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"Non saremo complici di questo delitto contro l'Appennino" Pasqui chiama a raccolta i sindaci del cratere

Giovedì, 13 Dicembre 2018 21:43 | Letto 2261 volte   Clicca per ascolare il testo "Non saremo complici di questo delitto contro l'Appennino" Pasqui chiama a raccolta i sindaci del cratere Immobilismo da parte delle istituzioni, calo delle attenzioni da parte dei mass media, procedure burocratiche eccessive, mancanza di personale, difficoltà nellottenere le risorse finanziarie necessarie A due anni dal terremoto che ha sconvolto il Centro Italia,il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, prende carta e penna e scrive ai colleghi sindaci del cratere,  chiamandoli a raccolta per una manifestazione pacifica di massa a Roma davanti al Palazzo del Governo. Tutti noi sindaci siamo spettatori e allo stesso tempo, nostro malgrado protagonisti incolpevoli di tutto questo. Le nostre richieste di semplificazione, di accelerazione delle procedure, di anteporre i bisogni dei cittadini, alle esigenze, anchesse legittime di controllo, rimangono spesso inascoltate e comunque senza risposta.  La tragica conseguenza di questo scenario -scrive il sindaco- è che si sta assistendo ad un progressivo e irreversibile abbandono e spopolamento dei nostri territori.  Noi non possiamo e non vogliamo essere complici di questo delitto contro l’Appennino e contro tutti i territori colpiti dal terremoto siamo pronti ad assumerci, come facciamo ogni giorno, le nostre responsabilità per garantire un futuro alle nostre terre e alla nostra gente. Credo sia necessario – continua Pasqui – reagire e far sentire la nostra voce e quelle delle Comunità che amministriamo”. Con la lettera inviata anche al presidente e al vicepresidente dell’Anci, Pasqui invita i sindaci del cratere a partecipare alla manifestazione dimostrativa pacifica davanti a Palazzo Chigi, con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini dei comuni e riuscire a  portare nella capitale un numero significativo di almeno 1000 persone.

Immobilismo da parte delle istituzioni, calo delle attenzioni da parte dei mass media, procedure burocratiche eccessive, mancanza di personale, difficoltà nell'ottenere le risorse finanziarie necessarie A due anni dal terremoto che ha sconvolto il Centro Italia,il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, prende carta e penna e scrive ai colleghi sindaci del 'cratere',  chiamandoli a raccolta per una manifestazione pacifica di massa a Roma davanti al Palazzo del Governo." Tutti noi sindaci siamo spettatori e allo stesso tempo, nostro malgrado protagonisti incolpevoli di tutto questo. Le nostre richieste di semplificazione, di accelerazione delle procedure, di anteporre i bisogni dei cittadini, alle esigenze, anch'esse legittime di controllo, rimangono spesso inascoltate e comunque senza risposta.  La tragica conseguenza di questo scenario -scrive il sindaco- è che si sta assistendo ad un progressivo e irreversibile abbandono e spopolamento dei nostri territori.  Noi non possiamo e non vogliamo essere complici di questo delitto contro l’Appennino e contro tutti i territori colpiti dal terremoto siamo pronti ad assumerci, come facciamo ogni giorno, le nostre responsabilità per garantire un futuro alle nostre terre e alla nostra gente. Credo sia necessario – continua Pasqui – reagire e far sentire la nostra voce e quelle delle Comunità che amministriamo. Con la lettera inviata anche al presidente e al vicepresidente dell’Anci, Pasqui invita i sindaci del 'cratere' a partecipare alla manifestazione dimostrativa pacifica davanti a Palazzo Chigi, con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini dei comuni e riuscire a  portare nella capitale un numero significativo di almeno 1000 persone.

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