Notizie religiose nelle Marche
Venerdì, 16 Novembre 2018 17:20

Canfaito. “Si rispettino le regole”

Parcheggi selvaggi e poco rispetto per la natura. La forestale fa le multe e la gente insorge. Eppure il rispetto delle regole dovrebbe essere alla base di qualsiasi società che si ritenga civile. Sta di fatto che un luogo meraviglioso come la faggeta di Canfaito, all’interno della Riserva regionale del Monte San Vicino e Canfaito, che in questo periodo dà il meglio di sé per il foliage attraendo migliaia di visitatori e turisti, sia anche il perfetto esempio dell’inciviltà. Auto parcheggiate nella foresta, rifiuti abbandonati e molto altro. Tanto che l’Unione Montana Potenza Esino Musone, che gestisce l’area, si trova costretta a ricordare quelle regole basilari che puntualmente non vengono rispettate: "Si invitano gli automobilisti e i motociclisti a non parcheggiare o circolare su prati, boschi e pascoli. All’interno della Riserva, infatti, sono state individuate apposite aree per il parcheggio e la sosta che sono delimitate ed indicate da appositi cartelli”. Le aree sono consultabili anche in rete sui principali motori di ricerca e su Google Maps (coordinate 43.304825, 13.078968). L’ampio parcheggio si trova a ridosso della seconda faggeta. 

“Escursionisti e visitatori - prosegue l’ente - sono invitati a portare a casa i rifiuti e a non lasciarli abbandonati nel bosco. Siano rispettate inoltre alcune elementari regole. Si ricorda che le specie vegetali, fossili e minerali non vanno raccolte né danneggiate. Non si possono catturare, uccidere o disturbare gli animali. E’ fatto divieto assoluto di accendere fuochi al di fuori delle apposite strutture presenti nelle aree attrezzate. I cani, infine, vanno obbligatoriamente tenuti sempre a guinzaglio per non arrecare disturbo alla fauna selvatica”. 

G.G.

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Oltre cento alunni, riuniti nel nome di Gioacchino Rossini. Palestra del Polo scolastico provinciale di Camerino, gremita di ragazzi delle scuole medie di Camerino, Pieve Torina, Visso, Valfornace, Fiastra e Serravalle del Chienti, per assistere allo spettacolo “ Benvenuti in casa Rossini”. Un’occasione specialissima con la quale si è voluto celebrare il 150° anniversario del grande musicista e compositore pesarese  (1868-2018). Decisamente originale il racconto che, attraverso una scenografia minimalista capace di esaltare la bravura e l’esposizione brillante di tutti i suoi protagonisti, ha preso vita dall’ambientazione inconsueta di una palestra.

Barbiere di Siviglia

 Atmosfera giocosa e divertente, quella in cui si sono mossi attori e cantanti professionisti della lirica, destreggiandosi con grande abilità in un intreccio operistico e musicale, arricchito da  aneddoti e curiosità riferiti alla vita della più grande stella dell'opera della prima metà dell'ottocento. Attento ed interessato il pubblico di giovanissimi dell’Istituto Boccati di Camerino, attivamente coinvolti nello spettacolo grazie alla recitazione veloce e godibile e alla perfetta caratterizzazione di attori e cantanti. “ Per i ragazzi- ha commentato il dirigente Maurizio Cavallaro- un’opportunità unica di avvicinarsi al mondo dell’opera e alle grandi musiche di Gioacchino Rossini, in una maniera davvero brillante e divertente”. Scritto in forma originale da Davide Garattini Raimondi, “ Benvenuti in casa Rossini” descrive la visita guidata di alcuni ragazzi nella casa del grande musicista. Un passo dietro l’altro, prendono vita i personaggi delle più celebri opere rossiniane, insieme a situazioni bizzarre e molto divertenti. In scena, gli attori Antonella Carone e Antonio Marzolla e tre cantanti professionisti , il mezzo soprano Francesca Copertino, il baritono Eldar Akhmedov e il basso Cesare Filiberto Tenuta. Piano e clarinetto hanno completato la parte musicale, sotto la direzione di Francesco Zingariello, direttore della Camerata delle Arti di Matera che in questi giorni, sta portando lo spettacolo in giro per il Paese.

C.C.

Italiana in Algeri

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Dopo l'estate di San Martino arriva il calo delle temperature e la neve sull'Appennino.

A spiegare la situazione climatiche che interesserà i prossimi giorni è Redo Fusari dell'Osservatorio Geofisico di Macerata.

"E' cambiata tutta la situazione meteorologica - spiega Fusari - perchè prima le correnti venivano dall'Atlantico e si arricchivano di aria caldo-umida. Il centro depressionario si trovava ad occidente dell'Italia e l'Appennino faceva da barriera: noi avevamo temperature accettabili senza piogge. Ora questa depressione si è attenuata come forza attrattiva e sono prevalse le correnti che vengono dal continente Europeo, attraversano prima la parte Nord-Orientale dell'Europa e arrivano da noi.

Sono correnti più asciutte e più fredde - spiega - e questo sta dando luogo ad un calo delle temperature progressivo che si intensificherà nei prossimi giorni. Ci stiamo così riportando a temperature più consone dell'autunno. Dopo l'estate di San martino arriva il livello termico consono al periodo, addirittura le temperature arriveranno al di sotto della norma con massime intorno ao 10 gradi e nevicate sopra gli 800 e 1000 metri che riguarderanno il nostro Appennino.

Da noi, dalla collina fino alla costa, ci saranno piogge non abbondanti che insisteranno per tutta la prossima settimana".

Giulia Sancricca

 

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A chiusura della seduta straordinaria del consiglio comunale aperto, durato quasi sei ore, è arrivato l'intervento del primo cittadino di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi che, con molta calma e pacatezza ha risposto ai quesiti e alle polemiche sollevate dagli interventi precedenti.

La prima risposta è andata al terremotato che vive nei container. La presidente del Comitato 30 ottobre, Flavia Giombetti, aveva fatto notare come il sindaco non avesse applaudito all'intervento del tolentinate e il sindaco ha detto: "Non l'ho fatto perchè con Michelini ci sentiamo quasi quotidianamente e conosco bene il suo problema come quello degli altri terremotati che attendono risposte sugli appartamenti pignorati. Insieme ai consiglieri Cicconetti e Ceselli ci siamo recati alla Banca Intesa Sanpaolo per risolvere la questione e nelle prossime ore potremmo avere le risposte e le soluzioni che aspettavamo. Pare anche che ci siano dei privati ad effettuare dei lavori".

Pezzanesi ha risposto anche in merito alle situazioni degli altri appartamenti. Gli unici per cui ancora si sta cercando di risolvere il problema sarebbero quelli di via Roma.

Nel ringraziare Mary Zampera, rappresentante dell'istituto Filelfo che ha sottolineato l'impegno dell'amministrazione nel trovare subito dopo il sisma una sede per le scuole superiori, Pezzanesi ha annunciato il completamento del progetto per il nuovo campus da parte della Provincia.

Ferma anche la risposta all'ex presidente del consiglio, Mauro Sclavi che suggeriva di utilizzare l'Hotel Marche al posto dello stabile in contrada Rancia: "Oltre ad essere una struttura fatiscente da sitemare - ha detto il sindaco - a Santa Lucia è in corso un progetto di riqualificazione delle Terme e non è il caso di usufruire di una struttura che rientra nell'obiettivo di rilanciare il turismo termale".

Stesse motivazioni per la proposta del consigliere dem Gianni Corvatta di installare le Sae nella zona Le Grazie: "L'emergenza è iniziata due anni fa - ha risposto il sindaco - ma non finirà domani. Mettere le Sae in quella zona significava fermare la riqualificazione di un punto della città in epsansione".

Sulle dimissioni e sulle elezioni anticipate il sindaco ha concluso: "Non si andrà a votare prima del 2022. Se lo si farà non sarà colpa del sindaco ma di qualche assessore o consigliere che sarà venuto meno alla promessa fatta alla cittadinanza".

L'argomento sarà approfondito nella prossima edizione de L'Appennino Camerte

Giulia Sancricca

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Ridotto il numero delle perimetrazioni del centro storico di Camerino. E' quanto hanno concordato USR, Unicam, Arcidiocesi e Comune di Camerino, nel corso della prima riunione 'operativa' del tavolo permanente della Ricostruzione, presenti il sindaco Pasqui e il vicesindaco Lucarelli.  Una scelta che permetterà di snellire i tempi e di intervenire sulle specificità di un'area con caratteristiche particolari. Previste inizialmente nel numero di sei, le perimetrazioni del cuore della città, sono state ridotte a quattro. Come richiesto dall’arcidiocesi, rappresentata al tavolo dall’ing. Carlo Morosi e dall’università di Camerino che era rappresentata dal prorettore vicario Leoni e dal prorettore Spaterna, nell'ottica di una più veloce restituzione alla comunità della piazza e dei suoi edifici più rappresentativi (Palazzo Ducale, Cattedrale e Palazzo Arcivescovile, Palazzo Comunale e teatro Marchetti), la scelta condivisa, prevede l’esclusione dalle perimetrazioni dell'area di Piazza Cavour che ricomprende anche Palazzo Bongiovanni.

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“ Credo che possiamo dire di aver raggiunto un ottimo risultato – dichiara l’ing. Morosi- . Quella progettualità che era stata proposta dall’allora arcivescovo Brugnaro e che il nuovo vescovo Massara ha condiviso e sollecitato, in realtà è stata  approvata all’unanimità, trovando concorde anche l’USR. Lo stesso ingegnere Cesare Spuri, è arrivato al tavolo presentando una proposta che ricalcava un po’ il progetto da me redatto, per pervenire celermente alla riapertura di piazza Cavour. Il progetto- continua Morosi- prevede appunto l'esclusione dalla perimetrazione della parte prospiciente la piazza e delle vie sottostanti la cattedrale. La nuova conformazione della perimetrazione è stata pertanto consegnata e proposta al tavolo dall’USR; insieme l’abbiamo discussa per la necessità di verificare che vengano e che verranno fatte anche in futuro delle salvaguardie statiche sui palazzi, considerato che comunque si trovano ad insistere su delle vie di esodo e su una piazza dove la gente si riunisce. Ci si è dunque accertati che nulla cambiasse rispetto ai parametri di sicurezza richiesti all’interno delle perimetrazioni e, una volta accertato che nulla differiva rispetto alla normativa sismica, si è condivisa l’uscita di quell’area dalla perimetrazione, tenuto conto che quella zona ha comunque sufficienti e larghe vie di fuga e doppi sensi che garantiscono l’entrata e l’uscita. Tutto questo-spiega l’ing. Morosi- permetterà in futuro di poter iniziare subito le progettazioni dei palazzi, sia di proprietà pubblica che privata in quell’area della piazza, quindi, di poter dar luogo successivamente, riaperta piazza del duomo, anche ai cantieri per la ricostruzione. E’ bene precisare tuttavia che quelle del tavolo permanente della ricostruzione condivise dagli enti, sono comunque delle proposte e delle consultazioni che dovranno poi seguire il regolare iter burocratico, fatto delle necessarie delibere e decreti da parte del Comune, con la presa visione e il diritto di osservazioni da parte dei cittadini. In pochi giorni – osserva ancora Morosi- siamo riusciti insieme a raggiungere un buon risultato: la riunione del primo tavolo aveva prodotto solo la presa d’atto della progettualità e , il successivo summit ’operativo’ è approdato all’accettazione alla quale , manca soltanto ormai l’atto formale burocratico che la ufficializza”.

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In piazza Cavour, procedono intanto i lavori di nuova messa in sicurezza dei campanili della cattedrale che avevano subito un aggravamento in seguito alla forte scossa dell’aprile scorso e di quelle parti che non erano state mai interessate da alcun puntellamento. “ L’operazione- spiega il direttore dell’ufficio ricostruzione dell’arcidiocesi - è indispensabile proprio al fine della successiva riapertura della piazza dove comunque tutti gli altri palazzi sono già stati messi in sicurezza e puntellati. Una volta che l’impresa avrà completato la messa in sicurezza, sarà necessario un atto ufficiale del comune che attesti l’avvenuta messa in sicurezza della piazza per dare modo, sia ai cittadini di potervi accedere liberamente, sia ai tecnici di poter iniziare le progettazioni dei palazzi che, come concordato, non verranno più interessati dalla perimetrazione”.

C.C.

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Giovedì, 15 Novembre 2018 14:34

Francesco Vignati illumina il teatro

Impegno, studio, costanza, talento, passione. I lavoratori dello spettacolo conoscono bene queste parole perché le praticano ogni giorno. Accanto a loro c’è un esercito che consente a chi è di scena di affrontare il palco nel migliore dei modi, curando ogni singolo aspetto. Uno di questi è Francesco Vignati. Lui disegna le luci per donare quella magia che solo uno spettacolo sa regalare. Francesco è di San Severino. Dopo la scuola inizia il suo percorso come assistente tecnico luci, poi si forma, diviene tecnico luci e nel 2010 lavora nel tour di Francesco De Gregori e dei Litfiba. Diviene disegnatore luci e collabora con cantanti del pop italiano come Alexia, Paolo Meneguzzi, Zero Assoluto. L’incontro che segna il suo destino professionale è quello con Saverio Marconi, regista della Compagnia della Rancia con cui collabora in numerosi musical che gli hanno consentito di calcare palchi italiani ed esteri. Per Compagnia della Rancia collabora a Il giorno della tartaruga,A Chorus LinePinocchio il grande musical, nel quale lavora in sinergia con Valerio Tiberi al disegno luci (tour internazionale in Corea 2009, tour italiano 2009/10, Kaye Playhouse di New York ottobre 2010), Grease, Cats, Rain Man,Happy Days, Frankenstein Junior e molti altri spettacoli dal vivo. Nel 2016 firma le luci di Footloose il musical, regia di Martin Michel e Le Avventure di Alice nel Paese delle meraviglie regia di Chiara Noschese. Nel 2015 e nel 2016, Francesco è assistente al disegno luci per Grease regia di Saverio Marconi, per Dirty Dancing Italia e UK tour, regia di F. Bellone, per La Febbre del Sabato Sera regia di Claudio Insegno, per American Idiot regia di Marco Iacomelli. Negli anni Francesco firma il disegno luci di tanti spettacoli. Non si ferma, vive a Milano anche se vorrebbe trascorrere più tempo nella sua San Severino. Ama la sua regione, ricca di teatri storici che potrebbero accogliere rappresentazioni prestigiose ancora più di quanto faccia. Oggi Francesco è impegnato nel disegno luci dello spettacolo “Pesce d’aprile”, che debutterà il prossimo 30 novembre al Teatro Lauro Rossi di Macerata. Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico scritto da Daniela Spada e Cesare Bocci, il testo racconta come anche una brutta malattia può diventare un atto d’amore. Protagonisti sul palco Cesare Bocci, che firma anche la regia e Tiziana Foschi. Contemporaneamente a questa tournèe, Francesco torna ad illuminare, questa volta come lighting designer, “A Chorus Line”, originariamente ideato, diretto e coreografato da Michael Bennett, in questa versione italiana la regia è firmata daChiara Noschese. Il “Re dei Musical”, così chiamato perché dopo il debutto nel 1975 rimase in cartellone a Broadway per 15 anni, avrà le coreografie originali, riprodotte fedelmente da Fabrizio Angelini. L’orchestra dal vivo farà immergere lo spettatore come dentro al palco, immaginando di essere uno di quei ballerini che vogliono farcela ad aggiudicarsi un ruolo di linea nel prossimo spettacolo. Come loro, dietro le quinte altri protagonisti senza luci di scena, sapranno regalare quella atmosfera unica di uno spettacolo dal vivo. Anche questa volta Francesco Vignati ci sarà.
g.g.

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"La musica racconta - Suoni per la rinascita". È questo il titolo del progetto che l'Orchestra Filarmonica Marchigiana porta avanti da tre anni negli istituti dei paesi colpiti dal sisma.

Dopo Camerino e Belforte, oggi l'orchestra è arrivata nella sala Tonelli di Caldarola per incontrare gli studenti del paese.
Si tratta di un progetto per la rinascita che è destinato a manifestazioni di spettacolo dal vivo. La Form ha adottato il territorio colpito dal sisma ormai da tre anni e in questo periodo svolgono queste attività in collaborazione con l'istituto comprensivo.
L'orchestra si esibisce così davanti al pubblico di domani per far passare ai più giovani il messaggio dell'importanza della musica sia a livello culturale che, oggi più che mai, a livello di rinascita di un territorio martoriato.
Enrico Marconi è la voce recitante che ha accompagnato gli allievi nel viaggio musicale partito con la storia dei Musicanti di Brema fino ad arrivare a Lo Schiaccianoci.
L'argomento, con le interviste della giornata, saranno pubblicati nella prossima edizione de L'Appennino Camerte.
g.s.
 
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Giovedì, 15 Novembre 2018 11:52

Ri…APRE la biblioteca comunale di Sarnano

 
Un altro importante segno di ripartenza a Sarnano. A seguito dei lavori di messa in sicurezza dei locali, l’Amministrazione comunale è lieta di annunciare la riapertura della Biblioteca Comunale a partire da venerdì 16 novembre p.v.,. L’orario di apertura al pubblico sarà il seguente: martedì e venerdì dalle ore 16.00 alle 18.30. Fino al 14 dicembre, il venerdì pomeriggio dalle 16.00 alle 17.00, il programma delle letture animate per bambini per le fasce d’età 3-6 anni e 7-10 anni continua presso i locali della biblioteca.
sarnanobiblioteca
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Sfuma il sogno del villaggio di Natale. Ussita voleva provare a ripartire, a riportare gente nel paese con una pista di pattinaggio sul ghiaccio e un villaggio di Natale da allestire nella piazza dei Cavalieri, con mercatini, allestimenti e illuminazione a tema. Un progetto della Proloco Ussita 7.1 che però per quest’anno dovrà rinunciare. La ragione? Non è stato raggiunto il budget necessario.

“Comunichiamo con rammarico - scrivono sulla loro pagina Facebook - che dobbiamo rinunciare al nostro progetto del villaggio di Natale con la pista sul ghiaccio poiché non abbiamo raggiunto il budget necessario. Ringraziamo comunque i privati che si sono interessati credendo nel nostro progetto e facendo delle donazioni. Ringraziamo anche l’architetto che ci ha aiutato gratuitamente con il progetto. Purtroppo chi avrebbe potuto aiutarci con maggior contributo economico e morale non lo ha fatto perché non credeva nel nostro progetto”. 

Dunque il Natale di Ussita sarà dedicato ai bambini con l’arrivo di Babbo Natale e della Befana che porteranno i regali. 

“Chiunque abbia già fatto una donazione - concludono - può contattarci in privato per richiedere la restituzione della somma donata o, darle una diversa destinazione. Non ci arrendiamo e l’anno prossimo proveremo di nuovo a realizzare il nostro sogno per la nostra Ussita sul ghiaccio”.

g.g.

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Primo dei tre gli appuntamenti in programma per la rassegna Dialettiamoci8, sabato 17 alle 21.15, a Caldarola, nella sala polivalente Tonelli.

Il Teatro club Gubinelli di San Severino Marche porterà in scena la commedia “Patre pe’ procura” di Amedeo Gubinelli, per la regia di Alberto Pellegrino.

Si tratta di un’opera sperimentata da tempo, ricca di spunti, scritta sapientemente da un sacerdote che ben conosceva l’animo umano, interpretata magistralmente dagli attori settempedani. Dalle note di regia:

La solitudine dei sentimenti. Questa commedia, scritta nel 1980, può essere considerata il capolavoro della drammaturgia di Amedeo Gubinelli e uno dei migliori testi del teatro dialettale marchigiano del Novecento. L’autore ha scritto: “Ho voluto mostrare la vita quotidiana di un prete, i suoi problemi, le sue difficoltà, il piccolo mondo che circonda la parrocchia”. Per raggiungere questo scopo Gubinelli non trascura nessuno degli elementi che caratterizzano una vicenda circoscritta a un piccolo paese della provincia marchigiana: un bambino abbandonato da ignoti genitori; l’aristocratica altezzosa ed egoista, madre di un nobile di provincia conquistatore a buon mercato; una domestica scorbutica e materna; un sacrestano intrigante e fedele, una stagionata Figlia di Maria, zitella per forza e beghina per vocazione. Sembra a prima vista una commedia di costume con qualche velata intenzione educativa, come spesso accade nel teatro di Gubinelli. Il testo, a una seconda lettura, mostra notevole profondità sul piano sentimentale, psicologico e letterario, la quale conferisce un valore aggiunto che sta alla base del successo di pubblico riscosso da questa commedia. Per prima cosa emerge dal testo una totale identificazione tra il sacerdote-autore e il sacerdote-protagonista, perché identiche sono le emozioni e le motivazioni che ha provato nella vita quotidiana e che ora rivivono sulla scena. Alla base di questa vicenda c’è un sentimento di solitudine umana, ben diversa dalla solitudine spirituale che ha una sua sublimazione nella fede. Si tratta di una solitudine che affligge l’uomo-sacerdote, il quale è chiamato dal suo mandato a esercitare la carità e a donare amore a tutti fino a rischiare di restarne privo per sé. Il protagonista avverte dentro di sé un bisogno di paternità e di affetto che costituiscono dei sentimenti naturali per ogni uomo, sentimenti che percorrono questa storia di un sacerdote tanto coraggioso da sfidare le autorità ecclesiastiche e la comunità parrocchiale per tenere presso di sé un “figlio di nessuno”. Sulla base di quest’analisi, senza rinunciare a quanto di divertente la commedia contiene, si è scelta una chiave di lettura più interiore e meno “scanzonata”, che in alcuni passaggi appare persino avvolta in un sottile velo di malinconia, decisa a dare libero sfogo ai sentimenti. Prende così corpo la figura di un sacerdote che è anche un uomo assalito dai ricordi della sua giovinezza, che si trova improvvisamente al centro di una storia turbolenta fatta di sospetti, di pettegolezzi, di gravi accuse morali, di calunnie tendenti a ledere la sua dignità. Egli, con l’ingenua semplicità di chi si affida all’amore ispirato dal Cristo, decide di sfidare l’ambiente sociale, i suoi superiori, i potentati locali, scegliendo di diventare un “patre pe’ procura”, capace di vivere fino in fondo la bella avventura della paternità. Avrà al suo fianco la solidale presenza del sacrestano e soprattutto dell’arcigna domestica, non solo custode-tiranna dell’onorabilità della parrocchia, ma anche “matre pe’ procura” di quell’uomo che rischia di essere travolto dal suo atto d’amore. Dalla coraggiosa decisione di Don Piero, nasce così una nuova e un po’ strana famiglia attraversata da una fresca ventata di speranza: ora l’uomo e il sacerdote non saranno più soli, ma avranno accanto delle piccole mani che accarezzeranno il suo volto”.

Ritorna il concorso, come per le passate edizioni: a votare la migliore commedia presentata sarà solo il pubblico.

La rassegna è organizzata dalla compagnia teatrale Valenti, con la collaborazione dei 5Comuni ed il sostegno di Banca di Macerata, Oro della Terra e ASSM-Terme di S. Lucia di Tolentino.

DIALETTIAMOCI

 

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