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Coldiretti Macerata: "Allarme lupi, il rischio è lo spopolamento della montagna"

Mercoledì, 19 Luglio 2023 15:52 | Letto 419 volte   Clicca per ascolare il testo Coldiretti Macerata: "Allarme lupi, il rischio è lo spopolamento della montagna" Due pecore sbranate, quattro vitelli scomparsi mentre si trovavano al pascolo: non c’è pace per gli allevatori nel territorio di Sarnano. Di ieri pomeriggio la notizia dell’attacco di lupi o cani inselvatichiti in zona Schito quando un branco è riuscito a eludere i cani da guardia, violare un alto cancello in ferro e ad afferrare due capi trovati poi a terra privi di vita. C’è grande apprensione tra gli allevatori. Anche perché nei giorni scorsi è stata denunciata anche la scomparsa di alcuni vitelli al pascolo in Appennino. In casi come questi ultimi, tuttavia, non esistono indennizzi previsti soltanto in presenza del capo sbranato. Il rischio vero oggi è – denuncia la Coldiretti Macerata– la scomparsa della presenza dell’uomo delle montagne e delle aree interne per l’abbandono di famiglie ma anche di tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze bovine ed ovicaprine. Nel 2022 gli allevatori delle Marche hanno subito circa 70 attacchi da parti dei lupi, autori dell’uccisione di oltre 150 animali. Il 15% degli attacchi è avvenuto nella provincia di Macerata. Ma negli ultimi 5 anni sono stati sbranati oltre 1800 animali, secondo i dati della Regione che tuttavia non tengono conto del bestiame morto per altra causa (ad esempio da schiacciamento nel panico della fuga che si crea durante i blitz dei predatori) o scappato e disperso. Per non parlare degli animali da affezione come cani e gatti con attacchi registrati anche nei pressi dei centri abitati e nei comuni costieri: il segno più evidente di un equilibrio degli habitat che è stato perduto. Sempre lo scorso anno invece oltre 600 tra capre e pecore e circa 300 bovini sono risultati dispersi nelle campagne marchigiane. 
Due pecore sbranate, quattro vitelli scomparsi mentre si trovavano al pascolo: non c’è pace per gli allevatori nel territorio di Sarnano. Di ieri pomeriggio la notizia dell’attacco di lupi o cani inselvatichiti in zona Schito quando un branco è riuscito a eludere i cani da guardia, violare un alto cancello in ferro e ad afferrare due capi trovati poi a terra privi di vita. C’è grande apprensione tra gli allevatori. Anche perché nei giorni scorsi è stata denunciata anche la scomparsa di alcuni vitelli al pascolo in Appennino. In casi come questi ultimi, tuttavia, non esistono indennizzi previsti soltanto in presenza del capo sbranato.

"Il rischio vero oggi è – denuncia la Coldiretti Macerata– la scomparsa della presenza dell’uomo delle montagne e delle aree interne per l’abbandono di famiglie ma anche di tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze bovine ed ovicaprine".

Nel 2022 gli allevatori delle Marche hanno subito circa 70 attacchi da parti dei lupi, autori dell’uccisione di oltre 150 animali. Il 15% degli attacchi è avvenuto nella provincia di Macerata. Ma negli ultimi 5 anni sono stati sbranati oltre 1800 animali, secondo i dati della Regione che tuttavia non tengono conto del bestiame morto per altra causa (ad esempio da schiacciamento nel panico della fuga che si crea durante i blitz dei predatori) o scappato e disperso. Per non parlare degli animali da affezione come cani e gatti con attacchi registrati anche nei pressi dei centri abitati e nei comuni costieri: il segno più evidente di un equilibrio degli habitat che è stato perduto. Sempre lo scorso anno invece oltre 600 tra capre e pecore e circa 300 bovini sono risultati dispersi nelle campagne marchigiane. 

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