Una Carta dei servizi degli studenti nel sistema universitario marchigiano che unifica a livello regionale gli strumenti di erogazione per circa 45mila iscritti.
La presentazione è avvenuta in Regione alla presenza di tutti i protagonisti: Regione Marche, Erdis (ente regionale diritto allo studio), i quattro atenei regionali, Ubi Banca e alcuni rappresentanti dei consigli studenteschi.
Attraverso la Carta dei servizi che, in quanto carta unica regionale rappresenta un unicum a livello italiano, si potrà accedere a mense, a sconti vari anche su attività culturali, gestire il proprio denaro e farsi accreditare rimborsi, grazie all’ Iban e conto collegato come prepagata e potrà essere utilizzata anche come chiave elettronica per la propria stanza di studentato.
 L’ha definita “una chiave virtuale sinonimo di accoglienza e qualità negli atenei marchigiani,  il Governatore delle Marche Ceriscioli, sottolineando anche la "scelta di unificare con una riforma, il diritto allo studio nelle Marche".
Approvata dal Consiglio regionale, la mozione presentata da Fratelli d’Italia per l’istituzione di una Sezione della Direzione Distrettuale Antimafia nelle Marche. I rischi e le problematiche connesse al fenomeno in crescente aumento delle infiltrazioni mafiose, hanno motivato la capogruppo di FdI Elena Leonardi, a richiedere un atto che impegnasse in concreto la Regione in tal senso.

Nel suo intervento in aula, Elena Leonardi ha posto l’accento sul sempre più frequente rimbalzare di notizie di cronaca legate alla presenza delle organizzazioni criminali nell'economia e nel tessuto sociale regionale: droga, terremoto e riciclaggio di denaro sporco, urbanistica e insediamenti turistici, i maggiori settori di interesse di ‘ndrangheta, camorra, mafie nigeriana e albanese.
“Soggetti legati a queste associazioni mafiose o con attività riconducibili al loro modus operandi sono spesso stati arrestati ed è proprio la Direzione Investigativa Antimafia che con un periodico dossier a parlare chiaro- ha detto Leonardi-. Difficile stimare le dimensioni economiche e ancor più i più i danni sociali, culturali, economici ed ambientali di questo vero e proprio flagello. E‘ opportuno pertanto – continua la capogruppo di Fratelli d’Italia – evitare che si instauri un regime di complicità e omertà che favorisce proprio le infiltrazioni mafiose nella nostra regione, un tempo immune da queste situazioni. Uno dei punti cardine di Fratelli d’Italia è proprio il contrasto alla criminalità e, a quella organizzata, ancora più subdola e pericolosa".
Per una risposta più efficace alle attività di indagine e contrasto alle infiltrazioni mafiose, Leonardi ha anche chiesto al Governo nazionale il potenziamento delle forze dell’ordine e della Guardia di Finanza. Da parte della capogruppo di Fratelli d’Italia, annunciata anche la presentazione di una proposta di legge che valga da integrazione alla legge regionale sulla promozione della cultura della legalità e che, per quanto di competenza regionale, introduca strumenti più efficaci in tema di contrasto al fenomeno delle infiltrazioni mafiose.


E' scontro tra Fratelli D'Italia e l'assessore regionale, Angelo Sciapichetti, sulla tratta ferroviaria Civitanova - Fabriano.
Mentre le sezioni di Tolentino e San Severino del partito di Giorgia Meloni denunciano "le varie criticità della tratta Civitanova Fabriano come l’incomprensibile lungaggine dei lavori - si legge nella nota - e l’istituzione di autobus sostitutivi con conseguente penalizzazione dell’entroterra e delle zone più colpite dal terremoto . Tagli di corse e disagi che hanno superato l’umana tolleranza", l'assessore regionale risponde: “Questo governo regionale, nel tratto ferroviario (Civitanova - Albacina)  che fino a pochi anni fa veniva considerato ramo secco e quindi sulla via dello smantellamento,  è riuscito ad ottenere un finanziamento di 40 milioni di euro,(propedeutico all’elettrificazione dell’intero tratto. Costo 110 milioni complessivi: i restanti 70 milioni sono previsti nel fabbisogno finanziario 2018-2021, a realizzare due nuove stazioni ferroviarie (Macerata-Università i cui lavori sono in corso e Tolentino –Campus) e a rinnovare tutti i treni viaggianti lungo l’intera tratta. Questi sono i fatti, tutto il resto fa parte delle   polemiche appartenenti al teatrino della politica.

E’ chiaro che la realizzazione di lavori importanti come quelli programmati comportano la chiusura del tratto in questione anche per ragioni di sicurezza e creano purtroppo disagi per gli utenti. Di questo ce ne scusiamo.

Ora delle due l’una: o si iniziavano i lavori o si restava fermi rinunciando al finanziamento.

La programmazione dei servizi sostitutivi è esclusiva competenza del gestore ferroviario che ha comunque condiviso con la Regione Marche un modello di gestione valida, pur nella particolarità della situazione. Le scelte hanno tenuto conto  di tre fattori: i tempi di percorrenza dei bus maggiori rispetto a quello dei treni; la necessità di assicurare gli interscambi verso o da direttrice adriatica su Civitanova e direttrice romana su Fabriano; i servizi di Tpl su gomma già presenti e già oggetto di potenziamento dopo il sisma.

Considerato tutto ciò  e tenuto conto delle motivazioni di viaggiatori della linea, è stata sviluppata una struttura di servizi che considera il nodo di scambio di Macerata come baricentro e che assicura la mobilità nelle direzioni Civitanova e Fabriano  e relative prosecuzioni. In aggiunta, in relazione ai flussi pendolari e balneari sono stati comunque assicurati dei collegamenti tra Fabriano e Civitanova con degli agevoli interscambi a Macerata.

Il servizio, fatti salvi alcuni aggiustamenti nei primi giorni, si sta dimostrando comunque efficace, regolare e sufficientemente integrato con le altre forme di mobilità individuale e collettiva.

Infine  per il Comune di San Severino Marche è stata garantita la prosecuzione, già effettiva, del bus AN101 delle 12,35 da Civitanova fino al Comune stesso per le esigenze di mobilità segnalate.

Portata a termine l’elettrificazione della tratta Civitanova-Albacina (termine dei lavori 2024) le Marche saranno tra le Regioni italiane con la più alta quota di rete elettrificata pari al 92%”.

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Il prestigioso concorso per solisti jazz alla sua XXIII edizione in due giorni di concerti alla Rocca Borgesca. Oltre 150 giovani jazzisti partecipanti, tre tappe3500 km percorsi23 musicisti semifinalisti e solo 10 talenti ad accedere alle serate finali del 29 e 30 giugno a Camerino presso la splendida Rocca Borgesca
La 23^ edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani (PIMU), concorso per solisti jazz fondato dal talent scout e produttore discografico della Philology Records Paolo Piangiarelli, con la direzione artistica e organizzativa di Musicamdo Jazz, quest’anno gode della collaborazione del Comune di Camerino, della Regione Marche, dell’Università degli Studi di Camerino, di TAM – Tutta un’Altra Musica, di Marche Jazz Network, di I-JazzMIDJ, nonché del supporto di Nuoro Jazz, Fara Music Festival, Emme Record Label, Torino Jazz Club, Alexanderplatz Jazz Club di Roma, Associazione Culturale OltreTromba Jazz Club di Poggiardo (LE). Dopo le tappe semifinali nelle città di Torino, Roma e Lecce (Poggiardo), il Premio Urbani giunge alle sue ultime battute nel weekend di fine giugno, quando torna nella città ducale, sede storica della competizione. I dieci finalisti a contendersi il titolo della XXIII edizione sono Andrea Cardone (sax alto), Federico Calcagno (clarinetto basso), David Stingaciu (sax alto), Antonio D’Agata (chitarra), Elias Lapia (sax alto), Vittorio Cuculo (sax alto), Matteo Zecchi (sax tenore), Mattia Parissi (pianoforte), Simona Trentacoste (voce) e Federica Lorusso (pianoforte) selezionata da Nuoro Jazz e finalista senza necessità di passaggio eliminatorio, così come previsto da regolamento.

presiedere la giuria tecnica della XXIII edizione il sassofonista Francesco Cafiso, già vincitore del Premio nel 2001, fiancheggiato anche dalla giuria critica formata dai giornalisti jazz delle maggiori testate nazionali di settore. Accanto al sassofonista Francesco Cafiso, presidente di giuria di questa edizione, anche il batterista Massimo Manzi, il contrabbassista Gabriele Pesaresi, il pianista Andrea Pozza, il sassofonista Maurizio Urbani, fratello di Massimo, Simone Graziano, musicista e presidente di MIDJ, Daniele Massimi, presidente di MusiCamDo Jazz, Enrico Moccia, direttore artistico Fara Music Festival.

Il concorso, che nasce con lo scopo di onorare la memoria del leggendario sassofonista romano e individuare giovani jazzisti emergenti, contribuendo allo sviluppo della loro carriera artistica, vedrà sabato 29 alle ore 21 l’esibizione dei finalisti accompagnati da Andrea Pozza al pianoforte, Gabriele Pesaresi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria. Domenica 30 alle 21 nvece, dopo il concerto del vincitore, alle 21.30 sul palco salirà il quartetto di Francesco Cafiso.

Francesco Cafiso presidente di giuria del Premio Urbani 2019
Francesco Cafiso presidente di giuria

I premi per i quali concorreranno i partecipanti sono: il Premio Internazionale Massimo Urbani, con la registrazione, il mixing e il mastering presso il Tube Recording Studio e la promozione e distribuzione di un album a cura della Emme Record Label; il Premio Nuovo IMAIE secondo il quale, in ottemperanza ai requisiti di assegnazione del contributo concesso all’organizzazione da Nuovo IMAIE, al musicista sarà organizzato un tour di 8 concerti nei 12 mesi successivi; il Premio della Critica, al musicista individuato da una giuria di giornalisti specializzati e direttori artistici; il Premio Social, al musicista più votato dal pubblico del web; le borse di studio per i seminari di Nuoro Jazz e Fara Music Summer School.

Tante le attività in programma nella due giorni. Dal laboratorio per bambini sul tema dell’improvvisazione alle ore 17.30, all’apericena in musica alle 19 con i prodotti del territorio sino alle jam session di mezzanotte.

In caso di pioggia gli eventi si svolgeranno presso l’Auditorium Benedetto XIII in via Le Mosse.
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Rocca Borgesca
Partiranno da metà agosto i lavori del primo stralcio per la realizzazione dei Cammini Lauretani, un primo tratto di 20 km che andrà da Montecassiano a Loreto. Presentata in Regione la prima fase progettuale esecutiva di un più ampio intervento che prevede due misure: la prima, all’interno del POR Ordinario per un importo pari a 1 milione e 100.000 euro; la seconda destinata alle aree del sisma per un importo di 2 milioni e 500 mila euro.

Entrambe le azioni sono state già avviate con la stipula di accordi con gli enti capofila ( Tolentino e Loreto) e l’impegno delle risorse.

Gli interventi relativi al 1° stralcio sono ripartiti in due azioni fondamentali: 900.000 euro per il recupero e messa in sicurezza del tracciato (capofila Comune di Tolentino) e 200 mila euro per la promozione e la comunicazione del Cammino (capofila Comune di Loreto).
"Con i fondi messi a disposizione dalla Regione Marche del POR FESR 2014/2020- ha detto il presidente Luca Ceriscioli- si è scelto di procedere con una logica di intervento che possa condurre al raggiungimento dei due principali obiettivi : la chiara individuazione, sul territorio, di quei comuni che partecipano al progetto avendo sottoscritto una specifica Associazione Temporanea di Scopo (ATS); il recupero di “tratti significativi della Via Lauretana”.


I Comuni sono 23: Loreto, Serravalle del Chienti, Muccia, Camerino, Valfornace, Visso, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Pievetorina, Serrapetrona, San Ginesio, Treia, San Severino Marche, Belforte del Chienti, Tolentino, Appignano, Pollenza, Macerata, Recanati, Sefro, Montecassiano, Montelupone.
Gaia Gennaretti 

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha partecipato questa mattina al Centro Fiere di Villa Potenza alla cerimonia inaugurale della 35ma^ Rassegna Agricola, Centro Italia (RACI), manifestazione che come ogni anno si rinnova puntuale per offrire una vetrina alle eccellenze produttive legate al mondo dell’agricoltura. Il Governatore ha ricordato di essere presente per il quarto anno consecutivo alla manifestazione, osservando che la continuità è stata mantenuta in tutto questo tempo soprattutto per la forza crescente che ha l’agricoltura nell’identità della nostra regione. In questa edizione in particolare troviamo il connubio tra la tradizione e l’innovazione che rendono la nostra agricoltura molto competitiva. Ceriscioli, durante il giro dei padiglioni, ha rimarcato come la Regione punti molto sul settore dell’agricoltura perché, oltre ad essere un punto di incontro delle tradizioni per le nuove generazioni, è sempre più una vetrina per tutti e si distingue per l’utilizzo di prodotti biologici e il non utilizzo di OGM.

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Radici, agricoltura, cibo, innovazione sono quattro parole chiave come quattro punti cardinali dell’agricoltura marchigiana che danno nuovo valore alla RACI, una iniziativa organizzata dal Comune di Macerata che oggi diventa ancora di più il racconto di quello che siamo e di quello che vogliamo essere, con gente legata al proprio territorio e al futuro sostenibile. Protagonisti della Rassegna sono i settori dell’agroalimentare, della filiera corta agricola, dell’agricoltura biologica, della zootecnia, della meccanizzazione agricola, promozione turistica del territorio rurale con oltre 220 espositori. La RACI offre molti momenti degustativi dei prodotti tipici locali, laboratori culinari e dimostrazioni pratiche dei processi di lavorazione. Tra le novità di quest’anno vi è il ritorno delle grandi macchine agricole, che da diversi anni non erano presenti in Fiera e quella della fattoria didattica, uno spazio dedicato ai più piccoli per divertirsi e allo stesso tempo riscoprire le vecchie tradizioni, le buone usanze e i frutti della vita nei campi.

Con l'invito a " Sedere e mirare la bellezza infinita delle Marche", la regione al plurale è pronta a svelarsi in tutta la sua ricchezza al Salone Internazionale del Libro di Torino che si svolgerà dal 9 al 13 maggio.  Al via della 32.ma edizione del Festival, le Marche si presentano come ospite d'onore, forti di un ricco programma che potrà dipanarsi in tutta la sua attrattività, nell'arco di cinque giornate. L’inaugurazione del padiglione dello spazio Marche è prevista per questo giovedì, primo giorno del Salone del Libro che accoglierà  al Lingotto centinaia di migliaia di lettori, scrittori, editori e addetti ai lavori. Alla più grande manifestazione italiana dedicata ai libri, le Marche arrivano da invitate privilegiate anche per l'occasione del bicentenario della composizione de " L'infinito", capolavoro poetico di Giacomo Leopardi

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Un mega evento, nel corso del quale la regione potrà presentare anche un assaggio variegato della sua vivacità culturale.

"Le Marche- spiega Daniele Salvi, capo gabinetto della Presidenza del Consiglio regionale- si presentano a questa kermesse innanzitutto onorate di questo riconoscimento che pensiamo derivi, non solo dalla lunga e  oramai quasi ventennale partecipazione al Salone del libro, ma anche dal fatto che negli ultimi anni la nostra regione evidentemente è cresciuta, guadagnando un’'attenzione dal punto di vista delle politiche culturali e della crescita del turismo culturale. Ci presentiamo – continua Daniele Salvi- avendo fatto un largo scouting di tante realtà culturali riferite all’intero territorio regionale, dalle case editrici agli autori affermati ed emergenti, dalle università ai Festival e premi letterari regionali, toccando anche i Centri di studi e di Alta formazione. Tante anime e tanta ricchezza racchiuse dunque in una rassegna molto larga che, in questi mesi, ci ha impegnati in maniera serrata. Molto ricco il programma che abbiamo condensato e che punta su un immagine più contemporanea delle Marche, senza dimenticare i classici e i geni marchigiani che ancora continuano ad alimentare il pensiero umano".

Nella foto Daniele Salvi, capo gabinetto della presidenza del Consiglio regionale delle Marche

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Importanti i numeri della presenza marchigiana al Salone del Libro di Torino: ben 100 gli eventi previsti, 200 i relatori, 70 gli editori regionali-nazionali e 30 i Festival culturali e premi letterari presenti. In particolare, il " Premio Ugo Betti di Camerino" presente alla kermesse, verrà  segnalato come uno tra i più interessanti premi letterari. 

"Dallo Spazio Marche- aggiunge Salvi- una finestra aperta sul paesaggio, in dialogo con la cultura marchigiana. Forte è il contributo nell'ideazione da parte di Tullio Pericoli, uno dei pittori e artisti marchigiani più conosciuti nel mondo. E' il  senso e il taglio che abbiamo voluto dare scegliendo il titolo  "Sedendo e mirando la bellezza infinita delle Marche” dove, accanto alla figura di Giacomo Leopardi vi sarà l'evocazione del paesaggio delle Marche attraverso le immagini  di diversi artisti quali ad esempio Tullio Pericoli, Ezio Bartocci. Il resto del programma, oltre che nello Spazio delle Marche si svolgerà anche in diversi luoghi del salone. I Maestri cartai di Fabriano presidieranno lo Spazio “Fantàsia” dove incontreranno le scuole; eventi particolari saranno quelli  legati all'Infinito leopardiano di cui quest'anno ricorrono i 200 anni, tema che verrà affrontato domenica pomeriggio da Massimo Cacciari, Giulio Giorello e Piero Dorfles in un evento promosso direttamente dalla regione; la ricchezza artistica delle Marche verrà curata da Vittorio Sgarbi il quale parlerà delle scuole pittoriche e degli artisti financo contemporanei, da Gino De Dominicis a Osvaldo Licini passando per Raffaello e Lorenzo Lotto.  Vi saranno inoltre appuntamenti che contamineranno insieme diversi generi: non solo la scrittura con la lettura ma anche la musica con l'illustrazione, con il design, con la fotografia, con il teatro. Di particolare evidenza l'evento  del 9 maggio al Circolo dei lettori di Torino dove insieme ai buyers internazionali dell’"International Book Forum" e ai "soci del Circolo dei lettori di Torin"o, si terrà la serata dedicata alle Marche e con uno spettacolo dedicato a Leopardi e Monti Azzurri che vedrà protagonista l'attrice Lucia Mascino.  Il tema dei Sibillini è infatti tema centrale nella promozione dello Spazio Marche e nella presenza delle Marche al Salone e, verrà sviluppato  anche attraverso tante immagini che  nelle pubblicazioni e nello spazio Marche, percorreranno i nostri Monti Azzurri. Tra gli altri eventi anche un ricordo di Leonardo Sciascia, la presenza  di tanti nuovi scrittori giovani emergenti insieme a scrittori più affermati.

La regione vuole infine ricordare, le origini marchigiane di Valentino Bompianigrande editore del '900  nato ad Ascoli Piceno nel 1898; a lui  è dedicata  una 'cartella d'arte' realizzata da Ezio Bartocci e da Claudio Piersanti, nella quale vengono raccolti 12 segnalibri artistici che ritraggono degli scrittori che Bompiani ha pubblicato nel corso del ‘900. Insomma- conclude Daniele Salvi- un ricco programma che si dipanerà dal 9 al 13 maggio, su 5 giornate piene di eventi. L''invito è quello di venirci a trovare e, a sedere e mirare la bellezza infinita delle Marche”.

Carla Campetella

Nel Piano triennale 2019 -2021 di manutenzione straordinaria delle strade di proprietà, in precedenza a carico delle Province e Anas, rientrano anche la Val di Chienti (Serravalle di Chienti, Muccia, Camerino, Tolentino, Pollenza, Macerata, Recanati – Loreto), Val Nerina (Muccia, Pievebovigliana, Pieve Torina, Visso) Variante ‘Santuario del Glorioso’ e del ‘Braccio Ospedale’ (San Severino Marche). Per esse e per numerose altre arterie, l’ente regionale ha stanziato finanziamenti per 24 milioni di euro. La gestione ordinaria e invernale è affidata, in convenzione, all’Anas, a fronte di un corrispettivo di 8 mila euro a chilometro. Anas cura anche quella straordinaria, con altri oneri a carico della Regione, anche se fino a ora aveva eseguito questi interventi utilizzando risorse statali di precedenti accordi di programma.

Nel prossimo triennio invece la Regione investirà fondi propri– si legge nel comunicato della Regione  Il governatore Ceriscioli parla di un vero e proprio ‘piano asfalti‘, sottolineando che si tratta di un impegno preso qualche anno fa, quando queste strade sono passate alla Regione in condizioni non proprio ottimali, dovute anche al fatto che, per anni, le Province non hanno avuto risorse sufficienti a garantire una gestione continua. Secondo Ceriscioli è un investimento significativo che accompagna quello assicurato, tutti gli anni, attraverso la manutenzione ordinaria. Il piano asfalti – conclude il presidente – restituisce a tutte le Marche, ma, in particolare, alle aree interne, strade di qualità che sosterranno gli spostamenti quotidiani delle famiglie, il turismo, la crescita economica. Gli interventi principali, previsti dal piano, riguardano il rifacimento della pavimentazione stradale compromessa.  Verranno comunque garantiti investimenti su ponti e viadotti, sulla segnaletica, sulle barriere di sicurezza e sugli impianti di illuminazione di galleria.

Altre arterie interessate , oltre a quelle sopra citate, la ‘Corridonia-Maceratese’ (Civitanova Marche, Montecosaro, Morrovalle, Corridonia, Macerata), la provinciale 502 di Cingoli (Jesi, San Paolo, Staffolo, oltre il versante maceratese da Cingoli a San Ginesio), la Septempedana (Ancona, Osimo – Montefano, Montecassiano). Nell’ascolano, il raccordo ‘Monticelli-Marino del Tronto’, inoltre, la statale del porto di Ancona, quella di Bocca Trabaria (Urbino), la provinciale Apecchiese (Acqualagna, Piobbico, Apecchio); la provinciale Arceviese (Senigallia, Ostra, Ostra Vetere, Barbara, Serra de’ Conti, Arcevia, Sassoferrato).

Azzerare le liste di attesa e permettere ai cittadini di ricevere nei tempi previsti le prestazioni sanitarie richieste. E’ questo l’obiettivo del sistema bonus-malus introdotto dal sistema sanitario regionale che, almeno nelle intenzioni, garantirà in pieno l’erogazione delle prestazioni nei tempi previsti dalla legge. Grazie al “bonus”, se la sanità pubblica non dovesse essere in grado di dare la prestazione, il cittadino verrà inserito in una lista di garanzia e richiamato in tempo utile per accedere al servizio, con il sistema sanitario regionale che si farà garante di trovare gli spazi opportuni. Di contro con l’applicazione di questo meccanismo scatterà invece il “malus” nel caso in cui un cittadino abbia prenotato una visita e poi non si presenti o non la disdica nei tempi, perché pagherà comunque il dovuto. “Servono ancora due mesi di lavoro per mettere a punto le misure organizzative di questo meccanismo che sancisce un nuovo patto di responsabilità tra cittadini e istituzioni sanitarie – spiega il governatore Luca Ceriscioli - Quando l’iter sarà ben definito per i cittadini sarà possibile avere la prestazione prenotata nei tempi dovuti: che sia una breve (10 gg), una differita (30/60gg), una programmata (180gg),sarà comunque erogata nel periodo previsto per legge.Quello che metteremo in campo è quindi un meccanismo di equità e giustizia perché, chi prenota e non utilizza gli spazi, li toglie a chi ne ha invece diritto o necessità Sono convinto che questo sia un sistema molto efficace che responsabilizza da una parte il sistema pubblico, che deve offrire, in ogni caso, la prestazione e responsabilizza anche ognuno di noi”.

Di seguito il comunicato della Regione Marche:

“Vogliamo azzerare le liste d’attesa. L’applicazione del “bonus malus” in sanità garantirà l’erogazione del 100% delle prestazioni nei tempi previsti dalla leggeOgni anno mediamente 2500 cittadini dell' av3 non ricevono la prestazione sanitaria nei tempi previsti, con questo provvedimento tutti avranno la risposta.

Servono ancora due mesi di lavoro per mettere a punto le misure organizzative di questo meccanismo che sancisce un nuovo patto di responsabilità tra cittadini e istituzioni sanitarie – spiega il presidente Luca Ceriscioli- Quando l’iter sarà ben definito per i cittadini sarà possibile avere la prestazione prenotata nei tempi dovuti: che sia una breve (10 gg), una differita (30/60gg), una programmata (180gg),sarà comunque erogata nel periodo previsto per legge.

Grazie al “bonus”, se la sanità pubblica non dovesse essere in grado di dare la prestazione, il cittadino verrà inserito in una lista di garanzia e richiamato in tempo utile per accedere al servizio. L’intero sistema sanitario regionale si farà garante di trovare gli spazi opportuni.

Scatterà invece il “malus” nel caso in cui un cittadino abbia prenotato una vista e poi non si presenti e non la disdica nei tempi (2gg lavorativi), perché pagherà comunque il dovuto. Il mancato annullamento della vista è una situazione che capita spesso nonostante il recall 7 giorni prima dell’appuntamento. Tutti i termini e i casi di esclusione della sanzione (ad esempio un lutto, sciopero dei mezzi pubblici o un incidente stradale) saranno indicati nella ricetta. Quello che metteremo in campo è quindi un meccanismo di equità e giustizia perché, chi prenota e non utilizza gli spazi, li toglie a chi ne ha invece diritto o necessità

Sono convinto che questo sia un sistema molto efficace che responsabilizza da una parte il sistema pubblico, che deve offrire, in ogni caso, la prestazione e responsabilizza anche ognuno di noi: quando abbiamo una vista programmata dobbiamo rispettare l’appuntamento.

Nel percorso di discussione delle misure di attuazione verranno coinvolti anche i Comitati di partecipazione dei cittadini che abbiamo già incontrato.

Sarà tutto trasparente, tutto chiaro perché sarà scritto nella ricetta entro quando si potrà disdire la visita e per facilitare tutte le operazioni di prenotazioni e di disdetta si sta creando una rete capillare che ad oggi comprende 40 laboratori di analisi (su 49) e 8 farmacie, una rete di sportelli aggiuntivi, oltre al Cup, che si sta creando. L’apertura di questi punti di prenotazione, senza nessun aumento di costi per la sanità regionale, crea una serie di condizioni favorevoli per i cittadini: è molto più facile il dialogo con l’operatore, soprattutto per la popolazione più anziana che ha bisogno di assistenza, la distribuzione sul territorio riduce gli spostamenti e i tempi per ottenere la prestazione ed infine alleggerisce il lavoro dei canali tradizionali riducendo le code. In questo nuovo percorso la ricetta elettronica (dematerializzata) è uno strumento molto importante per la gestione corretta della prescrizione e della prenotazione. Avere un codice identificativo numerico consente di disporre immediatamente di tutti gli elementi della prenotazione. La Regione ha attivato la ricetta elettronica da qualche mese e a febbraio siamo circa al 50% dei medici prescrittori che la fanno per i loro pazienti. Viene rilasciata dal medico del servizio sanitario nazionale e dai medici convenzionati (medico di famiglia, pediatra, specialista).

E’pronta e a breve sarà presentata anche un’app per le prenotazioni on line facilmente utilizzabile da tutti”.  

 “Per la prima volta la Conferenza dei Presidenti delle Regioni ha chiesto alla Commissione competente di valutare i nostri emendamenti al decreto Crimi sul sisma. Il sostegno ricevuto oggi è un segnale molto importante perché rimette al centro del dibattito politico e istituzionale la ricostruzione post terremoto. Un sostegno reale che porterà l’approvazione di un documento nella prossima seduta. Un confronto al quale sono stati invitati anche il sottosegretario Crimi e il capo della Protezione Civile Borrelli, dai quali la Conferenza si attende risposte adeguate e celeri”, così il Presidente Luca Ceriscioli, intervenendo a Roma alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni.

“Con i nostri emendamenti vogliamo assicurare la possibilità di lavorare alle imprese del territorio nelle opere pubbliche – ha detto Ceriscioli – Ci auguriamo che almeno la metà di tutti i lavori che saranno necessari per la ricostruzione sarà assegnata alle imprese delle 4 regioni del cratere.   

Vogliamo poter reclutare personale, da mettere a disposizione dell'Ufficio per la Ricostruzione, in forme più flessibili perché il meccanismo della mobilità da altri enti non funziona. Potremmo avere a costo zero 100 persone in più che lavorano con risorse già stanziate. Chiediamo anche lo sblocco dei 40 milioni di euro messi a disposizione dalla Camera dei deputati per investimenti sul personale, il ripristino dell'intesa con le Regioni per l'approvazione delle ordinanze, e lo stanziamento di fondi statali per l'attuazione del Patto per la Ricostruzione”.

Andando nel dettaglio il presidente ha illustrato una serie di proposte condivise con il tavolo tecnico dei sindacati e delle categorie economiche. In particolare:  autocertificazione presentata da un progettista per la ricostruzione 'leggera' privata e produttiva, affidamento di servizi e lavori con procedura negoziata fino a 5 milioni di euro per le opere pubbliche, ripristino dell'intesa con i presidenti delle Regioni per approvare le ordinanze.

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