Radioc1inBlu

Ha sciolto le proprie riserve e si candida per un secondo mandato da sindaco di Pioraco il primo cittadino uscente Matteo Cicconi.

Una candidatura nel segno della continuità sia nel nome, Prolaqueum, sia nella composizione della compagine amministrativa che si sottopone al giudizio degli elettori nella ormai imminente competizione amministrativa del prossimo mese di giugno. 

Sullo sfondo i cinque anni appena trascorsi alla guida del paese contrassegnati da eventi drammatici, pandemia e ripercussioni dei conflitti internazionali, che hanno inciso profondamente sulla vita di una comunità già alle prese con i problemi della ricostruzione post sisma.

"E' stata una decisione a lungo ponderata - spiega Matteo Cicconi - perchè non mi piace lasciare le cose a metà e desidero lavorare per il completamento dei progetti già avviati, a partire dalla ricostruzione del quartiere Madonnetta".
La conferenza dei servizi permanente ha approvato il progetto per il restauro e rafforzamento locale della Chiesa di Santa Croce, per un valore di oltre 348 mila euro, nella frazione Valdiea a Camerino.

"Camerino è un luogo simbolo del sisma del 2016 e vogliamo restituire alla sua comunità i luoghi dell’identità culturale e spirituale - ha dichiarato il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli - Desidero ringraziare il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’Ufficio speciale per la ricostruzione, il sindaco Roberto Lucarelli e l’arcivescovo Francesco Massara per la costante collaborazione".

L'edificio, risalente al XIII secolo e testimone di una ricca storia medievale, ha subito gravi danni a seguito del sisma del 2016: lesioni verticali ai paramenti murali, principio di ribaltamento della facciata principale, danneggiamento delle strutture di copertura e della parete circolare dell’abside, che hanno compromesso la stabilità e l'integrità della struttura. Il progetto prevede un intervento complesso che mira al recupero strutturale e funzionale dell'immobile, migliorandone il comportamento antisismico. Tra le azioni previste, il consolidamento delle murature con la tecnica del "cuci-scuci", il rifacimento delle strutture di copertura e l'installazione di cordoli in acciaio per garantire maggiore resistenza. Inoltre, sono previste opere di finitura architettonica che rispettano l'autenticità storica del luogo.
Nella mattinata odierna, in località Svolte di Fiungo, i Carabinieri del Nucleo Forestale di Camerino, hanno rinvenuto tre pacchi sospetti posizionati poco distanti dalla strada statale 77.
Pertanto, tramite la Compagnia Carabinieri del posto, si è richiesto l'intervento degli artificieri dell'Arma.
Questi ultimi giunti sul posto insieme ai Vigili del Fuoco del distaccamento Camerte, la Croce Rossa e personale del Comune hanno provveduto a far brillare i pacchi distruggendone il contenuto.
Le operazioni, eseguite in sinergia con la Prefettura di Macerata e informata la Procura della Repubblica del capoluogo, si sono svolte in una adeguata cornice di sicurezza con la chiusura della strada per il tempo necessario alle operazioni.
Presente sul posto, a dirigere le attività, il Comandante Provinciale dei Carabinieri,Colonnello Nicola Candido.
pacchi carabinieri
Un’officina di autoriparazione, completa di macchinari e attrezzature ma priva della licenza per l’esercizio della professione e assente dai registri del Fisco. È quanto hanno rinvenuto i finanzieri della tenenza di Camerino nel territorio del Comune ducale. Dopo una approfondita attività di indagine, i militari sono andati a colpo sicuro, controllando uno stabile nella zona di loro competenza. All’interno dell’immobile hanno rinvenuto macchinari, attrezzature e tutto il materiale necessario per prestare servizio agli automobilisti alla ricerca di un meccanico. Il titolare è in seguito risultato sprovvisto delle licenze e delle autorizzazioni previste dalla legge per l’esercizio di questo tipo di attività. Inoltre non è nemmeno titolare di partita Iva. Per questo i finanzieri lo hanno segnalato alla Camera di Commercio per i relativi procedimenti sanzionatori sul piano amministrativo. La segnalazione è stata inoltrata anche al sindaco di Camerino.

Per quello che riguarda materiali e attrezzature, i militari ne hanno disposto il sequestro. La posizione fiscale del titolare dell’officina abusiva è ora al vaglio degli inquirenti. Gli accertamenti sapranno dire di più sul volume di affari dell’attività e sui proventi illeciti incamerati nel corso del tempo.
.Dalla notte del 24 marzo scorso, quando in via Roma si sono affrontati, a colpi di spranghe, davanti al Bar Nino, circa una ventina di giovani stranieri, sono continuate, senza sosta, le indagini dei carabinieri volte ad identificare tutti i partecipanti alla spedizione punitiva. E così, ai sette cittadini egiziani denunciati nella prima fase dell’attività investigativa, si aggiungono ulteriori nove loro connazionali, tutti di età compresa fra i 20 ed i 33 anni, abitanti tra i comuni di Macerata e Tolentino. Secondo le indagini svolte dai Carabinieri anche loro sono ritenuti responsabili della rissa di via Roma e per tale motivo, nella giornata di ieri, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.

A loro i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Macerata sono giunti dopo un minuzioso lavoro di analisi dei video acquisiti a seguito della rissa, che ha portato all’individuazione - oltre a quelli già identificati nella prima fase delle indagini – delle altre nove persone. Sono risultati tutti, sia i primi sette che gli ultimi nove soggetti identificati, far parte di due distinti gruppi occupati, con altrettante distinte ditte, nel settore dell’edilizia. Il movente di tale azione delittuosa è stato confermato ed è riconducibile ad attriti irrisolti per motivi di lavoro tra i titolari delle due imprese, che invece di cercare una soluzione definitiva nelle competenti sedi giudiziarie, hanno preferito risolvere la questione a colpi di bastone.

La Procura di Macerata, condividendo le prime risultanze delle indagini svolte dai Carabinieri, ha assunto la direzione delle stesse emettendo il decreto di perquisizione nei confronti dei primi 7 indagati così come richiesto dagli investigatori dell’Arma.

E così, alle prime luci dell’alba di lunedì 08 scorso, i militari della Compagnia di Macerata, coadiuvati da quelli della Compagnia di Tolentino, hanno bussato alle porte delle abitazioni individuate nei comuni di Macerata e Tolentino, tutte occupate da cittadini egiziani, e hanno dato corso alle operazioni finalizzate sia alla ricerca degli indumenti indossati dai partecipanti alla rissa e sia alla ricerca di altri strumenti atti ad offendere. Il rinvenimento ed il sequestro di tutti gli abiti indossati ha definitivamente inchiodato alle loro responsabilità sia i primi sette soggetti deferiti che gli altri nove cittadini egiziani; il rinvenimento, però, di altri bastoni, spranghe in ferro, spezzoni di catene, cutter, coltelli a serramanico ed anche di due pistole a salve, un revolver ed una pistola semiautomatica, prive di tappo rosso, riproducenti però, per dimensioni e caratteristiche armi vere, ha alimentato la convinzione nei Carabinieri che la contesa non è certamente finita quella notte del 24 marzo e che alla prima favorevole occasione i due gruppi si sarebbero nuovamente affrontati con chissà quali conseguenze, pericolo che, con il sequestro delle armi e degli oggetti atti ad offendere, al momento sembrerebbe scongiurato grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri ed alle loro meticolose indagini.

Anche nei confronti degli ultimi nove denunciati sarà proposto al Questore di Macerata l’adozione di misure preventive idonee a garantire la sicurezza (urbana) come il foglio di via obbligatorio e/o del c.d. DASPO urbano.







Operai impiegati “in nero”, centosettantamila euro di multa e lavori sospesi. È successo in un cantiere stradale di Matelica. La ditta incaricata dello svolgimento delle opere di asfaltatura in alcune strade del centro abitato è stata multata dai carabinieri della stazione locale per aver impiegato diversi operai senza regolare contratto. I militari hanno denunciato il titolare dell’azienda, un trentottenne irlandese residente a Lodi, e ha sospeso le attività lavorative. Contestata l’infrazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro per 90mila euro, oltre a diverse sanzioni amministrative per un totale di 81mila euro.
E’ di un arresto in esecuzione di un’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Ancona e di due denunce in stato di libertà il bilancio dei controlli, intensificati durante il periodo pasquale, eseguiti dai carabinieri della Compagnia di Tolentino.

A finire ai domiciliari un uomo di 43 anni, condannato nel 2021 per il reato di guida in stato di ebbrezza, fermato dai carabinieri di Urbisaglia.

Inoltre i militari dell’aliquota radiomobile, interventi per rilievi a seguito di un incidente stradale, hanno denunciato l’uomo, residente nella zona, alla Procura della Repubblica di Macerata in quanto risultato positivo all’accertamento mediante etilometro. All’indagato è stata anche ritirata la patente di guida.

I carabinieri di Loro Piceno hanno, infine, denunciato un uomo, classe 81, egiziano per il reato di furto aggravato ai danni di un commerciante. Al termine del consueto mercato settimanale, risalendo nel furgone di proprietà, il denunciante si era accorto che qualcuno era salito a bordo, approfittando della sua distrazione poiché impegnato nelle vendite, e aveva sottratto 2500 euro che aveva riposto in un vano. Analizzate le immagini riprese dalle telecamere del circuito di videosorveglianza del Comune e di alcuni esercizi commerciali e grazie alle testimonianze raccolte, i Carabinieri hanno individuato l’uomo, operaio di un cantiere edile attivo nelle vicinanze e impegnato nella ricostruzione.

Lotta allo spaccio di stupefacenti. I Carabinieri sequestrano mezzo quintale di sostanze

Significativa l'operazione che la scorsa notte è stata portata a termine dai Carabinieri del reparto operativo Nucleo investigativo  del Comando provinciale: arrestato un 22enne maceratese, residente nel capoluogo gia’ noto, per spaccio di sostanze stupefacenti e per detenzione abusiva di arma comune da sparo con relativo munizionamento. Nei guai anche un 24enne fabrianese. 

I carabinieri, al termine di una prolungata ed articolata attivita’ di indagine e continui servizi di osservazione e pedinamento nel centro cittadino, hanno controllato il 22enne e perquisito la sua abitazione.
L'attivita’ del nucleo investigativo e’ scaturita da un intervento coordinato con il nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Macerata che ha sottoposto a controllo stradale e, a successivo arresto per detenzione ai fini di spaccio, un giovane, 24enne, di origini siciliane, ma residente a Fabriano con precedenti specifici.


Quest’ultimo, perquisito a bordo della propria auto, e’ stato trovato in possesso di 150 grammi di sostanza stupefacente tipo hashish, successivamente sequestrata che il ventiquattrenne aveva appena acquistata dal ventiduenne maceratese.
Immediata la perquisizione domiciliare a carico di quest’ultimo, in corso Cairoli; nell'abitazione e’ stato rinvenuto un consistente quantitativo di sostanze stupefacenti, mai sequestrato negli ultimi anni.

Esattamente sono stati sequestrati:
46 kilogrammi di hashish suddivisi in panetti;  411 grammi di marijuana suddivisi in quattro involucri di plastica;  10 grammi di cocaina purissima contenuta in un involucro di plastica.
Oltre alle sostanze stupefacenti, e’ stata rinvenuta la somma contanti di 1.620 
euro, provento dell’attivita’ illecita di spaccio, 3 bilancini elettronici di precisione perfettamente funzionanti e 4 telefoni cellulari con sim attive.


Nel corso della perquisizione domiciliare, inoltre, e’ stata sequestrata una pistola beretta, modello 35, calibro 7,65, pronta all’uso, con 23 cartucce, abusivamente detenuta.

Tutto il materiale e’ stato posto a disposizione dell’Autorita’ giudiziaria.

Le sostanze stupefacenti sequestrate, una volta immesse sul mercato maceratese avrebbero fruttato ingenti guadagni per somme non inferiori a circa mezzo milione di euro.

Il 22enne, al termine delle operazioni, e’ stato associato alla casa circondariale di Ancona-Montacuto a disposizione dell’Autorita’ giudiziaria, mentre il 24enne fabrianese, trattenuto nelle camere di sicurezza del Comando provinciale, e’ stato giudicato con rito direttissimo nella mattinata odierna .

Ulteriori approfondimenti saranno svolti dai carabinieri del reparto operativo per ricostruire la fitta rete dei contatti dell’arrestato e per delineare gli ambiti entro i quali avveniva lo spaccio, i canali di rifornimento ed il giro della clientela.

La Cabina di Coordinamento sisma, presieduta dal Commissario alla Riparazione e Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, ha raggiunto l'intesa sull'Ordinanza 72 che, tra gli altri, aumenta il contributo per il recupero del palazzo comunale di Matelica. Viene aumentato l’importo di 2,4 milioni di euro, per un contributo complessivo di 8,9 milioni.
"La ricostruzione di edifici come i municipi è strategica per il recupero del patrimonio architettonico e per il ritorno a una piena normalità delle comunità colpite dal terremoto - sottolinea il Commissario Castelli -. Grazie alla sinergia che si è attivata con il Presidente della Regione Francesco Acquaroli, con l’USR, con il sindaco Massimo Baldini, a cui va ogni giorno la nostra vicinanza e il nostro pensiero, e con il vicesindaco Denis Cingolani, stiamo sempre di più riuscendo a passare dalle norme e quindi dalla “teoria” della ricostruzione ai cantieri, che sono il vero segnale del cambio di passo".

“Ringrazio personalmente e a nome della città di Matelica il commissario Castelli per questo importante aumento del contributo per i lavori di ricostruzione del nostro palazzo comunale - dichiara il vicesindaco Denis Cingolani -. Si tratta di un passaggio fondamentale per garantire la chiusura del cantiere nel più breve tempo possibile senza intralci e con la garanzia di un ottimo svolgimento dei lavori. Il palazzo comunale è una struttura di primaria importanza per la nostra città sia per la centralità che ricopre sia per riportare nel più breve tempo possibile gli uffici comunali nella loro sede naturale”.
«È una nomina che cercherò di onorare nel miglior modo possibile, certo di assicurare il massimo impegno nella condivisione con il presidente regionale ANCI, Marco Fioravanti, e gli altri sindaci del cratere, per portare avanti i tanti problemi della ricostruzione. Con rinnovata energia garantirò la più ampia disponibilità a collaborare con il commissario Castelli e con il presidente Acquaroli, consapevole dell’importante ruolo di rappresentanza territoriale che tale incarico mi assegna».

Commenta così, Sauro Scaficchia, sindaco di Fiastra, la designazione che il direttivo regionale dell’ANCI Marche ha voluto riconoscergli nominandolo suo rappresentante in seno alla “cabina di coordinamento della ricostruzione” istituita presso l’ufficio commissariale per il sisma.

«Siamo in una fase cruciale e sarà fondamentale continuare a operare in piena sinergia con tutti gli attori della ricostruzione, a cominciare dai sindaci, per portare a compimento le tante opere avviate o in fase di progettazione. Vediamo finalmente la luce in fondo al tunnel e questo» conclude Scaficchia «è un grande segnale di speranza per i cittadini e per il futuro dei nostri territori».

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo