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L'Associazione Tutela Diabetici di Camerino: " Basta alle decisioni calate dall'alto che penalizzano l'entroterra"

Martedì, 16 Agosto 2016 18:39 | Letto 2664 volte   Clicca per ascolare il testo L'Associazione Tutela Diabetici di Camerino: " Basta alle decisioni calate dall'alto che penalizzano l'entroterra" Si smetta di parlare il politichese e soprattutto si smetta di fare proclami, salvo poi approvare delibere come la 481 del 2 agosto 2016. A tuonare è l’Associazione Tutela Diabetici di Camerino che in pieno periodo estivo si è ritrovata a fare i conti con l’ennesima decisione calata dall’Alto dalla Regione Marche e dai vertici dell’Asur. In merito alla Diabetologia dei presidi ospedalieri di Camerino-Matelica- San Severino, spiegano dall’Associazione, nell’ambito  dell’Area Vasta 3 non si è assolutamente tenuto conto della legge regionale,  in quanto vengono istituite all’interno del Dipartimento Area Medica AV3 solamente due unità operative semplici dipartimentali: l’ UOSD Diabetologia Area territoriale Macerata e Camerino e l’UOSD Diabetologia Area territoriale Civitanova. Viene soppressa, a questo punto, l’unità operativa semplice dipartimentale di Camerino con la creazione di quella di Macerata e Camerino insieme, mentre quella di Civitanova è rimasta tale. Perché quella di Civitanova non ha inglobato la Diabetologia di Macerata, che non era una unità operativa semplice dipartimentale, ma era inserita alla Medicina? Il territorio dell’alto maceratese viene sempre penalizzato. Tutto ciò è palesemente  in contrasto con la LEGGE REGIONALE 24 marzo 2015. Chiediamo, a questo punto, che sia fatta chiarezza una volta per tutte e che ci si renda finalmente conto che certi argomenti vanno discussi e condivisi con le popolazioni, in particolare delle aree montane, e che non si può continuare a calare decisioni dall’alto sulla pelle di cittadini che hanno pari dignità e pari diritti di quelli che vivono sulla costa o su zone politicamente più “incisive”. Chiediamo, inoltre, ai rappresentanti locali di quei partiti che governano la Regione Marche di intercedere in favore dei territori piuttosto che del partitismo e di farsi portavoce all’interno dei tavoli di lavoro delle istanze e delle necessità sui cui da tempo cerchiamo di sensibilizzare chi governa.

Si smetta di parlare il politichese e soprattutto si smetta di fare proclami, salvo poi

approvare delibere come la 481 del 2 agosto 2016. A tuonare è l’Associazione Tutela

Diabetici di Camerino che in pieno periodo estivo si è ritrovata a fare i conti con l’ennesima

decisione calata dall’Alto dalla Regione Marche e dai vertici dell’Asur. In merito alla

Diabetologia dei presidi ospedalieri di Camerino-Matelica- San Severino, spiegano

dall’Associazione, nell’ambito  dell’Area Vasta 3 non si è assolutamente tenuto conto della

legge regionale,  in quanto vengono istituite all’interno del Dipartimento Area Medica AV3

solamente due unità operative semplici dipartimentali: l’ UOSD Diabetologia Area

territoriale Macerata e Camerino e l’UOSD Diabetologia Area territoriale Civitanova. Viene

soppressa, a questo punto, l’unità operativa semplice dipartimentale di Camerino con la

creazione di quella di Macerata e Camerino insieme, mentre quella di Civitanova è rimasta

tale. Perché quella di Civitanova non ha inglobato la Diabetologia di Macerata, che non

era una unità operativa semplice dipartimentale, ma era inserita alla Medicina? Il territorio

dell’alto maceratese viene sempre penalizzato. Tutto ciò è palesemente  in contrasto con

la LEGGE REGIONALE 24 marzo 2015.

Chiediamo, a questo punto, che sia fatta chiarezza una volta per tutte e che ci si renda

finalmente conto che certi argomenti vanno discussi e condivisi con le popolazioni, in

particolare delle aree montane, e che non si può continuare a calare decisioni dall’alto

sulla pelle di cittadini che hanno pari dignità e pari diritti di quelli che vivono sulla costa o

su zone politicamente più “incisive”.

Chiediamo, inoltre, ai rappresentanti locali di quei partiti che governano la Regione Marche

di intercedere in favore dei territori piuttosto che del partitismo e di farsi portavoce

all’interno dei tavoli di lavoro delle istanze e delle necessità sui cui da tempo cerchiamo di

sensibilizzare chi governa.

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