Gioia, emozione e stupore si sono mescolati nella bellissima cerimonia, culminata a Reggio Calabria nella riconsegna formale della preziosa macchina processionale di santa Maria in via. “Un dono speciale che è segno di luce e di speranza per tutti noi” Così l’arcivescovo Francesco Massara che ha preso parte al momento conclusivo del Progetto Arte salvata: un restauro per Camerino, promosso nel giugno 2018 dall’Arcidiocesi di Reggio-Bova attraverso il Museo diocesano di Reggio Calabria e volto al recupero del manufatto d’argento che ha sempre fatto da cornice all’icona duecentesca della Madonna del Santuario di Santa Maria in Via.

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Accolto dall’arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, mons. Giuseppe Fiorini Morosini e dai rappresentanti degli enti che hanno patrocinato e/o sponsorizzato il Progetto, mons. Massara ha potuto rendersi conto di persona del certosino lavoro eseguito con grande maestria dai due esperti restauratori Sante Guido e Giuseppe Mantella che hanno prestato la loro opera a titolo gratuito.

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 La gratitudine per il concreto gesto solidale offerto a favore dell’Arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche e di tutta la comunità, è stata più volte sottolineata da mons. Massara : ” Per la prima volta ho visto questo prezioso manufatto e - ha dichiarato-, posso assicurare che è stata fatta un’opera magistrale, straordinaria e bellissima. E’ un segno di grande solidarietà da parte della Calabria che ha dimostrato di essere molto vicina alla nostra terra. Reggio Calabria- ha ricordato Massara- ha subito un fortissimo terremoto che, a suo tempo distrusse la città. Un gesto che dimostra che, lavorando insieme, si possono fare molte cose belle e posso dire che, tra le nostre diocesi, vi sarà collaborazione anche in futuro".

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Recuperato nei primi mesi del 2018 dalla chiesa devastata, il prezioso oggetto d’oreficeria sacra risalente al 600-700, aveva riportato dei danni e i due restauratori di acclarata fama, Giuseppe Mantella e Sante Guido, hanno compiuto un lavoro davvero meticoloso per restituirgli il suo splendore. Donata a suo tempo dal comune di Camerino, la macchina processionale è popolata da diverse immagini che hanno richiesto uno studio e un lavoro minuzioso per essere reintegrate e riportate alla loro originaria bellezza.  I lavori di restauro sono stati condotti con la direzione delle dott.sse Lucia Lojacono, direttrice del Museo diocesano di Reggio Calabria, e Barbara Mastrocola, direttrice Museo diocesano di Camerino, e l’Alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Reggio Calabria (dott.ssa Daniela Vinci) coordinata con la SABAP Marche (dott. Pierluigi Moriconi). 

Al  progetto  “Arte salvata dopo il terremoto: un restauro per Camerino”, il MIBACT ha assegnato il marchio europeo del Patrimonio 2018

C.C.

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