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La seconda tranche dell’edizione 2023del Premio Marche, curata dal giornalista e storico dell’arte Andrea Carnevali e dal critico e giornalista d’arte Cecilia Casadei, sarà costituita dalla mostra monografica dal titolo “Intorno allo Stato dell’arte nelle Marche” che si terrà fino al 9 giugno 2024 al MARV - Museo d'arte Rubini Vesin di Gradara (PU). In questa particolare sezione del Premio Marche si cercherà di riflettere sull’apporto marchigiano alla storia dell’arte contemporanea individuato tra quegli artisti marchigiani presenti alla Biennale di Venezia del 150° dell’Unità d’Italia. Attraverso una selezione ponderata degli artisti e con criteri di disciplinata scientificità, il progetto diventa un contribuito alla storiografia artistica contemporanea dato dalle Marche, regione caratterizzata da importanti flussi artistici e da personalità di spicco, luogo fertile di produzione artistica che merita un più approfondito esame di alcuni aspetti dei valori estetici e culturali prodotti ai giorni nostri.

Organizzata a Gradara, in una sede prestigiosa, la mostra affronterà due filoni analitici di opere occupandosi di una rilettura critica aggiornata al decennio successivo nella considerazione di alcune linee stilistiche e tematiche che considerino anche (con una selezione degli di artisti presenti), sviluppate secondo il seguente schema individuato dai curatori: Dalla tradizione ai nuovi linguaggi e dalle parole alle immagini (Andrea Carnevali) e Linguaggi e poetica dalla evocazione della Natura e nuove prospettive (Cecilia Casadei).



Un po’ di storia

Fin dall’esordio, con la prima edizione del 1957 (grazie alla dedizione di Alfredo Trifogli, storico promotore e Presidente), e per tutti gli anni Novanta il Premio Marche si è affermato come una tra le rassegne più significative del secondo Novecento (dietro solo alle grandi manifestazioni come la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma e la Triennale di Milano), annoverando tra i suoi curatori, critici quali Mariano Apa, Barilli, Calvesi, Caramel, Crispolti, Dania, De Micheli, De Santi, Dorfles, Fagone, Ginesi, Di Genova, Sandra Orienti, Toni Toniato, ecc., e con la partecipazione di quasi la totalità dei maggiori artisti del Novecento, come Luigi Bartolini, Burri, Cagli, Campigli, Capogrossi, Casorati, Ciarrocchi, Cintoli, Cucchi, Bruno da Osimo, D’Arcevia, Fazzini, Dante Ferretti, Galliani, Gilardi, Mattiacci, Migneco, Peschi, Peruzzi, Scipione, Severini, Sironi, Tulli, Tamburi, Vangi, Trubbiani, per citarne solo alcuni, elenco che, tra i tanti menzionabili, risulta estremamente incompleto.

Dopo l’ultima edizione del 1999 alla Mole Vanvitelliana di Ancona, il Premio Marche è tornato alla ribalta delle attività espositive nelle Marche e in Italia con l’Edizione regionale del 2018 e quella nazionale del 2021 allestite al Forte Malatesta di Ascoli Piceno, quest’ultima curata da Andrea Bruciati Il tempo, lo sbaglio, lo spazio: Gino De Dominicis, e con la monografica Omaggio a Cecco d’Ascoli, a cura di Stefano Papetti, con la presenza di opere di molti tra i maggiori e più importanti artisti italiani del ‘900 e contemporanei.

Nel dare continuità alla Rassegna (che prevede di approdare con cadenza biennale in ogni diversa città delle Marche), il progetto della presente Edizione Nazionale è previsto negli spazi espositivi più prestigiosi della città di Urbino (e del pesarese), dopo la recente Rassegna Regionale del 2022 presentata al Palazzo Ducale e alla Galleria Comunale d’Arte Albani di Urbino.
Il Questore di Macerata, dopo una attenta attività istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine, ha richiesto ed ottenuto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Ancona, la misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nei confronti di un imprenditore edile albanese, che lo scorso anno era stato destinatario di una cautelare della Procura maceratese per frode fiscale.

L’albanese, dimorante sul territorio della provincia di Macerata , nei giorni scorsi è stato raggiunto dalla notifica del provvedimento emesso dal Tribunale di Ancona, che lo ha riconosciuto pericoloso socialmente, non solo perché indagato per la maxi frode del bonus del 110% insieme ad altri, ma anche perché dall’analisi della misura cautelare disposta nei suoi confronti a febbraio dell’anno scorso, era emerso che aveva mirato ad avere la possibilità di approfittare dei fondi del PNRR.

La misura di prevenzione – volta a controllare che il soggetto non attuasse i propri intendimenti criminosi - era stata richiesta dal Questore nell’autunno scorso, dopo l’arresto nell’ambito di un’operazione congiunta tra Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza; è stato considerato socialmente pericoloso, sia per i precedenti penali e di polizia che aveva collezionato nel tempo che vanno dai reati contro il patrimonio, contro la persona ed quelli inerenti gli stupefacenti, ma anche per le più recenti violazioni alle prescrizioni che gli erano state imposte dall’Autorità Giudiziaria maceratese nel 2023, che avevano evidenziato, ancora una volta, la sua icapacità di contenere la propria tendenza delinquenziale.

Per questi motivi il sorvegliato ora dovrà per i prossimi 5 anni permanere nelle ore notturne nella propria abitazione, oltre a presentarsi una volta a settimana presso l’autorità di pubblica sicurezza preposta alla vigilanza.



I carabinieri di Caldarola hanno denunciato una coppia di rumeni, residenti in Abruzzo e già noti alle forze dell’ordine, per furto aggravato e utilizzo indebito di carte di pagamento.

I fatti contestati risalgono al mese di novembre quando un cittadino aveva sporto denuncia per il furto del borsello, contenente 350 euro in contanti, carte di credito, documenti, che era stato asportato dall’auto mentre l’uomo si trovava in campagna presso il proprio uliveto.

La vittima non era riuscita a effettuare il blocco delle carte prima che fosse stato effettuato un prelievo di 220 euro presso uno sportello bancario a Muccia.

Attraverso l’esame delle videocamere di sorveglianza i militari erano riusciti a individuare l’auto usata dalla coppia che risultava intestata a un uomo sottoposto a una misura cautelare, gravato da numerosi precedenti di polizia, residente fuori regione e proprietario di oltre novanta auto.

Grazie alla collaborazione con altre stazioni carabinieri è stato possibile risalire all’identità dei reali utilizzatori del mezzo, fermati e denunciati qualche giorno prima anche ad Arquata del Tronto.

Così i due sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Macerata.
Adibisce una serra per la coltivazione di cannabis all'interno di un'abitazione, denunciato un 42enne del fermano già noto alle forze dell'ordine.  Dovrà rispondere di coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
 L'operazione dei carabinieri della Stazione di Corridonia risale allo scorso fine settimana quando, nel corso di un controllo all'interno dell'appartamento, i militari si sono trovati di fronte ad una piccola serra che era stata adibita alla coltivazione della cannabis, con tanto di fertilizzanti, deumidificatori e lampade di grossa potenza.

Il controllo dei militari all'interno del condominio  aveva per finalità l'identificazione di uno degli abitanti dell'appartamento, ma il suo comportamento, associato all'odore caratteristico delle infiorescenze della cannabis essiccata, ormai persistente negli ambienti, ha indotto i carabinieri ad approfondire i controlli. È così che si sono trovati davanti ad una piccola serra per la coltivazione di marijuana, con cinque piante in diverso stadio di coltura che non avevano ancora raggiunta la piena maturazione e attrezzi vari per la coltivazione. 

All'interno dell'abitazione, oltre a svariati semi di cannabis, è stata trovata anche una tenda termoisolata con ventola per estrazione dell'aria e con scarico in superfice, diversi flaconi di fertilizzanti, fari a led di grossa potenza, deumidificatori e termometri digitali.
La presenza, poi, di un ventilatore per essiccare il prodotto ha portato, durante la perquisizione, alla scoperta, in un altro locale attiguo a quello ove era posizionata la serra, di sacchetti e barattoli in vetro contenenti complessivamente 130 grammi di marijuana già essiccata e pronta per lo smercio.

Così è stato proceduto al sequestro delle piante nei differenti stadi di coltivazione e della sostanza stupefacente rinvenuta, oltre al materiale necessario per la coltivazione della serra. 











A poco più di un mese dal termine ultimo per la presentazione delle liste elettorali, Sefro ha già una certezza. Pietro Tapanelli, sindaco uscente con la lista “Noi per Sefro”, ha annunciato con un post Facebook il rinnovo della candidatura come primo cittadino. Il suo sarà l’assalto al secondo mandato consecutivo. Cinque anni in cui Tapanelli ammette di essersi «divertito - dice -. Sono stati cinque anni intensi, segnati da un ottimo percorso amministrativo. La decisione di rimettersi in gioco è stata nel complesso veloce, da parte mia come da parte del resto del gruppo di maggioranza». 

«A mio avviso abbiamo lavorato con grande entusiasmo, ottenendo buoni risultati - questo il bilancio del sindaco uscente -. Dal punto di vista relazionale, il gruppo di lavoro ha trovato da subito un’ottima amalgama, che si è poi traslata anche al di fuori degli ambiti politici. Credo sia stato uno degli ingredienti decisivi per fare bene. Al momento stiamo lavorando alla formazione della nuova lista, che per la maggior parte ricalcherà la formazione di cinque anni fa. Ci saranno degli innesti “fisiologici”, ma la spina dorsale del gruppo resterà la stessa. Personalmente devo fare i complimenti al gruppo di maggioranza per quello che ha saputo portare avanti in questo primo mandato, ma anche all’opposizione: non è comune, nella politica odierna, avere la possibilità di confrontarsi con un gruppo di minoranza attento e collaborativo, capace di fare opposizione costruttiva. Presto - conclude Tapanelli - avremo novità certe sui nomi delle dieci figure a supporto della mia candidatura a sindaco».

In foto il sindaco Pietro Tapanelli (al centro), con i consiglieri delegati Corrado Carminelli e Marta Pierozzi alla partenza della quinta tappa della Tirreno Adriatico 2022 a Sefro

Sabato 23 marzo 2024 nella suggestiva cornice dell’Eremo del Beato Rizzerio avrà luogo un appuntamento con l’arte contemporanea. I dipinti di Daniele Cristallini e Giancarlo Minen, autori agli opposti fra loro per tecnica e linguaggio, sono accomunati, oggi, da un unico denominatore: l’osservazione e l’ascolto di una terra straordinaria così ricca di odori e di silenzi che ci riportano verso antiche strade attraversate da secoli di grande storia. Qui il tentativo di dialogare con il paesaggio elevandosi con esso verso il mondo, evitando false centralità ma dimostrando che la cultura riesce sempre ad essere il vero catalizzatore per le migliori iniziative dell’uomo moderno.

Nell'immagine uno dei dipinti di Cristallini


Tenta di colpire con una mannaia il compagno della sorella della sua ex con cui stava litigando, arrestato un cittadino di origini cubane di 26 anni.

L’episodio è avvenuto a Macerata, nel quartiere Vergini, dove l’uomo stava litigando con la sua ex compagna responsabile, a suo dire, di essere uscita con le amiche lasciando a casa la propria figlia con la baby sitter.

Impaurita la donna ha chiamato in suo aiuto la sorella, giunta sul posto insieme al proprio compagno.

Tra i quattro è scoppiata una furibonda lite a seguito della quale è stato richiesto l’intervento della polizia cui l’aggredito ha riferito che il 26enne aveva tentato di colpirlo con una mannaia prima di rientrare in casa.

Entrati nell’appartamento gli agenti hanno scoperto e sequestrato la mannaia, trovando conferma in alcune testimonianze dell’avvenuta aggressione.

Così il 26enne è stato arrestato per tentato omicidio e condotto al carcere di Montacuto.

        
I carabinieri di Macerata hanno arrestato un giovane di 27 anni di origine albanese, residente nel capoluogo, già noto alle forze dell’ordine per spaccio di sostanze stupefacenti.

Il giovane, sospettato di traffici illeciti, è stato trovato dai militari in possesso di circa 4 grammi di cocaina, suddivisa in 5 confezioni già pronte per essere spacciate.

La successiva perquisizione domiciliare ha condotto alla scoperta e al successivo sequestro di 260 grammi di cocaina, circa 350 grammi di marijuana, 25.400 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività di spaccio, oltre ad un bilacino elettronico di precisione e materiale vario per il confezionemaneto delle sostanze stupefacenti.

La droga, che immesa sul mercato avrebbe assicurato introiti per circa 40.000 euro, è stata sequestrata mentre il ventisettenne è stato condotto al carcere di Montacuto. Sono in corso ulteriori accertamenti per ricostruire la rete di contatti dell’arrestato.

Il Comune di Valfornace avrà presto un nuovo spazio dedicato alla cultura e agli eventi volti a promuovere il territorio seriamente colpito dagli eventi sismici del 20216. Sorgerà infatti, sull’area dell’ex cine teatro di Pievebovigliana, una nuova struttura progettata dallo studio Harcome di Camerino insieme agli ingegneri Domenico Luciani, Paolo Menchi e all’architetta Francesca Viozzi. 

Il progetto architettonico, curato dello studio Harcome, già vincitore del concorso di idee per la riqualificazione dell’area ex-Betti di Camerino; “si inserisce all’interno di una visione univoca protesa verso l’idea di una ricostruzione che metta al centro la necessità di ricreare spazi dove la comunità possa rifiorire e svilupparsi”, dichiarano gli architetti.

Il progetto si propone di realizzare una struttura concepita come un contenitore di eventi che permetta la massima flessibilità spaziale, in modo da potersi adattare a esigenze mutevoli. L’edificio, composto essenzialmente da una scatola misteriosa sollevata da terra, incastonata nel vecchio tessuto urbano, risalterà per le sue forme geometriche e l’uso di materiali contemporanei, in dialogo con il progetto del futuro polo museale che sorgerà di rimpetto all’edificio.

Il piano terra, arretrato rispetto al filo del caseggiato al fine di promuovere un senso di accoglienza verso i fruitori, potrà essere usato per mostre temporanee legate alla programmazione del vicino futuro polo museale. Questo livello sarà dotato di vetrate apribili tutto lungo il prospetto su via Roma, le quali garantiranno la possibilità di realizzare uno spazio in totale continuità con l’esterno. Il piano superiore potrà invece essere destinato ai più disparati utilizzi: potrà infatti essere usato come sala conferenza, auditorium, teatro per piccole rappresentazioni e spettacoli di vario genere e proiezioni. Sarà possibile organizzarvi cicli di proiezioni cinematografiche, di conferenze e spettacoli incentrati alla conoscenza e alla promozione del territorio.

Grande soddisfazione per il progetto di recupero è stata espressa dal sindaco di Valfornace, Massimo Citracca.
Federico Maccari, Ceo de La Pasta di Camerino, e sua moglie Marzia Maria Fede sono diventati per la prima volta genitori di due meravigliosi gemelli, Maria e Gaetano, nati alle 20:45 di martedì 5 marzo a Roma, presso l’ospedale “Fatebenefratelli” Gemelli isola - Isola Tiberina.

Grande la gioia di Mara e Gaetano Maccari, fondatori dell’azienda e genitori del primogenito Federico, di suo fratello Lorenzo con la moglie Janet e la figlia Maria Vittoria, della sorellina Miriam e della nonna Carolina, nonché di tutti gli 85 dipendenti e collaboratori che lavorano alla produzione e vendita di pasta fresca e secca all’uovo, di semola e di grano antico Hammurabi nel cuore dell’entroterra marchigiano.

I neo genitori ringraziano il Dott. Alessandro Cecchi, Responsabile del CUR di Diagnosi Prenatale di II livello di Loreto, per aver seguito con grande disponibilità e professionalità la gravidanza gemellare sin dall’inizio e ringraziano, altresì, la Prof.ssa Anna Franca Cavaliere, Responsabile dell’UOC Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Gemelli isola - Isola Tiberina, che si è presa cura della neomamma e della gravidanza con la massima eccellenza, portando alla nascita i piccoli Maria e Gaetano.

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