Il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli ha firmato un decreto che stanzia alla diocesi di Camerino-San Severino Marche, in qualità di soggetto attuatore, 7,38 milioni di euro per il restauro e il miglioramento sismico della Collegiata della Santissima Annunziata di San Ginesio, gioiello artistico della provincia di Macerata e punto di riferimento religioso per la comunità.

La Collegiata, nota per la sua storia secolare e l'architettura che mescola elementi romanici e gotici, sarà oggetto di un intervento che prevede il consolidamento delle strutture murarie, il restauro delle opere d'arte e il miglioramento delle infrastrutture, per garantire la sua conservazione e fruizione futura.

L'approvazione del progetto esecutivo era avvenuta in seguito alla Conferenza dei servizi del 28 dicembre 2023. Monsignor Francesco Massara, Arcivescovo di Camerino-San Severino Marche: “Per San Ginesio e l’intero territorio è un momento di
grande gioia. Ringrazio la Struttura commissariale e in particolare il commissario Castelli per la grande collaborazione e per aver donato questo segno di speranza e grande di bellezza a questo territorio martoriato”.

"Questo intervento è un bel segnale per San Ginesio e per tutto il territorio regionale - sottolinea il Commissario Castelli -. Sono testimonianze come quella della Collegiata che ci rendono saldamente connessi alla nostra unicità. Rappresentano la nostra storia e la nostra cultura. Voglio ricordare che la cura del nostro patrimonio culturale è vitale non solo per preservare la nostra identità ma anche come motore di sviluppo e attrazione. Ringrazio il Presidente della Regione Francesco Acquaroli, l’Ufficio speciale ricostruzione, il vescovo Francesco Massara e il sindaco Giuliano Ciabocco perché l’accelerazione di questo intervento è frutto di una sinergia istituzionale che è la vera forza del nuovo passo che abbiamo impresso alla ricostruzione"
Sono 3,5 i milioni di euro assegnati all’Ufficio speciale ricostruzione delle Marche per finanziare i primi interventi dell’Ordinanza speciale in deroga del Comune di Fiastra. Si tratta in[1]fatti dell’anticipo del 40%, su un contributo di 8,7 milioni di euro, che il Commissario Guido Castelli ha stanziato per consentire l’attuazione dell’Ordinanza.

“La ricostruzione, oltre a essere un obbligo morale nei confronti delle comunità colpite, è anche una priorità strategica per il rilancio dell'intera area, specialmente in un territorio a forte vocazione turistica come quello di Fiastra - dichiara il Commissario Castelli -. Una ricostruzione sicura è certamente fondamentale per promuovere la residenzialità in Appennino centrale. Dobbiamo agire con rapidità per contrastare il fenomeno più grave di questi ultimi anni, lo spopolamento delle aree interne.”.

L’Ordinanza speciale finanzia i sottoservizi danneggiati dalle scosse e una serie di interventi nelle frazioni di Campicino, Fiastra capoluogo, San Lorenzo in Colpolina, Boccioni e San Lorenzo al lago. Tra le opere programmate anche il ripristino di una struttura nel campeggio in san Lorenzo al lago, la realizzazione di un’area commerciale, l’urbanizzazione e la sistemazione esterna della nuova palazzina uffici che ospiterà le funzioni strategiche degli uffici comunali e del Centro Operativo Comunale (Coc).
Una giornata di festa per la comunità di Caldarola che ha visto tornare al suo antico splendore, dopo sette anni dal sisma, il restaurato Teatro Comunale.

Presenti alla cerimonia del taglio del nastro il Presidente della Regione Francesco Acquaroli, il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli, il Presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli, il Presidente dell'Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti, l'Arcivescovo Francesco Massara, i sindaci dei comuni del cratere, gli amministratori e i rappresentanti delle associazioni cittadine, autorità civili e militari.

A fare gli onori di casa un commosso sindaco Luca Giuseppetti. "Finalmente siamo riusciti a raggiungere quello che fin dai giorni immediatamente successivi al sisma era un nostro obiettivo primario - le parole del primo cittadino - E' una luce che si accende sul nostro centro storico purtroppo ancora disabitato e con molte ferite aperte. Si tratta di un importante punto di riferimento per la comunità caldarolese che riacquista, oltre che un gioiello storico, artistico, culturale, anche un proprio punto di socializzazione. Mi auguro che questo teatro possa diventare nel tempo anche un punto di riferimento per l'intero territorio".  


interno teatro
Se si vogliono dare “prospettive per la ricostruzione” è necessario mettere i tecnici nelle condizioni di svolgere la propria attività. Si leva forte da Caldarola, dall’auditorium della scuola “De Magistris” - la prima ricostruita nella provincia di Macerata - la voce dei geometri del cratere sisma, riuniti a un tavolo tecnico con Guido Castelli, commissario straordinario per la ricostruzione.

I tecnici sono il motore della ricostruzione e lo hanno sottolineato in apertura dei lavori Flavio Ferdani, prefetto di Macerata, Enrico Rispoli, segretario del Consiglio nazionale geometri, e a chiusura lo stesso Castelli, prima di rispondere, punto per punto, alle proposte migliorative al Testo unico per la ricostruzione privata avanzate dai presidenti dei geometri di Macerata, Ascoli Piceno, Ancona, Camerino, Fermo, L’Aquila, Perugia, Pesaro, Pescara, Rieti, Teramo e Terni.

Liberalizzare il numero delle figure professionali coinvolte nei progetti che possono fatturare direttamente (ora ulteriormente ridotte a sei); “spacchettare” le prestazioni professionali, che nei progetti grandi e complessi sono molteplici e richiedono competenze specifiche; adeguare la piattaforma Ge.Di.Si., dando modo di personalizzare i contratti e rendendo più chiaro e snello il conteggio degli incarichi; programmare con lungimiranza, come già intrapreso da Castelli con l’ordinanza n. 135, le future scadenze, dando le dovute priorità. “Solo così - ha spiegato Paola Passeri, presidente del Collegio provinciale Geometri Macerata, promotore dell’incontro, potremo fare una progettazione di qualità, senza dover rincorrere continuamente i termini ultimi e lavorando sempre alle stesse pratiche, perché così si crea un aumento dei numeri ma un rallentamento della ricostruzione”.

Su questi aspetti Castelli si è dichiarato ampiamente d’accordo, impegnandosi già dalla prossima cabina di regia sisma a un lavoro di gruppo per realizzare, anche a livello tecnico e informatico, un sistema più pratico e agevole. “Il testo unico - ha ribadito - non è un dogma, ma va via via migliorato”.

Priorità del commissario anche per la cessione dei crediti, per lo sblocco effettivo di quelli incagliati per poter usufruire del superbonus 110%, e poi per riuscire ad arrivare a una chiara circolare dell’Agenzia delle entrate che armonizzi le problematiche che intersecano ricostruzione e superbonus. Disponibilità per l’estensione della maggiorazione del contributo agli edifici unifamiliari “casa e bottega”, modello culturale di riferimento dell’appennino centrale, al momento esclusi, cautela, invece, per la riammissione a contributo di quegli edifici oggetto di verifica di agibilità in ritardo per causa di forza maggiore, “perché - ha ammonito - dobbiamo approfondire e comunque confrontarci con la Corte dei conti”.

Rispetto ai centri storici e alle enormi difficoltà di installazione di più cantieri, Castelli ha annunciato un’ordinanza specifica sulla gestione della cantierizzazione almeno nei comuni più colpiti dal sisma, ed ha inoltre preso atto delle criticità legate all’applicazione dei prezziari soprattutto nelle pratiche in corso, nonché ai contratti di appalto con le imprese, non nascondendo forte preoccupazione per l’esplosione dei costi: “il vero nemico - ha detto - è l’aumento dei prezzi”. Ben pochi spiragli, invece, per l’elevazione a 516mila euro dell’esclusione dall’attestazione Soa per le imprese e per la spinosa questione dei mutui sospesi che interessa tante famiglie del cratere.





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