Contrabbanda articoli per fumatori da San Marino. Fermato, ora rischia fino a cinque anni in carcere
23 Apr 2024L’operazione si è sviluppata lungo la costa, al casello autostradale di Civitanova Marche. Qui i militari hanno fermato per un controllo un’autovettura carica di merce. La successiva ispezione del veicolo ha portato alla scoperta di oltre cinquecentomila prodotti per il consumo di tabacco, come cartine e filtri, tutti soggetti a imposta di consumo. La persona firmata non era in possesso di alcun documento che potesse giustificare l’acquisto e che attestasse il versamento delle imposte. Oltre a ciò mancava anche la licenza di autorizzazione all’acquisto di beni in esenzione di imposta. Le successive indagini dei militari hanno confermato come questi articoli fossero stati acquistati a San Marino, destinati poi a essere ceduti a diverse tabaccherie del territorio, tuttora in corso di identificazione. Questo tipo di contrabbando è legalmente equiparabile alla vendita illecita di tabacchi lavorati: chiunque venga fermato con un quantità di tabacchi lavorati esteri di contrabbando è punito con una multa di cinque euro per chilo di prodotto e con un periodo di reclusione che va dai due ai cinque anni. Nella fattispecie, l’uomo fermato è stato trovato in possesso di circa 27 chilogrammi di prodotti considerati dalla legge come equivalenti al tabacco di contrabbando.
La merce rinvenuta e l’autovettura sono state poste sotto sequestro. La persona fermata, stante la presunzione di innocenza, è stata denunciata appunto per contrabbando di tabacchi lavorati esteri.
L’operazione nasce nell’ambito dei controlli economici legati al contrasto dell’abusivismo commerciale e della vendita di oggetti contraffatti. La Guardia di finanza sottolinea come, soprattutto nel caso dei giocattoli realizzati con materiali di dubbia provenienza e con procedure non controllate, questi possano rappresentare una minaccia per la salute dei bambini e per l’ambiente.
l.c.
Tolentino, Silvia Luconi risponde a Riccio: "Inesattezze, abbiamo abbattuto il debito pubblico"
30 Ott 2021Silvia Luconi cita i dati in suo possesso, rigettando le accuse: “Al momento dell’insediamento della giunta Pezzanesi, nel 2012, ereditammo un debito di oltre 31 milioni di euro. Un Comune che dunque stava toccando il suo massimo indebitamento. Noi stessi abbiamo amministrato in una situazione finanziaria ben peggiore di quella che lasciamo oggi. Non aver avuto la possibilità di operare accendendo mutui è stata una notevole limitazione alle possibilità di governare e avviare progetti. In nove anni questa amministrazione non ha attivato nessun prestito – spiega Luconi –, eccezione fatta per la ‘partita di giro’ del mutuo per la caserma dei Vigili del Fuoco, prestito la cui rata è coperta dall’affitto corrisposto dal Ministero dell’Interno. Al 31 dicembre del 2020 questa amministrazione ha ridotto l’indebitamento dai 31 milioni e 500 mila euro circa del giorno dell’insediamento a poco più di 28 milioni. Oltre a questo, nel 2015 il Consiglio comunale ha approvato il ripiano di oltre 11 milioni di disavanzo tecnico che copriva delle poste esistenti in bilancio da oltre 20 anni, che non potevano essere riscosse e che ‘falsavano’ il bilancio stesso: oggi questo debito è stato ripagato, anno dopo anno, fino al 38,71% del totale”.
Poi il punto sulle le opere avviate: “L’amministrazione Pezzanesi ha saputo imbastire e realizzare diverse opere pubbliche nonostante il pesante indebitamento delle casse comunali, questo in un regime palesemente diverso da quello che si è vissuto negli anni ottanta e novanta, quando era molto semplice ricevere contributi ‘a pioggia’ – spiega ancora Silvia Luconi –. Lo abbiamo fatto intercettando le giuste opportunità, coinvolgendo i privati, alienando il patrimonio non strategico e soprattutto abbattendo un debito che non era mai stato così pesante come nel giorno del nostro insediamento”.
“Quando il consigliere Riccio parla di indebitamento – conclude – , dovrebbe rivolgersi ai suoi compagni di partito che lo hanno preceduto e che hanno governato la città per almeno 30 anni. Chiedere a loro per quale motivo sono stati accesi mutui anche per effettuare i lavori di potatura del verde, contribuendo così a far pagare ai cittadini una rata tanto importante come quella che descrive nel suo discorso, che sa tanto di ‘autogol’. Questa amministrazione, nonostante le scelte discutibili di chi l'ha preceduta, si è rimboccata le maniche e ha notevolmente abbassato l’indebitamento. Questo dovendo anche far fronte a questione mai risolte, come la Sentenza dell’Ex Sindaco Luciano Ruffini che alla collettività è costata un milione di euro e che solo l’Amministrazione Pezzanesi ha portato a conclusione subito dopo l’insediamento. In nove anni di amministrazione, oltre a una riduzione del debito documentata e documentabile, abbiamo accresciuto il patrimonio della città con investimenti che Tolentino aspettava da decenni e che gli permettono di acquistare una posizione importante all’interno dell’entroterra maceratese”.
l.c.
Controlli della finanza di Camerino in due night club- Nei guai 24 ragazze e i loro datori di lavoro
16 Mar 2016Indagine delle Fiamme Gialle di Camerino su due night club della provincia di Macerata. In seguito ai controlli, si è scoperto che all’interno dei locali lavoravano completamente 'in nero' dieci ragazze, mentre altre quattordici risultavano impiegate irregolarmente. Provenienti dall'Est Europa e dal Sudamerica, la maggior parte di esse svolgeva mansioni di 'figuranti di sala'.
Per l’inosservanza alla normativa, i titolari dei night rischiano ora una sanzione amministrativa di circa 50.000 euro, oltre alla sospensione dell’attività commerciale.