Contagi da Coronavirus: negli ultimi giorni sono emersi due focolai a Fabriano: uno alla Casa di Riposo Vittorio Emanuele II e l'altro alla Comunità La Buona Novella, oltre ad altre situazioni in tutta la regione. Alla casa di riposo, nonostante siano sempre state osservate scrupolosamente le misure anti contagio e la perizia del personale, tutti i ricoverati sono risultati positivi. La questione è passata nelle mani dell’Asur Regionale, a cui l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini e la consigliera Chiara Biondi hanno chiesto interventi specifici, di tipo ospedaliero, diversi da quelli convenzionali: le case di riposo godono dell’assistenza dei medici di famiglia, che nonostante l’impegno, non riescono a tenere sotto controllo la situazione. L’Asur ha così deciso di invertire il sistema facendo seguire i malati direttamente con protocolli farmaceutici ospedalieri Asur.

L’assessore alla sanità Filippo Saltamartini, ringraziando la consigliera Biondi, sostiene che in questa fase dell’epidemia è fondamentale salvare le vite delle persone che hanno ricostruito l'Italia distrutta da una guerra. “Queste persone - ha aggiunto - meritano tutto il sostegno proprio in considerazione della loro fragilità.  Stiamo cercando, con un intervento innovativo e l’aiuto di tutti, anche del personale della cooperativa, di trasformare la Casa di Riposo Vittorio Emanuele II in una ‘quasi corsia di Ospedale’ utilizzando professionalità ospedaliere anziché l'assistenza affidata ai soli medici di famiglia. Monitoreremo costantemente la situazione e, nel frattempo, in aggiunta al personale già reperito, la Regione ha richiesto anche l’invio di medici militari”.

Red.
Dal prossimo 3 novembre, le scuole superiori marchigiane adotteranno la didattica a distanza, per tutti gli alunni. Una svolta decisa, prevista da un’ordinanza che il Presidente Francesco Acquaroli firmerà oggi. Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado proseguiranno le lezioni “da remoto” al 100 per cento, con la possibilità di svolgere, in presenza, le attività laboratoriali previste dai rispettivi ordinamenti, le verifiche scritte, le lezioni per gli alunni con bisogni educativi speciali e per quelli che hanno difficoltà di collegamento telematico dal proprio domicilio.

“È un provvedimento che assumiamo con la consapevolezza di dover contrastare lo sviluppo della pandemia anche attraverso misure flessibili di insegnamento, garantendo comunque, alle fasce deboli della popolazione scolastica, la possibilità di proseguire l’anno scolastico in presenza – commenta il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – I dati contenuti nell’ultimo rapporto di monitoraggio, trasmesso dall’Ufficio scolastico regionale per le Marche, confermano una maggiore circolazione virale e un incremento costante di contagi nelle comunità scolastiche, con almeno 555 casi di positività al Covid-19 ascrivibili a studenti e 183 al personale della scuola. Una situazione di criticità, a livello territoriale, che impone massima attenzione anche nel settore scolastico e richiede l’immediata adozione di misure più stringenti”.

Red.
Si tira un sospiro di sollievo a Caldarola dove è finita la quarantena per le due classi della scuola dell'Infanzia che erano rimaste a casa dopo l'insegnante risultata positiva al Covid.
"Finalmente una buona notizia - commenta il primo cittadino, Luca Maria Giuseppetti - Purtroppo c'è stato questo periodo di fermo, ma ora è ripreso tutto normalmente. In questo periodo può capitare, fortunatamente è andato tutto bene, ore ci auguriamo che l'anno scolastico prosegua senza intoppi".

A preoccupare il sindaco di Caldarola sono invece i tempi in cui vengono comunicati gli aggiornamenti dei concittadini positivi ed in quarantena: "Mi preoccupa la mancanza di coordinamento tra l'Asur e la Regione - confida - . Il Cohesion (sistema regionale per la comunicazione con la Pubblica Amministrazione ndr) comunica i dati a distanza di troppi giorni da quando viene reso noto l'esito dei risultati. È necessario trovare una soluzione più precisa perchè chi amministra un paese o una città deve avere i dati in tempo reale, è importante averli almeno il giorno stesso del risultato del tampone.
Non è possibile avere questa discrepanza tra l'Asur, che registra i dati in maniera rapida, e la Regione che invece ci avvisa con un ritardo che a volte è arrivato a quattro giorni. Per noi è importante che la comunicazione avvenga nei tempi giusti. Mi muoverò per capire se ci sono dei problemi logistici".

GS
Presidente della Regione, assessori e tutti i Prefetti delle Marche a confronto questa mattina.
"L’occasione - si legge in una nota della Regione - è stata proficua per esaminare congiuntamente la situazione dell’emergenza sanitaria regionale, alla luce del recente DPCM del 18 ottobre. È stato stabilitoche la riunione congiunta avrà carattere settimanale su proposta di D’Acunto. I Prefetti hanno rispettivamente espresso le numerose questioni legate all’andamento dei contagi, le preoccupazioni provenienti dai territori e le necessità di affrontare la nuova fase in ottica preventiva".

Un approccio condiviso dal Presidente Acquaroli che ha sottolineato un’attenzione massima affinché si possano scongiurare conseguenze socioeconomiche sull’intero territorio. “Il massimo impegno di tutta la giunta – ha affermato Acquaroli – a mettere in campo tutti gli accorgimenti volti in primo luogo alla tutela della sanità e della sicurezza di tutte le fasce della popolazione e ad evitare un ulteriore lockdown e scongiurare il più possibile danni economici. Ringrazio i Prefetti delle Marche per la disponibilità e sono certo che lavorare in concertazione sia il modo più efficace per dare ai cittadini delle risposte più puntuali e più rapide. Raccomando sempre la massima attenzione individuale nei comportamenti reciproci e l’adozione di tutte le misure come il distanziamento interpersonale, l’utilizzo delle mascherine e l’igiene delle mani”.

GS
Che fine ha fatto il Covid Center di Civitanova? In questa seconda ondata del virus, che coinvolge anche la regione Marche, la domanda è lecita e riguarda quella che era stata soprannominata "l'astronave di Bertolaso", realizzata in Fiera a Civitanova con 80 posti letto per i malati di Covid.
Una struttura costata 12 milioni di euro che il governo Ceriscioli aveva pensato per la recrudescenza del virus già prevista per l'autunno-inverno e che oggi resta ancora chiusa, nonostante i contagi crescano in maniera esponenziale anche nelle Marche.

La decisione spaccò l'opinione pubblica perchè l'apertura del Covid Center avvenne ad emergenza quasi terminata, ma l'allora presidente Ceriscioli era convinto dell'utilità, qualora i contagi fossero tornati a crescere, come oggi sta avvenendo.
I marchigiani hanno quindi atteso per avere la conferma che l'ospedale dedicato sarebbe tornato in funzione, ma ad oggi i malati di Covid vengono ancora curati negli ospedali di zona, tanto che la dirigente Asur Nadia Storti pensa che a breve possa tornare in funzione l'ex reparto di Malattie Infettive all'ospedale di Macerata.

E mentre Bertolaso, sui canali televisivi nazionali, ricorda l'importanza di avere ospedali dedicati ai contagiati come le sue creazioni nelle Fiere di Milano e Civitanova, anche l'ex governatore Luca Ceriscioli è convinto di quanto fatto: "Credo che oggi la Regione abbia un'arma in più in questa seconda fase - dice ai microfoni di Radio C1...inBlu - . Sono posti letto che permettono di gestire i casi in una struttura che non ostacola l'attività ordinaria degli altri ospedali. Come tutti gli strumenti si può decidere se utilizzarlo o meno, io sono convinto che comunque sia importante averlo. Sono 80 posti letto in più che non è facile avere all'interno degli ospedali, senza compromettere l'attività ordinaria. Oggi, come dice Bertolaso, avere questi strumenti e non usarli è un peccato perchè non utilizzarli signifca limitare l'attività ordinaria di tanti ospedali.

Comprendo - ammette - che quando i numeri sono bassi la tentazione è quella di gestire i malati di Covid vicino casa, ma quando i numeri iniziano a crescere questa tentazione manda in difficoltà il sistema. Abbiamo tenuto per mesi i cittadini senza l'attività sanitaria ordinaria, ridotta solamente all'emergenza-urgenza: farlo perchè si è costretti è un conto, ma farlo per scelta è un altro.
Credo che quando i numeri dei contagi crescono, e stanno crescendo come vedo ogni giorno, sia lecito chiedersi se sia utile utilizzare gli ospedali di zona o il Covid Center".

Il suo successore, Francesco Acquaroli, dopo l'incontro con i vertici della sanità avvenuto lo scorso 3 ottobre, aveva comunque assicurato: "Abbiamo verificato che due moduli del Covid Center, con 28 posti letto, sono pronti all’utilizzo, il sistema di sorveglianza è attivo e i macchinari vengono controllati costantemente. La struttura c’è, speriamo che non serva, ma se dovesse servire la utilizzeremo”. 
Proprio questa mattina, alle 12.45, l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini terrà una conferenza stampa in merito all’ adozione di nuove Misure di contenimento dell'epidemia da Covid 19 nelle Marche. 

GS
Gianluca Pasqui è stato eletto dall'assise consiliare vice presidente del Consiglio regionale delle Marche.
“Per me si è trattato di un momento molto importante che ho vissuto con commozione - commenta - .  Ringrazio il presidente Francesco Acquaroli e i colleghi consiglieri per la fiducia rivolta alla mia persona e mi impegno fin da subito a svolgere questo delicato incarico istituzionale con serietà e dedizione.
Un ringraziamento doveroso e sentito va al commissario regionale di Forza Italia, Francesco Battistoni, che mi ha sempre sostenuto e ha fortemente creduto nella mia persona, e ai tanti che mi sono stati vicini nel percorso che mi ha portato a raggiungere questo risultato.
Per me - ha dichiarato Pasqui subito dopo l'elezione - si tratta di una sorta di ritorno al futuro.
I primi passi in politica, infatti, li ho mossi come responsabile della segreteria dell'allora vice presidente del consiglio regionale Fabrizio Grandinetti cui va il mio ringraziamento e il mio affettuoso saluto.

seduta del consiglio regionale delle Marche

Un pensiero particolare lo rivolgo alle persone che vivono nelle zone del sisma e a tutte quelle che in questo particolare momento storico soffrono per i motivi più diversi.

Voglio, però - conclude - , dedicare questa giornata così importante nel mio cammino politico a mio padre che purtroppo ho perso diversi anni fa e che ancora oggi ringrazio per tutti gli insegnamenti e i valori che mi ha trasmesso”. 

pasqui in consiglio


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Non è entrato nella squadra di governo l'ex sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli ma offrirà il suo impegno sotto un'altra veste all'interno del consiglio regionale: "Dovrei prendere la presidenza della Commissione Bilancio e Cultura - dice ai microfoni di Fabio Ubaldi per Radio C1...inBlu - quindi avrò modo di potermi impegnare e di far valere quelle che sono le prerogative dei nostri territori e le nostre necessità".

Il consigliere eletto con la Lega e che aveva preso gran parte dei voti della zona dell'entroterra rassicura così i suoi elettori e tutti gli abitanti dell'entroterra che, non appena vista la giunta, hanno storto il naso nel constatare la mancanza di un 'rappresentante della montagna' in giunta: "Il fatto che io non abbia ricevuto la nomina di assessore - prosegue marinelli - non significa che mi tirerò indietro o che non porterò avanti le iniziative e le esigenze del nostro territorio. Vorrei rassicurare tutti coloro che mi hanno dato fiducia: sono tantissimi, li ringrazio e sarò a loro disposizione per recepire le esigenze. Mi auguro di portare avanti con Giancluca Pasqui e Mirella Battistoni le richieste  del nostro terrirotio".

GS

Nonostante il grande consenso ottenuto in termini di voti, Renzo Marinelli e Gianluca Pasqui, rappresentanti della zona montana della provincia di Macerata, restano fuori nell'elenco degli assessori.
Faranno parte dalla Giunta regionale con altri incarichi. 


Anticipati da una nota del leader nazionale della Lega Matteo Salvini, ripresa anche dall'agenzia Ansa, i nomi dei componenti il nuovo governo della regione, con il Governatore Francesco Acquaroli che tiene per sè le deleghe alle politiche europee, con l'importante questione relativa al Recovery fund, e al turismo.

Della Giunta fanno parte Mirco Carloni (Lega), vice presidente con delega alle Attività produttive e all'Agricoltura, Francesco Baldelli (Fdi), che si occuperà di Infrastrutture e Lavori Pubblici, mentre Stefano Aguzzi, eletto in quota Forza Italia, sarà assessore esterno ad Ambiente, Lavoro e Formazione. Filippo Saltamartini, ex sindaco di Cingoli, sarà il nuovo assessore alla Sanità, mentre di Cultura e Sport si occuperà la deputata leghista Giorgia Latini, che lascerà Montecitorio. Infine l'ex sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli (Fdi) avrà le deleghe al Bilancio e alla ricostruzione post sisma.

Ad occupare la poltrona di presidente del Consiglio regionale sarà l'esponente Udc Dino Latini.
   


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È in programma per questo pomeriggio alle 16.30 la conferenza stampa di presentazione della nuova giunta regionale.
Intanto, dopo le polemiche sollevate dal gruppo Dipende da Noi in merito alla parità di genere, un commento sulle ipotesi dei nuovi assessori arriva anche dal segretario regionale del Partito democratico, Giovanni Gostoli.
"Pare - commenta - che i partiti della destra hanno raggiunto l’accordo nei palazzi romani.
È uno schiaffo alle donne marchigiane la nuova Giunta regionale - denuncia - : solo una su sette. Le Marche tornano indietro, anziché andare avanti - dice Gostoli - Proprio quando la parità di genere che è motore di sviluppo può diventare un obiettivo del Recovery Fund. Una visione coraggiosa e innovativa sarà quella di aumentare la presenza delle donne nel mondo del lavoro, investendo nelle infrastrutture sociali e nei servizi per l’infanzia, sostenendo l’imprenditoria femminile, promovendo la parità salariale e contrastando ogni forma di discriminazione. Anche per questa ragione è importante favorire la partecipazione delle donne nella vita democratica delle istituzioni. Oggi è una brutta giornata per le Marche”, conclude il segretario regionale Pd".

GS
Il Comitato 30 Ottobre di Tolentino scrive al Presidente della Regione Francesco Acquaroli, puntando l'attenzione sulla gestione del sisma in città.

"L'obiettivo - si legge nella nota del Comitato - è di invitarlo a porre l’attenzione sulla condizione della gestione dell’emergenza e degli interventi a favore degli sfollati di Tolentino.
Dopo aver evidenziato l’assenza degli strumenti a favore delle oltre 100 famiglie che ancor oggi, a 4 anni dal sisma, non hanno ancora né le SAE né i tanto enfatizzati appartamenti, il Comitato ha cercato di focalizzare le storture registrate sino ad oggi: dall’acquisto del capannone “La Rancia”, acquistato con i soldi della Regione Marche ad oltre il doppio del costo di mercato, in barba anche alla presenza di uno stabile all’epoca di proprietà regionale come l’Hotel Marche, agli oltre 20 milioni di euro stanziati dalla Protezione Civile Nazionale per la realizzazione di due palazzine da destinare agli sfollati".

Ma l’accento è stato posto sulla situazione ai container "A tutt’oggi - scrivono - permangono oltre 250 persone, di tutte le età e di tutte le etnie, con bagni e mensa in comune: ed allo stato attuale, rappresenta un rischio ancor più evidente con l’ondata di ritorno del Covid.
Tra l’altro nei mesi scorsi, il Comitato ha sollecitato la Prefettura ha sollecitato proprio su questo tema, cui purtroppo l’Amministrazione non ha dato una risposta: nulla di nuovo purtroppo, visto il modus operandi dell’amministrazione comunale di Tolentino, che evita di affrontare i problemi indicando sempre altrove responsabilità o priorità.
Il Comitato ha pertanto sollecitato il Presidente, che pure ha dimostrato di avere a cuore la condizione delle aree terremotate con la lettera inviata al Presidente Mattarella, affinché intervenga, per quanto di competenza regionale, a sanare una ferita che a Tolentino rischia di essere mortale".

GS
La soppressione di diversi tribunali italiani nel 2013 è tornata di attualità negli ultimi giorni: gli interessanti risvolti visti in altre Regioni, unite alle dichiarazioni di attenzione che la nuova amministrazione regionale ha rivolto ai territori colpiti dal sisma del 2016, aprono prospettive importanti per la riapertura del Tribunale di Camerino. Dopo la Regione Sicilia, anche in Abruzzo è stata proposta una convenzione al Ministero della Giustizia che propone che la Regione si sobbarchi i costi di mantenimento degli immobili e le spese di gestione, con i costi relativi alle retribuzioni che resterebbero a carico dello Stato. Il presidente emerito dell’Ordine degli avvocati di Camerino Corrado Zucconi è convinto che possa essere una strada percorribile anche nelle Marche: “La nuova amministrazione ha parlato di priorità assoluta per quanto riguarda i territori terremotati. Riaprire il Tribunale di Camerino sarebbe davvero un aiuto per il territorio: porterebbe posti di lavoro e farebbe bene all’economia del camerte, oltre a evitare i continui spostamenti a Macerata per le udienze”.

La questione della riapertura per altro si allaccia perfettamente ai dettami della Costituzione e del Trattato dell’Unione Europea: “L’articolo 5 della Costituzione – prosegue Zucconi – parla del principio di massimo decentramento, mentre l’articolo 10 del Trattato ci dà il principio di prossimità. La riapertura dei Tribunali soppressi rispetterebbe assolutamente questi principi. È basandosi su questo che la Regione Abruzzo ha chiesto al Ministero della Giustizia che i tribunali soppressi riprendano le funzioni giudiziarie. Io spero vivamente che la Regione Marche comprenda come un aiuto vero e concreto sia il restituire a un territorio le sue istituzioni, come il Tribunale e la Procura della Repubblica".

Red.

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