I musei diocesani e civici di Camerino sbarcano su Instagram. La pagina per immagini dedicata si chiama “camerinomusei” e, interagendo con un vasto pubblico, consente di rendere vivo e fruibile l’immenso patrimonio artistico culturale in dotazione. Ad illustrarci il progetto è la stessa direttrice dei musei Barbara Mastrocola, promotrice entusiasta della vetrina innovativa, attraverso la quale raccontare i capolavori d’arte.  “ I social ormai sono sempre più utilizzati come mezzo di comunicazione per le collezioni artistiche e museali - spiega Barbara Mastrocola- il terremoto non è riuscito mai a fermarci e questa nuova pagina Instagram non servirà soltanto a ricordare "vecchie storie" bensì a raccontare anche “nuove emozioni”. 

Il canale Instagram permette di interagire con le immagini delle preziose opere conservate nei depositi e, nel contempo, conoscere il percorso che stiamo realizzando nelle aree di custodia e nei nuovi spazi espositivi. Il terremoto non ha fermato l’arte e credo che uno strumento social come questo,  possa arrivare anche ad un pubblico nuovo e giovane. Chi meglio dell'arte, delle rappresentazioni artistiche di sculture e dipinti, è capace di comunicare, trasmettere emozioni, veicolare forti messaggi. L’'immagine parla da sola –continua la direttrice dei musei- per cui ho pensato a questo mezzo innovativo che, senza tante sovra interpretazioni di attribuzioni o altro, permette a tutti di guardare quello che abbiamo a disposizione e, ad ognuno, di ricavarne liberamente una suggestione e farsi una propria idea”.  

 

Il 25 gennaio, in onore della conversione di San Paolo è stato pubblicato il seguente post:

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Con la pagina “camerinomusei” dunque ci raccontiamo sui social- conclude Barbara Mastrocola-; aldilà dell’edificio in sé, il museo è fatto di persone, delle collezioni che lo animano. Gli edifici purtroppo non li abbiamo più, ma le collezioni esistono in tutta la loro bellezza. Per cui l’invito è a frequentare la nostra pagina Instagram, per capire che cosa significhi chiusi per inagibilitàmaaperti per vocazione e per leggere con nuove prospettive le nostre collezioni, alcune delle quali sono appunto visibili all’interno della chiesa del seminario di Camerino, dove peraltro si sono già svolti numerosi eventi culturali e appuntamenti musicali. E poi, veniteci a vedere dal vivo. Scoprirete sicuramente qualcosa di inaspettato: è vero che parliamo di un territorio fortemente colpito dal terremoto, ma dentro di sé ha una inesauribile forza e tanta voglia di rinascere”.

  Carla Campetella

 

 

 

Il Comune di Camerino, in collaborazione con i Musei civici, nell'ambito dell'iniziativa “Autunno Bandiere arancioni-Aggiungi un borgo a tavola",  ha organizzato per questo sabato 22 settembre alle ore 16:00 presso l'orto botanico “Carmela Cortini” di UNICAM, l'evento “Paesaggi culturali nelle Marche- I musei emotivi”. Attraverso una serie di autorevoli interventi, l’incontro offrirà lo spunto per declinare il tema del “Paesaggio” nelle molteplici sfaccettature che il termine può assumere come denominatore comune dei vari ambiti culturali e come interessante opportunità di attrazione di nuovi flussi turistici. Nell’occasione, verrà presentato il volume “Marche musei e paesaggi culturali”, edito nel 2016 e curato dall’ arch. Tiziana Maffei, Presidente ICOM ( International Council Of Museums Italia) . Dopo i saluti istituzionali, la parola passerà alle autrici dei testi del volume, edito dalla Theta edizioni con il contributo della Regione Marche. “I testi che vi sono contenuti, – spiega la dott.ssa Barbara Mastrocola, curatrice dei musei civici di Camerino- fanno riferimento a come un museo possa offrire una chiave di lettura per entrare nei paesaggi; in qualche modo la vocazione del museo si può interpretare in diversi modi e, all’interno del volume, ognuna per la propria esperienza personale, noi museologhe abbiamo cercato di spiegare cosa intendiamo per musei e paesaggi culturali e, per contenitori emotivi”.. Interverranno all’incontro, la responsabile degli uffici cultura del Comune di Jesi dott.ssa Romina Quarchioni, la conservatrice dei musei civici di Palazzo Buonaccorsi dott.ssa Giuliana Pascucci, la consulente per i servizi culturali di Pesaro Barbara Tomassini, la coordinatrice dell'Eco Museo della Valle dell'Aso dott.ssa Antonella Nonnis, la responsabile della comunicazione del Museo tattile statale Omero dott.ssa Monica Bernacchi, l'assessore alla Cultura del comune di Treia Edi Castellani. “In qualche modo, ognuno per la propria parte cercherà di presentare il proprio museo e le proprie attività e – continua Barbara Mastrocola- per quel che mi riguarda nello specifico, quello che ho voluto evidenziare a proposito di Camerino e del museo civico, è la sua sfaccettatura come museo emotivo. Nel mio testo dedicato alla didattica, ho inteso pertanto spiegare il motivo per cu mi piaceva che il museo diventasse museo esperienziale. A seguito della devastazione del terremoto, evidentemente in questi due anni la realtà è cambiata; è cambiato il mio lavoro e anche quello che sono i musei di Camerino. Proprio per questo, il titolo della mia relazione sarà “Musei aperti per vocazione”, a significare che, in qualche modo, le collezioni esistono ancora; non sono fruibili, ma questo non vuol dire che non siamo un museo. Siamo aperti comunque, sebbene in qualche modo, dobbiamo accettare di essere fisicamente chiusi. Se volete sapere come, venite a trovarci questo sabato 22 settembre all’orto botanico di Camerino”.

Carla Campetella

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