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Oltre al danno la beffa. Sembra questo il senso della lettera scritta dal genitore di uno studente iscritto alla facoltà di Fisica dell'Università di Camerino, di seguito pubblicata, che lamenta il troppo zelo da parte dei locali agenti della polizia municipale. Destinatario della missiva il sindaco della città ducale Gianluca Pasqui.

Gentilissimo Sindaco,

sono padre di uno studente di Farmacia Unicam, iscritto al secondo anno. Premetto che le scrivo anche a nome di altri genitori che come me hanno i figli che studiano a Camerino. 
Il fatto in questione è l’accanimento dei vigili urbani di Camerino che comminano multe per divieto di sosta agli studenti che vanno a lezione. L’ultima in ordine cronologico risale a ieri mattina davanti agli istituti di chimica.
Ora prendiamo in esame l’intera situazione: a Camerino non ci sono più alloggi e gli studenti sono costretti a fare i pendolari con altri comuni limitrofi. E’ chiaro che per andare a lezione e cercare in qualche modo di tenere viva l’università, sono costretti a spostarsi in macchina con conseguente aggravio si spesa per noi genitori . Pertanto nella zona universitaria vi è una grossa difficoltà a parcheggiare, anche perché l’unico parcheggio vicino agli istituti di chimica risulta essere chiuso.
Allora le faccio una semplice domanda: ha senso fare le multe ai ragazzi che vanno a lezione e che non sanno dove alloggiare a Camerino ? Con tutti i sacrifici che sta facendo l’Unicam per cercare di trattenere gli studenti a Camerino, le sembra questo da il modo di collaborare da parte del Comune ? 
Le faccio sommessamente notare che quest’anno, al secondo anno di farmacia, ci sono a lezione solo 40 studenti rispetto agli oltre cento degli anni passati. E lo sa perché ? Perché sono andati via da Camerino verso altre sedi Universitarie. Ora se volete fare fuggire anche i restanti quaranta, siete sulla buona strada.
Con osservanza.

Si è rinnovato con una intensa giornata il legame di amicizia e affetto di Gino Paoli per Camerino.                                                                                                                               Nel pomeriggio l'artista è intervenuto alla presentazione del libro di Piero Angeli " Stella dispersa" che ha avuto luogo nella sala riunioni del Campus Unicam. All'incontro molto partecipato e coordinato da Maria Sole Cingolani, erano presenti il rettore Corradini e il rettore eletto Pettinari. Dedicata " a tutti noi, stelle disperse in cerca della via nell'infinito del cielo" l''ultima opera di Piero Angeli è corredata da bellissime illustrazioni realizzate da Francesca Ghergo. La lettura delle poesie è stata affidata  a Claudia Trecciola e Saverio Giannella congli intermezzi musicali dei maestri Vincenzo Correnti al Clarinetto e Chiara Ercoli al piano. Amico della città e di Piero Angeli il cantautore genovese aveva prima visitato la "zona rossa"  dicendosi profondamente colpito dalla desolazione e dal silenzio spettrale di una città che, in passato, aveva trovato molto dinamica e vivace.

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" Quello che mi affascina di più della gente di questi posti- ha detto Gino  Paoli- è  la forte identità territoriale e l'incapacità di staccarsi dalla propria terra. C'è un qualcosa che lega le persone di queste parti che non si può definire che con la parola "amore"verso tutto quello che è il proprio territorio: alberi, montagne, e soprattutto la propria casa. Vedendo il centro di Camerino ho provato la sensazione di abbandono che è tanto più forte quanto più forte è l'attaccamento che il popolo ha con tutto questo. E' amore; amore nei confronti del luogo  dove si è nati,dove sono vissuti i padri, i nonni. E Piero Angeli è proprio la sostanza di questo amore e attaccamento per tutte le cose che lo circondano. E' un amore ingenuo, un amore puro come un'acqua che scorre, come un qualcosa che gli viene da dentro e che, per definire,  non trovo altre parole se non amore, amore verso il suo ambiente. Un ambiente che affascina chiunque abbia un minimo di sensibilità e credo che sia espresso  in maniera molto semplice e sentita da questa raccolta di poesie  che è in grado di interpretare il sentimento proprio di ognuno di voi".

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In serata, organizzato da Università di Camerino, CURC, associazione Musicamdo, Tam, col patrocinio del comune di Camerino, il concerto del duo Paoli-ReA, in un auditorium Benedetto XIII, gremito in ogni ordine di posto. Apertura affidata ai bravissimi  Alberto Napolioni al pianoforte ed Eleonora Bianchini chitarra e voce.che hanno lasciato la scena a Gino Paoli e Danilo Rea. L'artista e il grande pianista jazz hanno regalato un'emozione dopo l'altra spaziando dai successi di Paoli, ai pezzi di indimenticabili  amici cantautori quali Lauzi, De Andrè, Bindi, Tenco per giungere alla canzone napoletana e francese. In ascolto quasi religioso fine alla fine, il pubblico ha tributato calorosi applausi ai due grandi artisti, prestatisi così generosamente nel far sentire la loro vicinanza alla comunità. Superba la performance di Danilo Rea al pianoforte e grande affiatamento in duo, con la voce di un Gino sempre giovane e carismatico. 

A conclusione della serata, anche per sottolineare la ricorrenza dei 30 anni di vita del CURC Marga Maiolatesi , il presidente Piero Angeli ha voluto consegnare in omaggio a Gino Paoli un libro fotografico che ripercorre la storia di un'amicizia di lunga data. Realizzato dal fotografo Roberto Conti, il libro racchiude le immagini dei concerti e di tutte le volte che il grande artista italiano ha fatto visita a Camerino.

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Grave incidente nel cantiere SAE  dell'area Varano di Muccia.Un  tecnico di 40 anni che stava effettuando i controlli di routine nel cantiere, è stato travolto dalla pala di un escavatore in azione nell'area. L'incidente è avvenuto intorno alle 13.00. Sul posto si sono subito recati i soccorsi del 118 da Camerino: I sanitari vista la gravità delle condizioni del geometra, hanno richiesto l'intervento dell'eliambulanza che,giunta sul posto ha provveduto al trasporto del ferito in Ancona. Anche il sindaco di Muccia Mario Baroni è accorso sul luogo dell'incidente:" Sono davvero addolorato e dispiaciuto per questa disgrazia - ha commentato- Le ditte che stanno operando in paese ormai fanno parte della nostra famiglia; sono al lavoro per noi per accelerare i tempi e per far tornare a casa il prima possibile la nostra gente. Sono persone che mettono l'anima in quello che fanno, con un impegno quotidiano di oltre 10 ore e quando succedono queste cose non si può che provare profonda amarezza". 

Scoppia un incendio in un appartamento a Macerata, bambino salvato dai vigili del fuoco. Il rogo, che avrebbe potuto tramutarsi in tragedia, è avvenuto in un appartamento al secondo piano interrato di uno stabile in via Severini. All'interno dell'abitazione, in una stanza da letto, è rimasto intrappolato un bambino di appena due anni. L'immediato intervento dei pompieri ha consentito di salvare dalle fiamme e dal fumo il bambino che è poi stato affidato alle cure del personale del 118.

 

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Una chiesa, quella di San Francesco, e una piazza, quella di Serrapetrona, troppo piccole per contenere le migliaia di persone che hanno voluto dare l'ultimo saluto a Barbara Baroni, la giovane imprenditrice di Caccamo scomparsa nella mattinata di martedì 3 a causa di un male incurabile contro cui lottava da tempo. Sindaci, amministratori, persone che l'hanno conosciuta nella sua attività imprenditoriale e amministrativa, era infatti stata vice sindaco del comune di Serrapetrona per due mandati, amici, compaesani e abitanti dei territori limitrofi si sono stretti intorno ai familiari, la figlia Francesca, il compagno Corrado, la mamma Luigina, la sorella Cristiana e la nipote Gaia, nel dare a Barbara l'ultimo saluto.

Toccanti le parole del celebrante, mons. Guido Marini, maestro delle cerimonie pontificie, legato a Barbara da profonda amicizia.

"L'aver celebrato i funerali di Barbara è stato per me un atto di fede ma anche di amicizia - così mons. Marini - La nostra vita è sempre una trama, a volte indecifrabile, però sappiamo alla luce della fede che è sempre una trama molto bella nella provvidenza che Dio ci dona.

Pur nel dolore del distacco contempliamo questa trama di amore che il Signore ha intessuto per Barbara. Con consolazione e speranza la pensiamo nel cuore di Dio". 

 

Mons. Marini saluta la mamma di Barbara

 

saluto mamma marini

 

Le tante persone presenti al rito funebre

folla

 

articolo precedente:

La comunità di Serrapetrona piange la prematura scomparsa di Barbara Baroni, già vice sindaco e assessore nell'amministrazione a guida Adriano Marucci. Un male incurabile, un melanoma, con cui combatteva da tempo ha spento la sua giovane vita all'età di 48 anni.

Barbara lascia nel dolore la figlia Francesca, la mamma Luigina, la sorella Cristiana, il compagno Corrado. Ricoverata da qualche giorno all'ospedale di Meldola, ( Forli )  centro specializzato per il trattamento del melanoma, le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate e in breve è sopraggiunta la morte.

Persona molto conosciuta anche per il suo lavoro, continuava infatti a gestire la cava di pietra in località Pian delle Barche, ha lottato fino alla fine contro il male che la consumava, vivendo fino in fondo la propria esistenza.

Tante le iniziative da lei organizzate nel suo comune, per alcuni ann ha seguito  anche La Festa dei Fiori per la quale si era prodigata fin dalla prima edizione.

Ha collaborato e seguito molto da vicino i ragazzi dell'Istituto Comprensivo De Magistris contribuendo in molte iniziative.

Tante le testimonianze di affetto e commozione.

 

silvia pinzi piccola  Il sindaco Silvia Pinzi ( ascolta l'audio )

 

 

adriano marucci piccola   L'ex sindaco e amico Adriano Marucci 

 

 

Alcune foto tratte dal suo profilo Facebook

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( nella foto sotto con la figlia Francesca )

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servizio in aggiornamento 

 Cuore, passione, impegno e gratitudine.Tanti sentimenti si sono mescolati insieme nel pomeriggio di festa per la cerimonia di consegna delle pergamene di laurea ai laureati dell’anno accademico 2015-2016. Un’edizione intensa per la Festa della Laurea di Unicam, la prima dopo il terremoto, che, nello spazio Agorà del Campus, ha riunito 414 laureate e laureati delle cinque Scuole d’Ateneo, accompagnati da familiari ed amici, arrivati da tutto il mondo. Un’edizione che resterà nella memoria e nel cuore di tutti, per i valori e per gli insegnamenti che sono stati trasmessi. Coraggio e forza, impegno e capacità di reazione rilevatisi decisivi per il raggiungimento di grandi risultati. Lo sa bene il rettore Flavio Corradini, il cui ultimo anno di guida dell’ateneo è stata forse la prova più dura, affrontata con coinvolgente passione e il piglio di un esemplare condottiero. Gli applausi scroscianti di oltre 2000 persone, hanno salutato la tappa d’arrivo del percorso universitario degli oltre 400 laureati delle Scuole di Architettura e Design, Giurisprudenza, Bioscienze e Medicina veterinaria, Scienze e Tecnologie, Scienze del farmaco e dei prodotti della salute.. Lacrime e commozione per la sorpresa voluta dai figli del Rettore Corradini, unitisi alla grande famiglia, per ricordare i sei anni del percorso professionale del loro papà, colto di sorpresa dal caloroso omaggio, confezionato in video per l’occasione.

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A quell’uomo, tutti i presenti hanno idealmente restituito un abbraccio, per l’amore e la dedizione del suo operato, insieme all’affetto che ha saputo trasmettere ai suoi studenti e all’intera comunità camerte.

“Per noi è un vero onore abbracciare le vostre vite, vedervi occupati anche in posizioni anche molto prestigiose- ha detto Corradini rivolgendosi alla comunità studentesca- Sarà bello ascoltare che avete costruito una famiglia, che state viaggiando che avete dei figli; sono sicuro, che lo stesso sarà per voi. Questi anni così intensi e ricchi di esperienze, resteranno per sempre nel vostro cuore. Lo vedrete nel tempo e negli anni. Quando ripenserete alla vita universitaria, a Camerino, al professore buono e a quello cattivo, vedrete che il vostro cuore inizierà a battere, E sarà un’emozione molto positiva; in questo senso continueremo sempre a stare insieme perché, tutti noi qui riuniti, siamo esattamente la stessa cosa”. Emozioni anche dal congedo solenne e ringraziamento istituzionale ai docenti, tecnici amministrativi e dipendenti che hanno lasciato il servizio nel corso dell’ultimo anno. Bellissime le parole del passaggio di testimone al nuovo rettore Claudio Pettinari che, avendo condiviso da pro rettore i sei anni trascorsi, si è brillantemente prestato a introdurre le sorprese della serata.“ Sono consapevole di lasciare l’università di Camerino nelle mani di un grande scienziato. - ha sottolineato Corradini-  E’ professore di Chimica ad Unicam ed io,mi sono subito innamorato di lui per la sua bontà, attaccamento al territorio, conoscenza della nostra università e dello slancio da dare. Sono certo che farà un grandissimo ed eccellente lavoro. L’università di Camerino ha bisogno di un uomo come il prof. Pettinari, per essere conosciuta in tutto il mondo”.

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A precedere la consegna dei diplomi di laurea sono state le toccanti parole di due studentesse di Unicam, una delle quali ha reso testimonianza di quei drammatici momenti del 26 ottobre, quando incrociò per strada il rettore. Ammirazione e profonda gratitudine nel conferimento del diploma di Laurea speciale al loro “Magnifico”. Riassumono e spiegano efficacemente tutto il cuore e il colore della grande festa, le parole commosse ed emozionate di Corradini:“ Non dimenticherò mai questi istanti;-me li porterò appresso per tutta la mia vita. E sappiate che ci sarò sempre”.  “Unicum” Unicam: un'altra bella pagina per un piccolo ateneo dal grande cuore.

Carla Campetella.

Oggi alle Fornaci di Belforte del Chienti è stato inaugurato il campo sportivo rinnovato dedicandolo alla memoria di Gianluca Sbardellati.
Erano presenti il sindaco Sandro Paoloni, Fabio Sturani, la dirigente scolastica Fabiola Scagnetti con gli alunni e docenti, il maresciallo dei carabinieri e il vigile urbano. 
Sbardellati era un giovane operaio dell'Enel di Belforte morto in un incidente stradale 9 anni fa. Erano presenti con visibile commozione la mamma Maria, la sorella Luigina e familiari. 
Negli interventi sono stati evidenziati i valori di un campo sportivo per i ragazzi e per gli adulti come aggregazione, attenzione al creato, rispetto delle regole, valori educativi, amicizia, aula a cielo aperto, riconoscenza per l'impegno delle istituzioni e per le risorse impiegate. 
A nome del parroco impossibilitato ad essere presente ha impartito la benedizione d. Vincenzo Finocchio di Caldarola. Dopo il rituale taglio del nastro sono subito scese in campo due squadre di scolari per una partita di calcetto.
 
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La sorella di Gianlcua Luigina con la mamma Maria
 
mamma e sorella luigi
 

Consegnato a Pieve Torina il secondo blocco delle SAE dell'area del capoluogo, Le Piane,  alla presenza del Commissario alla Ricostruzione Paola De Micheli e del governatore Luca Ceriscioli. 18 le nuove casette di varia metratura che consentiranno il rientro di altrettanti nuclei familiari, dopo le 22 già consegnate il mese scorso. Un altro passo in avanti per far ritovare socialità e speranza  alla comunità di un paese profondamente colpito dal sisma..Taglio del nastro e consegna delle chiavi salutato con grande gioia dal sindaco Gentilucci, presenti l'assessore regionale Angelo Sciapichetti e il pro-rettore Spaterna in rappresentanza dell'Università di Camerino. E' stata la stessa Commissario De Micheli a chiamare ad una ad una le famiglie, alle quali il presidente Ceriscioli e l'assessore Sciapichetti hanno consegnato le chiavi. Cordiale e molto amichevole l'incontro del nuovo Commissario con la popolazione in festa per questo nuovo traguardo. La De Micheli e gli altri sono stati anche calorosamente accolti all'interno di una delle SAE, dove la padrona di casa Giuseppina, rinomata sarta del paese, insieme al suo compagno si sono prodigati per offrire un caffè. 

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" Stiamo proseguendo con ostinanzione e perseveranza nell'impegno di riportare la gente nel territorio- ha commentato il sindaco Gentilucci- La volontà e il desiderio forte è quello di far rinascere questi posti. Tutti i giorni si viene nei cantieri e vedere oggi il sorriso di questa gente, orgogliosa di poter rientrare in una casa- ha aggiunto. ci riempie di orgoglio e ripaga di tutti gli sforzi che quotidianamente facciamo. C'è grande gioia per questa nuova inaugurazione,condivisa con ill nuovo Commissario De Micheli  e col presidente Ceriscioli, tentando di dare una ripsosta con  la vicinanza e la presenza delle istituzioni. Credo che solo facendo squadrafra tutti, riusciremo a far ripartire il territorio. Non servono le polemiche ma quello che serve è la volontà di andare avanti insieme. Solo così riusciamo a non essere strumentalizzati, a dare servizi e l'importanza che merita alla nostra gente".

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 " E' una grande soddisfazione perchè si legge nello sguardo delle persone tutto il desiderio che c'era di poter tornare. - ha dichiarato il Governatore Ceriscioli- Le case sono molto apprezzate perchè in effetti è difficile chiamarle casette, avendo tutti i parametri di una normale abitazione, e, secondo me, anche questo rafforza l' idea che le cose ripartono. E' un altro passo e qui ce ne saranno altri perchè ci sono tante case da restitutire. Un lavoro davvero impressionante però, almeno ogni tanto, tutta la fatica viene ad essere ripagata dallo sguardo felice di un cittadino che fa ritorno nella sua comunità". 

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Inaugurato a Camerino  presso l’Area di Accoglienza “Vallicelle B il ”Centro di Aggregazione Sociale Il locale adibito a centro di aggregazione e finanziato con il contributo del 5x1000 nell’ambito del progetto “Tutti in Centro! Ricostruire l’aggregazione a Camerino”, vorrà essere un punto di riferimento e un luogo di svago e ritrovo per gli anziani e i cittadini di Camerino colpiti dal sisma.

Erano presenti Fabio Menicacci Segretario Nazionale ANCOS,  il Presidente Provinciale di  Confartigianato Imprese Macerata Renzo Leonori  e il Vice Segretario Giorgio Menichelli , Gianluca Pasqui Sindaco di Camerino, Guido Celaschi presidente Ancos provincia di Macerata. Al taglio del nastro dei locali, benedetti da Mons. Mariano Blanchi,  hanno presenziato anche l’assessore ai servizi sociali Antonella Nalli  e la responsabile della sede di Camerino di Confartigianato Sandra Gentili e Paola Cagnini la responsabile comunale dell'Area Accoglienza Vallicelle B. A benedire i nuovi locali della socialità è stato Mons. Mariano Blanchi 

"Un grazie all’Ancos e al segretario nazionale Mencacci dal presidente di Confartigianato Leonori per aver messo a disposizione della comunità di Camerino il 5 x1000 che ha portato alla donazione di arredi e suppellettili per un centro di aggregazione sociale che diventa punto di riferimento soprattutto  per anziani e sfollati della città.  “ io che vivo a San Severino Marche capisco le problematiche e le grandi difficoltà- ha detto- purtroppo il governo centrale non ci ha abbandonati ma di certo non ci aiuta nel velocizzare; viviamo come associazione anche il problema delle imprese che sono state danneggiate e qualcuna purtroppo non ce la farà a ripartire. Quello di oggi è un piccolo gesto ma penso sia importante per contribuire alla socialità delle persone “.

“ Siamo lieti che questo Centro di Aggregazione sia ospitato all’interno di una struttura molto ben tenuta e funzionale alle esigenze della popolazione- ha affermato Menichelli- Un gesto materiale il nostro che vuol significare aiutare una comunità disorientata e diversa da quella che c’era prima. Il sisma ha messo in discussione tutte le relazioni sociali ma ha creato nuove situazioni di avvicinamento dei cittadini. Noi riteniamo fondamentale che Camerino si consolidi come polo di erogazione di servizi essenziali; lo abbiamo sempre detto perché è una grande città con un alto livello della qualità dei servizi. La nostra attenzione è in particolare rivolta alle persone over 65 che rappresentano all’interno del cratere il 25.5 per cento della popolazione e secondo la stima, tra dieci anni gli over 65 nelle stesse zone incideranno per il 37 per cento. Ma oggi e dieci anni prima, l’andamento demografico ci invita a rafforzare i servizi assistenziali, domiciliari, ecc. ed è questo il settore su cui dobbiamo investire. Quella di oggi è una dimostrazione simbolica, una testimonianza della vicinanza e della prossimità al territorio”.  

“Grazie perché con questa donazione, oltre a trasmetterci tanto amore, avete centrato appieno quello di cui abbiamo bisogno: un punto di aggregazione di cui abbiamo bisogno per ritrovarci- ha detto il sindaco Pasqui -  Veniamo da più di un anno di difficoltà e fatiche e, non possiamo che inchinarci di fronte a queste testimonianze d' affetto che ci danno la forza di andare avanti- ha aggiunto- . Questa è la parte dell’Italia che ci piace, quella che dimostra la sua volontà di essere vicina ad un popolo che soffre. La nostra nazione va purtroppo su due binari : l’Italia bella del grande cuore veloce da un lato e, dall’altro, il Paese del sistema che non funziona. Qui non c’è nessuna gara a chi fa prima o a chi sta peggio, ma l’obbligo di far rialzare una popolazione della quale facciamo parte.perché  ognuno, chiunque sia o qualsiasi idea abbia,  è figlio di questa terra. Confartigianato è una categoria tutti i giorni vicina alla gente, al lavoro e ai problemi della gente.a coloro che sono artefici delle ripartenze. Come sindaco io porto la voce di questa terra completamente distrutta. La situazione è drammatica e l’esigenza è quella di intervenire con forza sulle leggi dell' emergenza. Le istituzioni tutte ha sottolineato - debbono essere in grado di portare avanti le istanze per modificare questo Paese per garantire che la nazione abbia la forza di venir fuori dalle situazioni anche catastrofiche, perché ogni volta non può essere gestire la prima volta. Grazie alla vosta solidarietà e alla mia amministrazione che ogni giorno è con me in questo percorso “.

Parole di gratitudine anche da Paola Cagnini dipendente comunale responsabile del Centro di Accoglienza di Vallicelle” Un piccolo aiuto- ha detto- vale molto di più di quello che dal di fuori può apparire- Vi ringrazio per aver interrotto la monotonia delle giornate della mia gente che vive qui. Con molti di loro ho fatto un percorso che è iniziato in maniera drammatica quella notte del 26 ottobre, difficile anche da raccontare. Al di là di tutto la compagnia  è quello che più ci serve”.  “ Mi auguro che sia davvero l’inizio dell’interruzione di una monotonia dei giorni – ha dichiarato l’assessore Nalli- Anche io ricordo giorni tristi e duri ma, il grande cuore delle associazioni e del volontariato, riesce a farci vedere la luce in fondo al tunnel” 

Commosso l’intervento di Sandra Gentili, che ha ripercorso le problematiche e , pur non paragonabili,alle attuali, le difficoltà incontrate  dopo il sisma del 1997 e dall’amministrazione comunale della quale allora faceva parte. “ Ritrovarsi da capo con tanti problemi non è facile”. E ha lanciato la proposta, subito accolta,  per un impegno i ad animare il centro di Aggregazione con l’organizzazione di piccoli eventi di festa

Sottolineando l’importanza del volontariato, il segretario nazionale di Ancos Mencacci ha spiegato che l'associazione ha voluto portare un piccolo aiuto ad una città ricca di storia, arte e cultura, quale Camerino.” Abbiamo scelto di destinare il 5 x mille per un centro di aggregazione sociale, un luogo che aiuterà le persone a stare insieme e ad uscire dalla psicosi del sisma”. Mencacci che è anche sindaco di un comune di 9000 abitanti,ha chiuso il suo intervento invitando gli ospiti del Centro di Accoglienza ad una piccola gita nel suo paese..

Spegne cento candeline, questo giovedì 28 settembre, la signora Anna Brugnaro, mamma del nostro arcivescovo Francesco Giovanni. Auguri dalla redazione di Radio C1...inblu e de L'Appennino Camerte per la felice ricorrenza del secolo di vita. "Un bel traguardo che mamma vive serenamente circondata dall'affetto di mia sorella, mio, di mio cognato, di mio nipote e soprattutto di tante persone che le vogliono tanto bene – confida il figlio Francesco Giovanni – E' ancora molto presente, la sua memoria, pur con qualche buco riguardo al presente, è ancora fervida nel ricordare i fatti passati. Attraverso il suo sguardo profondo suscita sempre una grande pensosità e di fronte a lei spesso mi commuovo pensando al mistero profondo della vita che lei ci ha dato e a cui ci ha insegnato ad attaccarci. Anzitutto ha speso la sua vita per noi dopo la morte di papà per permetterci di condurre un'esistenza serena, aprendoci gli occhi per prepararci al mondo con lo studio, la professionalità e ciò ha consentito a mia sorella e a me di assumere impegni importanti nella vita. Pur provenendo da famiglie la cui pratica non era così assidua - continua il nostro arcivescovo- la mamma ci ha insegnato l'esperienza della fede aiutandoci a fare in modo che l'esperienza cristiana fosse autentica e, in questo senso, ci ha sostenuti anche nel frequentare le varie associazioni giovanili e studentesche, sia nel paese d'origine di San Giorgio in Bosco, sia nella città di Padova dove abitavamo. Mia madre in seguito mi è sempre stata accanto, nutrendo sentimenti di gioia per la mia scelta definitiva del sacerdozio e poi nel momento della mia ordinazione episcopale. Di quel giorno ricordo con affetto il suo bel colloquio con Papa Benedetto XVI e lo scambio reciproco di pareri. Mamma Anna mi assiste sempre con la sua preghiera; ci sentiamo e possiamo vederci pressochè ogni giorno grazie al telefonino".

 

mamma vescovo

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