Una gratificazione per gli appassionati di fotografia o una mortificazione per i veri professionisti?
E' davvero sottile la linea che separa le conseguenze dell'iniziativa lanciata da Marche Tourism, la Pagina Ufficiale dedicata all'informazione e al dialogo sul turismo della Regione, gestita dal Social Media Team Marche.
"Non perdere l'occasione di essere il protagonista degli stand della Regione Marche nelle fiere del turismo di tutto il mondo. Inviaci le tue foto più belle e potresti vederle stampate in grande formato alla prossima BIT, Borsa Internazionale del Turismo".
E' il post che si legge nella pagina Facebook del portale che, se da un lato ha già ottenuto l'entusiasmo nei commenti di chi ha subito postato i propri scatti amatoriali, dall'altro non è stato visto di buon occhio da alcuni fotografi profesionisti.
C'è, infatti, chi ribadisce come, nel voler risparmiare il pagamento di un fotografo professionista, si amplifichi il danno pubblicizzando una intera regione con immagini amatoriali.
I fotografi professionisti comprendono certamente la gratificazione di coloro che per passione scattano foto e sono invogliati dalla pubblicazione delle loro creazioni, ma vogliono ricordare che la fotografia è un'arte e un mestiere.
In questo modo, infatti, come se fosse un concorso fotografico, la Regione acquisisce i diritti delle foto che vengono inviate dagli amatori, si crea un corposo archivio di immagini, e l'appassionato sarà soddisfatto dell'iniziativa.
Una scelta però che lascia, ancora una volta, a bocca asciutta chi con la macchina fotografica ci lavora.
Già in un'altra occasione, infatti, la Regione aveva scritto ai singoli Comuni chiedendo foto amatoriali per promuovere il nuovo portare della Regione dedicato al turismo. Anche in quel caso la decisione non era passata inosservata agli addetti ai lavori.
E' chiaro che dietro ad una scelta del genere da parte di un ente pubblico ci sia la mancanza di fondi o la necessità di risparmiare, ma come vale per altri lavori che richiedono la figura di un professionista, non è detto che possano dare il risultato di cui c'è bisogno o che portino invece, successivamente, a dover spendere più del dovuto per riparare ai danni.

GS
Il Governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, ha incontrato nella sede della regione i responsabili dei settimanali, autentica voce di un territorio. Occasione per fare il punto sui temi più importanti della vita della regione e, soprattutto, sul modo in cui vengono raccontati. “Una presenza importante – l’ha definita il presidente Ceriscioli – di queste voci diffuse su tutto il territorio e anche originale l’idea di coordinarsi tra di loro facendo conoscere una voce importante. Per me è stata anche l’occasione per uscire da uno schema di comunicazione fatta di frasi rapide e veloci per dare, invece, a chi fa comunicazione in modo professionale e orientato alla riflessione”. Tanti i problemi e le questioni affrontate, dalla sanità alla situazione post terremoto. “Temi che dipendono da diversi questioni. Sul fronte della sanità, ad esempio, ci troviamo davanti al problema delle attese, per cui è giusto che chi non è codice rosso o giallo dia priorità a coloro che hanno maggiore urgenza. Così come la mancanza di specialisti, che dipende da un’errata programmazione a livello nazionale, o le regole del sisma, che rimanendo quelle attuali non possono che causare rallentamenti dovuti all’eccesso di burocrazia. La regione ha dato 60 dipendenti all’Ufficio Speciale della Ricostruzione che, purtroppo, sono costretti a lavorare di più per ottenere di meno. E’ giusto, dunque, essere consapevoli di questo”.

FU
L’anno che sta per cominciare sarà un anno importante per il 118 regionale, come ha annunciato il direttore Ermanno Zamponi in occasione dell’inaugurazione dell’elisuperficie di Belforte del Chienti.

Nuovo software e nuova organizzazione che permetteranno di migliorare i collegamenti con i territori lontani dall’ospedale di Torrette.

“Il nuovo anno – spiega Zamponi - ci porterà tante innovazioni e sarà una scommessa per poterle applicare e utilizzare al meglio.

E’ necessario ottenere il massimo da questa tecnologia che si evolve rispetto al sistema che utilizziamo da circa 18 anni. Ma questa non è la sola scommessa – aggiunge - perché ci sarà anche l’attivazione del numero unico europeo 112: un numero unico che il cittadino chiamerà per qualsiasi emergenza, farà da filtro e localizzerà l’utente per poi passare la chiamata di competenza sanitaria al 118”.

A queste novità si aggiunge quella del volo notturno di Icaro: “L’altra scommessa – annuncia - è il volo notturno che perfeziona e ci permette di raggiungere Torrette, per le alte specialità, anche nei territori che richiedono un’ora di percorrenza via terra.

C’è quindi un guadagno sostanziale per tutta la parte interna della Regione Marche e quella più periferica. Questo permette di raggiungere il Trauma Center nei tempi giusti ed avere la migliore risposta per i pazienti.

Parlo di miglioramento – precisa il direttore del 118 - perchè la Regione Marche, dal 28 giugno 2016, ha emanato una delibera di giunta che si chiama PDTA Trauma Maggiore, che ha stabilito quando e come centralizzare i pazienti gravi. Da quell’anno abbiamo cambiato il nostro sistema di organizzazione e trasporto primario tanto che nel 2016 abbiamo avuto 350 traumi maggiori, mentre nel 2018 siamo arrivati a 1200. Dal 2020, i numeri attesi saranno maggiori con la centralizzazione anche di notte, tanto che ci aspettiamo circa 1500 pazienti annui. Un impegno – conclude – che anche se molti non vedono e attaccano, posso garantire che è reale”.

GS
L’Istituto di Geofisica e Vulcanologia – INGV ha una nuova sede all'Università di Camerino. Nel Polo di Geologia di Unicam, inaugurati gli spazi  destinati ad ospitare la nuova realtà che contribuisce a rafforzare e istituzionalizzare una già stretta collaborazione tra l'ateneo di Camerino e l'ente di ricerca nazionale.
Nel novembre scorso l'approvazione da parte dei Consigli di Amministrazione dei due enti che oggi arrivano a concretizzare un passo fondamentale da cogliere come segnale propulsivo alla  crescita della prima industria del sapere e della formazione a favore dell'intero territorio e della previsione e prevenzione regionale nel settore della protezione civile.
Una soddisfazione chiaramente espressa nel suo intervento dallo stesso rettore  Claudio Pettinari, protagonista insieme al Presidente INGV  Carlo Doglioni e al direttore della sede Emanuele Tondi, del taglio del nastro dei nuovi locali, presenti  il sindaco di Camerino Sandro Sborgia e il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Alla cerimonia sono intervenuti anche l'assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti e il responsabile del Dipartimento Marche Davide Piccinini. In sala anche il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Piero Farabollini, geologo e docente della Scuola di Tecnologie Unicam.
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 Ricerca di qualità e fondamentale collaborazione sono stati sottolineati nel suo intervento dal rettore Claudio Pettinari: "Da soli non si va da nessuna parte  e dunque la collaborazione con enti, università ed eccellenze come INGV, è qualcosa a cui abbiamo sempre mirato. Fin da subito, abbiamo cominciato a mettere dentro questo obiettivo i contenuti necessari per arrivare ad una concretezza. Di queste attività, delle quali ringrazio tutte le istituzioni per il supporto, beneficeranno non solo ricercatori e studenti di Unicam ma sicuramente tutto il territorio. Un monitoraggio sempre più attento e una ricerca sempre più qualificata- ha aggiunto - potranno consentire chiaramente, non che le catastrofi non avvengano, ma di certo mitigare i rischi e prevenire alcune delle situazioni di disagio che tutti noi abbiamo vissuto. Credo che insieme ad INGV potremo riuscire ad elaborare strategie e scrivere su carta delle linee guida importanti affinchè, nell'evenienza di calamità naturali, queste possano produrre minore impatto e disagio per le comunità. C'è bisogno di buone pratiche, di correttezza e onestà intellettuale, ma c'è bisogno anche di fare le cose come vanno fatte, costruendo dove si può e, fare di tutto perchè i rischi diminuiscano e portino sempre inferiori disagi. Interessa a tutti: c'è dietro la salute e la vita delle persone e poi, c'è dietro un ateneo che sta mettendo l'anima per guardare oltre e al futuro". 
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I saluti istituzionali nell'aula magna del Polo di Geologia, sono poi proseguiti con l'intervento del sindaco di Camerino Sandro Sborgia il quale ha portato l'accento su una università considerata vero gioiello di tutto il territorio e che conferma il suo ruolo da protagonista nel campo delle ricerche scientifiche, anche con questo ulteriore tassello di una collaborazione prestigiosa: " Camerino luogo di studio, luogo di ricerca e di prevenzione- ha detto Sborgia-. Prevenzione significa anche conoscere come intervenire in caso di calamità. E questo significa salvare vite umane per cui non posso che esprimere soddisfazione nell'essere qui a rappresentare una città il cui cuore è costituito dall'ateneo e le esperienze che in esso possono essere sviluppate, a servizio non della sola nostra comunità ma di tutta la nazione e degli altri Paesi che ne vorranno usufruire". Il primo cittadino si è detto orgoglioso di essere parte della comunità camerte, che ha nell'università il suo centro di riferimento, anche per uno studio così prestigioso portato avanti insieme a INGV.
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L'inaugurazione della sede ad Unicam" elemento di crescita " secondo il presidente della Regione Ceriscioli, che lo ha definito punto più elevato, in riferimento alle politiche che vengono intraprese, il cui valore è da cogliere sia nella parte accademica che amministrativa.  
" C'è poi il valore aggiunto di un'attività scientifica che viene fatta sul territorio e- ha detto Ceriscioli- un altro valore aggiunto, è l'opportunità della regione di confrontarci con altre competenze che vanno ad arricchire la forte struttura della conoscenza, in particolare della nostra Regione. Quasi un paradosso avere quattro università di prestigio e non avere sul territorio queste presenze- ha continuato il Governatore-. Elemento di novità dunque per noi di fondamentale importanza e sul quale, intendiamo collaborare, investire e crescere assieme. E' l'inizio di un lungo e fruttuoso lavoro da fare tutti insieme".
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A spiegare la motivazione di una sede di INGV all'università di Camerino è stato il presidente Carlo Doglioni, ricordando che l'ateneo è uno tra i più antichi d'Italia, e la sua Scuola di Bioscienze una tra le più qualificate. " Camerino tra le città che hanno maggiormente subito gli effetti devastanti anche dell'ultimo terremoto e la stessa Regione Marche è una delle terre più esposte non solo al rischio sismico, ma anche idro-geologico. La possibilità di lavorare dal punto di vista della ricerca e formazione- ha sottolineato Doglioni- è un'occasione troppo importante e che INGV non poteva perdere.
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E' per questo motivo che INGV ha deciso di rafforzare il proprio impegno nella Regione Marche e, alla sede di Ancona dove si fa ricerca e si attuano soprattutto le parti operative della rete sismica nazionale, aggiungiamo oggi la sede di Camerino. Da qui, lo sviluppo di una parte complementare che è quella di formazione, con dottorati e tesi di laurea, per studenti che siano interessati allo studio dei rischi naturali e delle risorse naturali. E anche se in zona non ci sono vulcani, la sede di Camerino contribuisce agli studi anche nel settore vulcanologico. Con gli altri partner del Consorzio Redi il contributo è anche per gli studi finalizzati ai rischi naturali ad ampio spettro e in tutte le loro sfaccettature anche di tipo socio economico. Un'opportunità che dunque ci permetterà di crescere".  
 
Sono seguiti  gli interventi di Emanuele Tondi, docente della Sezione di Geologia e Direttore della sede INGV di Unicam, del Direttore della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam David Vitali  e del Dirigente del Servizio Protezione Civile della Regione Marche David Piccinini. A concludere gli interventi prima dell'inaugurazione della sede il numeroso pubblico in sala ha ascoltato l'interessante lectio del prof. Carlo Doglioni sul tema "Terremoti: VALE la pena studiarli", in cui l'acronimo VALE, sta per
Vita, Abitazioni, Libertà, Economia. Condividere insieme i problemi naturali, rischi e risorse, anche a livello europeo è di fondamentale importanza.
"Il Consorzio REDI, di cui l'università di Camerino è il principale referente insieme a INGv e altri partner-
ha concluso il presidente di INGV- ha una missione: studiare i rischi naturali, proprio per cominciare ad avere un rapporto diverso con la natura".

La Sede camerte di INGV che prevede anche il dislocamento presso Unicam del personale dell’ente di ricerca, svolgerà attività di studio e di supporto alla didattica mediante la condivisione di laboratori e strumentazioni. Disporrà, inoltre, di un budget annuale per il finanziamento di borse di dottorato, assegni di ricerca e tecnici laureati aggiuntivi, ovvero spese relative alle collaborazioni scientifiche dei due Enti.
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"L'ospedale di Tolentino è realtà". Ad annunciarlo è il Pd della città che in una nota informa che "è stato ufficialmente sottoscritto il contratto e quindi presto inizieranno i lavori per realizzare a Tolentino una modernissima struttura ospedaliera, con i più avanzati sistemi antisismici alla base, includendo all’interno tutti i servizi sanitari oggi previsti, compreso il primo intervento H24.


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Durante l’affollatissimo incontro organizzato lo scorso 31 ottobre dal Circolo PD Tolentino - spiegano - , il Presidente Ceriscioli, i vertici ASUR ed i progettisti avevano promesso che entro l’anno si sarebbe sottoscritto il contratto per la realizzazione del nuovo ospedale di Tolentino.
La promessa è stata mantenuta".

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Sarà il grande Maestro Andrea Bocelli, il protagonista della Giornata delle Marche 2019. La cerimonia si terrà a Pesaro il prossimo 10 dicembre. Alll'artista internazionale verrà conferito il Picchio D'oro. Un riconoscimento che è segno della gratitudine di tutta la regione nei confronti della profonda sensibilità e dell'impegno, dimostrati nell'alleviare le difficoltà  dei paesi colpiti dal sisma del 2016 e stimolarne la ripresa 
Anima della Fondazione ABF, il tenore e la sua famiglia hanno portato più di una luce di speranza nellle terre martoriate, portando avanti e concretizzando in breve tempo la realizzazione delle scuole di Sarnano e di Muccia. Di prossima costruzione l'Accademia della Musica di Camerino che a metà gennaio, vedrà la posa della sua prima pietra.
Il nome del Maestro Bocelli è stato scelto dalla Commissione Speciale Picchio d'Oro, presieduta da Renato Claudio Minardi, vicepresidente del Consiglio regionale. Inviata al presidente della Regione Marche, la proposta di designazione ha ricevuto l'approvazione unanime.
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" Quando abbiamo riunito la Commissione ed è stata fatta la proposta del nome del grande artista Andrea Bocelli- dichiara Renato Claudio Minardi- tutti l'hanno condivisa e secondo me, giustamente, si è raggiunta la votazione unanime dei componenti la Commissione. La proposta è stata poi inviata al Presidente della Giunta regionale Luca Cerisciloli che dovrà fare il decreto di assegnazione del riconoscimento. Andrea Bocelli è un artista d'eccellenza internazionale- aggiunge Minardi- oltre che essere persona conosciuta a livello mondiale per le azioni di solidarietà della sua Fondazione. Da sempre il Maestro ha avuto un'attenzione per le terre delle Marche, regione d'origine della sua gentile signora e, l'attenzione è stata ancora più sensibile a favore dei territori colpiti dal sisma. Dopo Marcorè nel 2017 che ha messo in campo il Festival RisorgiMarche, dopo il riconoscimento conferito lo scorso anno a Marika Branchesi, ricercatrice marchigiana dell'università di Urbino che ha contributo alla scoperta delle onde gravitazionali- conclude Reanto Claudio Minardi - credo che Bocelli possa essere legittimamente la persona più rappresentativa per il  Picchio d'Oro, massimo riconoscimento che la Regione assegna nella giornata dei marchigiani".

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"Sono convinto che il significato più genuino e potente di un simile premio sia riposto nell’affetto profondo che lo ha generato - ha commentato, appresa  la notizia, Andrea  Bocelli - Ringraziando di cuore la Regione Marche e tutti marchigiani, accolgo quindi con riconoscenza e con gioia il “Picchio d’Oro 2019”, quale segno d’approvazione e di incoraggiamento per l’attività della fondazione che porta il mio nome. 
Tengo a condividere l’award con la nostra grande famiglia ABF - ha continuato il tenore -  con il suo presidente, Stefano Aversa, il suo direttore generale, Laura Biancalani, il suo vicepresidente, Veronica Berti, il team al completo (con un pensiero speciale ai tanti, meravigliosi amici volontari marchigiani) e tutti coloro che hanno sostenuto e continueranno a sostenere i nostri progetti, volti ad offrire il nostro piccolo contributo per restituire speranza e futuro ad una terra così bella e così ferita".
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Passi in avanti nell’iter per il riconoscimento dei Monti Sibillini e di tutta la fascia appenninica marchigiana a Riserva di Biosfera. Avviata lo scorso anno nell’ambito del programma Mab (Man and the Biosphere) dell’Unesco, la strategia entra ora nel vivo.

“Stiamo andando avanti anche a tappe abbastanza ravvicinate l’una dall’altra- dichiara l’assessore regionale Angelo Sciapichetti - . Crediamo che questo possa essere infatti uno dei passaggi di fondamentale importanza per rilanciare tutto l’entroterra marchigiano e in particolare quello colpito dal terremoto. Il Ministero dell’Ambiente ha valutato positivamente la nostra idea progettuale che è in via di essere migliorata ma che ha trovato già pieno favore e collaborazione da parte del dicastero che ci ha esortato ad iniziare l’animazione sociale. In vista c’è dunque una serie di incontri - continua Sciapichetti- che faremo nelle scuole, con le categorie sociali, con i comuni con i Parchi e le Unioni Montante, per far comprendere a tutti l’importanza di un riconoscimento, come quello che abbiamo richiesto da parte dell’Unesco. Riuscirci vorrà dire aver messo una pietra fondamentale per la costruzione di un nuovo entroterra maceratese”.

Il Mab (Man and the Biosphere), l'uomo e la biosfera, è un programma avviato dall'Unesco a partire dal 1971 allo scopo di promuovere un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela e la valorizzazione della biodiversità presente e le buone pratiche di sviluppo sostenibile. In Italia ci sono 19 delle 701 Riserve di Biosfera attualmente ricomprese nella rete mondiale istituita con il programma.

Creare opportunità di rilancio mediante un’integrazione tra tutela delle risorse naturali e sviluppo socioeconomico del territorio, a vantaggio delle popolazioni locali e in ottemperanza ai principi di sostenibilità e salvaguardia della biodiversità, è l’obiettivo della strategia che nella sua progettualità definitiva, a settembre 2020 verrà presentata a Parigi per la valutazione finale.

“ Per capire della portata di questo riconoscimento- conclude l’assessore regionale- basta guardare alle aree già riconosciute Mab Unesco . Senza alcun vincolo, si apre una serie di grandi opportunità che possono portare a delineare un’immagine molto diversa che valorizzi le aree interne a livello internazionale nei settori del turismo, dell’economia, delle eccellenze enogastronomiche.
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Si chiama “Nuovi Sentieri di sviluppo per l’Appennino marchigiano dopo il sisma del 2016” la ricerca che vuol porre le basi per nuove ipotesi di sviluppo. Promossa dal Consiglio regionale, è stata realizzata dalle 4 università delle Marche e l'ateneo di Modena e Reggio Emilia. Di recente lo studio è stato presentato alla Camera dei Deputati presente l’ onorevole Turco, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. La strategia di sviluppo sarà oggetto d'illustrazione, nel corso dell’incontro in programma questo venerdì 15 novembre alle ore 17  nei locali del Contram in via Le Mosse a Camerino
“ Dopo averla già presentata alla Camera dei Deputati- spiega il coordinatore generale Daniele Salvi- ci vogliamo ritornare in un appuntamento specifico insieme alle università che ci hanno lavorato e con il professore Massimo Sargolini che ha coordinato la ricerca dal punto di vista scientifico  L’evento si rivolge in particolare agli operatori economici e alle forze istituzionali e rappresenta un'occasione per far conoscere i contenuti di quella che è una strategia di sviluppo. Non stiamo infatti parlando della Ricostruzione fisica, non stiamo parlando di singoli progetti, ma di uno strumento che consente di orientarsi rispetto al futuro che immaginiamo per queste zone colpite dal sisma. L’incontro in programma- continua Daniele Salvi- è pertanto un'occasione per condividere un quadro di insieme, degli indirizzi e dei sentieri che si possono percorrere e che il consiglio regionale sollecita. La ricerca di cui stiamo parlando – prosegue Salvi- è stata infatti approvata all'unanimità dal Consiglio Regionale, quindi è un atto dell'amministrazione regionale che, ai soggetti pubblici e privati dagli enti locali agli operatori economici, indica una strada all’interno della quale potersi inserire con singole progettualità che puntano appunto allo sviluppo dell'area del Cratere sismico, partendo dalle aree più colpite, quindi dall'appennino”.

Una ricerca sulla quale, proprio in un passaggio del suo intervento nel corso dell’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’università di Camerino, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha espresso apprezzamento e che dunque sarà possibile conoscere nei contenuti nell’appuntamento camerte, promosso da CNA Macerata, insieme a Camera di Commercio delle Marche , Confidi Uni.Co col patrocinio del Comune di Camerino. Ad illustrare la ricerca saranno Massimo Sargolini e Daniele Salvi, rispettivamente coordinatore scientifico del progetto e coordinatore NSSAM. Interverranno anche gli onorevoli Patrizia Terzoni e Mario Morgoni, il rettore di Unicam Claudio Pettinari, il sindaco Sandro Sborgia, il presidente CNA zonale Camerino Giuseppe Corridoni. Coordinerà i lavori il direttore CNA Macerata Luciano Ramadori. 

“ Già in sede di conversione del decreto sisma – aggiunge il Capo Gabinetto del Consiglio regionale Salvi- è stata depositata una serie di emendamenti che puntano a rafforzare gli strumenti previsti per lo sviluppo già presenti nel decreto. Oggetto di emendamenti che raccolgono in qualche modo le sollecitazioni che sono venute avanti, sono ad esempio la misura per le startup, le agevolazioni per le imprese esistenti, la zona franca urbana e zona economica speciale, il finanziamento delle azioni di sviluppo con meccanismi tecnici a valere sulle risorse già stanziate per la ricostruzione post sisma. Per quel che riguarda poi le strategie e i Patti sottoposti all’attenzione del Governo- sottolinea- per ottenere un risultato concreto c’è necessità di fare sintesi perché come marchigiani siamo sempre portati alla frammentarietà alla prolificità delle idee e delle proposte. Quello di cui abbiamo bisogno – spiega ancora Salvi- è che essendoci uno strumento pronto quale la ricerca “ Nuovi sentieri “già approvato dal Consiglio Regionale e dunque dalla casa di tutti i marchigiani, quello può essere lo strumento all’interno del quale cerchiamo di inserire anche atti iniziative progetti e proposte che vengono da singoli pezzi di territorio, quali le unioni montane, singoli comuni o più comuni insieme, che sappiamo aver avanzato delle proposte. Insomma, se non vogliamo essere inutili e sterili, l’obiettivo dovrebbe essere di cercare di assumere una cornice ampia come la ricerca “nuovi sentieri di sviluppo" e presentarci in maniera unità e univoca sui tavoli dove bisogna decidere. Quindi è anche il senso dell'iniziativa di venerdì, perché vorremmo sollecitare che nei confronti del governo possa esserci una cabina di regia nazionale a Palazzo Chigi che si occupi delle tematiche dello sviluppo: è una proposta che abbiamo fatto è però Riusciamo a portarla a casa se ci presentiamo in maniera compatta no Se ognuno propone il suo patto con la sua strategia”.
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Presentato da Regione Marche e Università di Camerino, il progetto europeo MADE IN-LAND, Gestione e sviluppo delle aree interne. L'avvio di una riflessione sulle esperienze e proposte in materia di potenziamento e crescita delle aree interne, contribuisce alla pianificazione delle azioni previste sul territorio regionale, attraverso l’apertura di un tavolo permanente di confronto che supporterà il progetto nelle diverse fasi di implementazione.
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Promuovere la protezione e la valorizzazione del capitale naturale e culturale delle aree interne, sia in Italia che in Croazia, migliorandone l’accessibilità e la fruizione turistica, l'obiettivo del progetto MADE IN-LAND che vede la rivitalizzazione delle aree interne non solo come processo di valorizzazione del loro capitale naturale e culturale ma anche dal punto di vista della riconnessione funzionale, culturale e paesaggistica di questi beni, con le comunità (istituzioni, imprese, abitanti) che presiedono questi spazi, così come le aree di valle e di costa ad essi connesse.
Il progetto avrà una durata di 30 mesi ed è cofinanziato dal programma Interreg V-A Italy – Croatia 2014 – 2020, per un valore totale di oltre due milioni e duecento mila euro  di cui oltre 760 mila a beneficio dei partner del territorio marchigiano.

Partecipano a MADE IN-LAND 5 regioni croate e italiane  rappresentate dalla Regione Marche col ruolo di capofila, dall’Università di Camerino, dal Comune di San Leo e dall’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità per la Regione Emilia Romagna, dal Comune di Riccia e dal GAL Molise verso il 2000 per la Regione Molise. 

“La pianificazione della strategia, che ha come “core zone” le aree interne – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Angelo Sciapichetti - ci permette di dare risalto a tutta una serie di specificità endogene rilevanti. Le Marche sono dotate di grande valore artistico, culturale, naturalistico e sociale. Dobbiamo prendercene cura non trascurando le vulnerabilità e le peculiarità. Economie sostenibili, sviluppo del turismo costa-entroterra e diffusione della cultura identitaria sono solo alcuni degli asset da implementare per favorire lo sviluppo di tutto il territorio regionale. Prendere parte ad un progetto di carattere internazionale con dei partner locali di primo livello ci mette nelle migliori condizioni di svolgere un lavoro significativo che genera valore aggiunto”.

A confermare  la capacità progettuale dell'Università di Camerino, i moltissimi progetti internazionali che hanno ottenuto importanti finanziamenti, compreso quello appena presentato. Lo ha sottolineato il rettore di Unicam Claudio Pettinari: "Abbiamo messo in campo azioni che riguardano la valorizzazione economica della conoscenza attraverso il trasferimento delle competenze, a vantaggio del sistema territoriale, per un rilancio delle attività attraverso l’innovazione sociale, economica, tecnologica e culturali dei nostri territori, con particolare attenzione alle aree interne della nostra Regione. Fondamentale è il contributo delle istituzioni e per questo ringrazio la Regione Marche, per aver voluto la nostra collaborazione in questo progetto.

cc da comunicato












l’Agenzia di Sviluppo Zadra Nova e l’Università di Zara per la Contea di Zara ed, infine, AZZRI - Agenzia di Sviluppo Rurale dell’Istria per la Contea Istriana.    

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