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Otto lavoratori in nero beccati dalla finanza in un ristorante di Civitanova

Mercoledì, 29 Agosto 2018 09:53 | Letto 1918 volte   Clicca per ascolare il testo Otto lavoratori in nero beccati dalla finanza in un ristorante di Civitanova Lavoro in nero, nei guai una società che gestisce un ristorante e uno stabilimento balneare a Civitanova. La guardia di finanza, nel corso di controlli, ha trovato ben otto lavoratori completamente in nero. È successo un paio di sere fa sul lungomare Piermanni. Al momento dell’intervento tutti e otto erano intenti a svolgere le loro mansioni all’interno del ristorante: camerieri, baristi e lavapiatti di età compresa tra i 20 e 30 anni, di cui sei italiani, un albanese e un pakistano. Sei ragazzi e due ragazze.  Dai primi riscontri eseguiti dai finanzieri è subito emerso che 8 dei 35 lavoratori presenti al lavoro erano sprovvisti del contratto di assunzione e della preventiva comunicazione agli enti preposti.  Per le situazioni di “lavoro nero” rilevate sono state avviate, da parte dei milita??U?#???̍~?@|?lle di Civitanova Marche, le procedure per l’irrogazione della maxisanzione prevista dall’attuale normativa che va da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di 9.000 euro per ciascuna posizione irregolare.  Nei confronti della società che gestisce il ristorante e lo stabilimento balneare dovrà, inoltre, essere valutata l’applicazione della sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio in quanto il personale accertato in nero supera del 20% il personale impiegato al lavoro al momento dell’accesso. g.g.

Lavoro in nero, nei guai una società che gestisce un ristorante e uno stabilimento balneare a Civitanova. La guardia di finanza, nel corso di controlli, ha trovato ben otto lavoratori completamente in nero. È successo un paio di sere fa sul lungomare Piermanni.

Al momento dell’intervento tutti e otto erano intenti a svolgere le loro mansioni all’interno del ristorante: camerieri, baristi e lavapiatti di età compresa tra i 20 e 30 anni, di cui sei italiani, un albanese e un pakistano. Sei ragazzi e due ragazze. 

Dai primi riscontri eseguiti dai finanzieri è subito emerso che 8 dei 35 lavoratori presenti al lavoro erano sprovvisti del contratto di assunzione e della preventiva comunicazione agli enti preposti. 

Per le situazioni di “lavoro nero” rilevate sono state avviate, da parte dei milita??U?#???̍~?@|?lle di Civitanova Marche, le procedure per l’irrogazione della maxisanzione prevista dall’attuale normativa che va da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di 9.000 euro per ciascuna posizione irregolare. 

Nei confronti della società che gestisce il ristorante e lo stabilimento balneare dovrà, inoltre, essere valutata l’applicazione della sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio in quanto il personale accertato in nero supera del 20% il personale impiegato al lavoro al momento dell’accesso.

g.g.

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