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Triste risveglio per la città di Camerino. Si è spenta per sempre la cara esistenza di Claudia Mariani. Ha lottato con tutte le sue forze fino all’ultimo, contro una malattia che si era accanita su di lei e che purtroppo non le ha lasciato scampo. Il suo cuore ha cessato di battere alle 5 di questa mattina all’Hospice di San Severino Marche, lasciando affranti nel dolore i famigliari e quanti la conoscevano. Solare e socievole con tutti, aveva un sorriso per chiunque incontrasse, nonostante la vita non fosse stata affatto benevola con lei. Nata e sempre vissuta a Camerino, Claudia Mariani aveva 50 anni. A soli 7 anni, nel 1975  aveva improvvisamente perso il suo papà Germano, indimenticabile agente della polizia municipale; un distacco prematuro e sofferto da quell’uomo premuroso e amorevole che tutti ricordano per la sua bontà. Insieme alla giovane mamma Silvana si era presa cura dei suoi fratelli, il più grande Lanfranco e il più piccolo Roberto; diplomata all’Istituto commerciale Antinori, aveva lavorato a lungo presso lo studio legale Luzi; un lavoro che aveva dovuto lasciare forzatamente anche a causa della malattia invalidante che l’aveva già colpita. Sposata con Giorgio Fabiani si era dedicata alla casa e al lavoro nell’azienda agricola di famiglia nei pressi di Fonte San Raffaele. Dalla loro unione era nato il piccolo Andrea. Grande appassionata di musica, già da ragazzina Claudia si era unita allo staff di ragazzi di Radio C1, animando tanti pomeriggi tra dediche e canzoni; di quell’esperienza aveva sempre conservato un indelebile ricordo, tanto che nel 2015 aveva fondato la pagina Facebook “ Amici di Radio C1 anni 80”, dove regolarmente, ci si incontrava tra vecchi amici, ripassando aneddoti e bellissimi ricordi. Nel 2016 il terremoto l’aveva privata pure dell’abitazione ma da grande guerriera aveva affrontato tutte le difficoltà del caso. L’azione solidale di una onlus nazionale prima, e, l’arrivo di un modulo abitativo provvisorio successivamente, avevano garantito a lei e alla sua famiglia una sistemazione idonea e la possibilità di continuare a svolgere le attività dell’azienda agricola. Ma intanto il male prendeva sempre più strada, fino a ridurre in breve ogni speranza.Lascia il ricordo di una persona buona, gentile e sempre disponibile. Tutta la comunità camerte si stringe al dolore della famiglia, consapevole della grave perdita, esprimendo cordoglio e sentimenti di forte vicinanza al marito Giorgio, all’ adorato figlio Andrea, alla mamma Silvana già dipendente comunale, ai fratelli Lanfranco autista della Contram e Roberto, guardia forestale, agli amati suoceri e ai parenti tutti.  I funerali si svolgeranno questa domenica alle ore 16.00 nella chiesa comunità di San Paolo a Camerino.

 Carla Campetella

 

 

 

Cosa cambia con l’appeovazione del decreto sul terremoto. Lo ha spiegato in una conferenza stampa il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi.

“L’emergenza sisma è stata prorogata fino al prossimo 31 dicembre 2018 - spiega - . Ne consegue il fatto che i Cas saranno erogati agli aventi diritto fino a quella data  così come potranno restare nelle strutture alberghiere tutti coloro che vi hanno trovato ospitalità sinora.  Altra buona notizia è che si superano tutti quei piccoli abusi che rischiavano di tenere ferma la ricostruzione e che tra i vari casi, consentono a chi ha realizzato piccole strutture di appoggio, magari costruendo una casetta di legno, di rimanervi fino alla sistemazione della propria abitazione. 

Da quanto è dato sapere, buone notizie anche per coloro che dovranno lasciare temporaneamente la propria casa per svolgere i lavori di sistemazione (scheda B) che potranno richiedere il Cas mentre non sono stati accordati fondi per le aziende e le attività che vi operano per la delocalizzazione. Nessun pronunciamento anche per la regolarizzazione di tutti quei dipendenti che stanno lavorando all’interno degli uffici pubblici. Innalzato invece il limite soa alle aziende edili locali a 258 mila euro, favorendo l’apertura di cantieri con le piccole imprese locali. Il quadro generale – ha precisato ancora il sindaco – è molto complesso e va affrontato con molta attenzione, cercando di dare futuro a Tolentino e ai suoi cittadini. 

Per quanto possibile - chiede il primo cittadino - vorremmo essere maggiormente coinvolti, come sindaci e amministratori locali, nelle scelte fatte a livello nazionale, per far davvero comprendere le istanze dei territori e per far anche capire l’importanza di prevedere aiuti concreti alle imprese artigiane, commerciali e industriali, le quali si trovano ad operare in situazioni di grande difficoltà, sia strutturali che economiche“.

L’argomento sarà approfondito nella prossima edizione de “L’Appennino camerte”

Giulia Sancricca

 

 

Stava urinando nei pressi della chiesa all’interno delle mura di Pitino. Un giovane e volenteroso settempedano lo ha cacciato. È successo mercoledì pomeriggio, Giorgio Soverchia, di San Severino, era arrivato al castello di Pitino per una passeggiata quando si è imbattuto in un fatto spiacevole: “Mi sono imbattuto in una persona che stava urinando all’interno della chiesa. Erano in due, stranieri e non li avevo mai visti prima. Una volta cacciati, sono rimasto lì dentro, ho preso un sacco che avevo con me, indossato i miei guanti e raccolto tutta la spazzatura. Poi - racconta - ho chiuso la porta, riposizionato la rete di sicurezza e le grate che coprono le buche”. I resti del castello di Pitino sono fra i più belli e magici del territorio settempedano, una delle 12 fortezze più importanti e meglio conservate.

“Quando vedo le condizioni del sito - dice - con la mancanza di attenzione alla sicurezza e all’incuria in cui si trova, penso alle amministrazioni comunali. Sono anni che avrebbe bisogno di un recupero in memoria della sua storia e in onore della sua bellezza. E altrettanto vale per altri siti medievali della città come Aliforni, Carpignano e Isola”. 

L’argomento cade a pennello visto che si parla di rilanciare i territori del cratere anche a partire dal turismo. Il castello di Carpignano, ad esempio, è anche l’unico ad aver subito danni dal sisma ed è in atto un’opera di messa in sicurezza.

“C'è un gran bisogno di progetti di restauro e riqualificazione - riflette il giovane settempedano - e anche di un progetto per rilanciarci a livello turistico. Abbiamo dei monumenti dolcemente sparsi per il territorio eppure tanto umiliati. Evitiamo che vengano scambiati per bagni pubblici”.
g.g.

Le Marche vantano ben 151 Bandiere del Gusto 2018. Anche quest'anno, Coldiretti Marche ha assegnato il riconoscimento a quelle specialità, censite dalle varie regioni e ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni. Numerose le Denominazioni d'Origine  nel territorio marchigiano, la cui ricchezza è anche nelle produzioni tradizionali che si tramandano da generazioni e che rappresentano sempre più un punto di forza economico dei territori". Va forte anche il territorio dell’entroterra maceratese.  Bene i settori dolciario e da forno con tante prelibatezze, quello delle carni fresche e dei salumi, la carne di razza bovina Marchigiana o la carne di pecora Sopravvissana.  Bene i prodotti dell'orto come roveja e cicerchia, la frutta tra cui ricordiamo, la mela rosa, i marroni, le visciole e tanti altri prodotti della trasformazione, senza dimenticare gli oli extravergini monovarietali delle Marche. Tante tappe gustose che coprono, da nord a sud, dalla costa all'Appennino, l'intera regione. 

" Per quel riguarda l'enogastronomia della nostra regione e in particolare della nostra provincia- dichiara il presidente di Coldiretti Macerata Francesco Fucili-  proprio oggi, nel giorno in cui si celebrano le bandiere del gusto a livello nazionale, possiamo vantare una serie di eccellenze, le quali sono molto apprezzate, soprattutto da chi sta conoscendo la nostra regione per la prima volta, ma anche da tanti turisti dell’estate. Partiamo dai vini - spiega Fucili-,  per passare poi alle specialità legate ai salumi;  nella nostra regione diversi sono anche i formaggi dop e le specialità tradizionali; tutto questo- sottolinea -  va sempre di più valorizzato nell'ottica di dare delle possibilità alle attività economiche, alle imprese e al settore Agroalimentare non solo agricolo. E' importante infatti creare sempre più un indotto che si rafforzi, tra le aziende che fanno produzione a livello artigianale; cresce la consapevolezza infatti che l'utilizzo di materie prime regionali, di prodotti del territorio legati alla storia alla cultura che sta dietro ai gustosi  piatti e alle nostre eccellenze possa portare uno sviluppo e creare anche occupazione.  In particolare  nelle aree più interne colpite dal sisma, queste opportunità possono rappresentare un' ulteriore leva di ripartenza, di volontà per andare avanti per creare anche posti di lavoro e continuare a popolare e presidiare i nostri Appennini. Tra le bandiere del gusto e i prodotti deì'eccellenza del maceratese - conclude- possiamo annoverare  la Vernaccia di Serrapetronà cheinsieme al Verdicchio di Matelica, è una delle prime di DOCG a livello nazionale; queste sono le principali bandiere alle quali si legano una serie di specialità culinarie. E questo, la dice lunga su quanto sia ricco il nostro paniere di prodotti che è molto diversificato”.

Termineranno con la fine di luglio,  per la precisione il prossimo venerdì 27 luglio, i lavori riguardanti la pavimentazione della superstrada 77 che, dall’inizio dell’estate, hanno provocato numerosi disagi alla circolazione, con code e  rallentamenti nel traffico veicolare . A dare l’annuncio il presidente della Provincia Antonio Pettinari che ha avuto un colloquio con i responsabili Anas di Ancona. In considerazione anche del periodo estivo e della chiusura della maggior parte degli stabilimenti produttivi nel mese di agosto, il presidente ha voluto sincerarsi dell'andamento delle opere per sapere se e quando queste sarebbero terminate per consentire ai turisti un transito spedito e sicuro durante le ferie.

“I lavori erano sicuramente necessari- afferma Pettinari- e, come è stato ribadito più volte, sono a cura dell’Anas, essendo la superstrada di totale competenza dell’Anas nazionale e, in particolare, del compartimento di Ancona. Unico neo il periodo designato - continua il presidente; eseguire a giugno- luglio i lavori in una strada così importante, non è stata di sicuro la migliore delle scelte. In tutte queste settimane ho cercato di adoperarmi per chiedere di accelerare il più possibile; soprattutto avevo chiesto la loro sospensione cosa che non era possibile, in quanto avevano iniziato una carreggiata. Gli operai dell’Anas hanno cercato di velocizzare e, finalmente, alla fine della prossima settimana i lavori saranno conclusi e contestualmente verranno riaperte le due carreggiate della superstrada 77. Le opere subiranno una interruzione e alla fine del mese di agosto l’Anas riprenderà la pavimentazione sull'altra carreggiata Mare-monti e  il tutto, dovrebbe essere ultimato entro settembre. Lavori necessari – conclude Pettinari- ma di certo, il periodo scelto non era assolutamente quello più idoneo”.

Di 38mila edifici privati da ricostruire, le pratiche presentate sono 3mila. Di queste, nemmeno un migliaio si è trasformata in cantiere. 

Oggi il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha fatto il punto sulla ricostruzione privata post sisma. Presenti anche il direttore dell’Ufficio speciale ricostruzione Cesare Spuri e gli assessori Anna Casini e Fabrizio Cesetti. 

“Sono 3mila i progetti presentati, 840 i cantieri avviati e 33,8 milioni liquidati. Non mancano i soldi ma bisogna che i tecnici presentino le domande”. Ciò che imbalsama la ricostruzione nella maggior parte dei casi sono le difformità, i cosiddetti “piccoli abusi” per la cui sanatoria sembra che il nuovo Governo abbia trovato una soluzione col Decreto Sisma. “I dati della nostra Regione sono più positivi rispetto a quelli di altre Regioni - ha aggiunto - a dimostrazione del gran lavoro che l’Usr sta portando avanti. Inoltre, d’ora in avanti, col sistema Domus il privato cittadino può seguire l’iter della pratica della propria abitazione, l’istruttore che la sta seguendo e le tempistiche per il pagamento”.

Spuri ha invece fatto sapere che l’Usr ha lavorato negli ultimi mesi per ridurre i i tempi di istruttoria e aumentare la produttività e che si sta dando priorità a progetti che riguardano prime case. “Otto istruttori su dieci si occupano di questo”.

Cambiano le norme per l’organizzazione di manifestazioni e eventi di pubblico spettacolo. In questi giorni il Ministero dell’Interno ha diramato nuove direttive sulle misure di sicurezza in caso di eventi pubblici. Allentata la morsa che era derivata dalla circolare dello scorso anno che fece seguito ai fatti di Torino. Si tratta di un intervento di semplificazione tanto atteso che riconosce centralità 

all’amministrazione comunale e al sindaco per garantire adeguati standard di sicurezza nell’organizzazione di eventi senza eccessi di burocrazia.

C’è un punto in particolare che rappresenta la chiave di volta, vale a dire la competenza nella valutazione delle pubbliche manifestazioni. 

La vecchia circolare stabiliva che la Prefettura vagliasse i piani presentati dalle organizzazioni. Ora questo toccherà ai comuni: gli uffici municipali dovranno raccogliere tutta la documentazione, valutare e rilasciare l’eventuale nulla osta.

Solo in caso di grandi eventi, i Comuni potranno richiedere l’intervento della Prefettura e chiedere che sia il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a valutare il da farsi e, eventualmente, mettere in campo misure più restrittive per garantire maggior sicurezza.
g.g.

"Si ripristino le classi e si mantengano gli organici del personale docente e Ata". Il sindaco di San Severino Rosa Piermattei fa seguito all'appello lanciato dall'assessore regionale all'istruzione Loretta Bravi e alle richieste rivolte dal primo cittadino al direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti.

"Non possiamo - dice Piermattei - ogni anno arrivare a settembre con i dubbi su classi e organici tanto più ora che c’è una norma a tutela delle zone colpite dal sisma”. La questione del sottodimensionamento degli organici e delle classi riguarda sia il comprensivo Tacchi Venturi, dove al momento non è stato accolto il mantenimento della quinta sezione, la primaria Luzio, per la quale è stata chiesta l'attivazione di tre sezioni a tempo pieno ma ne sono state assegnate solo due, e infine l'Itts Divini, per il quale si chiede la sesta sezione come lo scorso anno che però fin ora è stata rifiutata. A farne le spese sarebbero studenti, ai quali in alcuni casi (come per le medie) verrebbe tolta la possibilità di studiare lo spagnolo come seconda lingua straniera, e insegnanti che sarebbero costretti a trasferirsi in altri istituti o che nel peggiore dei casi perderebbero il lavoro.

“A queste richieste - torna a dire - non si può dire di no come non si può dire di no alla richiesta di personale Ata. Nelle zone del sisma poi andrebbero stabilizzati docenti e tecnici perché le situazioni di precariato si vanno ad aggiungere alla precarietà delle scuole. Posso assicurare che il mondo della scuola ha garantito realmente un lavoro straordinario in questo periodo di emergenza sopperendo alla carenza di aule e spazi e rispondendo a doppi turni e criticità legate al sovraffollamento. A due anni dal terremoto però, dobbiamo necessariamente tornare alla normalità e garantire ai nostri studenti le migliori condizioni. Come Amministrazione ci siamo impegnati a ricostruire gli edifici, stiamo per portare a termine il cantiere per la realizzazione di una nuova scuola e ne abbiamo avviati altri altrettanto importanti. Adesso - conlcude - chi deve prendere decisioni lo faccia dando certezze a un territorio, compreso quello settempedano, che non può attendere oltre”.
Gaia Gennaretti

"Il vostro operato è stato scadente e non ha apportato nessun risultato tangibile e comprovato ad un miglioramento o mantenimento della forza politica ma bensì, quest’ultima è stata indebolita dalla vostra insufficienza amministrativa.
Diciamo a tutti la verità, siete stati voluti da Tajani Antonio perché quest’ultimo volle con le ultime elezioni gettare le basi per una sua ricandidatura alle prossime elezioni Europee ovviamente il più possibile blindata e forte, questa strategia però è stata perdente perché ha sbagliato dando credito a voi che siete stati degli untori di una malattia chiamata fallimento politico.
Il partito di Berlusconi, infatti, ha perso quasi la metà dell’elettorato marchigiano.
Ecco i risultati più importanti e significativi di voi improvvisati leader/scienziati, alla Camera e al Senato il partito forzista ha perso 74.884 voti (-46%) e 74.859 voti, segnando un -48%; le comunali veramente significative e importanti a cui ci si e voluti presentare con il simbolo e non liste civiche di comuni piccoli e “inesistenti” a confronto - Ancona da 10,39% a 4,32%, Porto Sant’ Elpidio da 10,37% a 5,25%.
Le Marche hanno fatto gola per il suo centro mediatico dalla propaganda del Terremoto alla Sicurezza...solo sciacallaggio pubblicitario tra articoli e foto di tutti per consensi, senza apportare soluzioni rispettabili, innovative e concrete! I marchigiani di questo ne sono stufi!
Questi signori imposti da Roma e che quindi hanno fatto sì che i marchigiani fossero impediti di esprimere un proprio rappresentante del territorio, hanno sempre lasciato i compagni di partito e gli amministratori da soli a gestire la cosa pubblica e soprattutto il Sisma. I marchigiani di questo ne sono stufi!
Già si sa che Fiori, potrà essere predisposto al Coordinamento regionale delle Marche per FI e che schiererà nei ruoli i suoi seguaci: come vice la Regoli e per quanto riguarda il coordinamento della provincia di Macerata si discute sulla figura della Pantana e per Fermo, la Ciriaci Graziella entrambe non vincenti alla loro corsa amministrativa.
Stiamo parlando veramente del minimo che si possa proporre! Impresentabili con la I maiuscola! I marchigiani di questo ne sono stufi!
Le Marche sono state spesso e volentieri colonizzate e saccheggiate nei ruoli di partito e istituzionali a partire da Antonio Guidi, Maurizio Bertucci, Claudio Barbaro, Ignazio Abrignani, La Malfa e per concludere Baldelli, Fiori e Cangini,....qui anche se non a tutti possono piacere, bisognava e bisogna puntare sulle persone del territorio come Saltamartini Filippo, Ceroni Remigio, Massi Francesco, Ciarapica Fabrizio, Pasqui Ganluca, Celani Piero, Pistarelli Fabio, Bugaro Giacomo, Cesaroni Enrico, Silvetti Daniele, Romagnoli Franca, Grandinetti Fabrizio, molti di loro ancora sono spendibili e capaci di ottenere e fare veramente qualcosa a differenza dei “barbari”.
Questa situazione non è solo Marchigiana ma rispecchia gran parte del centro e sud Italia; il modo di fare politica dei barbari “Tajanani” goliardicamente parlando è infetto, dovrebbe essere bruciato, ridotto in cenere e cosparso al vento per esecrata memoria d’ infamia eterna......occorre un bagno di sangue e umiltà e ripartire sul territorio con persone e amministratori del territorio.
Questo non è un attacco al Tajani che, è stato abbindolato e infettato dagli impresentabili barbari che hanno portato alla distruzione di FI nelle Marche e l’indebolimento in altre regioni ma, un riconoscimento al suo merito di uomo istituzionale che, da saggio cattolico e buon padre e di buona madre di famiglia ( stesse parole pronunciate da papa LUCIANI, nel suo breve Pontificato) dovrà provvedere a cacciare questa gente barbara con relative/i cortigiane e cortigiani, confrontandosi con gente laboriosa e alimentati dallo spirito liberale che contraddistingue questo partito!
E’ ora che un Marchigiano, saggio, laborioso e lavoratore sia indicato Coordinatore delle Marche per ricostruire sulle ceneri del disastro lasciate dai Barbari e i loro cortigiani perché di quest’ultimi, ne siamo stufi!"

Roberto Pioli

 

Presunte irregolarità in materia di subappalti per la realizzazione delle Soluzioni Abitative di Emergenza, su disposizione della Procura della Repubblica, hanno fatto scattare delle perquisizioni e sequestri di pc e documenti negli uffici della Protezione civile della Regione Marche, da parte della Guarda di Finanza  Tra il materiale sequestrato figurerebbero anche  i pc del dirigente della Protezione civile regionale David Piccinini e di alcuni funzionari. Nelle Marche le Sae sono state fornite,  dal Consorzio Arcale, rete di imprese toscane, emiliane e umbre, che ha già lavorato in occasione dei terremoti in Abruzzo e in Emilia,nell'ambito di un accordo quadro nazionale.

    

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