"Da Unicam, una terapia che potrebbe aprire incooraggiianti scenari per la cura del Covid-19".  C'è Fiduciosa attesa all'Università di Camerino per gli esiti dei primi trial clinici di un protocollo di cura innovativo che potrebbe essere efficace sulla pandemia generata dal Coronavirus.

La terapia  è’ nata, infatti, all’interno dei laboratori dell’Ateneo camerte, in particolare dal gruppo di ricerca coordinato dal prof. Giacomo Rossi, medico veterinario della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam . Il prof. Rossi sta conducendo uno studio sul Coronavirus del gatto, FeCoV, nel quale da molti anni si verifica una patologia molto grave, per lo più ad esito mortale, di cui non esiste un protocollo terapeutico o un vaccino efficace/protettivo.

Studiando i siti recettoriali ed il modo con il quale i coronavirus si legano alle cellule dell'ospite, il gruppo di ricerca si è accorto di una particolarità di Covid-19: il virus presenta un numero maggiore di legami con i siti di glicosilazione del recettore ACE2 cellulare (il recettore che Covid-19 utilizza per entrare nelle cellule del polmone, dell'apparato digerente e del tratto genito-urinario dell'uomo). 

“I siti di glicosilazione – afferma il prof. Rossi – sono delle aree in cui delle molecole di zucchero semplice si legano ad una proteina ancorata sulla membrana cellulare. In particolare, ho notato che tutti questi siti di glicosilazione sono costantemente legati all'ultimo amminoacido della proteina di membrana, che è l'aminoacido Asparagina. Da qui l'idea di utilizzare un vecchio farmaco, ben noto presso gli oncologi che lo usano nella terapia della leucemia acuta dei bambini, la L-Asparaginasi, che è un enzima che eliminando l'aminoacido Asparagina "taglia" di fatto il legame dello spike virale con il suo specifico recettore cellulare, bloccando di fatto l'infezione.

Questo farmaco, unito alla già nota Clorochina che funziona bloccando l'ingresso del virus nella cellula tramite un altro meccanismo alterante il pH delle vescicole che trasportano il virus al proprio interno, e all'Eparina, che previene il danno acuto vascolare indotto dalla tempesta dell'infiammazione causata dal virus, e quindi la trombosi secondaria, copre in maniera completa infezione ed effetti dell'infezione sull'uomo”.

E poiché la scienza non conosce muri e steccati ma solo ponti e collaborazioni, grazie all’interessamento di un medico marchigiano, lo studio in brevissimo tempo viene analizzato dal noto imprenditore e scienziato Francesco Bellini, laureato ad honorem Unicam, cofondatore della società canadese Biochem Pharma e presidente, tra le altre, della ViroChem Pharma, nonché membro del Consiglio di amministrazione di Montreal Heart Institute Foundation e Canada Science Technology & Innovation Council.

Dopo un attento studio ed analisi è nato il brevetto che, in tre giorni, è stato depositato negli USA (Washington DC) e che già è in fase di valutazione in vari nosocomi statunitensi e canadesi per una rapida applicazione.

“Chiaramente è presto per poter dire se questa cura sarà efficace – ha dichiarato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – ma ancora una volta sono ad esprimere grande soddisfazione, a nome dell'intera comunità universitaria, per questo ulteriore successo che conferma l'eccellenza della qualità della ricerca scientifica dell'Università di Camerino, riconosciuta anche a livello internazionale. In questa occasione la soddisfazione è ancora più grande perché abbiamo messo in campo le competenze dei nostri ricercatori per trovare soluzioni che siano a beneficio della salute pubblica mondiale. Mi complimento con il prof. Rossi, di cui apprezzo le ottime capacità di ricercatore e divulgatore.
C.C.


Oltre agli aiuti concreti che negli ultimi giorni stanno arrivando dalla Cina in Italia, ci sono i pensieri che scaldano il cuore e leniscono le ferite, soprattutto quelle più profonde dei terremotati che vivono l'emergenza nell'emergenza.
Balsamo per le ferite di Camerino è la lettera che Lu Yu ha scritto alla città ducale che lui stesso conosce bene grazie al periodo di studio che vi ha trascorso.
"Ho studiato all’Università di Camerino - scrive su Facebook - per un anno e durante quel periodo ho stretto una profonda amicizia con gli abitanti della città, avendo l’occasione di conoscere la gloriosa storia e la cultura italiana.

Mentre il Coronavirus infuria nel mondo, vi scrivo una lettera nella speranza che vi dia conforto ed incoraggiamento.

All’università di Camerino ho seguito i corsi di “Biodiversity Assessment and Forest Diversity Monitoring” e “Principles of Landscape Ecology” con i professori Canullo e Campetella.

Inoltre, ho studiato italiano per due mesi alla scuola della Società Dante Alighieri, grazie alla quale ho avuto la possibilità di visitare Firenze, Bologna, San Marino ed altri posti meravigliosi. Così, studiando la vostra lingua e visitando le vostre città, ho potuto imparare ancora più cose sulla cultura italiana.

Mentre vivevo a Camerino, ho stretto amicizia con molte persone, ad esempio Paolo, proprietario di una pizzeria, il signor Maurizio, gestore di un ristorante, e Cesare, il proprietario di casa.

Quando è arrivato il momento dei saluti, Paolo mi ha regalato un pezzo di pizza deliziosa, il signor Maurizio mi ha cucinato una bistecca buonissima, mentre Cesare e sua moglie mi hanno salutato a malincuore.

Non dimenticherò mai i giorni passati a Camerino - aggiunge - e non ci sono parole per esprimere quanto io sia grato ai suoi abitanti.

Ora sto studiando all’Università di Guangzhou per la laurea specialistica e, a causa dello studio intenso, non ho più molti contatti con gli amici di Camerino, ma sento sempre la loro mancanza, a maggior ragione ora che sono preoccupato per la loro salute".
Lu Yu coglie quindi l'occasione per parlare di questo mostro invisibili che prima ha colpito il suo Paese e ora sta mettendo in ginocchio il nostro: "Inizialmente io stesso non ho preso sul serio quello che stava succedendo, limitandomi ad indossare la mascherina, a rimanere a casa e ad evitare posti affollati, almeno fino al 23 gennaio, quando la città di Wuhan è stata isolata ed i numeri dei nuovi casi di Covid-19 e delle vittime sono cominciati ad aumentare.
 Il 10 marzo sono uscito finalmente di casa e la primavera è sbocciata, il momento più pericoloso è passato.

La Cina sta collaborando attivamente con gli altri paesi per condividere informazioni, strategie di prevenzione e di controllo dell’epidemia. Anche io sono in stretto contatto con i miei amici in Italia. Già a metà febbraio li ho avvisati di indossare la mascherina, di ridurre le feste e di prestare attenzione quotidianamente ai numeri di contagi e vittime. Oltre a preoccuparci della salute dei nostri amici, la cosa più importante è sconfiggere questa pandemia in modo che non sia più un pericolo per nessun paese e nessun popolo. Ne va della nostra vita, della sopravvivenza umana.

Quando la mia amica farmacista Renata mi ha detto che le forniture mediche in Italia scarseggiavano - scrive  -, mi sono sentito amareggiato e impotente, ma i medici e gli infermieri procedono coraggiosamente, ed è forse questo il segreto della longevità dei nostri paesi: i cinesi e gli italiani possono sempre contare sulla protezione dei loro uomini e donne più coraggiosi.
Dopo il terremoto nel Sichuan del 2008, l’Italia ha inviato 14 esperti in nostro soccorso. Ora la provincia cinese del Sichuan ha inviato 9 esperti in aiuto dell’Italia con ben 31 tonnellate di materiale sanitario.

Non bisogna mai dimenticare l’aiuto di un amico e, soprattutto, ricambiarlo. La gratitudine è una virtù tradizionale della Cina e dell’Italia".
Un messaggio importante per gli italiani e i camerinesi che arriva da qualcuno che ce l'ha fatta. Che prima di noi ha vissuto l'incubo del virus e che ora non si tira indietro per provare ad essere d'aiuto a chi è in difficoltà.

GS
Questa mattina il taglio del nastro alla nuova Biblioteca giuridica dell'università di Camerino.  Quaranta postazioni in più per lo studio degli studenti e ben 40mila testi da consultare.
Tanta la soddisfazione del magnifico rettore, Claudio Pettinari: "È stato un percorso lungo - ha detto - , inauguriamo uno spazio per tutto l’ateneo e per la scuola di Giurisprudenza. L’Ateneo cresce se tutte le scuole crescono. Si deve camminare insieme in maniera condivisa. 
Abbiamo portato 40mila libri, coprendo tutte le aree della scuola di Giurisprudenza, con uno sguardo anche a quelle parti storiche che hanno reso importante la nostra scuola. Vogliamo vedere la biblioteca viva.
Abbiamo un patrimonio librario notevole che non può restare in quelle condizioni, anche quando comincerà la ricostruzione dovremo capire come fare. Cercheremo di fare il massimo come abbiamo fatto per questo lavoro".

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Felice Mercogliano, delegato del rettore per lo sviluppo e il coordinamento del sistema bibliotecario ha invece esposto l'idea di biblioteca affinchè sia di auspicio per quella dell'ateneo: "La  biblioteca è il luogo dove, nell’età giovane in cui tutto sembra possibile, si può trovare quello che non c’è altrove. Si può leggere senza il bisogno di un ritorno immediato, ma solo per una vera esigenza quotidiana".  
Non un traguardo, ma un punto di partenza per il Polo museale e bibliotecario dell'ateneo: "Come museo - ha detto Gilberto Pambianchi, direttore del Polo - stiamo portando avanti molte iniziative perché, anche non avendo più una sede, dobbiamo pensare ad un museo itinerante. Abbiamo acquistato il planetario, ci saranno novità importanti. Partecipo con emozione alla gioia della scuola di Giurisprudenza per questa apertura".

L'argomento sarà approfondito con foto ed interviste nell'edizione de L'Appennino Camerte della prossima settimana.

GS

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Un sito essenziale, semplice nella grafica, ma ricco di contenuti utili agli studenti universitari fuori sede. Un progetto innovativo pensato dall’equipe dalla pastorale Universitaria dell’Arcidiocesi di Torino e poi subito condiviso dalle Diocesi lombarde, del Lazio e siciliane. fuorisede.info è uno strumento utile per la vita di ogni giovane che frequenta l’Università lontano da casa, raccoglie informazioni reperite sul web e su altri siti istituzionali.
<Il nostro compito come cappellani universitari - spiega don Luca Peyron, direttore della pastorale universitaria del Piemonte - è aiutare i giovani ad inserirsi in una nuova realtà sperimentando la vicinanza della Chiesa locale. Il portale fuorisede.info ci permette di stabilire subito un dialogo a distanza con loro e le loro famiglie in modo che giunti a destinazione qui da noi possano cominciare con il piede giusto il loro percorso di studi. Aiutateci ad aiutarli facendo loro sapere che noi ci siamo, li attendiamo, e vogliamo già loro bene nel Signore!>.
E’ sufficiente digitare nella homepage la città sede dell’Università che si frequenta (Torino, Milano, Asti, Palermo, Roma, Viterbo…. e tante altre), per entrare in una pagina in cui si possono trovare i riferimenti locali ecclesiali, l’offerta formativa, tutte le indicazioni per il diritto allo studio, svariate possibilità per trovare una soluzione abitativa, e le associazioni presenti in città.  

<Il portale rappresenta una proposta che risponde ad una necessità – spiega don Marco Cianci, responsabile della pastorale Universitaria della Lombardia. - Desideriamo offrire una risposta ai tanti giovani che ci domandano aiuto. Questo portale vuole dare le risposte immediate e fruibili ai giovani che veloci utilizzano lo smartphone. Dati concreti come trovare un alloggio, casa in affitto, collegi, orari delle cappellanie. Un servizio all’interno del nostro servizio per facilitare la confidenza tra la pastorale Universitaria sia a chi è già inserito in qualche ambito pastorale ma anche a chi arriva sul sito per trovare una sistemazione abitativa e scopre quante cose offre la Chiesa nel luogo in cui studia>.

Per don Giuseppe Fausciana, direttore della pastorale universitaria della Sicilia, il portale: <contribuisce alla creazione della rete di comunicazione tra e con gli universitari. Personalmente ritengo che sia necessario per i tanti universitari che migrano al Nord e con i quali spesso le nostre Chiese siciliane soffrono la perdita del contatto>.

Fuorisede.info ha il patrocinio dell’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della CEI e l’appoggio come media partner della Federazione Italiana della Stampa Cattolica.

Per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel. 0115156239

È partita su www.nextequity.it la campagna di raccolta capitali per Biovecblok, spin-off dell’Università di Camerino che ha inventato un rivoluzionario insetticida naturale e che ora punta dritto al mercato. La presentazione, ospitata nella sede di Simonelli Group, a Belforte del Chienti (Mc), ha messo in luce le energie in campo in un territorio che non si ferma di fronte alle difficoltà del terremoto ma anzi rilancia, sostenendo i suoi migliori talenti. Gianluca Pesarini, presidente di Confindustria Macerata, ha parlato di una “filiera che ben rappresenta l’evoluzione che deve avere questo territorio”, mentre il rettore di Unicam, Claudio Pettinari, ha messo l’accento sull’importanza di investire sulla ricerca di base per trasformarla in ricerca applicata e in sviluppo. E lo strumento per far crescere questo progetto è anch’esso ad alto tasso di innovazione: Next Equity Crowdfunding Marche è la società di Civitanova che dopo aver lanciato con successo Synbiotec, altra realtà nata in seno ad Unicam, ha selezionato Biovecblok per la nuova campagna: “Biovecblok ha già ricevuto riconoscimenti internazionali e l’attenzione di multinazionali – ha detto Domenico Formica di Next Equity - ora ha bisogno di soci finanziatori per crescere”. Il supporto tecnico alle operazioni sarà garantito da Banca Macerata, rappresentata oggi dal responsabile Area Finanza Roberto Chientaroli. La validità del progetto è stata sottolineata anche dal padrone di casa, Nando Ottavi, presidente di Simonelli Group; era presente anche il sindaco di Belforte del Chienti, Roberto Paoloni, che ha dato la sua disponibilità per ospitare attività di sperimentazione. Tra gli intervenuti anche Paolo Carlocchia, presidente dei Giovani Imprenditori Confindustria Macerata, Vincenzo Tedesco, direttore generale di Unicam, Michela Centioni di Next Equity e il professor Guido Favia dell’ateneo camerte.

Il team di Biovecblok, rappresentato da Claudia Damiani e Aurelio Serrao, ha fornito i dettagli di questa tecnologia. Con oltre 10 anni di esperienza nel settore, i ricercatori hanno sviluppato dei composti naturali in grado di combattere con altissima efficacia insetti, come le zanzare, responsabili della trasmissione di malattie soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Si tratta di prodotti non tossici per l’uomo e per l’ambiente che potranno aiutare governi, comunità e singoli cittadini di tutto il mondo a proteggere la salute delle persone e ad assicurare una migliore qualità della vita attraverso processi sostenibili, ad impatto ambientale zero ed economicamente vantaggiosi.

Biovecblok Dimostrazione

Le malattie trasmesse da zanzare provocano ogni anno almeno un milione di morti nel mondo, affliggendo in particolar modo le popolazioni dei paesi in via di sviluppo. Per questo motivo tali insetti sono considerati i killer più pericolosi del pianeta. Il mercato mondiale associato al controllo delle zanzare vettrici è stimato ad oltre 35 miliardi di dollari. Oggi i principali strumenti di controllo utilizzati, gli insetticidi, oltre a risultare tossici per l’uomo, stanno diventando inefficaci a causa dell’insorgere di resistenze nell’insetto; da qui la forte esigenza di strumenti di controllo innovativi.

L’obiettivo di Biovecblok è la titolarità di brevetti che verranno concessi in licenza ad aziende di settore per la produzione industriale. I brevetti sono in fase di approvazione negli Usa; l’idea è di estenderli a Cina, Brasile, India e paesi dell’Africa Sub-Sahariana, puntando poi ad una protezione globale. Inoltre, è già in fase di allestimento a Muccia un Centro di ricerca unico nel suo genere, dove verrà ricreato l’ambiente naturale degli insetti per le attività di studio e sperimentazione.

Biovecblok ha già ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il terzo posto al Global Social Venture Competition (World Final 2017), promosso dalla Haas School of Business dell’Università di Berkeley California e la menzione speciale al Premio Marzotto 2016; con il progetto Atlas figura tra i vincitori del concorso E-Capital 2016.

Presentazione Formica e relatori

La campagna avviata da www.nextequity.it punta a raccogliere un massimo di 1 milione e 100mila euro (con equity distribuita pari al 25% e un investimento minimo di 2000 euro) e sarà attiva fino al 4 ottobre 2018. Ulteriori dettagli sono disponibili su www.nextequity.it.

presentazione Biovecblok gruppo

Biovecblok Presentazione Claudia Damiani

Dal primo settembre l’Università di Camerino ha attivato, presso il Polo degli studenti “Franco

Biraschi”, l’ “International Admission Desk”.

Si tratta di uno sportello dedicato alle matricole provenienti da paesi esteri, che ha lo

scopo di supportare gli utenti nella presentazione della documentazione e nello

svolgimento delle procedure necessarie all’immatricolazione presso uno dei corsi di studio

offerti da Unicam.

A pochi giorni dalla sua attivazione già decine di studenti stranieri, provenienti da diversi

Paesi del mondo tra cui Cina, Ghana, Honduras, Romania, Afganistan, Kazakistan, Iran e

Bangladesh, si sono rivolti allo sportello per richiedere assistenza in procedure spesso

complesse e molto differenziate sulla base del paese di provenienza.

Lo sportello affianca il servizio di accoglienza per le matricole già presente da anni presso

l’Ateneo, ed è aperto tutti i lunedì dalle ore 14.30 alle 17.00 e i giovedì dalle 10.30 alle

13.00.

La sezione di Geologia di Unicam ha organizzato dal 10 al 17 luglio, una settimana intera dedicata alla scuola, con due iniziative hanno concentrato a Camerino docenti delle scuole di ogni ordine e grado e gli studenti impegnati nelle Olimpiadi delle Scienze della Terra.

Trenta insegnanti hanno infatti partecipato alla Summer School su “Insegnare per competenze. Attività e laboratori per una didattica attiva per le Geoscienze”, lavorando insieme su temi di didattica delle scienze della Terra, spaziando dal metodo IBSE alle nuove tecnologie. Molteplici le proposte didattiche che sono state presentate dal dottorato di ricerca UNICAM in Didattica delle Scienze della Terra e dal gruppo UNICAMearth, che cura sia questa che altre iniziative per le scuole. I docenti hanno sperimentato le nuove tecnologie con giochi didattici interattivi, osservato al telescopio il cielo di luglio e dopo l’escursione alle Grotte di Frasassi si sono cimentati nel teatro scientifico e in esperimenti sul suolo, i fossili e i cambiamenti climatici.

Il progetto UNICAMearth, unico in Italia, è stato infatti avviato con l’obiettivo di supportare i docenti della scuola di ogni ordine e grado, ed è per questo che vi fanno parte tra gli altri, anche insegnanti delle Scuole superiori, attualmente Dottorandi in Scienze della Terra presso l'Università di Camerino.

Come ormai consuetudine da diversi anni, poi, il Polo di Geologia di Unicam ha ospitato i dieci migliori studenti italiani classificati nelle selezioni nazionali per la partecipazione alle Olimpiadi delle Scienze della Terra. I ragazzi sono stati impegnati nell’intensissimo stage di preparazione alla fase internazionale, che si terrà quest’anno in Giappone. L’Ateneo, oltre alla competenza e professionalità dei docenti coinvolti, ha messo ancora una volta a disposizione della squadra italiana laboratori, attrezzature didattiche e mezzi per le escursioni. La competizione con gli studenti provenienti da tutto il mondo è infatti fortissima e la squadra italiana dovrà cimentarsi in prove teoriche e pratiche su tutti temi delle Scienze della Terra, dal clima ai minerali, dall’atmosfera ai terremoti, dai vulcani al moto ondoso. Obiettivo è quello di aggiudicarsi medaglie anche quest’anno.

 

L’Università di Camerino è il primo Ateneo in Italia ad adottare le linee guida per le procedure

di reclutamento dei ricercatori aperto, trasparente e basato sul merito.

Il documento è stato predisposto dal Presidio Qualità per le Risorse Umane per la Ricerca

coordinato dalla prof.ssa Anna Maria Eleuteri.

“Si tratta di un importante risultato ed una grande soddisfazione – ha dichiarato la prof.ssa

Eleuteri – per il gruppo di lavoro che coordino e che ha predisposto il documento.

L’Ateneo ha deciso di intraprendere questo percorso anche per dare seguito all’impegno

che lo scorso luglio è stato preso proprio all’università di Camerino quando tutti gli atenei

d’Italia si sono riuniti per sottoscrivere la “Camerino Declaration” come nuova presa

d’impegno all’implementazione della HRS4R (Strategia per le Risorse Umane per i

Ricercatori), che a sua volta fa parte dell’applicazione dei principi della Carta europea dei

ricercatori e del codice di condotta per i ricercatori”.

Le linee guida che il Presidio Qualità Risorse Umane per la Ricerca ha individuato e che

sono state approvate dal Senato Accademico dell’Ateneo, rappresentano una lista di azioni

da mettere in atto al fine di garantire un reclutamento il più aperto possibile, trasparente e

basato sul merito, in modo tale che per ogni bando che la nostra università pubblicherà,

sarà possibile reclutare i migliori candidati ed i più adatti per il ruolo richiesto.

Sono state quindi individuate una serie di procedure che possano garantire la migliore

scelta fra i tanti candidati che rispondono ai nostri bandi, garantendo anche pari

opportunità e assenza di discriminazione per tutti i candidati che partecipano alla

“Con l’attuazione delle linee guida – ha dichiarato il Rettore Unicam Flavio Corradini - che

il Presidio Qualità Risorse Umane per la Ricerca ha individuato, in combinazione con altre

strategie per le risorse umane finalizzate al miglioramento delle condizioni di lavoro dei

ricercatori, Unicam mette in campo un ottimo strumento per attirare i migliori candidati,

anche dall’estero, contribuendo quindi a garantire il livello di qualità delle attività di ricerca

ed a diffondere e migliorare la reputazione dell’Ateneo e le possibilità di carriera e mobilità

A San Severino Marche una serie di incontri su “Una passeggiata nel mondo del Terzo settore” promossi in collaborazione con la Scuola di Giurisprudenza Unicam

 Il Laboratorio Europa dell’Unione Montana Alte Valli del Potenza e dell’Esino, in collaborazione con la Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino e l’Ambito Territoriale Sociale 17, ha organizzato uno speciale evento dal titolo “Una passeggiata nel mondo del Terzo settore”, articolato in tre incontri tematici. Si inizia giovedì 9 giugno 2016 con l’incontro sul tema “I fondamenti della Economia Civile e il futuro dello Sato sociale. Dal welfare state al welfare society”; relatori saranno la professoressa Catia Eliana Gentilucci ed il dott. Cristian Terrini della Scuola di Giurisprudenza di Unicam.

Il dott. Terrini sarà poi il relatore nei due incontri successivi in programma giovedì 16 giugno sul tema “Panoramica sulla disciplina giuridica degli enti del terzo settore. Odv, Aps, Onlus, Ong, Impresa sociale e Cooperative sociali” e giovedì 23 giugno su “L&#39;impresa sociale e la riforma del terzo settore. La filiera sussidiaria aziendale fra imprese, Pubblica Amministrazione e imprese sociali non profit. Modelli di Spin-off sociale,aziendale e Rescue company

Obiettivo di tali incontri è quello di fornire, attraverso la tradizione di pensiero dell’Economia civile, gli strumenti necessari per comprendere l’inevitabile processo di cambiamento che sta interessando il nostro sistema di welfare. Più in particolare, far comprendere che è giunto il momento in cui occorre superare la nozione di operatore sociale ed arrivare a quella di imprenditore sociale. Oggi più che mai è necessario trovare il coraggio per intraprendere vie nuove. Pertanto, verrà offerta anche una panoramica sulla disciplina giuridica degli enti del Terzo settore, soffermandosi principalmente sulla figura dell’impresa sociale.

Gli incontri, che si terranno a San Severino Marche presso la Sala “Sisto V” (Viale Bigioli n.25) con inizio alle ore 15, sono rivolti essenzialmente agli operatori sociali ed a tutti coloro che svolgono attività all’interno dei vari enti del Terzo settore.

Il Rettore Unicam Flavio Corradini ha ricevuto stamattina in

Ateneo il Ministro dell’Agricoltura e Sviluppo rurale dell’Albania Edmond Panariti.

Il Ministro Panariti è in visita privata nel maceratese e non ha voluto mancare di visitare

anche l’Università di Camerino, in particolare la sezione di Medicina Veterinaria e

l’Ospedale Veterinario Universitario Didattico, la cui visita è stata guidata dal Direttore

sanitario e Pro Rettore Prof. Andrea Spaterna.

L’incontro è stato l’occasione per discutere di eventuali progetti di collaborazione sia per

attività di ricerca che di didattica, in sinergia tra Unicam e gli atenei albanesi nei settori

della medicina veterinaria  e dell’agroalimentare.

Nella mattinata di oggi il ministro Panariti, accompagnato dalla famiglia Rossi, ha

incontrato anche il Sindaco di Matelica Alessandro Delpriori ed l’Assessore del Comune di

Camerino Antonella Nalli.

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