasmo, nonostante il cronoprogramma preveda la consegna delle casette entro il 28 febbraio.

La stessa amministrazione comunale, dice di ignorarne i motivi che si stanno cercando di chiarire con l’ente regionale. “ Quello che sta accadendo è molto grave- dichiara il sindaco Pasqui- ;  stiamo già iniziando a pensare alla nomina di un legale che possa seguire tutto l’iter fino alla consegna delle ‘casette’ per ogni cantiere. I cronoprogrammi per i quali sto chiedendo aggiornamenti in riferimento a tutte le aree- prosegue Pasqui- non mi vengono comunicati in tempo reale il che, da parte della Regione Marche è ingiustificabile. Il prossimo 24 gennaio mi incontrerò con il presidente Ceriscioli, proprio allo scopo di ottenere delucidazioni; i ritardi sono sensibili ed evidenti,  ragion per cui bisognerà cercare di capire e anche far sì che il tutto subisca un’accelerazione. A dir la verità – continua- personalmente è da tempo che cerco di evidenziare che non sono mie tutte le colpe che sovente mi si addossano, a partire dalla scelta delle aree che hanno dei motivi ben precisi, fino alla tempistica adottata dal comune. Oggi però che i ritardi sono assurdi ed ingiustificati è sotto gli occhi di tutti e, anche per questo motivo, abbiamo deciso di iniziare ad incontrare e informare gli assegnatari delle casette, facendo il punto della situazione almeno ogni dieci –quindici giorni e di conseguenza comunicandolo loro.

Detto questo- sottolinea Pasqui- , non potendo abbassare comunque la guardia anche di fronte a situazioni spiacevoli, siamo pronti a continuare a guardare avanti fiduciosi. Di certo, quando accadono fatti inspiegabili come il fermo lavori a Vallicelle o come l’area di Sant’Erasmo dove i lavori non sono mai partiti, qualche pensiero non buono ci corre in mente. Tengo a precisare che questo tipo di difficoltà non riguarda solo Camerino; le stesse problematiche le sta infatti vivendo Valfornace e, dai dati ufficiali che riguardano altri comuni, la consegna delle Sae sta subendo ritardi in molti casi e, addirittura anche nei comuni facenti parte del primo cratere sismico .

Una problematica dunque preoccupante e da sanarsi, ma – conclude Pasqui- sono convinto che nelle prossime ore il presidente della Regione saprà prendere in mano la situazione”.

C.C.

Pienone a Camerino per la Notte nazionale del Liceo Classico. Sei ore di apertura straordinaria del Polo scolastico provinciale, per l’appuntamento che in tutta Italia ha coinvolto più di 400 scuole. “ La Legge” il filo conduttore scelto per legare insieme i quadri animati della quarta edizione. Commenti entusiasti dal folto pubblico che ha gradito e apprezzato  impegno e professionalità degli studenti, cimentatisi nella lunga serie di performance a coniugazione del motto “ Dura lex sed lex”. Ad animare l’iniziativa, nata per promuovere la Cultura Classica in tutte le sue forme, anche inusuali, una carrellata di brevi drammatizzazioni, arricchite da danza, simulazioni di processo, spiegazioni scientifiche e coreografie, sorseggiando tea e assaporando cibi ispirati alla tradizione greca e latina.

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Un risultato di sorprendente vivacità per l’eccezionale maratona che ha rappresentato un’ulteriore circostanza per testimoniare il valore e l’attualità degli studi classici, come percorso affascinante e straordinaria opportunità di formazione per i giovani. Dall’evento, grazie alla disponibilità del personale e dei docenti, anche un’ occasione del tutto particolare per far conoscere l’Orientamento in ingresso a chi si prepara alla scelta del percorso scolastico degli istituti superiori.

Dalle 18 a sera inoltrata, la sede dei Licei di Camerino ha aperto le porte alle decine e decine di visitatori, accolti in un’atmosfera festosa che ha animato ogni aula e ogni corridoio dell’istituto.

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Condotti per mano dagli studenti in costume, con il prezioso sostegno dei docenti e del personale, gli ospiti hanno potuto immergersi nella ricca sequenza di eventi in programma: Estratto dall’Antigone di Sofocle; Danza “Infernale”; La Legge di Azzeccagarbugli; Estratto dalla Persa di Plauto; Processo in materia di testamento biologico; Esperimenti di chimica e dimostrazioni di Matematica; Quadro parlante La Giustizia; La giustizia di Dante.

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Applausi e unanime consenso per La notte del Liceo Classico, patrimonio culturale da difendere quale istituzione che consente ai giovani, di leggere la complessità dell’oggi e potersi misurare con il futuro da protagonisti. 

Carla Campetella

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Il bracccio meccanico della gru dell'impresa esecutrice dei lavori, aggancia con la pinza grondaie, ringhiere. Polvere e prime macerie che rotolano gù dal palazzo di via Seneca davanti agli occhi curiosi e al rumore dei pensieri di numerosi abitanti del quartiere Le Conce.  Anche  il primo cittadino Gianluca Pasqui  è arrivato in zona per seguire le prime opere di demolizione del palazzo di via Seneca n.36. E i segnali di passi in avanti per l'amministrazione si mescolano alla forte partecipazione emotiva e agli occhi lucidi dei presenti.

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" Arrivando qui e considerato il lungo iter che ha portato ai lavori di demolizione- commenta il sindaco Pasqui- pensavo che comunque le sensazioni sarebbero state positive; in verità guardare i lavori in corso è qualcosa che non può emozionare e commuovere. E' un pezzo di storia della nostra città, un pezzo di vissuto delle famiglie e della vita di tutti i cittadini che se ne va e, da uomo, i sentimenti che provo sono fortiSono cresciuto qui e tutto questo mi tocca personalmenteDa sindaco tuttavia- prosegue Pasqui-, esprimo soddisfazione perchè, si è giunti al risultato, dopo un lungo percorso e dopo una serie di vicende che meriterebbero  approfondimentiE  la luce che si apre è quella della ricostruzione.  Alla demolizione seguirà la riapertura di una strada, il rilancio della città, un altro percorso che sfocierà nella costruzione da nuovo, di un edificio pienamente rispondente alle normative antisismicheAl dilà della sofferenza che noi tutti proviamo davanti a questa scena- sottolinea il sindaco- il segnale è che la città non si ferma; sono sicuro e convinto di aver fatto assolutamente  il massimo con gli strumenti a mia disposizioneBisognerebbe forse intervenire sugli strumenti affinchè nella nostra splendida penisola, le cose possano procedere ancora in maniera più  veloce. Ad oggi- conclude - ritengo realmente di aver contribuito a portare a casa un  risultato straordinario per una struttura che inizialmente, per una serie di circostanze  circoscritte corredate da documenti, avrebbero condotto a percorsi diversi che invece siamo riusciti a portare a termne diversamente con una demolizione". 

Per la riapertura al transito di viale Seneca, bisognerà attendere circa un mese; intanto operai e mezzi continueranno a lavorare all'abbattimento del palazzo. Per consentire l'esecuzione dei lavori in sicurezza e facilitare il transito dei veicoli inpiegati nele opere e nella rimozione macerie, il mercato settimanale del sabato è stato trasferito a Vallicelle nello spazio adibito alle attività commerciali dell'area "Vallicenter" dove, dal 13 gennaio, troveranno posto le bancarelle 

     

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Al via le operazioni per la demolizione di palazzo Toffee nel quartiere Le Conce a Camerino. A darne notizia l'ufficio tecnico comunale. I lavori dovrebbero terminare entro un mese dopodichè sarà possibile la riapertura al traffico di viale Seneca, interdetto da oltre un anno ai pedoni e alla circolazione delle auto proprio in corrispondenza del palazzo, con l'impossibilità di utilizzare la via per raggiungere velocemente viale Giacomo Leopardi o via Et Poi si more.

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 Sul posto sono già in fase di allestimento bracci meccanici, gru e altri mezzi necessari per il corretto eseguimento di tutte le operazioni. Messi in sicurezza gli edifici vicini, ora l'impresa Papa Nicola di Macerata potrà dar via all'abbattimento del palazzo di viale Seneca n.36. Costo delle opere 173mila euro.

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Ormai in fase di ultimazione nelle immediate vicinanze di piazza Neghelli, la messa in sicurezza della chiesa di Sant'Anna 

C.C.

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La cultura classica si prepara a far festa. Dall’iniziativa ideata e promossa da Rocco Schembra, docente di Latino e Greco al Liceo Classico Gulli e Pennisi di Acireale,con il patrocinio del Miur,oltre 400 scuole hanno scelto quest’anno la data del 12 gennaio per presentarsi al pubblico con iniziative di vario genere ne” La Notte Nazionale del Liceo Classico” inno festoso alla cultura umanistica, giunto alla sua quarta edizione..

Sei ore di apertura straordinaria di tutti i licei classici d’Italia, durante le quali gli studenti saranno protagonisti, accogliendo e coinvolgendo  la cittadinanza nelle loro performance.

Anche per il 2018, i Licei di Camerino aderiscono all’iniziativa che si propone di mettere nella giusta luce l’attualità del Liceo Classico e di promuovere la cultura umanistica, quale elemento fondante per la costruzione di una società autenticamente libera, pluralistica e democratica..

Le aule del nuovo Polo Scolastico Provinciale, struttura che ospita gli alunni dei 5 indirizzi liceali dell’Istituto, si trasformeranno venerdì 12 gennaio, dalle ore 18 alle 24, in sale d’incontro e di spettacolo, aventi come filo conduttore la “legge”.

" La Notte del Liceo Classico- spiega il dirigente Francesco Rosati- vuole essere innanzitutto la presentazione del Piano di studi, del profilo culturale di un meraviglioso indirizzo che vuole ribadire quanto sia importante nel nostro sistema educativo, di istruzione e formazione. la cultura umanistica e, legandoci al tema della legge, in qualche modo presenteremo le varie discipline ".

Tra i momenti preparati dagli alunni del Liceo Classico di Camerino in collaborazione con gli insegnanti sono infatti previsti: la rappresentazione di un frammento di “Antigone”, la tragedia di Sofocle inserita quest’anno nel progetto teatro; una scena da “I Promessi Sposi”, quella dell’Azzeccagarbugli; scene tratte dall’Inferno dantesco centrate su Farinata e Pier delle Vigne; una serie di esperimenti scientifici sulle leggi fondamentali della chimica; un processo simulato, punto di forza delle precedenti edizioni della Notte, allestito grazie all’opzione giuridica, un progetto del Liceo Classico “Alfonso Varano” di Camerino molto apprezzato da studenti e famiglie.

L’augurio di tutte le scuole aderenti alla Notte Nazionale è che si possa riaccendere l'interesse verso l’indirizzo classico, che continua comunque a mantenere un certo fascino, grazie anche alla volontà dei protagonisti (dirigenti scolastici e docenti) di presentare un’offerta fedele alla tradizione, ma allo stesso tempo attenta alle esigenze culturali del momento. Nelle aule dei licei classici troviamo sempre più dispositivi, attrezzature e infrastrutture multimediali indispensabili per l’implementazione di una didattica innovativa in grado di favorire, proprio attraverso l’utilizzo delle I.C.T. (Information and Communications Technology), la formazione di un pensiero critico, da sempre una delle caratteristiche peculiari degli studi classici.

 

Risponde alla forte esigenza di comunicazione – informazione, più volte evidenziata dalla stessa popolazione,  l’idea lanciata sui social dal sindaco Pasqui. Obiettivo è quello  di organizzare un pubblico  appuntamento fisso e aperto a tuttiper discutere delle problematiche, piccole e grandi, relative al sisma”.  Resosi conto della necessità di fare chiarezza su tante questioni, consapevole dell’importanza di colmare alcune lacune della informazione, il sindaco , per un prosieguo di tranquillità del cittadino e per incrementare consapevolezza e spirito di collaborazione, ha ritenuto che il confronto diretto con la comunità, rappresenti  la migliore forma di comunicazione. A partire da gennaio, con un format in fase di studio, si apre dunque la possibilità di un incontro tra sindaco,  amministrazione comunale  e cittadini.“L’idea, per iniziare- scrive il sindaco sui social-   è quella di utilizzare ogni ultimo giovedì del mese".

Nell’ottica di un rapporto sinergico di collaborazione, anche di idee,  tra l’amministrazione e la città - afferma il primo cittadino- ho inteso lanciare un appello alla mia comunità; in passato, per più motivi, non si è riusciti a rendere operativa questa tipologia di incontri  ma, quotidianamente, avverto  la legittima voglia dei cittadini di interfacciarsi su tante tematiche. C’è la disponibilità a farlo e, per la scelta di un orario comodo a tutti, ho pensato di chiederlo sui socialriscontrando grande interesse; inizieremo dunque con un incontro a cadenza mensile, da tenersi ogni ultimo giovedì del mese e,  stando alle preferenze  emerse, con tutta probabilità nel dopocena. Presenti  tutti i responsabili dell’amministrazione inizieremo un dialogo costruttivo  e di verità.  La città ha sempre collaborato in maniera straordinaria- continua Pasqui E’ grazie alla vicinanza e all’affetto dimostrati  fin da subito e mai mancati  da parte dei miei cittadini che  ho trovato la forza per andare avanti con sempre maggiore convinzione. Dobbiamo affrontare un percorso assolutamente complesso  e ritengo  essenziale la collaborazione. Gli incontri /confronto - spiega- saranno utili a dimostrare anche attraverso la documentazione che mostreremo, quali sono le difficoltà dei vari percorsi che interessano la città.  Discuteremo delle varie questioni da risolvere e, anche di un futuro che, stando così le cose, appare alquanto nebuloso. E’ per questo che tornerò a spingere sull’acceleratore per chiedere a gran forza un’attenzione sul tema fondamentale, cioè quello di andare a rivedere il cratere sismico. Noi – prosegue  Pasqui- abbiamo l’obbligo di riuscire a far sì che il Governo intervenga sul cratere, non per restringerlo bensì  per dare ad ogni comunità la giusta medicina, cosa che oggi non viene assolutamente fatta. La medicina non può essere la stessa per tutti e non può guarire gli stessi mali che sono completamente diversi o diametralmente opposti. Preciso  che le mie parole non sono tese ad escludere dal cratere qualche comune- conclude il sindaco- ;  tutte le comunità colpite dal sisma debbono essere ricompresse nel cratere ma è necessario che siano attentamente guardate in modo da risolvere equamente i bisogni che si sono generati a seguito di un evento catastrofico”. 

Carla Campetella

“Il nuovo carcere, per ora, rimane un proclama su Facebook” . A scriverlo, in una nota inviata alla stampa,  è il sindaco  di Camerino Gianluca Pasqui, spiegando i motivi del rinvio della riunione, inizialmente prevista per questo martedì 9 gennaio."Subito dopo l’annuncio dato dall’onorevole Irene Manzi, nelle scorse settimane- si legge nel comunicato-  avevo convocato una riunione che consentisse di passare prima possibile ad una fase operativa. Per evitare che il periodo elettorale consentisse facili strumentalizzazioni di un argomento che invece ci sta molto a cuore e da cui dipende una buona fetta di futuro del tessuto economico della nostra città e del nostro territorio.Purtroppo- continua Pasqui-  dei tanti soggetti a cui avevo inviato quella lettera, solo uno ha risposto:  il capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, dottor Santi Consolo, che ringrazio per la considerazione, che suggerisce un rinvio della riunione prevista per questo martedì 9 gennaio .

Nella nota ricevuta- prosegue il primo cittadino- veniamo informati che “il comitato paritetico interministeriale per l’edilizia penitenziaria ha concordato sulla proposta di realizzazione di un istituto penitenziario di cento posti nell’area individuata dall’ex piano carceri. L’iter relativo alla gestione dell’appalto di tale nuovo istituto, è gestito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche della Lombardia ed Emilia Romagna. Relativamente ai finanziamenti, necessitando una somma di circa 15/20 milioni di Euro, la questione dovrà essere affrontata in sede di Comitato Paritetico. Nelle more del reperimento dei fondi, questo Dipartimento sta lavorando sulla predisposizione dello schema di istituto ad alta valenza socio-riabilitativa e a contestuale basso impatto ambientale, secondo i modelli proposti dagli Stati generali sull’esecuzione penale. Tale studio di fattibilità dovrebbe essere pronto entro la fine del mese corrente e quindi potrà essere trasmesso al MIT. Ciò premesso, un incontro in tempi così ravvicinati come quelli proposti appare prematuro e, in ragione della citata competenza in capo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, potrebbe essere più opportuno tenerlo in una sede centrale”.

Preso atto della nota e del fatto che nessuno degli altri soggetti convocati ha risposto al mio invito- sottolinea il sindaco -  ho ritenuto doveroso rinviare la riunione prevista al mese prossimo, con data da definirsi e, accogliendo il suggerimento del capo del DAP, da tenersi a Roma.

Da anni, la mia e altre amministrazioni prima di me, ci adoperiamo per realizzare il nuovo carcere a Camerino. Anche subito dopo il sisma, avevamo avuto una riunione a Roma con il sottosegretario del Ministero della Giustizia, oltre a incontri per illustrare progetti e prospettive. Credevamo, dopo l’annuncio delle scorse settimane (dato anche tramite social network da esponenti di partiti di governo) di aver aggiunto un altro importante tassello verso la realizzazione di un’opera strategica al futuro della nostra economia. E vogliamo crederci ancora! Convinti, quindi, che non sia questo il caso- conclude la nota- vogliamo tuttavia far presente che non permetteremo temporeggiamenti che rischiano di sembrare strumentali. Soprattutto in considerazione del fatto che siamo in piena campagna elettorale”.

Il Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo Dario Franceschini ha firmato il decreto istitutivo del "Distretto Turistico Marca Maceratese". Ne fa parte il territorio dei Comuni di Macerata, Apiro, Appignano, Belforte del Chienti, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Cessapalombo, Cingoli, Corridonia, Fiastra, Gualdo, Loro Piceno, Matelica, Mogliano, Monte San Martino, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Pieve Torina, Poggio San Vicino, Pollenza, Recanati, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant'Angelo in Pontano, Sarnano, Serravalle di Chienti, Treia, Urbisaglia, Ussita, Valfornace.

Nella maggior parte dei cas, si tratta di comuni ricompresi nel cratere sismico.

La firma del decreto è stata accolta con soddisfazione dall’assessore al Turismo e Cultura della Regione Marche Moreno Pieroni che parla di risultato importante, voluto dall’ente regionale, non solo quale opportunità di rilancio dei Comuni colpiti dal sisma e strumento utile a tenere alta l’attenzione sui territori “ ma che dimostra  che quando la concentrazione e la condivisione degli obiettivi tra enti locali, istituzioni e associazioni funzionano bene, le risposte positive arrivano in breve tempo".  L’iter necessario è stato portato avanti dalla Regione Marche in tempi strettissimi per consentire che la documentazione necessaria, la cui presentazione doveva essere inoltrata entro il 31 dicembre 2017, pervenisse sul tavolo del Ministro Franceschini.

“Lo strumento – ha aggiunto Pieroni - consentirà la creazione di nuove e preziose opportunità per la competitività delle imprese. Il traguardo, arriva dopo l'istituzione di altri 7 distretti nelle Marche e va a completare un quadro omogeneo delle realtà territoriali nella regione: Distretto turistico dell'Appennino Umbro Marchigiano; Distretto turistico Marche Sud; Distretto turistico Marche Picene; Distretto turistico Riviera del Conero e Colli dell'Infinito; Distretto turistico del Fermano; Distretto turistico Marca Pesarese; Distretto turistico Il Piceno".

Plaude al risultato anche Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino, tra i comuni che fanno parte del “Distretto Turistico Marca Maceratese”.

 “Importante fare sinergia- ha commentato il primo cittadino- Anche se le nostre mura sono distrutte, il turismo va sempre guardato con attenzione perché non possiamo permetterci di fermare nulla. La città va avanti e pensare in un’ottica di prospettiva ad un turismo culturale e ambientale sinergico, ci riempie il cuore di gioia. Un altro risultato degno di nota che fa pensare ad un territorio che vuole muoversi insieme

C.C.

 

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