L’imminente acquisizione delle filiali Ubi Banca da parte di due gruppi bancari differenti: BPER e Banca Intesa preoccupa il sindaco di Caldarola che accende i riflettori su un problema che ancora una volta colpisce i terremotati.

"La comunità di Caldarola - scrive Luca Maria Giuseppetti in una nota -, così come altri comuni del centro Italia colpiti dal terremoto, potrebbe subire un nuovo disagio che, con uno sguardo proiettato verso un probabile futuro, può trasformarsi in un vero e proprio disservizio.

Uno dei due gruppi bancari, infatti, non è abilitato alla trattazione delle pratiche legate alla ricostruzione post terremoto. Nel dettaglio proprio la BPER, la cui filiale sarà presente a Caldarola, non è convenzionata con ABI – Cassa Depositi e Prestiti.

Gli utenti quindi, anche molti anziani, saranno costretti ad espletare le pratiche relative  ai danni sisma nella sede più vicina del gruppo bancario Intesa. Ciò comporterà - denuncia il sindaco - per forza di cose ritardi, perché dovranno essere aperte posizioni nuove con nuovi clienti, spostamenti, file e inutili lungaggini.

Senza considerare il possibile pericolo di una probabile chiusura della filiale di Caldarola in un futuro non troppo lontano, per una drastica diminuzione dell’utenza costretta a migrare in altre filiali per portare avanti le pratiche legate alla ricostruzione".

Per scongiurare queste possibile conseguenze il sindaco Giuseppetti rivolge il suo appello, che si unisce a quello di altri sindaci, alla direzione BPER la cui sede centrale è in Emilia Romagna, regione “gemellata” con Caldarola e che ha sempre dimostrato vicinanza e comprensione dopo il terremoto.

Giuseppetti chiama in causa anche la Regione Marche e il Commissario per la Ricostruzione Legnini: “Sono più di 4 anni - dice - che combattiamo con tenacia i danni economici, morali e sociali che il sisma ci ha causato, da un anno affrontiamo e combattiamo il Covid, che comporta problemi a tutti, ma ai terremotati che vivono nelle piccole SAE sicuramente di più. Non ci si può mettere anche la burocrazia ad accentuare le difficoltà. L’appello, a chi di dovere, è di non vanificare quanto fatto fino ad oggi per snellire e accelerare le pratiche - conclude il primo cittadino - speriamo il prima possibile di superare anche questo ennesimo problema”.

GS
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