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A due anni dal sisma, il "cuore" dei commercianti è per il centro storico

Sabato, 27 Ottobre 2018 16:29 | Letto 1738 volte   Clicca per ascolare il testo A due anni dal sisma, il "cuore" dei commercianti è per il centro storico Hanno lasciato un segno sulle loro vetrine, per dire che il loro cuore è rimasto lassù. In quelle vie della ‘zona rossa’ dove, a due anni dal sisma, è ancora il suono assordante del silenzio a regnare. Tra il cigolare di una persiana rotta e il rotolare di una bottiglia di plastica mossa dal vento, i commercianti del City Park sono voluti tornare per testimoniare il disperato affetto per quegli spazi dove hanno trascorso tutta la loro vita. Chiudendo gli occhi si poteva solo immaginare, rivivere nelle loro voci e nei loro ricordi, l’odore del pane e della pizza appena sfornati, l’aroma del caffè della mattina, il profumo di legna bruciare dai caminetti. Due anni sono passati : lo dicono vetrine e scaffali vuoti, banconi e locali che hanno accolto migliaia di persone. Restano lassù dove il tempo si è fermato a quella sera e dove non si poteva che tornare per una carezza infinita. Un cuore su ogni vetrina per esprimere un desiderio condiviso, per far capire che Camerino c’è. Che quel disastro puntellato è un’anima viva e presente nel cuore dei commercianti e di tutti i suoi abitanti. Che la vita è cambiata e si deve andare avanti. Tra poco si riparte per una nuova sfida, ma il cuore resta lassù, insieme alla speranza di potervi tornare. Carla Campetella  

Hanno lasciato un segno sulle loro vetrine, per dire che il loro cuore è rimasto lassù. In quelle vie della ‘zona rossa’ dove, a due anni dal sisma, è ancora il suono assordante del silenzio a regnare. Tra il cigolare di una persiana rotta e il rotolare di una bottiglia di plastica mossa dal vento, i commercianti del City Park sono voluti tornare per testimoniare il disperato affetto per quegli spazi dove hanno trascorso tutta la loro vita.

CUORI 1

Chiudendo gli occhi si poteva solo immaginare, rivivere nelle loro voci e nei loro ricordi, l’odore del pane e della pizza appena sfornati, l’aroma del caffè della mattina, il profumo di legna bruciare dai caminetti. Due anni sono passati : lo dicono vetrine e scaffali vuoti, banconi e locali che hanno accolto migliaia di persone. Restano lassù dove il tempo si è fermato a quella sera e dove non si poteva che tornare per una carezza infinita. Un cuore su ogni vetrina per esprimere un desiderio condiviso, per far capire che Camerino c’è. Che quel disastro puntellato è un’anima viva e presente nel cuore dei commercianti e di tutti i suoi abitanti. Che la vita è cambiata e si deve andare avanti. Tra poco si riparte per una nuova sfida, ma il cuore resta lassù, insieme alla speranza di potervi tornare.

Carla Campetella

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