Presentata giovedì scorso al Politeama di Tolentino la docu-fiction sui teatri storici dei Monti Azzurri: una riflessione sulla resilienza degli operatori culturali nei piccoli comuni del maceratese colpiti dal sisma.
Prodotto da Teatro Valmisa e Unione Montana dei Monti Azzurri e realizzato dal collettivo di filmmaker marchigiani Lunastorta Produzioni, il documentario Tratti del crea-tere presentato giovedì 21 marzo al Politeama di Tolentino, ha ricevuto il sostegno di Regione Marche, Fondazione Marche Cultura – Marche Film Commission ed è stato finanziato grazie al “Bando per progetti ed iniziative cineaudiovisive – Zona Sisma”. L’idea è nata dall’attrice Lucia Bendia del Teatro Valmisa di Senigallia ed è stata sviluppata insieme a Stefano Monti, Fabio Michettoni e Stefano Merlini del collettivo Lunastorta Produzioni con la collaborazione di Isabella Tomassucci. Diverso dai numerosi documentari realizzati sul post sisma, Tratti del crea-tere si concentra su un aspetto poco trattato, ma di certo non secondario: la necessità di mantenere una vita culturale e sociale nelle aree colpite dal terremoto. Per raccontare la problematica questo documentario usa una lente di osservazione particolare: i teatri storici, largamente presenti in tutte le Marche anche nel più piccolo dei comuni. 
 
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teatro di San Ginesio
 
«Le Marche sono la regione dei Cento Teatri: soltanto nei piccoli comuni dell’Unione Montana dei Monti Azzurri si trovano ben otto teatri storici, ma dopo il sisma del 2016 molti sono chiusi in attesa di ristrutturazione» raccontano Monti, Michettoni e Merlini di Lunastorta Produzioni.  «Di fronte ai numerosi problemi della ricostruzione, la sorte dei teatri storici può sembrare un fatto di secondaria importanza. In realtà essi sono spazi di aggregazione e di creatività: luoghi dell’anima e del cuore. Purtroppo, il terremoto non ha distrutto solo le case, ma anche la vita sociale e culturale di queste comunità, di cui i teatri erano uno dei simboli». Al centro della riflessione, quindi, non c’è soltanto il valore artistico e architettonico dei teatri storici, ma soprattutto il loro valore come spazi di aggregazione sociale e produzione culturale.  Durante la presentazione è intervenuta anche la dott.ssa Stefania Benatti, Direttrice della Fondazione Marche Cultura: «Di questo progetto abbiamo trovato molto interessante la commistione tra teatro e cinema e, soprattutto, la volontà di mettere in luce il valore del teatro come centro della cultura e della socialità» dichiara la Benatti. «Il teatro è una passione trasversale che interessa ogni comunità: mio nonno, ad esempio, era un fornaio, ma aveva un palchetto al Teatro delle Muse e frequentava il teatro regolarmente, con grande passione. Banalmente si usa dire che con la cultura non si mangia, ma questi progetti raccontano una realtà diversa». «Dai teatri di queste zone dell’entroterra marchigiano si è sviluppa un grande fermento culturale: io stessa ho iniziato a recitare in una compagnia amatoriale e ne sono orgogliosa» sottolinea la produttrice Lucia Bendia, attrice professionista. «Con il Teatro Valmisa ho portato avanti diversi progetti di promozione della cultura teatrale, in collaborazione con le realtà del territorio. È così che ho conosciuto Stefano Monti e gli altri membri di Lunastorta Produzioni, una realtà costituita da giovani filmmaker che vivono, si sono formati e lavorano sul territorio. La mia speranza è che a partire da progetti come questi possano nascere nuovi modelli di imprenditoria culturale in linea con le esperienze esistenti in Europa, esperienze basate su modelli di gestione sostenibile che vedano i giovani come protagonisti». Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, co-produttore del documentario ha sottolineato l’importanza di fare rete. «Questo progetto ci ha permesso di scoprire nuove e valide realtà del nostro territorio, ma ora è tempo di unirci per sostenere con più forte la crescita culturale delle nostre zone».  
 
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teatro di Caldarola
 
Tratti del crea-tere non è un documentario tradizionale ma una docu-fiction in cui le testimonianze degli operatori culturali dei Monti Azzurri si alternano ai monologhi di tre attori che si aggirano come fantasmi sui palcoscenici vuoti e polverosi dei teatri inagibili.  «Ormai siamo abituati a definire queste zone come cratere sismico, ma “cratere” è una parola amara» commenta il regista Stefano Monti del collettivo Lunastorta Produzioni. «Sembra suggerire che qui è rimasto solo il vuoto, quando invece l’aggregazione sociale e la vita culturale sono un bisogno e un diritto di tutti, in qualsiasi angolo della terra. Nel viaggio tra Caldarola, Sarnano, San Ginesio, Sant’Angelo e Monte San Martino abbiamo incontrato persone che nonostante le difficoltà continuano a portare avanti progetti e attività culturali nelle aeree dei Monti Azzurri, nel cuore del cratere sismico. Soltanto per fare un esempio, a Sarnano, nonostante da due anni e mezzo non ci siano né un teatro né uno spazio alternativo, ci sono 52 iscritti ai corsi teatrali, non solo bambini e ragazzi, ma anche moltissimi adulti. A Caldarola la rassegna Teatro e Sapori non si è mai interrotta e utilizza come teatro una tensostruttura allestita durante l’emergenza. Nonostante tutti questi sforzi, però, la gente del “cratere” si sente bloccata in un limbo. Per questo abbiamo deciso di inserire i monologhi dei tre attori che si aggirano come fantasmi sui palcoscenici vuoti e polverosi dei teatri inagibili.  Con le loro parole questi tre personaggi disegnano quei tratti di resilienza e ingegno che caratterizzano l’essere umano davanti alle difficoltà. Tratti che riempiono il vuoto del cratere con nuove idee, più forti e resistenti. Tratti del crea-tere».  Il documentario riporta le testimonianze di numerosi operatori culturali attivi nell’entroterra maceratese. Saverio Marconi, direttore artistico del Teatro Vaccaj di Tolentino, Francesco Facciolli, attore, regista, formatore teatrale e direttore di COT – Corridonia Officine Teatrali, Claudia Pasimeni, presidente dell’Associazione Il Circolo di Piazza Alta di Sarnano che da 27 anni gestisce le attività culturali e teatrali e organizza corsi di teatro, Simone Tardella, ex assessore alla cultura del Comune di San Ginesio, organizzatore di numerose stagioni di successo, Agostino Cavasassi, sindaco di Sant’Angelo in Pontano e custode di memorie d’altri tempi, Emanuele Peretti e i ragazzi dell’Associazione Arte Rubetana di Monte San Martino, impegnati da anni in numerose attività culturali. Gli attori coinvolti nel progetto sono Mirco Abbruzzetti, Rebecca Liberati e Iacopo Cicconofri, impegnati in campo teatrale e cinematografico.
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teatro San Ginesio
 
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Monti, Bendia, Feliciotti, Benatti
 

Unanimità per la mozione proposta dal consigliere regionale Sandro Bisonni. L'obiettivo era impegnare la Regione a chiedere all'Asur di indire un concorso a tempo indeterminato per ricoprire il posto vacante di un radiologo nella struttura ospedaliera di Camerino – San Severino. 

“A dicembre dello scorso anno – spiega Bisonni -  è andato in pensione il primario del reparto di radiologia dell'ospedale di Camerino – San Severino. Si rendeva necessario pertanto andare a coprire tale posto perché la struttura ospedaliera è strategica per tutto l'entroterra maceratese e non può restare sotto organico.”

In passato l'Asur si è avvalsa spesso dello strumento degli avvisi pubblici che però sono andati sistematicamente deserti in quanto non è facile trovare medici disposti a spostarsi in queste strutture dell'entroterra per ruoli a tempo determinato.

La mozione al contrario impegna la Giunta regionale ad indire un concorso per un posto a tempo indeterminato.

“Sono convito - conclude Bisonni – che con un concorso per un posto a tempo indeterminato sarà facile trovare un radiologo disposto a lavorare nella nostra struttura. D'altronde le nostre zone sono tra le più belle delle Marche e pertanto confido che sarà semplice trovare chi vorrà venire a vivere dalle nostre parti.”

La mozione è stata votata all'unanimità, ora non resta che aspettare.
Gaia Gennaretti 

In arrivo la firma di una convenzione tra Regione Marche e  ministero dei Trasporti per accelerare l’utilizzo di 53 milioni di euro da destinare a cinque interventi di adeguamento della rete stradale previsti dal Piano operativo Fsc (Fondo sviluppo e coesione). Serviranno a ottimizzare la viabilità  dell’intervalliva Tolentino-San Severino Marche (10 milioni), della SP 207 “Lungo Tronto” di Ascoli Piceno (1 milione) e a realizzare la viabilità di accesso ai nuovi ospedali di Marche Nord (20 milioni), di Fermo (11 milioni), dell’Inrca-Ancona Sud (11 milioni).

“La convenzione, che verrà sottoscritta nelle prossime settimane- chiarisce la vicepresidente Anna Casini, assessore alle Infrastrutture- ha l’obiettivo di accelerare e semplificare l’utilizzo dei fondi, superando le criticità procedurali che possono ritardare gli investimenti. Successivamente, come Regione, definiremo i rapporti con i soggetti attuatori ai quali verranno appaltati i lavori”.

Le risorse disponibili sono quelle della programmazione Fsc (ex Fondi per le aree sottoutilizzate) 2014-2020. Alle Marche sono stati riconosciuti 82,6 milioni relativi alla viabilità. L’accordo riguarda il lotto degli interventi per il quale la Regione non ha chiesto una rimodulazione che, a sua volta, consentirà di investire gli altri 29,6 milioni assegnati dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica).

Gaia Gennaretti 

Tavolo tecnico tra Regione Marche e Unione Montana Potenza Esino Musone per progettare e programmare una serie di interventi, in materia di sicurezza e di manutenzione, sull’alveo del fiume Potenza nel tratto che interessa i Comuni di Fiuminata, Pioraco e Castelraimondo. 

Gli amministratori locali, insieme al presidente dell’ente comunitario, Matteo Cicconi, hanno incontrato il dirigente regionale Vincenzo Marzialetti per avviare uno studio di fattibilità, e successivamente il necessario iter, al fine di salvaguardare l’alta valle del Potenza da problematiche concernenti il rischio idrogeologico ed esondazioni.

“E’ la prima volta che riusciamo a metterci seduti tutti insieme per avviare un tavolo tecnico su questa delicata materia – sottolinea il presidente Cicconi – Sono molto soddisfatto e felice che la Regione abbia accettato la proposta che è giunta dai sindaci. Solo ascoltando i territori, infatti, si possono a mio avviso prendere decisioni condivise e capaci di risolvere le problematiche locali”.
Gaia Gennaretti 

36 milioni di euro su 248 (il 15% degli investimenti totali) sono stati investiti fuori dal cratere per riqualificare e potenziare edifici strategici della Protezione civile, sanitari e universitari.  Ceriscioli: “Basta distorcere i fatti: stop a notizie false su fondi e macerie”  “Vediamo ogni giorno distorcere la realtà dei fatti. Il Movimento 5 stelle e Forza Italia continuano ad alimentare ulteriore rancore e rabbia in popolazioni già fortemente provate dal terremoto e che non hanno bisogno di sterili e scorrette speculazioni ma di soluzioni concrete, ovvero quelle che noi ogni giorno faticosamente mettiamo in campo. Lo dichiara il presidente Ceriscioli, chiarendo che l’utilizzo dei fondi europei  dell'Asse 8 è assolutamente legittimo. In primis  - specifica - abbiamo ripreso gli Assi di investimento precedenti al sisma e abbiamo ridistribuito i fondi aggiuntivi.  Dei 248 milioni messi a disposizione dall’Europa (Asse 8 FESR) l’85% è stato utilizzato per interventi localizzati nelle aree colpite, evidenziando la forte attenzione che giustamente la Regione riserva a questi territori. La mostra su Lorenzo Lotto e altre importanti iniziative per promuovere i Sibillini ne sono un esempio.
Il 15% ( 36milioni 828mila euro) delle risorse sono riconducibili infatti a interventi strategici collocati fuori dalle aree del sisma. L’assegnazione di nuove risorse comunitarie è avvenuta, non per fare fronte alla ricostruzione degli edifici danneggiati (per questo ci sono le risorse nazionali), bensì per favorire la ripresa economica, sociale e soprattutto aumentare l’adeguamento sismico degli edifici e la messa in sicurezza di un territorio, quello marchigiano, particolarmente vulnerabile e soggetto a calamità naturali. Per questo l’Europa ci chiese di inserire la possibilità “di estendere ai Comuni che ricadono in classi sismiche 1 e 2”. 
Da qui la piena legittimità delle scelte regionali che, in misura davvero contenuta, hanno destinato le risorse dell’asse 8 sisma anche a territori fuori dal cratere, considerata l’elevata vulnerabilità sismica della Regione, la cui popolazione residente nei comuni ricadenti nelle classi di rischio elevate (zone sismiche 1 e 2) rappresenta il 99% del totale. 
 
OSPEDALE REGIONALE TORRETTE I 12,2 milioni di euro stanziati per l'ospedale regionale Torrette di Ancona rappresentano un investimento connesso fortemente alle aree colpite e strategico. Non solo per la salvaguardia di vite umane durante il verificarsi di un potenziale evento sismico ma anche per la funzione di pubblica utilità che l’ospedale svolge nelle fasi di prima emergenza. 
In merito agli edifici sanitari aggiungo che, tra quelli del cratere, l'ospedale di Camerino è antisismico di quarta classe, Tolentino è stato finanziato con un importo previsto di 14,5 milioni, per Amandola è stato consegnato il progetto esecutivo che è in fase di verifica e presto uscirà il bando per i lavori. Il costo previsto del nuovo ospedale dei Sibillini  è di 18,7 milioni di euro: 13,7 milioni saranno finanziati grazie alle risorse della Ricostruzione Sisma che la Regione Marche ha deciso di destinare alle opere sanitarie e gli altri 5 milioni sono la donazione della Compagnia petrolifera Rosneft. 
a Macerata ed Ascoli facciamo 2 ospedali nuovi con un investimento da 200 milioni di euro. 
 
EDIFICI STRATEGICI Non ci sono edifici strategici non finanziati all'interno del cratere, li abbiamo finanziati tutti. Sono stati approvati 9 progetti con uno stanziamento di 18 milioni di euro. Di questi 9 immobili 5 sono fuori dal cratere ma sono strutture della protezione civile regionale che agiscono in tutte le situazioni di emergenza che colpiscono la regione, formando una rete integrata e strategica. 
L’accordo con Stato e UE prevede, come scritto chiaramente nel Programma, che gli interventi avevano l’obiettivo di  mettere in sicurezza e rendere più efficienti dal punto di vista energetico gli edifici qualificabili come "strategici" ossia che rivestono importanti funzioni di protezione civile in caso di terremoto, quali ad esempio, caserme, sedi dei municipi, sedi di sale operative per la gestione delle emergenze, le centrali operative del 118, sanità. 
 
EDILIZIA UNIVERSITARIA E ERDIS 
Oltre 13,5 milioni sono stai investiti  per la sicurezza degli studenti e per garantire loro edifici della più alta classe antisismica in previsione di possibili calamità. 
 
PATTO RICOSTRUZIONE 
Il Patto per la ricostruzione? Noi abbiamo sottoscritto il Patto e non i progetti. E’ stato il frutto di un grande processo di partecipazione che ha visti coinvolti tutti i sindaci e tutto il mondo economico, produttivo, sociale della regione. Abbiamo preso un impegno con i parlamentari che avremmo stralciato la parte dei progetti dalla delibera in modo che fosse chiaro che noi abbiamo approvato solo un documento: tutti i bandi dei privati saranno sottoposti a gara.
 
MACERIE
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Già non comprendevamo come il commissario Farabollini potesse affermare che la Regione Marche non avesse un piano specifico sulla gestione delle macerie, avendo a disposizione già dall’8 gennaio scorso una relazione dettagliata con la quale sono stati indicati chiaramente i quantitativi fatti, quelli ancora da fare ed i finanziamenti necessari per completare i quantitativi.
Ora vediamo che Forza Italia continua a sostenere che il piano macerie è ancora in fase di discussione. Torniamo a sottolineare che siamo stati i primi a redigere un piano attuativo con Decreto del Soggetto Attuatore Sisma il  23 gennaio 2017, ed è stato aggiornato insieme ai comuni interessati il 30 agosto dello scorso anno.
Le Marche hanno gestito in maniera virtuosa le macerie del sisma: oltre la metà di quelle stimate sono state raccolte (617mila tonnellate) ed Il 99% è stato avviato a recupero e riutilizzato.
Da dicembre 2017 non ci sono più né sulle strade pubbliche né nelle piazze ma sono rimaste solo quelle frutto di demolizioni disposte dai sindaci per la pubblica incolumità.
L'Aquila per fare gli stessi numeri ci ha messo 5 anni”.

Le Marche avranno una nuova figura professionale: l’accompagnatore cicloturistico. Sono aperte fino al 18 marzo 2019 le iscrizioni ai corsi di formazione professionale gratuiti per diventare accompagnatore cicloturistico. Questo profilo, già esistente a livello nazionale, era stato inserito dalla giunta della Regione Marche nel repertorio dei profili professionali su proposta dell’assessore al Lavoro, alla Formazione e all’Istruzione Loretta Bravi nel giugno scorso. “L’escursionismo in bicicletta sta conoscendo anche in Italia uno sviluppo crescente e nelle Marche- spiega l’assessore Bravi – e ci sono tutte le premesse perché si affermi come fattore significativo sotto il profilo economico, turistico, ambientale e culturale. La Regione sta cogliendo questa opportunità promuovendo il cicloturismo come offerta turistica rispettosa dell’ambiente e del paesaggio sull’intero territorio regionale. In questo contesto l’offerta di servizi di accompagnamento cicloturistico è un a esigenza, come segnalano anche gli operatori turistici, e può costituire uno strumento utile per l’allargamento dell’utenza e per la promozione di un turismo salutare e sostenibile.” L’accompagnatore cicloturistico avrà quindi il compito di guidare sia nella breve escursione giornaliera che nella vacanza in bici di più giorni una molteplicità di utenti: individui, famiglie, gruppi associativi o aziendali, gruppi scolastici. Dovrà inoltre fornire anche in lingua straniera informazioni sul territorio e proporre itinerari ciclistici in relazione alle capacità, alle richieste e agli interessi degli utenti (ambiente, cultura, enogastronomia,...).

DESTINATARI 15 candidati (per ciascuna sede) in possesso, al momento dell'iscrizione, dei seguenti requisiti: -Disoccupati, ai sensi della normativa vigente, residenti o domiciliati nella Regione Marche. -Maggiore età. -Diploma di Scuola Secondaria di II° grado , con dichiarazione di valore per i titoli di studio conseguiti all’estero. -Per gli stranieri è indispensabile una buona conoscenza della lingua italiana orale e scritta verificata con un test di ingresso. Il mancato superamento del test linguistico comporta l'esclusione dalla frequenza. -Possesso della seguente dotazione tecnica: bicicletta, abbigliamento specifico, casco, scarpe da trekking, zaino.

DURATA E SEDE DEL CORSO I corsi (1 per ciascuna provincia delle Marche), della durata di 400 ore, comprensive di 100 ore di stage e 10 ore per esame finale si svolgeranno nelle seguenti sedi: San Benedetto (AP) - Via Piave, 60; Fermo - Via Don Biagio Cipriani 8; Sarnano (MC) – Largo Crivelli; Ancona - Via Saffi, 4; Pesaro (suddivisa nelle sedi di Via Milazzo 28, Pesaro, Via Pianacce, 1 Acqualagna e Carpegna).

ISCRIZIONI La domanda di iscrizione dovrà essere inoltrata a mezzo posta raccomandata A/R, o consegnata a mano, o inviata scannerizzata via mail, completa di documento d’identità, cv aggiornato e documento rilasciato dal Centro per l’impiego attestante lo stato di disoccupazione, entro e non oltre il 18/03/2019 a: Sede San Benedetto: Centro Papa Giovanni XXIII Onlus, Via M.T. Di Calcutta 1 60131 Ancona Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Sede Fermo: Nuova Ricerca. Agenzia Res Onlus, Via G.F.M.Prosperi 26 63900 Fermo - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Sede Macerata: Poliarte – Politecnico delle arti applicate all’impresa, Via Valle Miano 41 60125 Ancona Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Sede Ancona: Cooss Marche Onlus, Via Saffi 4 60121 Ancona Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Sede Pesaro: Labirinto Onlus, Via Milazzo, 28 - 61122 Pesaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

SELEZIONI L'accesso alla formazione di Accompagnatore Cicloturistico è subordinato al superamento di una prova pratica e test culturale. La prova pratica è propedeutica al test culturale ed attiene alla conduzione della bicicletta; essa prevede esercizi generici e specifici, tipo campo scuola. Il test è finalizzato ad accertare la conoscenza dei seguenti argomenti: codice della strada; nozioni generali di tecnica ciclistica; nozioni generali sul territorio marchigiano. Per la valutazione finale delle prove selettive sono attribuiti 60 punti alla prova pratica e 40 punti al test culturale. L'ammissione alla graduatoria del corso di formazione si intende conseguita se il candidato riporta almeno 40 punti nella prova pratica e, almeno, 20 punti nel test culturale. La data di selezione verrà tempestivamente comunicata agli allievi tramite SMS al numero indicato nella domanda di partecipazione. La mancata presenza alla selezione, anche per cause di forza maggiore, farà perdere ogni diritto di partecipazione al corso.

TITOLO RILASCIATO Al termine del percorso, previo superamento della prove finali, sarà rilasciato un attestato di qualifica professionale di II Livello ADA1921.48 per "Accompagnatore cicloturistico" valido per l'inserimento nell'apposito elenco regionale come previsto dalla DGR 74 del 28/01/2019.

PER INFORMAZIONI Centro Papa Giovanni XXIII Onlus Tel. 071 2140199 - formazione.centropapagiovanni.it Nuova Ricerca.Agenzia Res Onlus Tel.0734 633280 - www.coopres.it Poliarte – Politecnico delle arti applicate all’impresa Tel. 071 2802979 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Cooss Marche Onlus Tel. 071 50103219 - www.cooss.it/it/formazione Labirinto Onlus - Tel. 0721 26691 - www.labirinto.coop

 

Giacomo Piergentili e Angelo Cesaroni

 

 

Nuovi primari, più personale e adozione di innovazioni tecnologiche per combattere le liste d’attesa. Prosegue la riorganizzazione del sistema sanitario marchigiano al fine di migliorare i servizi al cittadino garantendo risposte qualificate nei tempi previsti.

Lunedì mattina il presidente della Regione Luca Ceriscioli, insieme al direttore generale dell’Asur Alessandro Marini, alla direttrice sanitaria Nadia Storti e al direttore dell’AV2 Claudio Bevilacqua, nel corso di un conferenza stampa, ha presentato gli ultimi cinque primari assunti nell’Area Vasta 2 e ha colto l’occasione per illustrare alcuni dei numerosi cambiamenti in atto.


“In questi anni – ha detto il presidente Ceriscioli - il personale è cresciuto moltissimo, tanto che abbiamo superato il tetto di spesa, e la stessa cosa vale per i primari. In questa gestione, l’Asur, su 350 ne ha rinnovati 102 tramite concorso, circa un terzo della dotazione. In questo modo diamo forza al sistema con punti di riferimento certi e favoriamo un ricambio generazionale. Ritengo inoltre, che anche l’incremento di produzione e di qualità e le reti che si stanno costruendo dipendano dal fatto che è stato portato avanti con determinazione questo rinnovamento”.

I cinque nuovi primari lavoreranno in 4 su Iesi (Francesco Bartelli; Antonella Bonucci; Mario Caroli; Gianluca Grechi) e 1 su Fabriano (Loredana Capitanucci). Sono state anche annunciate alcune innovazioni per favorire l’abbattimento delle liste di attesa.

“Sulle liste d’attesa stiamo lavorando su tutti i fronti – ha proseguito Ceriscioli - con sistemi di monitoraggio sempre più rigorosi e la dematerializzazione della ricette. Per facilitare la prenotazione abbiamo dato la possibilità anche alle farmacie di prenotare e 5 hanno già aderito. A breve, sarà pronta anche un’app per le prenotazioni on line facilmente utilizzabile da tutti. Allo studio infine, l’applicazione del “bonus malus”: mancano solo gli ultimi passaggi. Servirà per recuperare prestazioni e per organizzare gli appuntamenti in modo da evitare un allungamento improprio delle liste di attesa, grazie ad un impegno congiunto sia dei cittadini che dell'azienda sanitaria”.

Il Bonus prevede che, se il sistema non garantisce la prestazione nei tempi stabiliti per legge, questa venga fatta a pagamento ma con la prestazione a spese del sistema e solo il ticket per l’utente. Il malus invece prevede che, se non si accede alla prestazione prenotata e non si disdice, questa resti a carico dell’utente che dovrà pagarla lo stesso. 

 

g.g.

Non sarà necessario stilare una graduatoria per beneficiare dei contributi stanziati dalla Regione Marche a difesa del patrimonio zootecnico dai danni causati dai lupi: tutte le 153 domande pervenute, se ammissibili dopo l’istruttoria, saranno finanziate.A fronte dei 3 milioni disponibili, sono arrivate richieste per 1,6 milioni.

Le più numerose richieste di risarcimento pervenute entro la scadenza del bando, sono quelle riferite alla provincia di Macerata che ne registra ben 88; 11 quelle pervenute da Pesaro e Urbino, 8 da Ancona, 10 da Fermo e 36 da Ascoli Piceno.  " La sommma rimanebte , una volta liquidate le richieste in regola con i requisiti- dichiara la vicepresidente Anna Casini, assessore all'agricoltura- verrà utilizzata per altri interventi di attenuazione del conflitto tra allevatoti e lupi".   

I contributi, stanziati con la sottomisura 4.4 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 e autorizzati dall'Unione Europea, erano riservati alle aziende zootecniche (ovi caprine, bovine ed equine) delle aree montane e a quelle non montane ma ricomprese nei territori protetti (Siti Natura 2000)che avevano la necessità di difendere il proprio bestiame dagli attacchi dei lupi, animali protetti. 

Tipicità 2019 è tutta nuova! Ci sarà un “Grembo” centrale dal quale partire per una coinvolgente esperienza tra gli oltre 100 eventi ed i 13.000 mq del Fermo Forum. Così il direttore Angelo Serri ed il conduttore Marco Ardemagni hanno svelato le “curve” e le misure della nuova nata in casa Tipicità, la 27esima edizione del Festival, in programma al Fermo Forum dal 9 all’11 marzo. C’era tutta la grande comunità di Tipicità all’Auditorium San Filippo Neri di Fermo per il vernissage dell’edizione 2019: imprenditori, pubblici amministratori, associazioni di categoria, Università ed istituti di formazione. “Tipicità cresce, si rinnova e coinvolge sempre di più. Per Fermo è un grande onore ospitare Tipicità e tutto ciò che è nato con essa, le relazioni con altre realtà italiane ed estere, nonché il Grand Tour delle Marche!”, le parole del Sindaco Paolo Calcinaro nel varare ufficialmente la kermesse. L’edizione numero ventisette di Tipicità si presenta al via come un “kolossal esperienziale”! Oltre duecento realtà in rassegna, comunità internazionali, volti noti, un palinsesto ricchissimo di eventi. Tre ambienti ad indicare la rotta per il visitatore: in primis cibo, poi making e turismo di scoperta. A catturare l’attenzione saranno i focus sul biologico, i percorsi tra vitigni antichi, l’effervescenza delle birre artigianali, i prodotti di supernicchia, nutraceutica e biodiversità, il cibo del futuro. Pubblico professionale ed appassionati avranno oltre centro iniziative per incontrarsi, approfondire, scoprire tipicità e futuro, insieme a personaggi quali Paolo Mieli, Duilio Giammaria, Tinto, Barbara Serra e tantissimi altri. Performance di Claudio Sadler, Alessandro Circiello e Paolo Gramaglia animeranno l’Accademia insieme a molti altri chef italiani ed esteri. La Sala Bio racconterà storie di persone intimamente legate all’ambiente naturale e dalla nuova area Grembo usciranno “pillole energetiche”. A seguire, tante iniziative nel Teatro dei Sapori, nel Bio Garden e nelle aree focus&forum.

A solleticare curiosità e papille gustative anche le proposte della mitica Creta e della toscana San Miniato, realtà ospiti di questa edizione, insieme a contributi da Georgia, Russia, Albania, Bielorussia e da tante realtà delle Piccole Italie, ossia di quell’Italia meno conosciuta, ma più autentica. 

“E la sera - ha ricordato Francesco Trasatti, Vicesindaco di Fermo - programma di eventi nel centro storico, con concerti, presentazioni ed il dopofestival di Tipicità: Tipicità in The city!”.

Tipicità è frutto del lavoro di squadra di una compagine pubblico-privata guidata dal Comune di Fermo, con UBI Banca nel ruolo di project partner e con la collaborazione della Regione Marche, delle Università di Ancona, Camerino e Macerata insieme a una nutrita squadra di enti locali di tutta la regione.

Amministratori Tipicità

gli amministratori di Tipicità

Paolo Calcinaro Marco Ardemagni

il Sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, Marco Ardemagni

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i Partners di Tipicità

Platea 2 Vernissage San Filippo Neri

la platea

Platea Vernissage San Filippo Neri

Dalla Regione arrivano gli emendamenti da presentare al Governo per velocizzare la ricostruzione. Ma Vito Crimi ironizza: “I responsabili del disastro degli ultimi due anni dicono di avere idee per la ricostruzione. Ma chi volete prendere in giro?”.

Pare non si trovi proprio la quadra tra Vito Crimi, sottosegretario alle aree colpite dal sisma, e il presidente della Regione Luca Ceriscioli.

Quest’ultimo ieri ha presentato gli emendamenti elaborati e condivisi con il tavolo tecnico dei sindacati e delle categorie economiche per semplificare e velocizzare la ricostruzione nelle Marche. Gli ambiti di intervento riguardano l’edilizia privata e quella produttiva, le opere pubbliche e il reclutamento di personale negli uffici speciali per la ricostruzione. L’obiettivo, quello di creare una nuova governance e velocizzare il processo. 

Più nello specifico, gli emendamenti prevedono l’autocertificazione che il progettista potrà presentare per la ricostruzione leggera, la possibilità di affidare opere pubbliche fino a 5 milioni di euro con procedura negoziata e il ripristino del dialogo del Governo con i presidenti delle quattro Regioni colpite dal sisma. 

“Governance - commenta Ceriscioli - significa rispettare gli interlocutori che sono nel territorio perché portatori di una competenza importante. Servono scelte molto forti in termini di semplificazione per la ricostruzione che non può seguire regole ordinarie. Abbiamo poi cento persone che dovremmo assumere da un paio d’anni ma che non possiamo perché ci son regole assurde che ci impediscono di farlo. E poi - aggiunge - essere ascoltati rappresenta l’aspetto più importante così come il rispetto reciproco”.

La risposta di Crimi non si è fatta attendere ed esordisce con un quesito: “Come mai Ceriscioli, che da oltre 2 anni è anche Vice Commissario alla ricostruzione, presenta solo adesso queste idee? E come mai lo fa appena dopo gli incontri che ho recentemente sostenuto con la cittadinanza, le Istituzioni locali e le Forze dell'Ordine, nei quali ho già annunciato misure drastiche e coraggiose per rilanciare il processo di ricostruzione?”. 

Secondo il sottosegretario sarebbero state proprio le regioni, insieme ai commissari straordinari Vasco Errani e Paola De Micheli, ad aver compiuto le scelte che ora stanno provocando ritardi e che essi stessi stanno criticando. 

“Adesso i responsabili della disfatta della ricostruzione si travestono da ‘nuovo-che-avanza' e si presentano con la soluzione in tasca. Ma chi vogliono prendere in giro? È un'offesa all'intelligenza dei cittadini. Se oggi - stigmatizza - ci ritroviamo a dover fare i conti con una procedura lenta e caotica, è grazie a questi soggetti. Hanno sempre preteso un ruolo da coprotagonisti, dunque prima di fare proposte devono assumersi la responsabilità delle scelte sbagliate compiute in questi due anni. Chiedano scusa - continua - per la lentezza nell'esame delle pratiche, per gli eccessivi oneri a carico dei progettisti e dei cittadini nella presentazione delle domande, per le discutibili scelte in merito alle opere prioritarie da finanziare. E soltanto dopo vengano a presentare le loro soluzioni”.

Crimi, a due mesi dall’assunzione della delega alla ricostruzione, si dice già pronto a effettuare modifiche importanti alle normative per semplificare i processi e annuncia che verranno condivise con i sindaci, associazioni di categoria, ordini professionali e soggetti interessati, “affinché il risultato sia frutto di un processo partecipato, dal basso, spontaneo e vero. Con queste proposte condivise passeremo poi dal Parlamento e dal democratico confronto fra i rappresentanti eletti dal popolo. Cari Presidenti di Regione - conclude - ci sarà sicuramente un cambio di passo, ma non avverrà certo per merito vostro”.

Gaia Gennaretti

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