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Marco Crescenzi: "Fiere ed eventi non interessano a nessuno"

Venerdì, 08 Maggio 2020 11:47 | Letto 1731 volte   Clicca per ascolare il testo Marco Crescenzi: "Fiere ed eventi non interessano a nessuno" Futuro incerto per fiere ed eventi. Le regole imposte per il contenimento del Covid 19, che vedono in primo luogo le misure del distanziamento sociale non permettono di fare nessuna previsione su quando tali eventi potranno tenersi. Così manifestazioni come la Raci, Tipicità, Fiera dellUsato, EdilExpò, eventi che rappresentano un importante riferimento economico per il territorio con un indotto che trascurabile, subiscono lo stop. Al momento le prospettive non sono affatto rosee - dichiara Marco Crescenzi della Service Promotion - La nostra attività, infatti, si basa sul concentramento di persone e inevitabilmente sarà una di quelle attività che, chiuse per prime, riapriranno dopo di tutte. Ogni previsione, dunque, appare adesso impossibile. Un periodo non breve di sospensione, dunque, quello che si prevede e nessun piano comune sembra essere stato studiato dagli operatori del settore. Purtroppo - conclude Crescenzi - abbiamo il limite di non avere unassociazione di categoria che ci accomuni, ma ci basiamo soltanto su rapporti tra colleghi. Forse anche per questo sembra che le istituzioni ci abbiano abbandonato, mentre altri settori hanno la priorità.f.u.
Futuro incerto per fiere ed eventi. Le regole imposte per il contenimento del Covid 19, che vedono in primo luogo le misure del distanziamento sociale non permettono di fare nessuna previsione su quando tali eventi potranno tenersi. Così manifestazioni come la Raci, Tipicità, Fiera dell'Usato, EdilExpò, eventi che rappresentano un importante riferimento economico per il territorio con un indotto che trascurabile, subiscono lo stop. "Al momento le prospettive non sono affatto rosee - dichiara Marco Crescenzi della Service Promotion - La nostra attività, infatti, si basa sul concentramento di persone e inevitabilmente sarà una di quelle attività che, chiuse per prime, riapriranno dopo di tutte. Ogni previsione, dunque, appare adesso impossibile".
Un periodo non breve di sospensione, dunque, quello che si prevede e nessun piano comune sembra essere stato studiato dagli operatori del settore. "Purtroppo - conclude Crescenzi - abbiamo il limite di non avere un'associazione di categoria che ci accomuni, ma ci basiamo soltanto su rapporti tra colleghi. Forse anche per questo sembra che le istituzioni ci abbiano abbandonato, mentre altri settori hanno la priorità".

f.u.

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