Al via il festival internazionale "Terra d'organi antichi". Il 2 agosto omaggio a Maurizio Cavallaro
31 Lug 202218 concerti, all’insegna del tradizionale connubio tra arte e musica.
Martedì 2 agosto il Festival itinerante farà tappa in un luogo magico, la Pinetina del Mulino a Gelagna di Serravalle, dove Gianni Fassetta alla fisarmonica e Maurizio Maffezzoli all’organo si esibiranno per omaggiare la figura di Maurizio Cavallaro, amico e cultore raffinato della musica organistica.
Il Festival si sposterà poi nelle province di Fermo e di Ascoli Piceno: il 3 agosto presso la bellissima piazza del Castello di Alteta di Montegiorgio si esibirà il duo Raffaele Bertolini al clarinetto e Gianni Fassetta alla fisarmonica con musiche dal 700 ai giorni nostri, mentre il 10 agosto la Collegiata S. Lorenzo di Rotella ospiterà Daniele Dori, organista della Cattedrale S. Maria Novella di Firenze.
Due tappe da non perdere all’insegna del più raffinato repertorio di musica barocca saranno quelle del 15 e del 16 agosto, l’una a Pievefavera di Caldarola dove presso la Chiesa di Santa Maria Assunta si potrà assistere al duo Aldo Caterina al trombone e Antonio Famiglietti all’organo, l’altra nella splendida chiesa di San Giusto a S. Maroto di Pievebovigliana dove si esibiranno due musicisti modenesi di prestigio, Francesco Gibellini alla tromba e Stefano Manfredini all’organo.
Il Festival continuerà il suo itinerario fino al 27 novembre, toccando luoghi suggestivi per la valenza artistica e proponendo musiche di alto livello grazie ai pregevoli organi storici presenti nella nostra regione e agli artisti coinvolti.
Il cartellone prevede anche una tappa fuori regione, a Contigliano in provincia di Rieti il 10 settembre dove nella collegiata S. Michele Arcangelo Christian Tarabbia all’organo Fedeli proporrà un particolare repertorio di danze per organo tra 600-700.
Il programma completo del Festival è consultabile alla pagina facebook Festival "Terra d'Organi Antichi". Per info Maurizio Maffezzoli 339.6190544.
Data importante quella di domenica 30 settembre per la città di Camerino e per il Festival Terra d’Organi Antichi, giunto quest’anno alla sua tredicesima edizione sotto la direzione artistica del maestro Maurizio Maffezzoli, presidente dell’Associazione Organi Arti e Borghi, che ha deciso di dedicare un tributo ad uno dei massimi esperti di Musica sacra e di organi antichi recentemente scomparso: Don Costantino Fefè.
Il concerto avrà come protagonista di prestigio l’Ensemble Hortensia Virtuosa, che si esibirà presso la chiesa del Seminario di Camerino questa domenica alle ore 18.00, in uno speciale Concerto Barocco per due violini, violoncello e clavicembalo.
Il nono appuntamento del Festival farà parte integrante della Festa Nazionale del PleinAir, il tradizionale incontro organizzato dall’Associazione dei Paesi Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, promosso dal Comune di Camerino in collaborazione con il Gruppo comunale di Protezione Civile, l’Istituto musicale “Nelio Biondi” e l’Associazione Turistica “Pro Camerino”.
Il gruppo Hortensia Virtuosa, fondato dal violinista Giovanni Rota, nasce nel 2012 e prende il nome dalla Sonata per violino e basso continuo di don Marco Uccellini tratta dall’opera quarta del 1645. Debutta nella 16a edizione del Theate Mvsica Antiqva Festival che si svolge nella città di Chieti e svolge attività concertistica in diverse città in Italia e all'estero. L’obiettivo del gruppo è quello di far rivivere il repertorio cameristico che va dal 1600 ai primi anni del 1800 attraverso l’uso di strumenti originali d’epoca o copie abbinati ad una prassi esecutiva filologica, all’utilizzo di fonti originali necessarie alle performance. Il concerto ha come titolo “Di danza in danza”: in programma un percorso di Sonate ed ostinati tipici del Seicento italiano attraverso un'ampia area di coincidenza tra musica strumentale e musica da ballo, sede di scambi tra musica colta e musica popolare: una Bergamasca, danza di corteggiamento originaria della città di Bergamo probabilmente composta sopra una canzone quattrocentesca di origine toscana nella versione rielaborata ed arricchita di Uccellini; una Ciaccona, ballo di origini ibero-americane con forte connotazione etnica ed erotica bandita nel 1615 dalle rappresentazioni teatrali per la sua contagiosa e consolidata inclinazione alla lussuria, nella versione di Merula e Corelli; il Ballo del Gran Duca in origine ballo scenico corale composto da E. de'Cavalieri poi diventato un ballo epitalamico posto a conclusione degli intermedi fiorentini del 1589 nella versione di Buonamente.
Di Falconiero l'ostinato Passacaglia e la Fantasia Battalla de Barabaso yerno se Satanas, si interpongono alla celebre Follia, tema processionale di origine iberica derivato dal termine folias (foglia) nella versione di Andrea Falconiero.
In ricordo di Don Costantino Fefè il concerto sarà preceduto dagli interventi di Maurizio Maffezzoli e di Paolo Peretti, noto musicologo e organologo, autore dello studio più completo sugli organi storici delle Marche, a cui lo stesso Don Fefè aveva dato un contributo fondamentale nella ricerca e nella classificazione degli antichi strumenti. L’appuntamento già previsto nel cartellone del Festival si configura dunque come un doveroso tributo a Don Costantino Fefè da parte non solo dell’Associazione Organi Arti e Borghi, ma anche di tutta la comunità e dell’intero mondo della musica.