Ai Licei di Camerino, nell'ambito del progetto Alternanza Scuola-Lavoro,  l' unità cinofila della Protezione civile di Sefro   ha proposto agli alunni delle classi quarte attività teoriche ed esercitazioni pratiche inerenti la ricerca di dispersi a seguito delle calamità naturali.

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Presentata ai ragazzi una simulazione operativa con i cani da soccorso, dopo una lezione teorica sull’addestramento dei cuccioli, il rapporto cane-conduttore e la tecnica riguardante la capacità di rilevare le tracce sul territorio e l’organizzazione per il ritrovamento.

A condurre la lezione Claudio Mariani, istruttore di animali e di persone, in quello che a Sefro è il primo nucleo cinofilo ufficiale di Protezione Civile della provincia di Macerata.

" Siamo stati invitati dal preside dei Licei e dai docenti- spiega Mariani-  per far vedere ai ragazzi, in una mattinata didattica a loro dedicata, come di fatto viene creato un cane della Protezione Civile, ripercorrendo tutto l'iter formativo che va, dal cucciolo  che si deciderà di creare come cane da ricerca, fino al vero e proprio cane operativo. La mattinata è stata pertantoi divisa in due sessioni: l'una prettamente didattica e l'altra di esercitazione. La prima parte - continua Mariani- è servita a mostrare e spiegare l'iter formativo dell'animale  e i componenti del nucleo cinofilo che hanno particolarità e peculiarità, per ogni compito da svolgersi.  Poco dopo, nella palestra e negli spazi aperti del Polo scolastico, abbiamo mostrato i progressi degli animali del nostro nucleo cinofilo. Con noi abbiamo portato infatti una cucciola di sette mesi, ancora nella fase di addestramento e il cane Ettore che ormai può dirsi formato. Col nuovo anno Ettore farà l'esame in Regione per l'operatività e potrà diventare a tutti gli effetti un cane della Protezione Civile. Di fondamentale importanza- aggiunge l'istruttore-  la formazione degli operatori i quali, essendo in contatto con gli animali, debbono essere assolutamente preparati. Nel nostro nucleo siamo due istruttori cinofili dell'ENCI( Ente nazionale della Cinofilia italiana )e in particolare io stesso sono anche istruttore delle persone, per prepararle di modo che siano in grado di gestire tutta la parte formativa dell'animale. Questo tipo di attività- aggiunge Mariani- sta incontrando una crescente attenzione da parte dei comuni, soprattutto a seguito degli eventi sismici verificatisi sul territorio; è anche per questo che stiamo cercando di dare un'accelerazione all'iter formativo che, comunque, ha i suoi tempi  e deve essere completo. Recentemente abbiamo siglato un accordo con l'università di Camerino, sia per la parte veterinaria di assistenza degli animali che dovessero infortunarsi mentre svolgono il loro servizio di ricerca dispersi, sia per la parte della formazione degli operatori con corsi mirati e specifici. 

 Significativo che l'iniziativa sia stata ospitata nei Licei- conclude l'istruttore-: i ragazzi sono il nostro futuro e dobbiamo offrire  loro degli input, motivarli con delle iniziative che facciano capire che ci sono delle persone che si adoperano per la sicurezza e che laddove ve ne fosse la necessità, c'è qualcuno che potrà muoversi. Ci auguriamo che a seguito di una motivazione e di uno stimolo positivo, una volta diventati maggiorenni, magari siano propensi a seguire la scia e  entrare a far parte della Protezione civile".   

Soiddisfatto il dirigente Francesco Rosati, per l'interesse mostrato dagli alunni.

" L'attività si è svolta nell'ambito del progetto di "Alternanza scuola lavoro' che come noto coinvolge gli studenti delle classi quarte chiamati a completare un pacchetto di  tematiche inerenti il lavoro e che, come Scuola, ci vede attivi in diversi settori del privato e in particolare degli enti pubblici con università, comune e sul fronte della sanità. Con l'appuntamento di oggi,- ha detto Rosati-  i ragazzi hanno avuto l'opportunità di conoscere meglio le attività della Protezione Civile, innanzitutto la natura di un ente la cui importanza è fondamentale e, nello specifico, le attività del nucleo cinofilo di Sefro, inerenti la ricerca di dispersi a seguito di calamità naturali. Alla lezione teorica con il coinvolgimento degli studenti, alcuni dei quali probabilmente svolgeranno lo stage presso la Protezione Civile, è seguita la simulazione pratica operativa con i cani da soccorso, Si è visto il diverso comportamento dell'animale già formato, rispetto a quello il cui addestramento non è ancora completo. I cani erano già venuti nei giorni scorsi a conoscere ed "annusare" l'ambiente scolastico ed è stato davvero interessante vederne l'operatività negli spazi del Polo con i quali avevano già familiarizzato. Un'iniziativa -conclude il dirigente- che tra l'altro viene incontro anche ad un altro progetto che stiamo portando avanti con la Lega difesa del cane, per evidenziare il tema delle adozioni degli animali".

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Dopo la richiesta di un confronto con il commissario straordinario alla ricostruzione, Paola De Micheli, il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, come già precedentemente annunciato in occasione della sua presenza a Camerino, ha invitato anche a nome dei sindaci del territorio il Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, ad un incontro per confrontarsi sulle criticità e la necessità di interventi che, ad oltre un anno dal devastante sisma che ha distrutto il Centro Italia, appaiono improcrastinabili e non sono ancora state mitigate dai pur numerosi interventi messi in atto dal Governo. “Ho avuto il piacere di accoglierla a Camerino, da ultimo all’inaugurazione del 682° anno accademico della nostra prestigiosa Università,- scrive Pasqui- ed in quell’occasione, ho apprezzato il Suo intervento. Si è ben compresa dalle Sue parole la vicinanza del Governo, l’ammirazione per le bellezze e le opportunità che il territorio offre, per la ricchezza che esprime, ricchezza patrimonio inestimabile della nostra Italia e che un uomo di questa terra ben conosce. Ho letto nelle sue parole anche la consapevolezza di quanto l’evento sismico abbia stravolto ed azzerato il tessuto economico – sociale di molti luoghi, tra i quali quello che rappresento, e della necessità di fare ancora e fare di più, e meglio. Sono fiducioso, assieme agli altri colleghi Sindaci, che vorrà fissare, compatibilmente con gli impegni di Governo, un incontro”.

Conclusione potente e vigorosa per la rassegna Sibillini Live a Camerino. Passionale, travolgente e  viscerale la performance di Teresa De Sio, 'brigantessa' sul palco dell’auditorium Benedetto XIII con i tre eccezionali musicisti Sasà Flauto chitarre, Pasquale Angelini batteria, Vittorio Longobardo basso. Energia solare e calore del sud hanno pervaso la sala dall’inizio alla fine del concerto, entusiasmando e infervorando il numeroso pubblico. A dare il benvenuto in città alla cantautrice e scrittrice  partenopea poco prima del concerto, il rettore di Unicam Claudio Pettinari e i presidenti  di Musicamdo Daniele Massimi e di Arci Marche Massimiliano Bianchini. Nel ringraziare Teresa De Sio per essersi generosamente prestata a partecipare alla rassegna di musica e teatro migrante, il rettore ha voluto farle dono della t-shirt diventata simbolo della comunità universitaria.

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Di lì a poco si è materializzato in tutta la sua forza contagiosa, l’undicesimo appuntamento di Sibillini Live i cui spettacoli dal vivo, hanno attraversato 11 diversi paesi, coinvolgendo ovunque le comunità locali e le tante persone che volontariamente hanno contribuito al progetto, la cui idea di fondo, è stata quella di restituire momenti di aggregazione, grazie alla sentita partecipazione degli artisti

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Un invito ad andare oltre le difficoltà dagli stessi organizzatori, felici di aver trovato tanti amici, venuti col cuore in mano a portare la loro solidarietà e un forte senso di unione.

Il resto lo ha fatto il messaggio della musica e il sorprendente mix di energia solare e calore mediterraneo che la cantautrice napoletana e il suo eccezionale Power Trio, sono riusciti a trasmettere per tutto lo spettacolo. Una gioiosa successione di brani folk, pulsioni rock, ritmi incalzanti ma anche dolci melodie, hanno lasciato un bellissimo segno. Dolcezza, forza, energia vitale, da leggere in ogni corda di quell'artista strepitosa che è Teresa De Sio, legata alla sua terra madre con autentica passione. Serata davvero da incorniciare, ricca di sentimento e di stimolanti messaggi.

Carla Campetella     

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Con un colpo di pennello racconta la tua città, scartenando la tua fantasia: è' l'invito di  Paint Red Zone, evento proposto dall'associazione IoNonCrollo, è un'estemporanea di pittura per raccontare con i colori la città di Camerino. I pannelli verranno dipinti nella geostruttura del City Park il 17 e il 18 novembre nel pomeriggio e poi verranno affissi negli ingressi chiusi della città per dare un tocco di colore e personalità alla nostra zona rossa. L'evento è rivolto in particolare alle scuole, per tenere vicini i giovani alla città e per renderli protagonisti anche della città del futuro. Sono invitate anche le associazioni e tutti i cittadini che vogliono partecipare come singoli o come gruppo. Sono 5 le location scelte per l'affissione dei pannelli: Santa Maria in Via, San Venanzio, Pincetto, Via Roma, Tempo dell'Annunziata. E' una bella iniziativa di RESILIENZA, trasformare la zona rossa in opportunità per esprimere la vicinanza alla città e per rendere tutti partecipi del suo abbellimento, e verranno premiate le più belle realizzazioni delle due categorie, scuola e associaioni/cittadini.
 

 

Sala gremita per l’assemblea generale di Confindustria Macerata all’auditorium Benedetto XIII di Camerino, con la presenza del Presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia.

Strategie, progetti, programmi di sviluppo del territorio maceratese colpito dal sisma” al centro dell’incontro con l’obiettivo di guardare avanti con un’ottica di prospettiva e di rilancio economico. Un momento di confronto tra mondo dell’imprenditoria, delle istituzioni, sindacale, accademico, voluto da Confindustria Macerata a Camerino. In apertura i saluti del sindaco Pasqui: “ Da più di un anno la nostra è una quotidianità di trincea. Una situazione che richiede l’impegno di tutti, per cercare di restituire ai nostri figli quello che i padri ci hanno donato. E’ necessario fare squadra ma, centrare anche tutte le problematiche che oggi impediscono di fare un percorso che possa restituire dignità alle persone. E’ ormai necessario un tavolo di lavoro che consenta di migliorare il migliorabile. La realtà è ancora quella della fase emergenziale e, per ottenere obiettivi, il sistema va rivisto, lavorando nei tavoli istituzionali”.

Le sfide da affrontare in un mercato in continua evoluzione, approfondite dal presidente di Confindustria Macerata Pesarini, che ha delineato possibili linee strategiche per tornare ad essere competitivi. “Anni difficili anche prima del sisma, ciò nonostante non ci siamo persi d’animo e con dinamismo e attaccamento al territorio, ne siamo usciti più forti, più innovativi e competitivi. E’ da queste valutazioni che dobbiamo partire per proseguire nel futuro prossimo, su traiettorie di crescita, di sviluppo e di progresso economico, ripartendo dalla centralità del manifatturiero sostenibile, quale settore strategico e motore pulsante dell’economia provinciale”.

 “Ricostruire com’era dov’era’ o ‘come sarà’, al centro dell’intervento di Aldo Bonomi di Aaster, secondo il quale il successo dell’esperienza post sisma del Friuli, è dipeso dalla capacità di tenere assieme il ragionare sulla ricostruzione e l’avere un’idea di modello di sviluppo in avanti.  “L’interrogativo per noi, è capire se a fronte del trauma del sisma, basti avere in mente di riprodurre il meccanismo precedente del capitalismo dolce marchigiano (che tiene assieme dimensione del territorio agricolo in evoluzione, e, industrializzazione) o, se invece non sia meglio andare verso un ragionamento che imposti una sfida della ricostruzione che vada di pari passo con un cambiamento di modello di sviluppo“.

Citando il filosofo Benjamin, il presidente di Istao Marcolini ha rilevato che “quando il sapere storico più profondo si incrocia con le prospettive del futuro, il passato potrebbe unirsi in maniera fulminante con l’adesso, e, dare origine a un’ immagine ricca di futuro”. Necessaria una visione, un patto per lo sviluppo economico sociale, in grado di definire gerarchia degli impegni e concentrazione degli sforzi” ,e, “di fronte ad una emergenza così grande, approntare un piano di Area Vasta e un coordinamento degli interventi”.

Nella tavola rotonda successiva il presidente Ceriscioli è tornato ad assicurare risorse abbondanti, in grado di rappresentare una leva straordinaria in termini di opportunità e di sviluppo. “Per ricostruire un sistema in grado di mettere in moto occupazione, la parte più difficile della partita, è ricollocare questi elementi in una visione strategica altro fattore che merita profonda riflessione, quello dei tempi che, per quanto ci si sforzi di cercare semplificazioni, gioca sempre a nostro sfavore. Riuscire a vincere anche la partita dei tempi, vorrà dire che quello sforzo importante fatto d’idee, riflessioni e risorse, potrà appieno dare risposte e trasformarsi in lavoro e sviluppo, in qualità della vita, per restituire al popolo straordinario dei marchigiani, tutta la serenità di cui c’è desiderio e necessità”.

Di disponibilità di risorse copiose ma non facilmente spendibili ha parlato il rettore di Unicam Pettinari: “Si corre spesso il rischio di non accettare un finanziamento perché è difficile da rendicontare, o, non si riesce a realizzare un intervento perché non si sta nei tempi o non è adeguato.Il problema principale è il lavoro. Per riportare persone nel territorio, si doveva, si deve e si dovrà pensare a portare lavoro”.

Dalla sua esperienza di sindacalista, il segretario di CGIL Taddei ha ricordato come, seppur con difficoltà personali, i lavoratori si siano avvicinati alle imprese, lottando per mantenere la produzione in tutte le maniere. “La forte tenacia che caratterizza la popolazione marchigiana, si rivela tuttavia insufficiente. I ritardi sono numerosi e ciò che sta rendendo difficile la situazione di lavoratori, cittadini, anziani e bambini, è il fatto che parliamo di ricostruzione in una fase d’emergenza e non abbiamo la possibilità di immaginare un futuro. Credo che l’Italia debba assolutamente dotarsi di una normativa per lo stato di calamità, perché non è possibile rapportarsi a situazioni d’emergenza con procedure ordinarie. Chiediamo una ‘governance’e la possibilità di immaginare un futuro per il nostro territorio, per riportare imprese e lavoro, e ricominciare a sognare”. 

Futuro legato alla necessità di fare squadra con creatività e responsabilità, anche nelle conclusioni del  presidente di Confindustria Boccia. “Camerino in questo, diventa un simbolo, non solo della questione post terremoto ma,soprattutto, nel collegamento giovani, università e futuro. Credo che il messaggio sia che sta a noi in questo presente, ricostruire il futuro con sensibilità nella questione temporale, sentendoci parte di una comunità e cittadini europei di nazionalità italiana, ritornando a quello spirito del dopoguerra, che significa passare dagli interessi, alle esigenze del Paese per una ricostruzione economica e fisica. Abbiamo voluto un protocollo con l’università di Camerino- ha ricordato - con l’intenzione di dare un messaggio di fiducia, che è una categoria della ragione. Dobbiamo avere fiducia perché ragioniamo e dunque, il filo rosso della giornata, è la necessità di collaborare. Quella che si pone è un’idea di metodo diverso; fare insieme, significa collaborare nell’interesse del Paese, sentirsi parte di una comunità in un percorso in cui non c’è da esaltarsi nelle vittorie, né abbattersi nelle sconfitte, c’è solo da guardare avanti e dare una visione al Paese. L’economia globale è fatta di mercati di nicchia che sono quelli italiani, e, in quello spirito del dopoguerra dove c’erano solo macerie, i nostri nonni hanno fatto grande il Paese. A differenza di oggi, c’era certezza del futuro, c’era una visione. Non possiamo fare solo tattiche, dobbiamo iniziare a fare strategie, condividere la visione comune di dare certezza al futuro. La sintesi efficace è venuta da una citazione: “ Se nella vita vuoi compiere grandi passi, non devi solo sognare ma anche pianificare; non solo agire ma, innanzitutto, credere”. 

Il cuore della città continua a battere. E’ perfettamente riuscito “In 200 uniti per non mollare”. Un bellissimo sole e una gioiosa moltitudine di camerinesi hanno favorito il formarsi del grande cuore in piazza Cavour. Non solo i diretti protagonisti, ma molte altre persone si sono ritrovate all’appuntamento delle ore 11.00. La giornata di festa della ricorrenza di “Ognissanti” ha richiamato a Camerino presenze anche da fuori; si è approfittato per rivedere la piazza da poco riaperta e condividere la sorpresa di una singolare manifestazione d’amore cittadina.

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Voglia di futuro e di rinascita nel cuore dei camerti, determinati ad andare oltre le ferite inferte dal sisma; muniti di caschetti colorati hanno risposto sì all’iniziativa ideata dal fotografo Roberto Conti. Poche indicazioni e, in un’atmosfera finalmente serena si è potuto formare il grande cuore umano, immortalato dal drone e centrato dall’obiettivo. Per sollevare il più possibile il punto di ripresa, il fotografo Conti si è avvalso di una piattaforma aerea messa a disposizione dall’amministrazione comunale. All’evento, che sarà inserito nel Progetto Fotografico “ La mia vita prima della zona rossa”, hanno partecipato anche la Croce Rossa Italiana con il presidente della sezione cittadina Gianfranco Broglia e i volontari di Protezione civile.  Spirito d’aggregazione, positività e voglia di non mollare, si sono liberati nel corale abbraccio all’ amata città.

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“ Questa volta siamo stati favoriti da una magnifica giornata- ha commentato con soddisfazione il fotografo Roberto Conti- Un bellissimo sole e assenza di vento, condizioni ideali per far volare il drone e per realizzare quello che avevamo in mente. Il grande cuore è il segno del nostro amore e della grande voglia di riprendere possesso della città. Il gesto simbolico dedicato a Camerino è perfettamente riuscito anche grazie all’aiuto e alla collaborazione degli amici Carlo Orsolini, Francesco, Elisabetta, di mia moglie Anna Lisa e della nostra figlia Elisa; tutti hanno messo del loro nella preparazione dello scatto e nelle riprese realizzate. Ringrazio tutti i camerinesi che sono saliti in piazza Cavour per prestarsi solidarmente a questo segno.

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Un’altra bella pagina che inserirò nel Progetto “ La mia vita nella zona rossa”, un omaggio fotografico che, in primis, ho voluto dedicare ai miei amici commercianti, perché è  la categoria che ha subito i maggiori disagi  e, tuttora, è in sofferenza. Molti di loro stanno svolgendo la loro attività in condizioni limite, altri debbono ancora ripartire. Per chi vive del proprio lavoro e della propria attività - ha aggiunto- la situazione è davvero dura. E’ un messaggio che vorrei lanciare alle istituzioni, non tanto a quelle comunali che hanno fatto, stanno facendo e, scommetto, che faranno tanto, bensì più in alto, rivolgendomi alla Regione e la Governo centrale. C’è bisogno di visioni per il futuro di Camerino; da parte nostra ce la metteremo tutta, ma lo Stato deve essere più presente, più vicino alle popolazioni e anche più veloce. Le persone non possono più aspettare. E’ passato un anno, ed è troppo”. 

Carla Campetella  

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Il Sollievo “La Comunità delle Famiglie” è un servizio finanziato da Regione Marche e promosso dall’Unione Montana La Marca di Camerino; il progetto tutela e sostiene il benessere nell’intero ciclo vitale della famiglia. Quest’anno vista la situazione complessa dovuta al sisma e considerati i crescenti e nuovi bisogni della famiglia si è pensato di dar vita ad un nuovo servizio specifico.
E’ in partenza un gruppo di ascolto e sostegno psicologico per le famiglie “LA COMUNITA’ DELLE FAMIGLIE” a cui possono partecipare tutti residenti dei comuni di Camerino, Acquacanina, Fiastra, Muccia, Pievetorina, Valfornace, Serravalle di Chienti, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Bolognola.
Partecipare significa condividere, sostenere e ascoltarsi reciprocamente per potenziare il senso di comunità e sviluppare soluzioni funzionali ad un nuovo adattamento.
Il servizio sarà attivo a partire dal 15 novembre 2017 PRESSO IPSIA G. ERCOLI Viale Seneca, Camerino alle ore 18:00 a cadenza bisettimanale. Il gruppo vede la presenza di due conduttori/facilitatori: dott.ssa Ilenia Cittadini (Pedagogista ), dott.ssa Giorgia Pellegrini (Psicologa). Info.3337956113.
Il progetto Sollievo vede una rete di partecipazione di numerosi partner: Unione Montana alte Valli Potenza Esino, Dipartimento Salute Mentale, Cooperativa Cooss Marche, Associazione Scacco Matto, Associazione Psiche 2000, Coop. B Opera. Si ringrazia per la preziosa collaborazione il comune di Camerino l’Assessorato dei Servizi Sociali e l’Istituto Professionale Ercoli.

Di nuovo accessisibile piazza del duomo. Una luce oltre il buio di tanti giorni difficili. A un anno esatto dal sisma, centinaia e centinaia di persone di ogni età hanno salutato a Camerino la riapertura di piazza Cavour. Un bel segnale di speranza per una comunità, ritrovatasi unita nel luogo centrale della città,.come tante altre volte. Dolore ma anche gioia immensa quella provata da ognuno nel riappropriarsi di quel qualcosa che si era rotto dentro.

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 Presenti le autorità civili e militari, il sindaco Pasqui con tutta l’amministrazione comunale, l’arcivescovo Francesco Brugnaro, il rettore Claudio Pettinari, rappresentanze dell’esercito, della protezione civile, della Croce Rossa Italiana.

Ad aprire il pomeriggio di festa, il suono della banda musicale Città di Camerino, diretta dal maestro Vincenzo Correnti. ( sotto nella foto )

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L’esecuzione degli inni di Mameli e di Camerino hanno emozionato e commosso tutti i presenti. Subito dopo l’arcivescovo ha invitato ad un minuto di silenzio e a recitare la preghiera universale del Padre Nostro, come ringraziamento al Signore per aver salvato vite umane” Sono davvero commosso - ha dichiarato Brugnaro- perché il 28 ottobre di dieci anni fa entravo a Camerino ed era una città completamente diversa. C’è grande commozione e desiderio di riprendere e cambiare le sorti con coraggio. Questro è l’impegno della solidarietà e della creatività”. 

( Camerino, piazza Cavour  di notte  )

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E’ una grande festa ma anche un momento di dolore- ha detto il sindaco- E’ un anno di ricordi e anche di consapevolezza per ciò che è stato e ciò che ci sta aspettando, un percorso certamente difficile per il quale serve grande lavoro ma sono certo che avrà successo , grazie all’unione e alla forza della nostra gente”.

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Parole commosse anche quelle pronunciate dal rettore Pettinari “Rivedere i luoghi dove siamo stati insieme, dove abbiamo incontrato e parlato con le persone, dove ci siamo dati appuntamenti nelle uscite tra amici o con la prima fidanzata.

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Tornare qui dove le mamme ci portavano ad acquistare un gioco per il nostro compleanno o a prendere un gelato, rivedere finalmente e in maniera libera questa piazza dopo tanto tempo di inaccessibilità, è qualcosa di diverso e dal valore indescrivibile.

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E’ un’emozione forte per me  ma l'ho percepita  anche negli occhi dei nostri studenti universitari. Piangevano come se questa fosse la loro città ed è qui che vorranno continuare a studiare e a vivere, ad incontrare amici e a condividere un’esperienza importante e, faremo di tutto per far sì che questo accada”.

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Un segno di rinascita anche nelle parole dell’ex sindaco Dario Conti che si augura presto la riapertura anche della Biblioteca Valentiniana. “ Ci rendiamo conto che i tempi della ricostruzione saranno lunghi, ma, se ci mettiamo la buona volontà, riusciremo a diminuirli”. “ Una gioia vedere l’esercito arretrare di parecchi metri, insieme alla zona rossa che adesso è più circoscritta- ha commentato Ildo Pazzaglia-  E’ un bel segnale di speranza”. “ Grazie a questo evento- ha detto Stefania, studentessa pugliese iscritta ad Unicam- sono tornata nella città che mi sta facendo crescere. Rientrare nel centro storico della città, è un’emozione unica, anche se  ricordando il dramma di quella sera di un anno fa, è anche un po’ traumatico. Il legame con questa città è molto saldo e se sono qua a studiare, è anche grazie a Camerino, ai suoi abitanti, all’università che non ci hanno fatto mai mancare il loro affetto e la loro vicinanza”.

Gli occhi di tutti cadono tra le inferriate chiuse del quadriportico di palazzo ducale, meglio conosciuto come‘sottocorte’; anche quello è un pezzo della vita di studenti e camerinesi e, mentre si guarda, ognuno trattiene un suo ricordo. 

Ma oggi è festa e la vivono con una gioia tutta particolare e speciale gli stessi abitanti del centro storico, i cui rientri per recuperare beni in” zona rossa” , per mesi e mesi,  sono stati vissuti in solitudine e profonda malinconia.

Emozionata e raggiante anche Monica Straini, la cui abitazione è in centro storico: “ Il mio cuore batte fortissimo e sempre batterà per questa città che non abbandonerò mai  E’ molto doloroso essere qui in piazza e non poter tornare a casa, ma sono davvero contenta di esserci. Anche se  pian piano e un pezzetto alla volta,  dobbiamo riconquistare la nostra città ”.

   

 Carla Campetella

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I rettori Flavio Corradini e Claudio Pettinari , presentatori ufficiali della serata “ La voce del cuore”

Due presenze sul palco che imprimeranno un significato ancora più profondo a quello che si preannuncia come un evento davvero unico. In programma domenica 29 ottobre 2017 all’ Auditorium Benedetto XIII, la serata ad ingresso gratuito, riunirà 130 coristi e un’orchestra di 25 elementi, sotto la direzione del maestro Silvio Catalini. Un omaggio speciale per i 25 anni della rassegna musicale Coricantando celebrati,a causa del sisma, un anno dopo l’effettiva ricorrenza.

Una festa che riveste particolare importanza per l’associazione musicale Cappella del duomo, coro universitario di Camerino, alla quale, insieme a Comune e Unicam, si deve l’organizzazione. “ Proprio il 29 ottobre 2016 - afferma Roberta Grifantini- avremmo dovuto celebrare i 25 anni della nostra rassegna polifonica. Siamo marchigiani e tenaci in tutto e per tutto e abbiamo voluto ritentare quest’anno con un evento che resti a lungo nella memoria. Anche per questo abbiamo deciso di fare le cose in grande: un’orchestra sinfonica di 25 elementi, un’unica voce di 130 coristi e due  presentatori in grado di stupire la platea. " Noi siamo un coro universitario e, festeggiare l'anniversario con i due rettori, riteniamo che abbia un valore speciale.E' anche un modo per salutare Corradini per i sei anni trascorsi insieme e, nel contempo, dare il benvenuto a Pettinari per i prossimi anni da condividere. Loro hanno accettato con entusiasmo la nostra folle idea- prosegue  Roberta Grifantini- e credo che il tutto sarà ancora più emozionante.  Dunque una sorpresa nella sorpresa, per un’occasione particolare e unica; la serata – spiega  – è davvero ricchissima di simboli per tutti noi, e, il nostro maestro dirigerà l’ unico coro di voci, delle persone che in questi mesi ci sono state vicine. Con i nostri amici coristi, condividiamo la stessa passione e, nell’anno trascorso, non ci hanno mai abbandonato, riempiendoci di attenzioni, messaggi d’affetto e donazioni in favore della città di Camerino. Era giusto per quest’anno un programma speciale e diverso, non facendo esibire i cori singolarmente ma, riunire tutti insieme nell’unica “ Voce del cuore”. Ci auguriamo una platea davvero colma di gente, per una festa emozionante e aperta a tutti “.    

Camerino piange l’improvvisa e prematura scomparsa di Milena Scartoccetti.

Il decesso, all’età di soli 46 anni, è avvenuto nella notte, per le complicanze di una grave malattia con la quale la giovane combatteva da tempo. Si è spenta, ad un anno dal sisma , nell’abitazione del quartiere di Montagnano che la sua famiglia era riuscita a trovare la scorsa estate, dopo varie sistemazioni provvisorie, dapprima in albergo e successivamente a Civitanova Marche. Era felice Milena, di essere finalmente potuta ritornare nella sua città e di ritrovare tutte le sue amicizie.

Infermiera presso l’ospedale Santa Maria della Pietà, Milena Scartoccetti ha sempre svolto il suo lavoro con grande dedizione e impegno; sempre pronta ad aiutare il prossimo, di lei si ricordano il carattere solare, la genuinità, la profonda sensibilità.

Poi, una decina d’anni fa, la scoperta di un brutto male, contro il quale ha combattuto da grande guerriera, affrontando ogni momento con coraggio esemplare.

Un amore avvolgente quello dei suoi famigliari; sempre vicini come insostituibili colonne, la mamma Anna Maria, per lungo tempo titolare di una lavanderia a Le Conce, e, il fratello Mauro, anche lui infermiere presso lo stesso nosocomio. La notizia della sua morte improvvisa ha sconvolto l’intera comunità che, con sentimenti d’affetto e grande commozione si unisce all’immenso dolore della mamma Anna Maria, del fratello Mauro, dell'adorato nipote Enrico.

L’ultimo saluto a Milena, questo giovedì 26 ottobre alle ore 10.00 presso la chiesa di Vallicelle

C.C.

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