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Sisma. 5 Stelle Tolentino: "Cosa fa Borrelli?"

Mercoledì, 30 Ottobre 2019 11:23 | Letto 1034 volte   Clicca per ascolare il testo Sisma. 5 Stelle Tolentino: "Cosa fa Borrelli?" Nel giorno in cui si celebra il triste anniversario del terremoto che ha colpito il centro Italia e quindi anche Tolentino, i consiglieri pentastellati della città, Gianni Mercorelli e Martina Cicconetti, hanno voluto fare il punto della situazione sulla gestione dell’emergenza da parte dell’amministrazione Pezzanesi. “Vogliamo dire la nostra - ha esordito Mercorelli - su quello che Pezzanesi avrebbe dovuto fare in questi tre anni e raccontare quello che invece non ha fatto. Parliamo delle case, delle persone, della comunità tolentinate”. In principio il punto sugli appartamenti per i terremotati: “A Tolentino abbiamo richieste per circa 220 abitazioni e oggi le case che abbiamo dato sono solo 4. La domanda che facciamo su Borrelli nasce dalla delusione che ci ha lasciato quando ad aprile è venuto in città. Quando noi andammo a Roma a parlare con lui per presentargli la situazione degli appartamenti di Tolentino, lui ci diede ragione puntualizzando che Tolentino aveva preso 20 milioni di euro per gli appartamenti, perché l’amministrazione aveva promesso di completare i lavori entro agosto 2019. Era ovvio che queste scadenze sarebbero state disattese dal momento che già durante la sua visita i lavori in contrada Rancia non erano cominciati. Allora Borrelli, oltre ad aver spalleggiato Pezzanesi nell’assise pubblica, comunque qualcosa sul piatto lo ha buttato: la richiesta di un cronoprogramma con scadenze certe. A metà maggio viene quindi consegnato il cronoprogramma, ma ad oggi non c’è una delle scadenze presenti che sia stata rispettata”.  È Martina Cicconetti a fare il punto sulle date di inizio dei lavori che registrerebbero almeno due mesi di ritardo: “In contrada Paterno dovevano cominciare il 3 settembre, in Piazzale Battaglia il 29 agosto, in via 8 marzo il 19 giugno e in contrada Pace il 21 ottobre.  In contrada Sant’Angelo, struttura già rimessa a posto, su cui mancavano le finiture, i 4 appartamenti dovevano essere consegnati oggi, ma ci sarà una settimana di ritardo”. A questi ritardi si aggiunge la decisione di non acquistare gli appartamenti di via Filelfo “gli stessi di cui Pezzanesi disse di aver consegnato le chiavi con i terremotati che commossi abbracciavano i dipendenti comunali”. Questi potrebbero ora portare dei problemi alle tre graduatorie non integrabili far loro ed è per questo che i grillini chiedono al sindaco le strategie che metterà in campo per risolvere questo problema. “La poca serietà della giunta Pezzanesi - prosegue Mercorelli - si racconta quindi in sintesi nel cronoprogramma. Un fallimento totale, una incapacità di prevedere e integrare informazioni assoluta. Quello che dovrebbe fare oggi Borrelli è togliere a Tolentino la possibilità di realizzare queste case, stando a quanto detto al momento in cui ha dato l’ultimatum. Borrelli dovrebbe essere determinato a tener fede alla parola che aveva dato precedentemente. Forse è stato troppo indulgente? Non vorremmo che questa amicizia con Pezzanesi che tanto ha voluto rimarcare lo avesse portato a chiudere gli occhi su questi ritardi”.GS
Nel giorno in cui si celebra il triste anniversario del terremoto che ha colpito il centro Italia e quindi anche Tolentino, i consiglieri pentastellati della città, Gianni Mercorelli e Martina Cicconetti, hanno voluto fare il punto della situazione sulla gestione dell’emergenza da parte dell’amministrazione Pezzanesi.

“Vogliamo dire la nostra - ha esordito Mercorelli - su quello che Pezzanesi avrebbe dovuto fare in questi tre anni e raccontare quello che invece non ha fatto.

Parliamo delle case, delle persone, della comunità tolentinate”.

In principio il punto sugli appartamenti per i terremotati: “A Tolentino abbiamo richieste per circa 220 abitazioni e oggi le case che abbiamo dato sono solo 4.

La domanda che facciamo su Borrelli nasce dalla delusione che ci ha lasciato quando ad aprile è venuto in città. Quando noi andammo a Roma a parlare con lui per presentargli la situazione degli appartamenti di Tolentino, lui ci diede ragione puntualizzando che Tolentino aveva preso 20 milioni di euro per gli appartamenti, perché l’amministrazione aveva promesso di completare i lavori entro agosto 2019.

Era ovvio che queste scadenze sarebbero state disattese dal momento che già durante la sua visita i lavori in contrada Rancia non erano cominciati.

Allora Borrelli, oltre ad aver spalleggiato Pezzanesi nell’assise pubblica, comunque qualcosa sul piatto lo ha buttato: la richiesta di un cronoprogramma con scadenze certe.

A metà maggio viene quindi consegnato il cronoprogramma, ma ad oggi non c’è una delle scadenze presenti che sia stata rispettata”. 

È Martina Cicconetti a fare il punto sulle date di inizio dei lavori che registrerebbero almeno due mesi di ritardo: “In contrada Paterno dovevano cominciare il 3 settembre, in Piazzale Battaglia il 29 agosto, in via 8 marzo il 19 giugno e in contrada Pace il 21 ottobre. 

In contrada Sant’Angelo, struttura già rimessa a posto, su cui mancavano le finiture, i 4 appartamenti dovevano essere consegnati oggi, ma ci sarà una settimana di ritardo”.

A questi ritardi si aggiunge la decisione di non acquistare gli appartamenti di via Filelfo “gli stessi di cui Pezzanesi disse di aver consegnato le chiavi con i terremotati che commossi abbracciavano i dipendenti comunali”. Questi potrebbero ora portare dei problemi alle tre graduatorie non integrabili far loro ed è per questo che i grillini chiedono al sindaco le strategie che metterà in campo per risolvere questo problema.

“La poca serietà della giunta Pezzanesi - prosegue Mercorelli - si racconta quindi in sintesi nel cronoprogramma. Un fallimento totale, una incapacità di prevedere e integrare informazioni assoluta.

Quello che dovrebbe fare oggi Borrelli è togliere a Tolentino la possibilità di realizzare queste case, stando a quanto detto al momento in cui ha dato l’ultimatum.

Borrelli dovrebbe essere determinato a tener fede alla parola che aveva dato precedentemente.

Forse è stato troppo indulgente? Non vorremmo che questa amicizia con Pezzanesi che tanto ha voluto rimarcare lo avesse portato a chiudere gli occhi su questi ritardi”.

GS


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