Si rinnova la messa di comunità per i fedeli della diocesi di Camerino - San Severino Marche in diretta sulle frequenze di radio C1inblu e sulla pagina facebook de L'Appennino camerte. Domenica 15 marzo, terza domenica di Quaresima, l'arcivescovo Francesco Massara presiederà alle ore 10.30 dalla basilica di San Venanzio a Camerino la messa domenicale trasmessa in diretta per permettere ai fedeli di pregare in comunione nella seconda settimana nella quale tutte le chiese sono chiuse a causa dell'emergenza sanitaria, accogliendo l'invito di papa Francesco ad essere vicini alle proprie comunità anche attraverso le nuove tecnologie.
Dalla basilica che contiene l'urna del patrono della diocesi il pastore della chiesa camerte-settempedana invita tutti i fedeli ad unirsi nella celebrazione comune e a pregare insieme in questo momento così drammatico per la nostra nazione.
f.u.

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Il link alla pagina Facebook per seguire la diretta è il seguente: 
https://www.facebook.com/appenninocamerteradioc1/

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Erano state motivo di dibattito sui social nelle scorse settimane e ieri sera sono state affrontate nella seduta del consiglio comunale che, sebbene si sia svolto a porte chiuse per le precauzioni di contagio da Coronavirus, è stato trasmesso in diretta Facebook.
Si tratta di due delle interrogazioni presentate dal gruppo di minoranza Belforte Insieme e che riguardano la sicurezza e la viabilità del paese: gli autovelox in superstrada e i dossi artificiali che l'amministrazione Paoloni aveva fatto installare a borgo San Giovanni, in prossimità delle scuole elementari, e nel quartiere San Giorgio, vicino al parco giochi, ma che la nuova amministrazione guidata dal sindaco Alessia Vita ha fatto rimuovere.
A commentare le risposte della maggioranza alle due interrogazioni è il consigliere Roberto Paoloni: "Si è notata una accelerazione del numero di controlli con l'autovelox - spiega Paoloni ai microfoni di Radio C1...inBlu - , non solo per Belforte, ma anche per gli altri Comuni che si affacciano sulla zona in cui la polizia locale è di competenza dell'Unione Montana. Abbiamo chiesto se questa cosa fosse regolare. Ci è stato risposto che il servizio viene fatto in maniera regolare e che ci sono stati addirittura dei controlli fatti dalla polizia stradale".
Il primo cittadino ha infatti specificato come per il proprio Comune il numero dei controlli al mese fosse lo stesso della precedente amministrazione, cioè cinque volte.
"Non abbiamo avuto riscontro sul controllo della polizia stradale - aggiunge Paoloni - ma ce la faranno avere quanto prima. Riteniamo, anche da quanto emerso dal Comitato nato per questo problema, che non si tratti più di un controllo di sicurezza, ma che si stia tornando al pensiero di far cassa con l'autovelox, nonostante abbiamo poi saputo che i proventi dei verbali vengono divisi al 50% tra il Comune e l'Unione Montana. Noi crediamo che si possano comunque fare bilanci senza vessare sui cittadini e abbiamo fatto questa interrogazione per capire se il servizio viene fatto in maniera trasparente. E' stata annunciata una denuncia nei confronti del questore da parte dell'Unione Montana - dice Paoloni facendo riferimento alle affermazioni del consigliere Giampiero Feliciotti - . Chi è al di sopra di noi deciderà cosa fare e ci farà sapere se le cose vanno bene".
Sempre la sicurezza stradale è stata al centro di una seconda interrogazione, quella sui dossi: "Noi non discutiamo sulla scelta - precisa l'ex sindaco - ma riteniamo che sia stata fatta prevalentemente su richiesta di coloro a cui i dossi non piacevano. Ci è stato detto che non fossero a norma rispetto al codice della strada, ma il consigliere Mario Antinori ha portato dati e foto per dimostrare che per quella situazione erano in regola. Non discutiamo nemmeno su questo, accettiamo che si voglia fare una scelta diversa dalla nostra, ma contestiamo la scelta di toglierli nel frattempo che si trovi un'altra soluzione. Sarebbe stato più logico tenerli fino a quando non sarebbe stata pronta l'alternativa. Ora quelle zone non sono più in sicurezza e l'attuale amministrazione ne è responsabile. Attendiamo quanto prima - conclude - nuove soluzioni".

GS

Ancora il terremoto, come era logico aspettarsi, al centro del dibattito nell'incontro tra il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui e la cittadinanza, trasmesso in diretta Facebook da RadioC1.

Tante le domande rivolte al primo cittadino e al vicesindaco Roberto Lucarelli, dalle Sae, Soluzioni abitative di emergenza, al Contributo per l'autonoma sistemazione, dai puntellamenti per la messa in sicurezza nel centro storico ai problemi dei commercianti. Si è parlato anche di altre questioni, come la viabilità e le scuole, che sono sempre e comunque legati ai temi della ricostruzione.

In apertura di serata, c'è stato uno scontro verbale piuttosto acceso tra un cittadino, Stefano Balsametti, proprietario di un terreno in località Vallicelle, espropriato per far posto alle casette. Il cittadino ha chiesto chiarimenti al sindaco soprattutto in merito agli accertamenti geologico, che il sindaco ha spiegato essere di competenza della Regione Marche. “Chiederò l'annullamento dell'atto”, ha concluso Balsametti, contestando vivacemente il sindaco.

Stefano Balsametti

 

Da Vallicelle al centro storico, che un cittadino ha lamentato essere un po' uscito dai riflettori. “Prima del terremoto – ha spiegato il cittadino nel suo intervento – il centro non era popolatissimo. Ora per gli studenti universitari si sta pensando ad una soluzione fuori dal centro, il commercio era già in difficoltà prima, ora ancora di più. Come si muove il Comune?”. Pasqui ha spiegato : “nessuno di noi vuole abbandonare il centro storico. Abbiamo scelto di fare stare le persone vicino alla città con le Sae proprio per questo. Per quanto riguarda le messe in sicurezza, il sindaco può dare gli incarichi, ma non si può occupare delle coperture finanziare, che devono arrivare dagli enti superiori, coperture che non arrivano. Io sono il primo che vuole aprire il centro storico ma se i soldi non arrivano.... Ad oggi, il Comune ha messo a disposizione 4 milioni di euro in anticipazione proprio per le messe in sicurezza. Ora la situazione si è sbloccata; dal 16 febbraio abbiamo le coperture per gli interventi nel centro storico. Procederemo come fatto finora, dalle zone più esterne fino al centro. Senza dimenticare che su 328 interventi nelle Marche, ben 94 sono stati fatti a Camerino.

pubblico secondo incontro con il sindaco

Si è aperto poi il capitolo Mario Cucinella, l'architetto incaricato dal Comune di regidere un piano per la ricostruzione e la rinascita di Camerino. “Io vado avanti – ha risposto il sindaco – e mi muoverò nel solco della legge. Dovrò fare un bando pubblico per l'incarico e il Comune reperirà i fondi necessari attraverso il capitolo delle perimetrazioni. Per me il futuro è riportare le persone a Camerino. Ma se si va avanti cosi, se tutti i 140 comuni del cratere vengono trattati allo stesso modo, non si va da nessuna parte. Oggi non siamo più neanche una comunità, non abbiamo un posto dove ritrovarci. Con la struttura per i commercianti, raggiungiamo anche questo obiettivo: ci saranno spazi per bambini e per socializzare”.

prima donna che fa domanda

Altro tema la consegna delle casette: il sindaco ha annunciato altre due date, quella del 15 aprile e del 15 maggio per Cortine Ovest, Est e Centro.

Qualcuno ha chiesto lumi sulla viabilità. Pasqui ha spiegato che Camerino ha 150 km di strade e pensare di riuscire a mantenerle con la forza del bilancio comunale è impensabile. Il vicesindaco Lucarelli ha inoltre annunciato che, nonostante le difficoltà economiche, sarà riasfaltata tutta la zona di Vallicelle;  in fase di completamento il reperimento delle risorse per le frazioni e, la strada de Le Calvie sarà riaperta entro 4-5 settimane. Capitolo dolente la ricostruzione leggera. “Non voglio parlare della ricostruzione leggera – ha detto Pasqui - perchè  ancora non c'è. Siamo in alto mare: se di fronte ad ogni piccolo abuso fermiamo la pratica, allora non partiamo mai. A Camerino con i rientri delle Sae e con quelli della leggera riusciremmo a far tornare una buona fetta di persone di quelle che sono ancora fuori città”. Capitolo scuole legato alla ricostruzione. “La donazione Merloni non è andata a buon fine – ha spiegato il primo cittadino – perché la zona da noi indicata, non era di gradimento. Ma io non avevo molte scelte. Avevamo anche pensato di abbinare la collocazione della sede comunale, ma l'idea non si è potuta concretizzaare. Sta facendo invece passi avanti il progetto per la realizzazione dell'asilo di San Venanzio, che dovrà realizzare la parrocchia. Noi faremo l'area verde con strutture sportive. Infine la casa di riposo, che si farà a Vallicelle. Il progetto è stato presentato prima di tutto agli ospiti e questo è di buon auspicio”.

francesco aquili

 

 

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