Splendido primo posto, quello ottenuto dalla delegazione Marche, ai Campionati nazionali di Cucina indetti dall’Associazione italiana cuochi che si sono svolti a Campi Bisenzio in provincia di Firenze.
Al successo hanno contribuito professioniste e professionisti provenienti da varie parti della regione. Tema della disfida culinaria che ha coinvolto le rappresentative dell’Associazione Italiana cuochi arrivate da tutto il Paese era la promozione delle eccellenze dei territori, un motivo magistralmente interpretato dalla delegazione delle Marche che, a colpi di ricetta, ha deliziato i palati dei giudici di gara.

Tra i componenti la squadra marchigiana, a raccontarci di come creatività e capacità di conservare le tradizioni culinarie, hanno potuto esprimersi al meglio, è la chef Caterina Molinaro, originaria di Visso e oggi residente nel camerinese.

Caterina Molinaro 1
«È stata un'esperienza veramente bella, ci ha permesso di confrontarci con tanti colleghi cuochi da tutta Italia e di riscoprire anche delle ricette regionali molto antiche che noi spesso utilizziamo e magari anche in maniera sbagliata.
Il nostro team era composto da sette persone. Oltre alla capo squadra Eleonora Recanati responsabile provinciale, al consigliere regionale dell'associazione Italiana Cuochi Maria Grazia Celella, a rappresentare il gruppo c’erano con me Natascia Sperandei, Martina Sciarra, Maria Rita Capecci, Jan Paul Christian Kana, Luana Bellofiore e Claudia Bernardini. Giusto nominare tutti visto che successo e risultati sono stati raggiunti solo grazie al lavoro di squadra e alle competenze di tutti.
La competizione - spiega Caterina Molinaro- aveva per tema proprio le ricette tradizionali di ogni regione; da parte nostra, abbiamo deciso di proporre un primo, un secondo e un piatto unico, che rappresentassero al meglio la regione Marche e i suoi prodotti. Come primo piatto la nostra scelta è caduta sui Princisgrass del Nebbia, ricetta del 1700 che possiamo considerare antenata dei nostri vincisgrassi, in pratica una sorta di lasagnetta monoporzione con tartufo nero pregiato delle Marche, prosciutto di Carpegna e crema di parmigiano. Un un piatto veramente prelibato e gustosissimo . Molto apprezzato ( in quanto sconosciuto alla maggior parte dei presenti), il secondo piatto dei frascarelli di riso corgo con sugo finto di maiale che abbiamo servito con una “tuile” di pecorino sopravvissano, una sorta di biscotto molto sottile che può essere dolce o salato e che, in questo caso, abbiamo realizzato con il tipico formaggio della nostra montagna.
Di seguito, la terza preparazione, famosissima nelle Marche, del coniglio in porchetta, per la quale abbiamo utilizzato il ciauscolo della Vissana salumi e servita con il suo fondo di cottura, accompagnandola con un nido di rugni. E abbiamo scoperto che questa tipologia di cicorietta di campo spontanea, per noi molto familiare e che ha ricevuto molti complimenti, in realtà è del tutto sconosciuta in altre regioni d’Italia».
Uno dei piatti preparati dalla delegazione delle marche
Grande maestria nella preparazione di questi piatti per una squadra che ha subito trovato grande affiatamento, meritando il primo posto per la capacità di organizzazione e l'allestimento dei propri stand.
«Abbiamo dovuto coordinare le tempistiche e un po’ tutto il nostro lavoro – commenta la chef Molinaro- Nell’organizzazione del tutto ha inciso anche il conciliare le distanze dei diversi luoghi di provenienza di ciascuno di noi. Io sono originaria di Visso ma nel gruppo c’era chi arrivava da Gradara, chi da Pedaso, chi da Montelupone, Morrovalle, Massignano e San Benedetto; quindi, incasellando le nostre esigenze, sia con le attrezzature, sia con riguardo all'allestimento della nostra postazione, sia con gli ingredienti che hanno costituito la base delle preparazioni, siamo riusciti ad organizzarci nel migliore dei modi. Mi permetto di citare alcune aziende che hanno fornito le materie prime che ci hanno consentito di esprimerci ai fornelli e che, quali testimonial dei nostri piatti, sono valse a riprodurre la passione le radici e la tradizione delle eccellenze delle produzioni marchigiane. Aziende che, proprio per questi motivi, hanno loro stesse ottenuto un omaggio ricordo: oltre alla già citata “Vissana salumi” che ci ha fornito il suo ottimo ciauscolo, un riconoscimento hanno ricevuto La Credenza di Clara, attività che produce farine e prodotti da forno di grande bontà, la cooperativa La Zarina, le aziende Colleluce di Serrapetrona , Piceno Tartufi e Visner di Pergola».

C.C.
Tutto pronto per la XXIma edizione del Torneo delle guaite. La meravigliosa macchina medievale ha lucidato i suoi ingranaggi e, grazie all’impulso fornito dalla rinata associazione, saprà presentare nuove e avvincenti sorprese. Le date da appuntare sono quelle del 20, 21, 22 e 23 luglio, per una rievocazione storica che celebra uno spaccato di vita medievale realmente accaduto.
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«Lo scorso anno – spiega la presidente dell’omonima associazione Caterina Molinaro- per la manifestazione abbiamo avuto la cornice stupenda del Santuario di Macereto che, purtroppo ma anche per fortuna, adesso è un cantiere. Proprio per questo motivo, abbiamo dovuto spostare tutte le date nella piazza di Visso e al rifugio Casali di Ussita. Sebbene rispetto al 2022 si sia dovuto modificare scenario– aggiunge-, siamo comunque contenti: puntare sullo stimolo della comunità vissana ha significato ricevere in cambio una grossa risposta e riuscire a dare un nuovo volto a tutta la manifestazione. E se il torneo delle guaite vivrà il suo momento clou nella gara di tiro con l’arco che si disputerà domenica 23 luglio nella nuova piazza di Visso intitolata a Maria Cappa, un nutrito programma le farà da preludio.
Il primo appuntamento è previsto giovedì 20 luglio; inizieremo con una bellissima escursione che si avvarrà della guida di Loredana Milani per portare coloro che vorranno intervenire a conoscere sia la natura che la storia di Visso. È questo lo spirito del “sentiero natura” che nei punti storiograficamente più significativi, vedrà la presenza di personaggi vestiti con abiti antichi pronti a raccontare la storia delle guaite e del comune di Visso.
Venerdì 21 luglio protagonista sarà il rifugio Casali di Ussita: è da qui che si potrà ammirare il bellissimo accampamento storico con gli Arcieri dell’Aspidum Sagittas di Camerino che, tra giochi e mestieri medievali, faranno divertire adulti e bambini. Quindi, a partire dalle ore 21, il duo “Verba et soni” racconterà con musica e parole le leggende dei monti Sibillini e lo studio degli astri. La serata si concluderà con un'osservazione astronomica sotto la guida dello studioso Matteo Sabbatini.
Nel pomeriggio di sabato 22 luglio, appuntamento a Visso per la disfida dei Tamburini a conclusione della quale, un'apposita  giuria di esperti decreterà quale tra i gruppi partecipanti risulterà il vincitore.
Di seguito, le “Soavi allegrezze dei Da Varano” daranno vita ad un laboratorio di danze popolari e nobiliari aperto al pubblico di ogni età. Infine, in collaborazione con l’Archeoclub Marca di Camerino, Luciano Birocco e Ulisse Costantini svelleranno particolari e curiosità del “Vestire nel medioevo”.
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Attesa e pronostici sono tutti orientati sulla gara di tiro con l’arco di domenica 23 luglio, che rappresenta la “vera anima della festa – dichiara la presidente Caterina Molinaro-. Infatti, tutto si basa su questa competizione tra le guaite che si sfideranno per la vincita della balestra e per il titolo di guardiacaccia».

Preceduta dal sontuoso corteo storico e dalle danze medievali, la sfida tra arcieri è in programma alle ore 17,30 in piazza Maria Cappa. Dopo l'entusiasimante esibizione del gruppo armigeri della compagnia del Grifoncello di Perugia, chiuderanno il 21° torneo delle guaite, il concerto degli Errabundi musici e la premiazione dei vincitori. 

«Siamo contenti di essere riusciti nell’intento di ridare al Torneo delle Guaite, l’aspetto che ha sempre contraddistinto la manifestazione prima del sisma del 2016. Credo che questo sia un segno della capacità di adattarci, di fronte ai mutamenti subiti dai paesi e dal territorio - conclude Caterina Molinaro-. E con rinnovata energia, noi comunque ci siamo ed è questo lo spirito delle serate che, dopo Ussita, toccheranno altre guaite. Dunque, piano piano ricominciamo a riprendere possesso della vera natura della manifestazione, su tutto il territorio vissano».

Carla Campetella

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