L'ambasciatore del papa Tscherrig incontra la diocesi di Camerino - San Severino Marche

Mercoledì, 07 Marzo 2018 16:27 | Letto 1604 volte   Clicca per ascolare il testo L'ambasciatore del papa Tscherrig incontra la diocesi di Camerino - San Severino Marche Il Nunzio Apostolico in Italia, lArcivescovo svizzero Emil Paul Tscherrig, ha visitato, nella giornata di mercoledì 7 marzo, il territorio della arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche duramente colpito dal terremoto dellottobre 2016. Si tratta della prima visita ad una diocesi da parte dellambasciatore di papa Francesco in Italia dal giorno della sua nomina, avvenuta lo scorso 12 settembre, segno della particolare vicinanza del pontefice alle popolazioni terremotate. Incontrando pochi giorni fa il Santo Padre e parlandogli di questa mia visita ho ricevuto da papa Francesco la rassicurazione della sua vicinanza e della sua preghiera per queste popolazioni così duramente colpite, le parole di mons. Tscherring. Accolto dallArcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, dopo una breve visita alla chiesa del seminario, lunica agibile della città di Camerino, il Nunzio ha incontrato sacerdoti e responsabili degli uffici diocesani, che hanno rappresentato a mons. Tscherring la situazione del territorio diocesano a quasi un anno e mezzo dal terremoto, ponendo laccento, oltre che sulle difficoltà delle procedure di ricostruzione, soprattutto sulla sofferenza vissuta dalla popolazione, in particolar modo dai più anziani. Un lungo colloquio con i sacerdoti e i tecnici da parte di mons. Tscherrig, che si è mostrato curioso nel conoscere lo stato dei luoghi e delle situazioni, chiedendo spiegazioni in particolare sui progetti e le aspettive del futuro e della ricostruzione.   (Il nunzio Tscherrig con lassessore Antonella Nalli)   Quindi la visita alla zona di rossa di Camerino, dove mons. Tscherring ha ricevuto il saluto dellassessore Antonella Nalli, in rappresentanza dellamministrazione comunale, che si è trattenuta a colloquio con lArcivescovo. Un segnale di vera speranza per la città e lintero territorio – così lassessore Nalli – Con mons. Tscherring abbiamo parlato delle cause di questa situazione di immobilismo, sottolinenando la mancanza ad oggi di una chiesa che serva Camerino non solo come luogo di culto, ma anche come punto di riferimento e centro di aggregazione, necessario in un momento come quello che stiamo vivendo. Il Nunzio ha anche espresso la concreta volontà di impegnarsi perchè una delle 3 chiese cittadine, la meno danneggiata dal sisma, sia quanto prima ripristinata. A lui ho anche chiesto se in futuro fosse possibile una visita del papa a Camerino. Il terremoto è stato un disastro – limpressione ricavata dal Nunzio – però ho constatato che la città è viva, anche se al momento non abitabile. Molto lavoro viene fatto, anche dietro le quinte, per progettare la ricostruzione e anche la diocesi è coinvolta come parte integrante di questo progetto. Vorrei incoraggiare tutti a collaborare in questo momento di vera emergenza dove cè bisogno del contributo di tutte le forze vive per giungere rapidamente a soluzioni e permettere alla gente di tornare ad abitare le proprie case.   (Nella tensostruttura di San Severino) Poi la visita a San Severino e lincontro con le monache contemplative del monastero di Santa Chiara prima della partenza per i luoghi dellarcidiocesi maggiormente colpiti dal sisma con la visita a Visso e lincontro con il neo eletto sentaore, il sindaco Giuliano Pazzaglini. E stata sicuramente una visita importante nella quale mons. Tscherring si è reso conto di persona della situazione particolare nella quale ci troviamo – il commento dellArcivescovo Francesco Giovanni – Abbiamo ricevuto da lui coraggio e forza nel sapere che papa Francesco segue da vicino le nostre vicende. Le difficoltà vanno affrontate con speranza e le lentezze, anche istituzionali, in cui ci dibattiamo hanno bisogno da un lato di essere sollecitate, ma anche che si metta in moto uniniziativa privata che vada ad integrare laddove eventuali inadempienze rendano la vita ancora più difficle. Sono felice di questa visita di mons. Tscherring che potrà così riferire al papa quanto da lui visto, ascoltato e toccato con mano.   (Nella zona rossa di Camerino)   (Mons. Tscherrig a colloquio con i tecnici)   Gaia Gennaretti

Il Nunzio Apostolico in Italia, l'Arcivescovo svizzero Emil Paul Tscherrig, ha visitato, nella giornata di mercoledì 7 marzo, il territorio della arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche duramente colpito dal terremoto dell'ottobre 2016. Si tratta della prima visita ad una diocesi da parte dell'ambasciatore di papa Francesco in Italia dal giorno della sua nomina, avvenuta lo scorso 12 settembre, segno della particolare vicinanza del pontefice alle popolazioni terremotate. "Incontrando pochi giorni fa il Santo Padre e parlandogli di questa mia visita ho ricevuto da papa Francesco la rassicurazione della sua vicinanza e della sua preghiera per queste popolazioni così duramente colpite", le parole di mons. Tscherring. Accolto dall'Arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, dopo una breve visita alla chiesa del seminario, l'unica agibile della città di Camerino, il Nunzio ha incontrato sacerdoti e responsabili degli uffici diocesani, che hanno rappresentato a mons. Tscherring la situazione del territorio diocesano a quasi un anno e mezzo dal terremoto, ponendo l'accento, oltre che sulle difficoltà delle procedure di ricostruzione, soprattutto sulla sofferenza vissuta dalla popolazione, in particolar modo dai più anziani.

Un lungo colloquio con i sacerdoti e i tecnici da parte di mons. Tscherrig, che si è mostrato curioso nel conoscere lo stato dei luoghi e delle situazioni, chiedendo spiegazioni in particolare sui progetti e le aspettive del futuro e della ricostruzione.

 

(Il nunzio Tscherrig con l'assessore Antonella Nalli)

nunzio nalli

 

Quindi la visita alla zona di rossa di Camerino, dove mons. Tscherring ha ricevuto il saluto dell'assessore Antonella Nalli, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, che si è trattenuta a colloquio con l'Arcivescovo. "Un segnale di vera speranza per la città e l'intero territorio – così l'assessore Nalli – Con mons. Tscherring abbiamo parlato delle cause di questa situazione di immobilismo, sottolinenando la mancanza ad oggi di una chiesa che serva Camerino non solo come luogo di culto, ma anche come punto di riferimento e centro di aggregazione, necessario in un momento come quello che stiamo vivendo. Il Nunzio ha anche espresso la concreta volontà di impegnarsi perchè una delle 3 chiese cittadine, la meno danneggiata dal sisma, sia quanto prima ripristinata. A lui ho anche chiesto se in futuro fosse possibile una visita del papa a Camerino". "Il terremoto è stato un disastro – l'impressione ricavata dal Nunzio – però ho constatato che la città è viva, anche se al momento non abitabile. Molto lavoro viene fatto, anche dietro le quinte, per progettare la ricostruzione e anche la diocesi è coinvolta come parte integrante di questo progetto. Vorrei incoraggiare tutti a collaborare in questo momento di vera emergenza dove c'è bisogno del contributo di tutte le forze vive per giungere rapidamente a soluzioni e permettere alla gente di tornare ad abitare le proprie case".

 

(Nella tensostruttura di San Severino)

nunzio ss1

Poi la visita a San Severino e l'incontro con le monache contemplative del monastero di Santa Chiara prima della partenza per i luoghi dell'arcidiocesi maggiormente colpiti dal sisma con la visita a Visso e l'incontro con il neo eletto sentaore, il sindaco Giuliano Pazzaglini. "E' stata sicuramente una visita importante nella quale mons. Tscherring si è reso conto di persona della situazione particolare nella quale ci troviamo – il commento dell'Arcivescovo Francesco Giovanni – Abbiamo ricevuto da lui coraggio e forza nel sapere che papa Francesco segue da vicino le nostre vicende. Le difficoltà vanno affrontate con speranza e le lentezze, anche istituzionali, in cui ci dibattiamo hanno bisogno da un lato di essere sollecitate, ma anche che si metta in moto un'iniziativa privata che vada ad integrare laddove eventuali inadempienze rendano la vita ancora più difficle. Sono felice di questa visita di mons. Tscherring che potrà così riferire al papa quanto da lui visto, ascoltato e toccato con mano".

 

(Nella zona rossa di Camerino)

nunzio piazza camerino

 

(Mons. Tscherrig a colloquio con i tecnici)

 

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