“Errani conclude l’incarico il 9 settembre come era previsto. Ha fatto un grande lavoro come commissario della ricostruzione perché ad un anno dal terremoto abbiamo tutti gli strumenti che servono per poter ricostruire sia le case private che le imprese. E’ stata fatta una produzione di ordinanze,  normative e risorse in grado di mettere in moto tutto il sistema."- lo ha dichiarato intervistato dall Rai il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli-  "Tutta la ricostruzione è già finanziata con il meccanismo del credito di imposta, quindi con  un forte contributo. Adesso si passa alla fase operativa e sempre più il tema sarà l’operatività sul territorio: Comuni, Province, Regione, enti che collaborano alla ricostruzione, cittadini che devono presentare le pratiche, le imprese. Sta a noi rilanciare questa seconda fase. La bontà del lavoro di Errani ci permette oggi di affrontare questa seconda fase forti di tutti gli strumenti. I sindaci saranno sempre più protagonisti. Già nella prima fase abbiamo cercato di coinvolgerli ma è chiaro che in una realtà come le Marche, con 87 Comuni nel cratere e 90 fuori dal cratere con danni, tutti insieme dobbiamo affrontare questa sfida e l’impegno sarà speso  nel coinvolgere e rendere sempre più operativo il territorio dai Comuni alla Regione. Così potremo ottenere i risultati.

Nelle Marche 27 Comuni hanno chiesto le casette e ci sono 78 aree interessate con tutti i cantieri aperti. Stiamo consegnando le casette mano a mano che vengono realizzate. E’ stata fatta una scelta molto forte: non quella della “new town” aquilana, ma di andare a ricostruire lì dove i cittadini erano.  Io ho assistito alla consegna delle casette nelle frazioni di questi borghi straordinari e i cittadini hanno potuto dire di essere tornati a “casa”. Questa è la cosa importante. Poi ovviamente la prossima tappa è tornare nella propria abitazione di proprietà. Questa scelta - ha concluso il governatore delle Marche- è una scelta impegnativa perché il territorio è collinare e montuoso e non è banale andare a urbanizzare queste aree e  realizzare lì le casette. I tempi verranno ripagati dal fatto che il cittadino sentirà di essere tornato alle sue radici”.

Cento interventi per un importo complessivo di 127 milioni e 942 mila euro per le zone colpite dal sisma. È quanto prevede il primo stralcio del Piano delle opere pubbliche, approvato oggi – a Roma - dalla Cabina di regia, a favore dei territori delle province di Macerata, Ascoli Piceno, Fermo e Ancona. Il piano comprende le opere segnalate, come prioritarie, dai sindaci e le otto sanitarie concordate, nei giorni scorsi, con i primi cittadini. Complessivamente sono 80 gli interventi che ricadono nelle zone del cratere e 20 quelle fuori cratere. Le prime richiedono un investimento di 110 milioni di euro, le seconde di 17 milioni. Nella provincia di Ancona sono previsti 3 interventi (tutti nel cratere), ad Ascoli Piceno 19, a Fermo 25 e a Macerata 53. Fino a oggi la Regione Marche ha dato il via libera a quattro piani delle opere pubbliche (di cui due riguardano le scuole, di circa 187 milioni), per un totale di 332 milioni di euro. "Prosegue l'iter per la ricostruzione pubblica – ha dichiarato il presidente Luca Ceriscioli - Nella Cabina di regia di oggi sono stati fatti passi avanti anche per il piano dei beni culturali redatto dal Ministero che sarà il prossimo a essere approvato. Un elenco di opere per circa 150 milioni complessivamente destinate alle quattro regioni colpite dal sisma.".

 

E’ in discussione in questi giorni al Senato l’emendamento presentato dai senatori marchigiani sugli “Organici Scuola” del DL Mezzogiorno che prevede che nei Comuni colpiti dal terremoto, indipendentemente dal numero degli iscritti, siano confermati gli stessi organici assegnati prima degli eventi sismici. La Regione Marche, che si è fatta portavoce sin da subito delle forti preoccupazioni espresse da amministratori locali, genitori e docenti delle aree del cratere, segue costantemente l’iter del provvedimento contando sul sostegno e la collaborazione dei parlamentari marchigiani.

“Gli organici della scuola assegnati dall’Ufficio scolastico regionale - afferma l’assessore all’Istruzione Loretta Bravi -  non sono sufficienti a rispondere alle esigenze determinate dal sisma sui territori colpiti. Attraverso l’emendamento riteniamo si possa porre rimedio alla grave situazione sul territorio, così da mitigare le difficoltà di quanti vivono la ricostruzione e vanno supportati con servizi essenziali, come la scuola, in termini efficienti e compiutamente funzionali, oltre a quelle dei docenti che, diversamente, debbono affrontare ingiustificati trasferimenti. Purtroppo – prosegue l’assessore Bravi - nonostante il dimensionamento della rete scolastica regionale e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2017/2018 di cui alla DGR n. 84/2017, i numerosi incontri di cui la Regione si è fatta promotrice, con amministratori e rappresentanti sindacali, ci si trova ancora di fronte ad una distribuzione degli organici esasperatamente ancorata a soli principi numerici e medie aritmetiche, inadeguata a rispondere al grave evento del sisma. L’Ufficio scolastico regionale delle Marche infatti, non ha voluto cogliere neppure l’indirizzo del MIUR che, con la Circolare n. 0021315.15-05-2017, invitava gli Uffici scolastici regionali a garantire, nei Comuni colpiti, indipendentemente dal numero degli iscritti, gli stessi organici assegnati prima degli eventi sismici”

La Regione Marche ha deciso di integrare con ulteriori 500 mila euro di risorse regionali la dotazione statale del Fondo Unico Spettacolo (FUS) che ammonta a 700 mila euro e destinata alle attività culturali nelle aree colpite dal sisma. Le risorse regionali, così come condiviso con gli amministratori del territorio del cratere, sono orientate a progetti di accoglienza turistica e di promozione ritenendoli complementari e funzionali alle attività diffuse di animazione turistico-culturale.  Una mole complessiva, quindi,  di due milioni e cento mila euro,  considerando anche i restanti 900 mila che verranno comunque impiegati coinvolgendo i territori delle aree interne colpite dal terremoto.

Una decisione che fa seguito al cosiddetto decreto “Milleproroghe’ e al protocollo di intesa sottoscritto tra Regione Marche e Ministero (MIBACT) per interventi di spettacolo dal vivo che facciano rivivere nel segno della cultura i territori feriti dal sisma.

“La Regione continua ad investire nella promozione del territorio e della cultura – spiega l’assessore regionale,  Moreno Pieroni – con  l’obiettivo di rivitalizzare il tessuto economico e sociale, favorendo le occasioni di aggregazione nei luoghi e nei centri urbani insieme alla costruzione di opportunità attrattive, sia attraverso iniziative culturali di spettacolo, prevedendo l’utilizzo dei teatri storici, piazze e luoghi di eccellenza paesaggistica, sia realizzando grandi eventi aggreganti capaci di coinvolgere personalità di rilievo del mondo dello spettacolo. Iniziative che tendono a valorizzare anche le iniziative di promozione turistica che la Regione Marche sta mettendo in campo già dal mese di dicembre”.

La Regione Marche prosegue con il lavoro per la realizzazione delle casette. Dalla scorsa settimana da 24, i cantieri aperti per l’urbanizzazione e la realizzazione delle Sae sono 30 per 923 casette. Questa settimana aggiudicate altre 4 aree dove presto partiranno i lavori. Sono state fatte infatti le aggiudicazioni definitive per le aree di Campo Sportivo di Visso, Cesare Battisti 2 di Visso, Pretara di Visso, Vallazza di Ussita e Nocria di Castel Sant'Angelo sul Nera.

 

Nelle foto, lo stato di avanzamento dei lavori di  Fiastra e Pieve Torina, dopo due settimane

fiastra 1

                                                           Fiastra

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                                                  Pieve Torina

 

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                                               Fiastra

pieve T 2

    Pieve Torina : Area La Serra . Montaggio prime casette

Le macerie rimosse al momento sono 77 mila tonnellate su un totale di oltre un milione stimate. Un lavoro imponente quello delle macerie. L’intera filiera di trattamento delle macerie persegue il percorso di privilegiare il recupero, in un’ottica di economia circolare. La percentuale di recupero dei materiali, infatti, oscilla dal 95 al 98 per cento. Pochissima la percentuale che viene conferita in discarica. Ovviamente dalla successiva fase di recupero, si genera un ulteriore scarto, che oggi non riusciamo ancora a definire. Il materiale recuperato viene utilizzato per fondi stradali o per i lavori di urbanizzazione per le aree dove vengono posizionate le casette. 

 

 

Mettere insieme le rispettive competenze per risolvere al meglio emergenze di protezione civile nelle Marche anche con la presenza di vigili del fuoco nella sala operativa unificata. E' l'obiettivo della Convenzione quadro siglata ad Ancona dalla Regione Marche e dai vigili del fuoco. Hanno firmato l'accordo l'assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti, il direttore regionale dei vigili del fuoco ing. Antonio La Malfa e il prefetto di Ancona Antonio D'Acunto.
    Si tratta, ha spiegato La Malfa, di un convenzione aperta che prelude ad altre convenzioni specifiche: tra una decina di giorni ne verrà firmata un'altra relativa agli incendi boschivi.
    Sciapichetti ha colto l'occasione per ringraziare i vigili del fuoco per "l'apporto incredibile" fornito nella gestione delle emergenze, tra cui quella del terremoto. "I sindaci - ha osservato - reclamano una presenza sempre maggiore di vigili del fuoco e il personale non deve essere diminuito". Nelle Marche sono circa 1.200 di cui 350 in servizio ad Ancona.

Cinquantasette scuole in quaranta plessi, con una spesa di 139 milioni, di cui 15 della Regione. Questi i numeri del piano scuole delle Marche approvato oggi pomeriggio in cabina di regia dal commissario straordinario per il sisma Vasco Errani e dai quattro vicecommissari, presidenti delle Regioni colpite dal sisma.

"Un piano fondamentale, che permetterà al nostro territorio di avere nelle provincie colpite dal sisma scuole sicure - spiega il presidente della Regione Luca Cerisicoli –. Con questa approvazione i Comuni potranno partire immediatamente con incarichi e progetti per realizzare le scuole in tempi brevi: un lavoro importante, svolto da Regione e sindaci, presidenti delle provincie e ufficio della ricostruzione, che, insieme a tutto ciò che stiamo realizzando, ci permetterà di dare servizi di qualità alle comunità dei territori delle nostre aree interne".

La giunta regionale ha stanziato 4.360.000 di euro per il programma annuale degli interventi di promozione sportiva 2017: 3,2 mln vanno alla riqualificazione degli impianti sportivi pubblici già esistenti (nessuna nuova costruzione) e 1.160.000 euro per le spese destinate a manifestazioni sportive, campionati mondiali e competizioni internazionali, progetti nei comuni del cratere sismico, attività per le persone diversamente abili, avviamento alla pratica sportiva nelle scuole. Un plafond ''dieci volte superiore'' al bilancio 2015, ha detto il presidente della Regione Luca Ceriscioli, affiancato da Fabio Sturani, e che ricuce ''la pratica sportiva diffusa a tutti i livelli e a tutte le età, caratteristica delle Marche e dello stile di vita della sua popolazione, alla sua rappresentazione nei bilanci della giunta''. Con in più un valore aggiunto: la compartecipazione regionale ai grandi eventi sportivi vista come traino economico-turistico ed elemento di attrattività, soprattutto in chiave post sisma.

La Giunta regionale ha esteso l’operatività del Fondo regionale di garanzia alle imprese danneggiate dalle scosse dell’ottobre 2016 e a quelle coinvolte nella ricostruzione. A disposizione ci sono 1,83 milioni di euro, inizialmente destinati al sisma del 24 agosto, in quanto attivati subito dopo il primo terremoto. “I successivi eventi del 26 e 30 ottobre richiedono un ampliamento della funzionalità del Fondo, per garantite i finanziamenti necessari alla ripresa delle attività produttive – afferma l’assessora Manuela Bora – Assicuriamo a tutte le piccole e medie imprese danneggiate un sostegno al credito per fronteggiare la situazione di emergenza, contando sulla garanzia pubblica nei finanziamenti richiesti”. Il Fondo è gestito dalla Società regionale di garanzia Marche ed è stato aperto in occasione di precedenti calamità naturali. L’operatività è stata estesa al terremoto, prevedendo ora l’ammissibilità dei finanziamenti fino al 31 dicembre 2018. Dovranno riguardare il ripristino immobiliare, mobiliare, delle scorte, delle condizioni di agibilità e operatività o per le esigenze di capitale circolante delle imprese coinvolte nella ricostruzione.

 

 

Liquidate somme per un totale di 81.074.155 milioni di euro grazie alla disponibilità dei trasferimenti dallo Stato per 51.200.000 di euro e ai 30 milioni anticipati dalla Regione. Alla luce dell’ordinanza 19, approvata l’altro ieri dal Commissario straordinario Vasco Errani per il ripristino e la ricostruzione di immobili ad uso abitativo gravemente danneggiati o distrutti dagli eventi sismici che si sono verificati dal 24 agosto in poi e del decreto legge 8 convertito in legge 45/2017 per i nuovi interventi urgenti, prosegue senza sosta l’impegno della Regione Marche per garantire la sistemazione di chi è rimasto senza casa e per procedere alla ricostruzione.

Oggi, nel corso delle assemblee dei presidenti di Provincia e dei sindaci dei Comuni danneggiati dal sisma, presiedute dalla vicepresidente Anna Casini ad Ascolie dagli assessori Fabrizio Cesetti e Angelo Sciapichetti rispettivamente a Fermo e Macerata, è stata illustrato il provvedimento per la ricostruzione privata, è stato fatto il punto della situazione ed è stata presentata tutta la rendicontazione delle attività svolte fino ad oggi.

aula sindaci

“Quello di oggi è un momento importante di confronto per fare il punto della situazione, anche in base ai nuovi provvedimenti di questi giorni – ha commentato Sciapichetti – Gli amministratori locali devono essere i protagonisti della ricostruzione. Soprattutto i sindaci, che sono chiamati a gestire questa fase insieme a noi, devono essere coinvolti in ogni passaggio”.

“Ci incontriamo con i sindaci della provincia di Fermo – ha sottolineato Cesetti - all’esito della conversione dell’ultimo decreto per esaminarlo insieme e definire la progettualità futura ragionando in termini di territorio e non di singole realtà. Le prossime settimane saranno infatti fondamentali per una completa e totale ripartenza”.

                    

L’ORDINANZA 19 PER LA RICOSTRUZIONE PRIVATA PESANTE

Definisce parametri, modalità, tempi di intervento e di esecuzione della ricostruzione privata dopo il sisma del 2016-2017. Il provvedimento è stato adottato di concerto con i presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, Luciano D'Alfonso, Nicola Zingaretti, Luca Ceriscioli e CatiusciaMarini. Oggetto del provvedimento sono il ripristino con miglioramento sismico di interi edifici gravemente danneggiati e la ricostruzione di quelli distrutti, con destinazione d'uso prevalentemente abitativa ed eventualmente comprendenti anche unità immobiliari a destinazione produttiva (industriale, commerciale, artigianale, agricola, uffici, servizi), dichiarati inagibili con ordinanza sindacale emessa a seguito di scheda AeDES o di dichiarazione di non utilizzabilità con scheda FAST e successiva scheda AeDES, nei Comuni colpiti dal sisma (dentro e fuori il cratere).

Possono attivare la procedura i proprietari, gli usufruttuari o i titolari di diritti reali di garanzia che si sostituiscono ai proprietari delle abitazioni gravemente danneggiate o distrutte, comprese in edifici dichiarati inagibili con ordinanza sindacale, destinate a: abitazioni principali; locazione o comodato e adibite a residenza anagrafica; “seconde case”. Possono inoltre beneficiare del contributo i titolari di attività produttive che hanno i requisiti di ammissibilità. Dentro il cratere la percentuale di rimborso è sempre del 100% del costo ammissibile. Fuori dal cratere la percentuale di rimborso per la prima casa è del 100%, per la seconda casa è del 50% (solo nel caso sia al di fuori di un centro storico, zona A o borgo tipico).

Semplici i passaggi per la richiesta del contributo:

-      scegliere un professionista iscritto all’Elenco speciale tenuto dal Commissario straordinario al quale conferire l’incarico della progettazione e della presentazione di tutte le istanze, dichiarazioni e attestazioni relative agli adempimenti amministrativi;

-      presentare, avvalendosi del professionista, la domanda di contributo all’Ufficio speciale attraverso la piattaforma informatica, in via di istituzione, nel sito del Commissario straordinario per la ricostruzione oppure a mezzo posta elettronica certificata (PEC).

-      comunicare all’Ufficio speciale l’istituto di credito scelto per l’erogazione del contributo.

Il contributo viene erogato dall’istituto di credito direttamente all’impresa esecutrice e ai professionisti incaricati, su autorizzazione dell’Ufficio speciale ad ogni stato di avanzamento lavori.

LA RENDICONTAZIONE

Sono al momento 4.328 le persone ospitate nelle 340 strutture registrate. Di queste, 324 hanno presentato rendicontazione per un totale di 32.434.662 euro. 278 strutture sono già state pagate per un totale di 20.611.360 euro. 46 strutture sono in attesa di liquidazione.

Ricevono invece il contributo di autonoma sistemazione (CAS) 26.196 persone per un importo rendicontato e già interamente saldato di 34.392.720 euro.

Per quanto riguarda le misure di sostegno per le attività produttive e i lavoratori le somme a disposizione delle Marche nell’ambito della Convenzione quadro tra Ministero del Lavoro, delle Finanza e presidenti di Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio ammontano a 48.255.813 euro. Le richieste pervenute dalle imprese al momento sono 253 per un totale di 1.265.000 euro.

Va ricordato che hanno diritto a 5000 euro una tantum per l’anno 2016: titolari di imprese, studi professionali, lavoratori autonomi, agenzie rappresentanze commerciali, collaboratori coordinati e continuativi che hanno sede nei Comuni del cratere che hanno sospeso l’attività a causa degli eventi sismici. Hanno inoltre diritto al CIG (cassa integrazione guadagni) le imprese con dipendenti che hanno sede nei Comuni del cratere. A disposizione delle Marche ci sono 47.852.325 euro, 6 le richieste pervenute. Sul fronte della delocalizzazione   delle attività produttive gli interventi sono 451. L’allestimento delle aree e acquisto moduli ha un costo complessivo di 11.003.500 euro.

Per quanto riguarda i moduli di emergenza per le aziende agricole/piazzole la Regione, dopo la risoluzione del contratto con la prima ditta appaltatrice, ha affidato il 28/03/2017 l’attività di realizzazione al Consorzio di bonifica per un totale di 106 cantieri: 69 le piazzole ultimate; 5 sospese; 11 in via di ultimazione; 7 in fase di avvio; 1 ultimata con necessità di interventi correttivi per piazzola stalla; 13 interventi da avviare dopo soluzione tecnica.

Le domande di sopralluoghi FAST - AEDES pervenute sono 90.500 e 67.190 sono state evase. Negli ultimi 60 giorni sono state redatte in media 350 schede al giorno. Le schede AEDES acquisite ad oggi da sopralluoghi e perizie giurate ammontano a 22.500.

Sono invece 1.686 le soluzioni abitative di emergenza (SAE – casette) richieste per ospitare 4.486 persone.  Al momento ne sono state ordinate 1.543 destinate a 4.089 abitanti. Le SAE su aree da urbanizzare cin lavori consegnati sono 155 per 403 persone. Le SAE in fase di realizzazione sono 26 destinate a 68 persone.

Previsti inoltre interventi su 125 scuole con un piano ad hoc differenziato per tipo di intervento.

Nel piano delle opere pubbliche sono stati inseriti 2.337 interventi proposti dagli enti per un totale di 1.550.366.239 euro.

DATI PROVINCIA MACERATA

Nella provincia di Macerata sono attualmente 3.465 le persone ospitate negli alberghi e 19.368 quelle che ricevono in contributo di autonoma sistemazione. 1.313 le soluzioni abitative di emergenza (casette) ordinate per la provincia di Macerata destiate a 3.459 abitanti. Per quanto riguarda il piano delle opere pubbliche, 852 per un importo totale degli interventi proposti dagli enti pari a 956.778.170 euro.

 

DATI PROVINCIA FERMO

Nella provincia di Fermo sono attualmente 110 le persone ospitate negli alberghi e 1.782 quelle che ricevono il contributo di autonoma sistemazione. 10 le soluzioni abitative di emergenza (casette) ordinate per la provincia di Fermo che accoglieranno in totale 30 persone. Per quanto riguarda il piano delle opere pubbliche, per Fermo ne sono state inserite 195 per un importo totale degli interventi proposti dagli enti pari a 176.329.852 euro.

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