Rosario itinerante 13 maggio - terra dei fioretti di San Francesco - RoccaBruna - Grotta di Soffiano
15 Mag 2020
Secondo appuntamento del Rosario itinerante curato da don Marcello Squarcia di Sarnano. In questa puntata si parte dalla Chiesa di San Francesco di Rocca Bruna, dove dal 1227 al 1327 una piccola comunità di frati minori hanno dato la loro impronta, al ridosso del castello di Brunforte. Convento voluto proprio dai signori Brunforte di Sarnano. Passò di lì San Francesco mentre si recava in Ascoli, lasciando ai sarnanesi il disegno dello stemma del comune di Sarnano, l'angelo a 6 ali, arrivando fino alla Grotta di Soffiano, dove un'altra piccola comunità, di Fra Pacifico Fra Umile e il Beato Liberato hanno iniziato il loro cammino verso la santità. Ripercorriamo la strada di questa sorella terra.
Vandali in azione, a Sarnano, nei pressi della grotta di Soffiano. Un fatto triste, scoperto nei giorni scorsi da un sarnanese che, in quella zona, si era impegnato per segnalare le stazioni della via crucis.
Sul sentiero che conduce alla grotta di Soffiano, infatti, l'estate scorsa, un devoto a San Liberato aveva installato delle croci per indicare le stazioni della via crucis; non semplici croci, ma lavorate in modo da ricordare la forma della croce di San Damiano. Croci in legno, fissate su ferri ricoperti con canne di bambù che, evidentemente, non sono piaciute a chi ha deciso di romperle, staccarle e buttarle via.
Inutile dire che, alla vista degli atti vandalici, il sarnanese è rimasto basito e amareggiato, ammettendo di aver versato anche qualche lacrima per il dispiacere.
Non è il primo atto vandalico che si verifica in quella zona. Qualche mese fa, sono stati rotti e buttati via due pannelli dove era incisa la storia della Valle di Rio Terro, dove si trova appunto la grotta. Ad indignare i cittadini è proprio il fatto che, ad essere preso di mira, sia un luogo di preghiera e meditazione, dove si narra sia passato San Francesco.
I sarnanesi legati alla grotta di Soffiano, comunque, non si arrendono, e per il 24 dicembre si ritroveranno per la tradizionale santa messa, alle 15.30, nella splendida cornice naturale dell'eremo, in attesa della notte di Natale.
GS
una delle croci prima
l'inizio della Via Crucis lungo il sentiero
uno dei ferri di supporto delle croci piegato
una delle canne di bambù che rivestiva il ferro buttata nel dirupo
un momento della messa dello scorso anno
Sul sentiero che conduce alla grotta di Soffiano, infatti, l'estate scorsa, un devoto a San Liberato aveva installato delle croci per indicare le stazioni della via crucis; non semplici croci, ma lavorate in modo da ricordare la forma della croce di San Damiano. Croci in legno, fissate su ferri ricoperti con canne di bambù che, evidentemente, non sono piaciute a chi ha deciso di romperle, staccarle e buttarle via.
Inutile dire che, alla vista degli atti vandalici, il sarnanese è rimasto basito e amareggiato, ammettendo di aver versato anche qualche lacrima per il dispiacere.
Non è il primo atto vandalico che si verifica in quella zona. Qualche mese fa, sono stati rotti e buttati via due pannelli dove era incisa la storia della Valle di Rio Terro, dove si trova appunto la grotta. Ad indignare i cittadini è proprio il fatto che, ad essere preso di mira, sia un luogo di preghiera e meditazione, dove si narra sia passato San Francesco.
I sarnanesi legati alla grotta di Soffiano, comunque, non si arrendono, e per il 24 dicembre si ritroveranno per la tradizionale santa messa, alle 15.30, nella splendida cornice naturale dell'eremo, in attesa della notte di Natale.
GS
una delle croci prima
l'inizio della Via Crucis lungo il sentiero
uno dei ferri di supporto delle croci piegato
una delle canne di bambù che rivestiva il ferro buttata nel dirupo
un momento della messa dello scorso anno