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E’ nato a Camerino il Comitato per il NO alla riforma costituzionale. Il 21 settembre il primo incontro

Venerdì, 09 Settembre 2016 18:13 | Letto 1971 volte   Clicca per ascolare il testo E’ nato a Camerino il Comitato per il NO alla riforma costituzionale. Il 21 settembre il primo incontro E’ nato a Camerino il Comitato per il NO alla riforma costituzionale. Con la riforma e la legge elettorale Italicum- si legge nel comunicato- rischiamo di essere defraudati dei principi di partecipazione democratica su cui si fonda la nostra società. Una riforma già ricca di spaccature all’interno del gruppo dei suoi stessi promotori, che non fa risparmiare, non attua riduzioni di spesa né snellisce il processo amministrativo e legislativo. La sola riduzione a cui assistiamo è quella legata al potere decisionale in mano ai cittadini. Camerino non resta a guardare: partecipa attivamente in difesa dei principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale. Volontari provenienti da differenti aree del tessuto sociale e dalle più disparate esperienze - continua la nota-si uniscono in un obiettivo comune. A livello locale invitiamo associazioni, movimenti politici, federazioni sindacali (da ANPI a CGIL, fino agli esponenti locali di Forza Italia) che già hanno aderito a livello nazionale, ad unirsi al comune obiettivo del Comitato di Camerino per il NO. Un atto di responsabilità a cui nessuno può sottrarsi. Lavoriamo per la creazione di un calendario di eventi ed incontri di dibattito. Vogliamo informare i cittadini sulla Costituzione vigente, sulle modifiche proposte dalla riforma e sulle ragioni del NO. Fondamentale è la necessità di un confronto diretto e aperto con coloro che, attraverso slogan “da tifoseria”, non fanno che alimentare confusione e disinformazione attorno al tema certamente complesso.  Primo incontro pubblico: mercoledì 21 settembre, ore 21.00, presso la Sala degli Stucchi del palazzo comunale di Camerino. Presiede il Prof. Paolo Bianchi, docente UNICAM di Diritto Costituzionale. L’impegno a preservare la sovranità popolare e quei diritti imprescindibili che da essa scaturiscono - conclude il comunicato-ci richiama ad una posizione ferma ed inequivocabile. Si tratta di un’occasione per difendere la nostra storia e non restare ad essa indifferenti.

E’ nato a Camerino il Comitato per il NO alla riforma costituzionale.

Con la riforma e la legge elettorale "Italicum"- si legge nel comunicato- rischiamo di essere defraudati dei principi di partecipazione democratica su cui si fonda la nostra società. Una riforma già ricca di spaccature all’interno del gruppo dei suoi stessi promotori, che non fa risparmiare, non attua riduzioni di spesa né snellisce il processo amministrativo e legislativo. La sola riduzione a cui assistiamo è quella legata al potere decisionale in mano ai cittadini. Camerino non resta a guardare: partecipa attivamente in difesa dei principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale.

Volontari provenienti da differenti aree del tessuto sociale e dalle più disparate esperienze - continua la nota-si uniscono in un obiettivo comune.

A livello locale invitiamo associazioni, movimenti politici, federazioni sindacali (da ANPI a CGIL, fino agli esponenti locali di Forza Italia) che già hanno aderito a livello nazionale, ad unirsi al comune obiettivo del Comitato di Camerino per il NO. Un atto di responsabilità a cui nessuno può sottrarsi.

Lavoriamo per la creazione di un calendario di eventi ed incontri di dibattito. Vogliamo informare i cittadini sulla Costituzione vigente, sulle modifiche proposte dalla riforma e sulle ragioni del NO. Fondamentale è la necessità di un confronto diretto e aperto con coloro che, attraverso slogan “da tifoseria”, non fanno che alimentare confusione e disinformazione attorno al tema certamente complesso. 

Primo incontro pubblico: mercoledì 21 settembre, ore 21.00, presso la Sala degli Stucchi del palazzo comunale di Camerino. Presiede il Prof. Paolo Bianchi, docente UNICAM di Diritto Costituzionale.

L’impegno a preservare la sovranità popolare e quei diritti imprescindibili che da essa scaturiscono - conclude il comunicato-ci richiama ad una posizione ferma ed inequivocabile.

Si tratta di un’occasione per difendere la nostra storia e non restare ad essa indifferenti.

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