L’edificio, che risale alla prima metà del XVI secolo, nel corso dei secoli successivi ha subito una serie di interventi che hanno portato alla sua “stratificazione”. Risiede proprio in quest’ultimo punto la “sfida” che hanno dovuto affrontare i tecnici della società di ingegneria e architettura LNVG, che ha curato la progettazione. «Lavorare su edifici di questo valore storico e artistico impone una serie notevole di sfide - spiegano -. La principale è proprio quella di trovare il giusto compromesso tra gli interventi di restauro e quelli di consolidamento strutturale. Una chiesa dal così importante valore artistico presenta una serie di peculiarità pittoriche e scultoree che vanno rispettate, pur senza tralasciare il necessario miglioramento alla resistenza sismica di cui ha bisogno un edificio che sorge in quest’area».
Per quello che riguarda i tempi, il periodo da considerare è quello della primavera 2024. Sarà allora che si passerà dalla fase progettuale a quella a tutti gli effetti operativa. I lavori dovrebbero durare intorno ai due anni. «Contiamo di aprire il cantiere nella prossima primavera - spiega l’ingegner Carlo Morosi, dell’ufficio ricostruzione dell’arcidiocesi di Camerino-San Severino -. Siamo di fronte a una di quelle opere che vanno “cerchiate in rosso” sulla cartina geografica delle chiese da ricostruire. Il santuario di Macereto, insieme tra le altre alla chiesa di Santa Maria in Via, al duomo di Camerino e alle collegiate di Visso e San Ginesio, rappresenta un luogo di culto di assoluta rilevanza sotto il profilo storico, artistico e soprattutto sociale. Ricostruire queste chiese significa davvero contribuire a dare una svolta nella rinascita del territorio del cratere sismico».
l.c.
Macereto, via ai lavori nel complesso del santuario. Pronto il progetto esecutivo per la chiesa
29 Giu 2023Nel dettaglio, il cantiere attualmente operativo è quello che si occuperà del recupero di quattro strutture - tre nel territorio del comune di Visso, uno ad Ussita - gravemente danneggiate dal terremoto del 2016. Si parla di lavori di ristrutturazione e di miglioramento sismico. Questi edifici sorgono intorno al luogo di culto vero e proprio e prima del terremoto di sette anni fa venivano utilizzati a scopo ricreativo, come ad esempio per i campi scuola estivi. La progettazione dei lavori su questi immobili è dello studio Archliving, mentre l'esecuzione è affidata al consorzio di imprese Atlante. Le condizioni del finanziamento impongono la consegna dei lavori prima dei prossimi 24 mesi. Per quello che riguarda invece la chiesa, la progettazione esecutiva dovrebbe essere consegnata nella prima metà di luglio. Da lì in avanti si procederà con l'affidamento dei lavori. Presto prenderà il via anche questo cantiere.
Soddisfatto l’arcivescovo Francesco Massara, che ha parlato di un cantiere «che presto restituirà alla comunità uno dei luoghi simbolo del territorio diocesano – commenta – . Il santuario di Macereto è uno dei tesori dell’entroterra, uno dei posti più belli della nostra regione. Molto presto potremo riavere un bellissimo luogo di preghiera e di incontro per tutti coloro che vivono in quella zona e per i numerossissimi visitatori. Non solo: fra quindici giorni verrà infatti firmato il contratto con l'impresa che si occuperà dei lavori al complesso dell'ex chiesa di Sant' Agostino a Visso. I nostri ringraziamenti vanno al commissario Guido Castelli, per il sostegno che sta mostrando nei confronti del nostro territorio gravemente colpito dal sisma di sette anni fa».
l.c.
In foto il cantiere allestito nei giorni scorsi
Il cantiere, che si aprirà presumibilmente nei prossimi mesi, riguarda quindi solamente gli edifici intorno al luogo di culto vero e proprio. Le quattro costruzioni, a cavallo tra i comuni di Ussita e Visso, sono state gravemente danneggiate dalle scosse sismiche del 2016 e sono ormai inagibili da più di sei anni. Prima del terremoto venivano utilizzate a scopi ricreativi, come ad esempio per i campi scuola estivi.
Ad occuparsi della progettazione dei lavori agli stabili è stato lo studio Archliving, mentre ad eseguirli sarà il consorzio di imprese Atlante. Le condizioni del finanziamento da 6 milioni 671mila e 387,36 euro arrivato dalla struttura commissariale saranno stringenti: una volta avviato, il cantiere dovrà essere chiuso entro 24 mesi dall’inizio dei lavori.
Soddisfazione da parte dell’arcivescovo di Camerino e San Severino, Francesco Massara, che parla di «una grande gioia per la firma di un decreto che ridarà alla comunità uno dei luoghi più belli della nostra regione – il suo commento –. Con il nuovo anno partiranno i lavori che porteranno a restituire il santuario di Macereto, un bellissimo luogo di preghiera e di incontro, a tutta la comunità di Visso e ai tanti frequentatori di quelle zone».
Di seguito le date dei concerti annunciati:
- 11 luglio - NEK - Poggio San Romualdo (Apiro, Fabriano)
- 15 luglio - concerto a sorpresa - Dosso Vallonica (Gagliole, San Severino Marche)
- 18 luglio - Tosca - Piani di Monte Torroncello (Camerino, Sefro, Serravalle di Chienti)
- 21 luglio - Pacifico (Gino De Crescenzo) + Neri Marcorè - Monte Fraitunno (Montemonaco, Montefortino)
- 28 luglio - Edoardo Bennato - Piani di Monte Gemmo (Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Pioraco)
- 30 luglio - Marco Mengoni - Località Fontanelle (Amandola, Sarnano, Bolognola)
- 2 agosto concerto a sorpresa, una donna - Spelonga (Arquata del Tronto)
- 7 agosto Vinicio Capossela - Macereto
Poi ci saranno altri eventi e concerti che si aggiungeranno in corso d'opera. Collaborazioni anche con lo Sferisterio di Macerata e quindi con altri mondi quali l'opera. Alcuni concerti poi saranno a numero limitato di posti, poiché saranno più vicini ai borghi, una vicinanza per sostenere le aziende dei luoghi interessati.
i 70000 all'ultimo concerto del 2018 con Jovanotti
Tofoni e Marcore' durante la conferenza stampa
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SOTTO IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA
“Il mio rapporto col tempo? È cambiato tantissimo e sono molto cresciuto a livello personale. Affronto la vita in maniera diversa. Certo, ho un’azienda e quindi non posso fare il santone in montagna. Tengo i rapporti con gli uffici e la burocrazia e questo mi tiene attaccato alla realtà ma quando riesco a occuparmi degli animali è tutta un’altra visione. Prima di trasferirmi qua ho fatto un viaggio in India e sicuramente ora la mia vita è più in linea con la visione del tempo legata all’apprezzamento dell’ambiente, delle giornate”.
Vi risponderà così il giovane allevatore Marco Scolastici, laziale di nascita ma Vissano di origini se gli chiedete come è ora il suo rapporto con il tempo. Oggi vive a Macereto dove alleva asini e pecore e produce il cosiddetto cacio sopravvissano. Prima di arrivarci, l’esperienza universitaria alla facoltà di economia a Roma. Dopo un anno però aveva già capito che la vita fra il raccordo, la metro, gli uffici e il caos non facevano per lui. E così la decisione di tornare alle origini, dove erano nati e cresciuti i suoi nonni e dove ora aveva un ramo dell’azienda di famiglia. È arrivato a Macereto nella primavera del 2016 e il terremoto non ha tardato a dargli il benvenuto. Ma la volontà di rimanere è stata più forte, Scolastici si è procurato una yurta mongola ed è rimasto.
Per voi lo abbiamo intervistato. Lo troverete da domani in edicola sul nostro settimanale L’Appennino Camerte.
Gaia Gennaretti