Immobilismo da parte delle istituzioni, calo delle attenzioni da parte dei mass media, procedure burocratiche eccessive, mancanza di personale, difficoltà nell'ottenere le risorse finanziarie necessarie A due anni dal terremoto che ha sconvolto il Centro Italia,il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, prende carta e penna e scrive ai colleghi sindaci del 'cratere', chiamandoli a raccolta per una manifestazione pacifica di massa a Roma davanti al Palazzo del Governo." Tutti noi sindaci siamo spettatori e allo stesso tempo, nostro malgrado protagonisti incolpevoli di tutto questo. Le nostre richieste di semplificazione, di accelerazione delle procedure, di anteporre i bisogni dei cittadini, alle esigenze, anch'esse legittime di controllo, rimangono spesso inascoltate e comunque senza risposta. La tragica conseguenza di questo scenario -scrive il sindaco- è che si sta assistendo ad un progressivo e irreversibile abbandono e spopolamento dei nostri territori. Noi non possiamo e non vogliamo essere complici di questo delitto contro l’Appennino e contro tutti i territori colpiti dal terremoto siamo pronti ad assumerci, come facciamo ogni giorno, le nostre responsabilità per garantire un futuro alle nostre terre e alla nostra gente. Credo sia necessario – continua Pasqui – reagire e far sentire la nostra voce e quelle delle Comunità che amministriamo”. Con la lettera inviata anche al presidente e al vicepresidente dell’Anci, Pasqui invita i sindaci del 'cratere' a partecipare alla manifestazione dimostrativa pacifica davanti a Palazzo Chigi, con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini dei comuni e riuscire a portare nella capitale un numero significativo di almeno 1000 persone.