L’emergenza Covid non ferma il “Meeting nazionale giornalisti cattolici e non”. La settima edizione dell’evento, infatti, si terrà sabato 23 maggio in modalità streaming e avrà una sessione particolare dedicata alle emergenze terremoto e Coronavirus, con la partecipazione di mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, di Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione del Vaticano, del cardinale Giuseppe Petrocchi della Diocesi di L'Aquila, dei vescovi Francesco Beschi (Bergamo), Francesco Massara (Camerino – San Severino), Domenico Pompili (Rieti).
Una sessione che approfondirà il modo in cui la Chiesa è vicina al suo popolo e, quindi, come i pastori rispondono alle diverse crisi, ieri il terremoto, oggi il Coronavirus”.
Un meeting che non si ferma neppure in tempi di emergenze. “Ogni anno il meeting si svolge dal vivo e si sviluppa su 3 giornate – conclude Simone Incicco – Quest’anno, pur con i restringimenti previsti per il Coronavirus, abbiamo deciso di non perdere la ricchezza del meeting e affronteremo le varie tematiche in modalità streaming sulle pagine facebbok e youtoube di Padre Pio tv e sul sito giornalisti oggi.it”. A fare gli onori di casa, virtualmente, saranno: il Vescovo della Diocesi di San Benedetto, Ripatransone e Montalto, mons. Carlo Bresciani e il Vescovo della Diocesi di Ascoli Piceno, monsignor Giovanni D’Ercole.
F.U.
CANALI PER VEDERE LA DIRETTA:
YouTube: https://www.youtube. com/watch?v=gCegAFlqh8o& feature=youtu.be&fbclid= IwAR1KM1OvOAg5jlFntAyQ4jRRLrVA cCjs5EWinZOHTCQs1L6hEFpD6Ozxm7 U
YouTube: Padre Pio TV: www.youtube.com/user/ padrepiotv
Web: www.giornalistioggi.it
Una sessione che approfondirà il modo in cui la Chiesa è vicina al suo popolo e, quindi, come i pastori rispondono alle diverse crisi, ieri il terremoto, oggi il Coronavirus”.
Un meeting che non si ferma neppure in tempi di emergenze. “Ogni anno il meeting si svolge dal vivo e si sviluppa su 3 giornate – conclude Simone Incicco – Quest’anno, pur con i restringimenti previsti per il Coronavirus, abbiamo deciso di non perdere la ricchezza del meeting e affronteremo le varie tematiche in modalità streaming sulle pagine facebbok e youtoube di Padre Pio tv e sul sito giornalisti oggi.it”. A fare gli onori di casa, virtualmente, saranno: il Vescovo della Diocesi di San Benedetto, Ripatransone e Montalto, mons. Carlo Bresciani e il Vescovo della Diocesi di Ascoli Piceno, monsignor Giovanni D’Ercole.
F.U.
CANALI PER VEDERE LA DIRETTA:
YouTube: https://www.youtube.
YouTube: Padre Pio TV: www.youtube.com/user/
Web: www.giornalistioggi.it
Mauro Ungaro, direttore del settimanale diocesano di Gorizia “Voce Isontina”, è il nuovo presidente della Federazione italiana stampa cattolica (Fisc).
A eleggerlo il Consiglio nazionale, che si è riunito ieri, a Roma, in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono.
Eletto tesoriere, Simone Incicco, direttore del giornale “L’Ancora” di San Benedetto del Tronto, vice presidente vicario don Oronzo Marraffa, del settimanale “Adesso” di Castellaneta, mentre il vice presidente scelto è Chiara Genisio, direttrice di Agd di Torino.
A completare l’esecutivo, il segretario, don Enzo Gabrieli, di “Parola di vita” di Cosenza.
La durata del mandato del nuovo esecutivo è di quattro anni.
Il compito che andrà a ricoprire il nuovo tesoriere Incicco, come previsto dal regolamento attuativo dello statuto FISC, oltre ad essere membro dell'esecutivo e decidere sul governo della Federazione, si occuperà di: "sovrintendere l’amministrazione e la contabilità della Fisc; provvedere agli incassi e ai pagamenti autorizzati dal Presidente e alla gestione amministrativa; delegare alcune delle proprie funzioni al Segretario, spendere la firma della Fisc nelle materie di sua competenza.
Il Tesoriere predispone il Bilancio consuntivo annuale della Fisc che, accompagnato da una propria relazione, sottoporrà al Consiglio Nazionale per l’approvazione".
Il nuovo tesoriere Incicco afferma: "Ringrazio tutto il consiglio nazionale per avermi eletto e quanti mi hanno proposto per questo importante servizio. Metterò la mia carica a disposizione dei direttori delle 183 testate aderenti alla FISC nel segno della: trasparenza, amicizia e della solidarietà che contraddistingue la famiglia della FISC".
A eleggerlo il Consiglio nazionale, che si è riunito ieri, a Roma, in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono.
Eletto tesoriere, Simone Incicco, direttore del giornale “L’Ancora” di San Benedetto del Tronto, vice presidente vicario don Oronzo Marraffa, del settimanale “Adesso” di Castellaneta, mentre il vice presidente scelto è Chiara Genisio, direttrice di Agd di Torino.
A completare l’esecutivo, il segretario, don Enzo Gabrieli, di “Parola di vita” di Cosenza.
La durata del mandato del nuovo esecutivo è di quattro anni.
Il compito che andrà a ricoprire il nuovo tesoriere Incicco, come previsto dal regolamento attuativo dello statuto FISC, oltre ad essere membro dell'esecutivo e decidere sul governo della Federazione, si occuperà di: "sovrintendere l’amministrazione e la contabilità della Fisc; provvedere agli incassi e ai pagamenti autorizzati dal Presidente e alla gestione amministrativa; delegare alcune delle proprie funzioni al Segretario, spendere la firma della Fisc nelle materie di sua competenza.
Il Tesoriere predispone il Bilancio consuntivo annuale della Fisc che, accompagnato da una propria relazione, sottoporrà al Consiglio Nazionale per l’approvazione".
Il nuovo tesoriere Incicco afferma: "Ringrazio tutto il consiglio nazionale per avermi eletto e quanti mi hanno proposto per questo importante servizio. Metterò la mia carica a disposizione dei direttori delle 183 testate aderenti alla FISC nel segno della: trasparenza, amicizia e della solidarietà che contraddistingue la famiglia della FISC".
Quale futuro per i settimanali diocesani? Un futuro di libertà è la risposta che viene fornita dai responsabili delle testate locali riuniti a Roma, da giovedì 21 a sabato 23 novembre per la 19à assemblea nazionale elettiva della Federazione Italiana dei Settimanale Cattolici (Fisc). Anche Avvenire, quotidiano dei vescovi, ha dedicato una pagina all’evento con l’intervento di alcuni direttori e responsabili di settimanali diocesani italiani. Tra questi Simone Incicco, direttore de L’Ancora di San Benedetto del Tronto e Delegato Regionale della Fisc Marche che cita l’esempio de L’Appennino camerte quale esempio di crescita e positività.
Di seguito l’articolo a firma di Simone Incicco.
I giornali diocesani che stanno vivendo un momento di transizione a causa della situazione dell’editoria in Italia.
In questi anni abbiamo constatato che i giornali diocesani, oltre ad essere presidio per il territorio locale e a far sì che la Chiesa non sia afona come sostenuto da don Ivan Maffeis, registrano in alcuni casi anche dei dati in controtendenza con la situazione nazionale.
Infatti, oltre ad essere nati dei nuovi giornali che hanno aderito alla FISC, si registrano delle crescite di vendite e assunzione di nuovo personale, come nel caso dell’Appenino Camerte di Camerino che ha assunto nell’ultimo anno 3 giornalisti.
A mio avviso questo è possibile grazie a 5P che devono essere alla base di ogni giornalista cattolico: Preghiera, Periferie, Professionalità, Prossimità, Ponti.
Preghiera: noi prima di essere giornalisti siamo cattolici e dobbiamo sempre ricordarci che il nostro è un servizio alla Verità, una Verità che prima di essere trasmessa agli altri deve essere contemplata. Questo ci deve portare ad acquisire una responsabilità, mettendo sempre al centro l’uomo.
Periferie: dobbiamo abitare le periferie sia geografiche che esistenziali, cosa che i giornali laici sempre più difficilmente riescono a fare, per via del taglio del personale e del ridimensionamento dei giornali.
Professionalità: siamo chiamati ad avere cura della nostra formazione continua per far sì di essere riconosciuti come veri operatori della comunicazione.
Prossimità: abbiamo bisogno di raccontare le storie che ci sono vicine, essere prossimi anche come giornalisti, perché prima di scrivere dobbiamo metterci in ascolto del territorio.
Ponti: è prioritario costruire ponti, come ci testimonia quotidianamente Papa Francesco, con il mondo laico che a volte ci guarda con sospetto e che quando verifica la nostra professionalità inizia a cercarci e a rinsaldare i rapporti.
la versione dell'articolo online
la pagina intera di Avvenire
Di seguito l’articolo a firma di Simone Incicco.
I giornali diocesani che stanno vivendo un momento di transizione a causa della situazione dell’editoria in Italia.
In questi anni abbiamo constatato che i giornali diocesani, oltre ad essere presidio per il territorio locale e a far sì che la Chiesa non sia afona come sostenuto da don Ivan Maffeis, registrano in alcuni casi anche dei dati in controtendenza con la situazione nazionale.
Infatti, oltre ad essere nati dei nuovi giornali che hanno aderito alla FISC, si registrano delle crescite di vendite e assunzione di nuovo personale, come nel caso dell’Appenino Camerte di Camerino che ha assunto nell’ultimo anno 3 giornalisti.
A mio avviso questo è possibile grazie a 5P che devono essere alla base di ogni giornalista cattolico: Preghiera, Periferie, Professionalità, Prossimità, Ponti.
Preghiera: noi prima di essere giornalisti siamo cattolici e dobbiamo sempre ricordarci che il nostro è un servizio alla Verità, una Verità che prima di essere trasmessa agli altri deve essere contemplata. Questo ci deve portare ad acquisire una responsabilità, mettendo sempre al centro l’uomo.
Periferie: dobbiamo abitare le periferie sia geografiche che esistenziali, cosa che i giornali laici sempre più difficilmente riescono a fare, per via del taglio del personale e del ridimensionamento dei giornali.
Professionalità: siamo chiamati ad avere cura della nostra formazione continua per far sì di essere riconosciuti come veri operatori della comunicazione.
Prossimità: abbiamo bisogno di raccontare le storie che ci sono vicine, essere prossimi anche come giornalisti, perché prima di scrivere dobbiamo metterci in ascolto del territorio.
Ponti: è prioritario costruire ponti, come ci testimonia quotidianamente Papa Francesco, con il mondo laico che a volte ci guarda con sospetto e che quando verifica la nostra professionalità inizia a cercarci e a rinsaldare i rapporti.
la versione dell'articolo online
la pagina intera di Avvenire
Simone Incicco, 33 anni, direttore del giornale della diocesi di San Benedetto del Tronto - Ripatransone - Montalto, "L'Ancora", è stato riconfermato all'unanimità, delegato regionale per le Marche della Federazione Italiana settimanali cattolici (Fisc). L'elezione è avvenuta ad Ascoli Piceno alla presenza del Vescovo delegato della Conferenza Episcopale Marchigiana per le Comunicazioni Sociali, Mons. Giovanni D'Ercole e del presidente nazionale della FISC, Don Adriano Bianchi. Incicco, oltre ad essere direttore del giornale diocesano è anche consigliere dell'ordine dei giornalisti delle Marche.
Simone Incicco afferma: "Ringrazio i direttori delle Marche per la stima rinnovata. Di fronte a noi si pongono delle sfide importanti, tra cui: la crisi dell'editoria, problematiche riguardanti la distribuzione dei settimanali con le poste, flessione della pubblicità. Sono però sicuro che attraverso la passione, le competenze e la professionalità riusciremo ad essere sempre più incisivi per il nostro territorio. Un grazie anche ai Vescovi delle Marche che con amore paterno guidano le nostre realtà e che investono affinché, le nostre periferie possano avere sempre una voce su cui poter contare".
Nelle Marche i giornali diocesani sono presenti in 10 diocesi, contano complessivamente 25 dipendenti, ed hanno una tiratura di circa 15.000 copie settimanali oltre ai giornali on line che raggiungono ogni anno oltre mezzo milione di utenti unici. Il Vescovo D'Ercole ha espresso gratitudine per il lavoro svolto finora e ha incoraggiato i direttori dei giornali diocesani a proseguire nel proprio servizio alla Chiesa Marchigiana.
foto di gruppo con i direttori delle Marche e il Vescovo di Ascoli Piceno, Mons. Giovanni D'Ercole
Simone Incicco afferma: "Ringrazio i direttori delle Marche per la stima rinnovata. Di fronte a noi si pongono delle sfide importanti, tra cui: la crisi dell'editoria, problematiche riguardanti la distribuzione dei settimanali con le poste, flessione della pubblicità. Sono però sicuro che attraverso la passione, le competenze e la professionalità riusciremo ad essere sempre più incisivi per il nostro territorio. Un grazie anche ai Vescovi delle Marche che con amore paterno guidano le nostre realtà e che investono affinché, le nostre periferie possano avere sempre una voce su cui poter contare".
Nelle Marche i giornali diocesani sono presenti in 10 diocesi, contano complessivamente 25 dipendenti, ed hanno una tiratura di circa 15.000 copie settimanali oltre ai giornali on line che raggiungono ogni anno oltre mezzo milione di utenti unici. Il Vescovo D'Ercole ha espresso gratitudine per il lavoro svolto finora e ha incoraggiato i direttori dei giornali diocesani a proseguire nel proprio servizio alla Chiesa Marchigiana.
foto di gruppo con i direttori delle Marche e il Vescovo di Ascoli Piceno, Mons. Giovanni D'Ercole